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Gay & Bisex

sabbia rovente


di Membro VIP di Annunci69.it orsonaked
04.11.2016    |    4.702    |    1 9.6
"Piu' mi avvicinavo alla porta dello scantinato e piu' il cuore aumentava il battito..."
Da alcuni anni ormai affitto una postazione lettino piu' ombrellone, in uno dei stabilimenti balneari della mia citta', con una cabina in condivisione con il mio vicino di ombrellone per contenere le spese. La prima settimana swl mese di luglio mi saluto' dicendomi che partiva con la famiglia per le ferie e che aveva trasferito tutti i giochi dei figli in cabina: mi chiese quindi di andare a vedere che nn occupassero troppo spazio. Ci congedammo con la mia promessa che qualsiasi cosa potesse darmi fastidio l'avrei gettata nella spazzatura. Cosi nel pomeriggio del giorno seguente mi recai alle cabine per controllare cio' che mi aveva chiesto; i locali adibiti a cabine in quello stabilimento erano molto particolari in quanto ricavati nelle cantine sotto la palazzina che fungeva da locanda per lo stabilimento balneare. Corridoi illuminati da una luce fioca e odore di chiuso, tipico di ogni cantina ma una volta aperta la propria, con gran sorpresa oltre ad avere un grande spazio a disposizione, vi era anche una piccola doccia, con l'acqua calda, utilissima per togliersi il salino del mare dalla pelle in tutta tranquillita'! Controllai quindi che tutto fosse a posto, constatai che di spazio ve ne era ancora a sufficienza e mi andai a distendere sul mio lettino, dove in pochi attimi mi addormentai. Solitamente nelle prime ore di pomeriggio la spiaggia e' pressoche' deserta per via del gran calore e questo rendeva piu' facile il sonno ma ad un certo punto fui svegliato da un leggero trambusto e un sommesso parlottio intorno a me: aprii gli occhi e vidi il bagnino aprire lettino del mio vicino e l'ombrellone. Mi misi a sedere per capire cosa stesse succedendo e il bagnino dopo un gran sorriso e mille scuse per il rumore mi disse: " hai compagnia oggi" Una volta allontanatosi prese posto sul lettino un uomo sui 40 45 anni, calvo con un paio di folti baffoni neri solcati da qualche pelo bianco, un bel fisico non asciutto ma sodo e pelosetto, che mi strinse la mano calorosamente presentandosi: " salve, sono Mauro, un amico di Stefano: usero' io la postazione per qualche giorno finche' sono in vacanza....spero solo di non aver fatto troppo rumore". Dissi lui di non preoccuparsi e mentii su come tenessi chiusi gli occhi solo per via del rivebero del sole. Decidenmo di andare a prendere un caffe' e si parlo' del piu' e del meno; mi piaceva molto il suono della sua voce per non parlare del suo fisico e...beh...del suo pacco che ben disegnato da un costumino aderente, faceva bella mostra di se. Dopo circa una mezzora gli proposi di tornare sui lettini e lui mi chiese cortesemente di poter vedere dove fosse la cabina per potersi fare la doccia e cambiarsi una volta deciso di uscire dalla spiaggia. Lo accompagnai e durante il tragitto nei corridoi mi sentivo stranamente eccitato: arrivati in cabina gli feci vedere l'ambiente e gli dissi che se voleva poteva usare il mio bagnoschiuma; mi ringrazio' sorridendo e non potei fare a meno di abbassare lo sguardo sul suo pacco che con mio sommo stupore vidi essere aumentato di volume. Tornati ai lettini io mi sdraiai chiudendo gli occhi ma senza riuscire a cancellare l'immagine che avevo avuto poco prima un cabina mentre Mauro si mise gli auricolari e fece partire la musica dell'iphone. Non posso dire quanto tempo passo' ma riaperti gli occhi vidi che il mio vicino riposava; mi soffermai quindi a guardarlo: era davvero un bell'uomo, sensuale e di nuovo cominciai a fissare il suo costume come in trance, non riuscivo a togliere lo sguardo da li e a fare ogni tipo di pensiero peccaminoso. Mentre pensavo a tutto cio' vidi che Mauro mi stava fissando, chissa' da quanto e se aveva visto quante volte mi ero passato la lingua sulle labbra, con sguardo severo! Mi sentii morire di vergogna e a giudicare dal calore che sentii sulle guance divenni rossissimo per l'imbarazzo; Mauro senza distogliere lo sguardo e senza cambiare espressione si infilo' una mano negli slip...si sistemo' palle e uccello con una lentezza esasperante e continuo' a fissarmi come se nn fossi li. Girai quindi il mio sguardo da un altra parte e imbarazzatissimo cercai di pensare ad altro ma improvvisamente Mauro si alzo' e comincio' a camminare in direzione delle cabine, voltandosi ogni tanto a guardarmi. Avevo la salivazione azzerata, e non capivo quali fossero le sue intenzioni; arrivo' all'ingresso dei corridoi delle cabine, si fermo' si volto' ancora una volta verso di me soffermandosi a guardarmi e poi scomparve nel buio. Ero confuso e non sapevo bene che fare: sembrava un chiaro invito a seguirlo ma se mi ero immaginato tutto?? Passarono interminabili minuti prima di decidere di muovermi verso le cabine; mi sentivo tremare un po' le gambe...piu' mi avvicinavo alla porta dello scantinato e piu' il cuore aumentava il battito. Schiacciai l'interruttore e varcai la porta di ingresso: dopo il rumore secco una fioca luce illumino' i corridoi ma in un silenzio irreale, come se i rumori della spiaggia fossero stati inghiottiti nel nulla. Camminavo piano cercando di non fare il minimo rumore, sentivo il mio respiro roco e accelerato come il battito cardiaco; ogni due passi mi fermavo tendendo le orecchie alla ricerca anche solo di un flebile sospiro ma...niente, silenzio assoluto. Dopo aver girato nel corridoio dove c'era la mia cabina mi fermai e guardai la porta: da lontano sembrava chiusa e da sotto il bordo della porta non si vedeva la luce. Mi avvicinai piano e quando la luce dei corridoi si spense feci un sobbalzo per la paura; ero lontano dall'interruttore e nn sapendo come fare rimasi fermo immobile cercando sempre di sentire un rumore anche impercettibile ma nulla...assoluto silenzio. E fu mentre cercavo di ricordare quanto fosse lontano l'interruttore che sentii un lieve, impercettibile ma chiaro cigolio metallico; trattenni il respiro, rimasi immobile e una mano mi afferro' per un polso e tiro' all'interno della cabina! Soffocai a stento un urlo di terrore, perche' le pupille abituate ormai al buio videro distintamente che la figura che mi aveva tirato all'interno della cabina era Mauro e con un dito sulle labbra mi fece cenno di stare zitto: era completamente nudo!. Subito si avvento' su di me, facendo correre le sue mani su tutto il mio corpo mentre le labbra si appoggiavano sul mio collo baciandolo e leccandolo con ingordigia. Vampate di calore mi attraversavano come onde furiose di un oceano mentre afferrato il suo cazzo ormai duro come marmo cercai avidamente la sua bocca e una volta trovata le nostre lingue si intrecciarono furiosamente. Con un rapido gesto mi sfilo' il costume e repentinamente inginocchiatosi ingoio' il mio cazzo indurito; la sua bocca era bollente e umida, dosava sapientemente i colpi di lingua e le sue labbra facevano ventosa sulla mia cappella facendomi ansimare forte per la goduria. Con le mani accarezzava le mie palle soppesandole e massaggiandole. "Tocca a me" gli sussurrai all'orecchio e una volta in piedi lo feci appoggiare a un muro, mi inginocchiai a mia volta davanti a lui e cominciai a prendermi cura di quello splendido cazzo; baciai delicatamente la cappella violacea e passai la lingua sui bordi carnosi e a ogni passaggio sussultava visibilmente eccitato. Cominciai a lavorarlo con la bocca ingoiandolo sempre di piu' ad ogni colpo e quando vidi che era ormai eccitatissimo prolungai l'ingoio fino ad arrivare ad appoggiare le labbra sulle sue palle. La sua voce roca mi incitava a continuate dicendo che nn aveva mai provato nulla di simile. Poi mi fece alzare mi piego' facendomi mettere in mostra il mio buchino e comincio' a leccarlo e succhiarlo con foga: le sue labbra succhiavano tutto il mio umore e la sua lingua saettante dava piccoli colpetti e si introduceva appena nell'orifizio facendomi sussultare e ansimare ormai senza controllo. "Scopami...ti supplico scopamiiii" dissi con voce rotta dalla voglia ormai incontenibile, " con piacere baby, me ne chiederai ancora e ancora".
Prese quindi una bocconata di saliva, la spalmo' bene dul buco ormai dilatato, appoggio' la sua cappella e con un colpo secco affondo' per meta' in me, facendomi gridare; si fermo' sussurrandomi all'orecchio " sei mio" e con altro colpo arrivo' a fondo corsa. Giusto qualche attimo per abituarmi a quell'arnese e comincio a cadenzare i colpi di reni in modo deciso ma non violento, mentre con i polpastrelli delle mani titillava i miei capezzoli in modo esasperante: sentivo la nodosita' del suo cazzo, indovinavo la forma della sua cappella muoversi dentro di me e ogni volta che arrivava a penetrarmi totalmente, le sue palle colpivano le mie natiche facendo un rumore molto eccitante. Scopammo cosi per un tempo interminabile, intervallato da lunghi momenti in cui si rimaneva fermi mentre le sue dita arruffavano i miei capezzoli insistentemente e le sue labbra insalivavano il mio collo. Improvvisamente sentii che il ritmo aumentava...mentre il respiro divenne affannoso...a ogni colpo mi scappava un gridolino sempre piu' acuto fino a che gli sentii dire " vengo cazzo...vengoooo...ti riempiooooo" e potenti schizzi di sborra rovente cominciarono a riempirmi lo sfintere fino a colare fuori in rivoli osceni che percorrevano le mie gambe fino ai piedi. Sfilo' il suo membro ancora turgido e mi ordino' di pulirglielo e io ancora tremante per il godimento ubbidii ripulendo con la lingua tutta l'asta. Facemmo la doccia per ripulirci dai nosrti umori e riprendemmo posto sui lettini, dove mi addormentai in pochi attimi. Al mio risveglio mi accersi che la postazione a fianco a me ra stata chiusa e che Mauro era andato via: ancora non sapevo che nei giorni successivi non sarebbe ritornato all spiaggia e che non lo avrei piu' rivisto, rimanendo deluso per non aver potuto fare il bis!!
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