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Gay & Bisex

Spaghetti di soya e....involtini primavera


di Membro VIP di Annunci69.it orsonaked
05.02.2017    |    6.726    |    4 9.5
"Non gli do tregua, mentre Gilles mi ha ormai messo a nudo le chiappe e con le dita mi penetra, gli avvolgo la cappella con la lingua e le labbra, pompandolo..."
Un'invito a cena??? Nooo il messaggio che Sandra mi aveva appena mandato su whatsapp mi incastrava di brutto!
- "Dai viene anche Silvio con il suo nuovo compagno, un ragazzo francese, Gilles. Non puoi mancare".
- "La presenza di Silvio è un OTTIMO motivo per mancare" rispondo prontamente.
- "Ti aspettiamo alle 20 alla "Grande Muraglia!" taglia corto Sandra.
Cosi, all'ora stabilita ero davanti al ristorante cinese, infreddolito e già con i coglioni mosci: tutto avrei voluto meno che uscire, tra il tempo brutto, la presenza accertata di Silvio alla cena e l'umore nero non sapevo cosa scegliere. Alla spicciolata arrivarono tutti, mancavano solo Silvio e Gilles e mentre pensavo seriamente di mandare i presenti a quel paese un grosso pick-up nero arrivò sgommando. Silvio, una checca davvero improponibile scende e strillando come una bertuccia, saluta e comincia il giro di baci, sculettando come Pamela Prati.
- "Ammmoreeee, come stai'' mi grida sul naso baciandomi sulle guance; ogni volta penso che sarebbe preferibile un'aragosta viva, nelle mutande che mi pinza i maroni piuttosto che sto strazio ma la mia attenzione si focalizza immediatamente sulla portiera del lato guida dal quale scende un pezzo di manzo che mi fa strabuzzare gli occhi: alto 1,90 circa, pelato e barbetta, due mani che sembrano badili e un pacco voluminoso tra le gambe.
- "Lo sapevo! Non ti avrebbe lasciato indifferente!" bisbigliò Sandra al mio orecchio. La mia bocca rimase aperta, non feci caso alle sue parole. Una volta seduti al tavolo Gilles disse, con tipico accento francese ed erre moscia: "Non trovate che faccia un caldo incredibile?" e si toglie il maglione, rimanendo in t-shirt e mettendo a nudo un paio di braccia possenti e una gran quantità di pelo, nonchè due capezzoli da infarto, leggermente in rilievo sotto la tshirt.
O mi strozzo o sputo la nuvola di gambero appena addentata. Tra le risate generali, Sandra facendo finta di prendermi il tovagliolo, si avvicina per aiutarmi e mi dice sottovoce: "Cerca di mantenere il sangue freddo, non finiamola in pronto soccorso sta serata, ok?"
Gilles tiene banco da subito, riuscendo ad esprimersi in un ottimo italiano; siede al mio fianco e spesso mi rivolge la parola cercando di tirarmi nella discussione ma il mio apporto si riduce a qualche risatina infelice e spesso a parole insensate buttate qua e là. Silvio dal canto suo ha già attirato l'attenzione dell'intero ristorante: sembra di avere al tavolo la stupenda Tosca D'Aquino, nella memorabile scena del film "Il Ciclone"...solo che lui non è stupendo, è allucinante e io come Pieraccioni, vorrei chiedere a sto figo che ho a fianco che cazzo avrà mai trovato in una simile checca inchiavabile! Ad un certo punto faccio per alzarmi; ho voglia di andare in bagno e una grossa mano si posa sulla mia coscia bloccandomi: "No, dove vai Guido? Non vorrai andare via?" dice Gilles, guardandomi serio negli occhi, con la sua erre moscia.
- "No...è che... ho bisogno del bagno" balbetto rosso come un peperone maturo.
- "Ahhh ma oui....bien sure, vengo anch'io" dice alzandosi prima di me.
Mi avvicino al lavandino per lavare le mani mentre Gilles occupa il pisciatoio, continuando a parlarmi e costringendomi a girarmi verso di lui: come faccio?? Come faccio a non guardare quella meraviglia di cazzo, dal quale esce un getto di pipi biondo oro. Mi sento bollire la faccia, devo aver raggiunto una gradazione di rosso da far invidia a una Ferrari; ad essere sinceri non ho sentito un cazzo di tutte le cose che Gilles ha detto durante la pisciata, spero solo non mi faccia domande. Ecco: è il momento della sgrullata che ovviamente viene fatta con totale assenza di imbarazzo e a giudicare da quanto dura sta assumendo sempre più l'aspetto di una sega. Ormai senza ritegno sono rimasto con lo sguardo fisso su quel nerchione, vedere la pelle scivolare avanti e indietro su quella cappella stupenda che succhierei fino a farlo impazzire e quelle palle voluminose che immagino sotto il mio naso e a quel....
- "Guido?...Guido ma ti sei incantato?" Gilles, mi guarda con aria divertita e io rispondo con un sorrisetto ebete, pregando di essere risucchiato in un buco profondo, seguendolo al tavolo dei nostri amici.
La serata scorre a tratti piacevole a tratti insopportabile grazie ai gorgheggi del ridicolo Silvio mentre ormai completamente rincoglionito mi scervello per capire come dire a Gilles che voglio scopare con lui; paghiamo il conto e uno dietro l'altro guadagnamo l'uscita, scoprendo la sorpresa: piove!
- "Ma no cazzo, sono in scooter" esclamo al colmo della collera.
- "Non preoccuparti Guido, porto Silvio a casa e torno a darti un passaggio" dice Gilles, con un sorrisone.
- "Ammmoreeeee, non fare complimenti! il mio Gilles ha il cuore d'oro, n'est-ce pas?" gorgheggia Silvio.
- "Si dai se te lo offre lui, accetta no?" aggiunge Sandra facendomi l'occhiolino
- "Ma infatti perchè no" penso
- "E a te, checchetta abominevole, faccio spuntare un paio di corna in testa che un'alce, incontrandoti cadrebbe in profonda depressione!!" mi dico sarcastico. Ringrazio Gilles, che sgommando ci libera finalmente della presenza del suo amico e uno ad uno saluto gli amici, che a passo svelto raggiungono le loro macchine e fanno ritorno a casa. Mi sembra passato solo un minuto e una sgommata annuncia il ritorno di Gilles, che in effetti appare da dietro la curva con il suo mezzo, più simile a una nave Msc che ad una macchina: cavoli ci ha davvero messo poco!
Durante il viaggio Gilles non fa che parlare, parlare, parlare, mentre io non faccio che fissargli il pacco e bagnarmi le labbra; vorrei zittirlo e dirgli di scoparmi ma mi manca il coraggio, che coglione che sono.
- "Fermati pure qui, non puoi arrivare sotto casa con questo barcone, la strada è troppo stretta" dico divertito, cosi Gilles spegne la macchina, mi mette un braccio dietro le spalle tirandomi a se, cacciandomi la lingua in bocca.
Le nostre mani cominciano a volare ovunque, alzando le maglie e accarezzandoci con ardore, mentre le nostre labbra non riescono a staccarsi. Le lingue intrecciate si succhiano a vicenda, riempiendoci di saliva.
- "Ti voglio, ti voglio cazzo" sussurrà Gilles mentre mi sfila il maglione baciandomi sul collo.
Gli sfilo il maglione e la t-shirt comincio a succhiargli i capezzoli mentre si sdraia sul sedile posteriore che sembra un letto da 1 piazza e mezza , sbottonandomi i pantaloni, facendoli scivolare piano mentre con le mani entra nelle mutande andando a lavorare il buchino. Ansimo forte, ha già trovato i miei punti G, cosi mi getto sul suo pacco, ingrossato notevolmente; slaccio la cinta e apro la patta, le mutande contengono a fatica il suo cazzo durissimo e inalberato, abbasso l'elastico e vengo colpito sul volto da quel pezzo di carne meraviglioso. Non gli do tregua, mentre Gilles mi ha ormai messo a nudo le chiappe e con le dita mi penetra, gli avvolgo la cappella con la lingua e le labbra, pompandolo a fondo, segandolo con entrambe le mani, bevendo il suo umore salato, facendolo gemere forte. Lui, dopo essersi succhiato due dita, esplora ancora più a fondo il mio culo e ora io ansimo forte, eccitandolo ancora di più. Tuffo la mia faccia tra le sue palle: muschio puro, inebrianti, non posso non leccarle a lingua aperta riempiendole di saliva: il loro profumo mi fa impazziere.
Ormai siamo completamente nudi: riesco a scendere ancora di più e arrivo vicino a uno dei suoi piedoni, odoroso e curato: non resisto cazzo!
Prendo in bocca il pollice e le altre due dita cominciando a succhiarlo: Gilles mugula forte, mi incita mi dice che nessuno mai gli aveva fatto questo, gli passo la lingua sulla pianta per arrivare al tallone e due dita fiocinano il mio buchino allargandolo e facendomi gridare. Al colmo dell'eccitazione Gilles mi prende e mi fa sedere sul suo cazzo: sono dilatato e scivolo sul suo cazzone con facilità ingoiandone metà mentre gemiamo come due vacche:
_ "Gilles, aspetta....ho paura" dico tremando ma lui sordo a qualsiasi richiesta dà un ultimo colpo entrando fino alla radice; il mio grido è lacinante e lasciatomi qualche secondo per abituarmi comincia a scoparmi favolosamente. La mia prostata è colpita dalla cappella, le nostre mani sono intrecciate e mi sorregge mentre con i suoi possenti colpi mi allarga lo sfintere e invade le mie budella. E' un toro, monta senza sosta e senza perdere brio:
-"Vieni" mi dice uscendo dal mio culo, prendendomi le mani e trascinandomi fuori dall'auto: mi fa appggiare con i palmi al sedile posteriore, e piegare a 90, con il culo fuori dall'auto; lui si posiziona dietro di me e presomi saldamente per i fianchi appoggia il cazzo sul mio buchino: una spinta decisa ed è dentro. Con un grido accompagno la sua discesa dentro di me e i suoi colpi forti, decisi, martellanti che mi tolgono il respiro. La sua mano forte mi tiene per la nuca mentre i nostri corpi cavalcano imbizzarriti, sappiamo entrambi cosa vogliamo.
E' un attimo, l'apice dell'estasi:
- "Vengo....vengoooooo" grida uscendo dal mio culo, appoggiandosi sulle chiappe e scaricando sulla mia schiena un lago di sborra rovente mentre io rantolando spruzzo a terra fiotti caldissimi!
Si accascia su di me, una volta risaliti sul sedile posteriore dell'auto, sudati, ansimanti e grondanti ma soddisfatti: giro il mio volto incontrando il suo e le nostre labbra si incollano, per lunghissimi minuti.
Lo saluto con la mano alzata, fino a dove la strada curva e lui risponde con la mano fuori dal finestrino; mentre percorro la strada sterrata che mi conduce a casa, ancora fradicio di lui e tremante arriva un messaggio su whatsapp:
- "Allora? Non è stata provvidenziale, questa pioggia??....Sandra
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