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L'uomo della coppia


di gio56
22.03.2022    |    659    |    2 9.0
"Era il lui, lo chiamerò Gianni per facilità, mi chiedeva se poteva esserci un incontro, per il momento soltanto con lui per poi capire se potevamo fare un..."
Mi è tornata in mente una storia che mi è accaduta un bel po’ di anni fa.
In chat mi aveva contattato dalla posta di SUO, un profilo di coppia dalla Basilicata, non ricordo più il nome. Era il lui, lo chiamerò Gianni per facilità, mi chiedeva se poteva esserci un incontro, per il momento soltanto con lui per poi capire se potevamo fare un incontro anche con la signora.
Devo dire che non ho mai avuto esperienze con coppie, la signora in questione, attraverso le poche foto che c'erano sulla loro pagina, era una bella bbw con abbondanti curve che sembravano morbide ed invitanti. Di lui c’era soltanto una foto che mostrava il cazzo non tanto grande non tanto grosso ma duro.
Gli spiego che sono bisex attivo e che quindi non sono interessato a ciò che vedo di lui nella sua pagina, però mi farebbe anche piacere magari avere un'esperienza che non avevo mai avuto con la coppia. Lui mi spiega che è prevalentemente passivo con maschio ed il mio cazzo nelle foto lo ha attirato ed eccitato.
Ok, avendo messo le cose in chiaro mi accordo con lui di passare un giorno, verso l'ora di pranzo, mentre andavo ad un appuntamento di lavoro in Basilicata, visto che lui era di un paesino da cui sarei dovuto comunque passare.
Arrivato il giorno dell'appuntamento, in verità c'eravamo già risentiti in chat anche giorni prima, ci accordiamo per trovarci alle 14:00 presso il palazzetto dello sport del suo paesino. Non mi è difficile trovare il luogo, arrivo abbastanza prima delle 14 e ne approfitto per consumare il pranzo a sacco che mi portavo appresso. Ogni tanto aprivo la chat per vedere se aveva scritto qualcosa ed infatti quasi alle 14 mi scrive che ha dei problemi sul lavoro, è in ritardo e mi prega di aspettarlo massimo mezz’ora. Ok tanto io il tempo ce l'ho, e gli rispondo che va bene ma se dovesse trattarsi di più tempo di avvisarmi che vado via e ci vediamo una seconda volta.
Passato un po’di tempo, passa una panda bianca ad una certa velocità, vedo che il conducente mi guarda mentre passa ma non mi fa alcun cenno, quindi lo ignoro. La vettura arriva in fondo e si ferma. Mette la retromarcia e torna verso di me, si ferma alla mia altezza ed il tizio dentro mi fa un cenno con la testa che mi invita a seguirlo… mah, mi dico, come avrei dovuto capirlo prima?? Lo seguo, giusto tre o quattro palazzine e ci fermiamo su un lato. Scendiamo, lo vedo, è un tipetto asciutto, non più alto di un metro e sessanta, baffetti e barba di qualche giorno, gli tendo la mano per le presentazioni ”piacere sono Giovanni” “si, ciao, sono Gianni. Seguimi con discrezione”. Ok, e lo seguo fino al secondo piano di una bassa palazzina, apre la porta ed entriamo. L’ambiente è molto buio, non si vede una mazza, c’è giusto un filo di luce che passa dalle tapparelle…cerco di seguirlo fino in una stanza dove sembra esserci un lettone. Gli ripeto che non vedo nulla, allora Gianni alza di un paio di centimetri la tapparella dalla quale adesso filtra un po’di luce in più. Non sembra voglia perdere tempo, il suo fare è veloce, sembra abbia fretta, si spoglia e si siede sul letto e mi fa capire, mentre anch’io mi spoglio, che vuole che mi avvicino. Mi mette un po’ soggezione in verità, ogni tentativo di scambiare due parole era bloccato da risposte a monosillabi, quindi mi avvicino in piedi e la sua faccia è giusto all’altezza del cazzo, ancora moscio che Gianni ingoia in meno di un secondo ed inizia a succhiare come se stesse a digiuno da mesi… Lo invito a calmarsi e fare con più calma, altrimenti mi farà sborrare subito…Accetta l’invito e rallenta, con la lingua mi percorre tutta l’asta, arriva alle palle, le lecca con gusto, risale lungo il cazzo con la lingua, arriva alla cappella, due giri intorno e poi nuovamente tutto in bocca, succhia, pompa, su e giù, su e giù, riprende il ritmo di prima, veloce… allora gli prendo la testa con le due mani e gliela premo sul pube, è costretto a fermarsi, ne approfitto per affondare il cazzo in gola come piace a me… sto fermo qualche secondo per godermi la sensazione di adesione intima e poi gli permetto di riconquistare un po’ d’aria ma giusto un secondo e poi di nuovo lo stesso trattamento. Quando il cazzo è in fondo alla gola i tentativi di respirare ed i piccoli movimenti di lingua, si ripercuotono sulla sensibilità erotica e si gode anche stando immobili.
“Inculami” mi dice all’improvviso liberandosi la bocca e così dicendo si prende le gambe dietro le ginocchia e si catapulta verso dietro esponendo oscenamente il buco del culo. Preso un po’ alla sprovvista, con una mano gli accarezzo il solco e mi soffermo sul buchetto strofinandoci intorno e sopra due dita… provo a sondare il passaggio ma è stretto… gli chiedo se ha del lubrificante mentre allungo la mano libera verso i miei pantaloni per prendere un preservativo che avevo con me, ma mi risponde che non ha lubrificanti, “ sputaci sopra!”
Indosso il preservativo mentre lui, sempre nella posizione che espone in aria il suo buco, mi ripete due tre volte “inculami”… è strano forte sto tipo, penso, ma visto che vuol essere scopato, che mi importa, lo scopo! Così avvicino la faccia tra le due natiche e gli sputo un paio di volte sul buco… si eccita tantissimo, lo vedo fremere, mi chiede nuovamente di incularlo ed è quello che mi appresto a fare. Avvicino la cappella al buco, la roteo tre quattro volte sopra e poi, fermandomi perfettamente al centro inizio a spingere… cazzo quanto è stretto, spingo ancora, sento che la punta della cappella sta per passare l’anello il quale cede all’improvviso ed il cazzo sprofonda di botto. Gianni spalanca gli occhi, pensavo di avergli fatto molto male, invece lui mi grida “ sbattimi, sbattimi forte” e che devo fare? Lo sbatto forte, inizio a pomparlo fino in fondo a ritmo veloce, su, giù, su, giù, velocissimo, lui si prende il cazzo in mano, lasciando le sue gambe appoggiate alle mie spalle, ed inizia a segarsi alla stessa velocità dei miei affondi… mi rendo conto che non posso trattenermi ancora molto e glielo dico. Non so se mi ascolta, strabuzza gli occhi verso dietro e geme rumorosamente come una cagna, sta godendo, lo vedo chiudere gli occhi e contemporaneamente a me che riempio il preservativo quasi urlando, lui si riempie la pancia della sua sborra… mi lasciò cadere un attimo con tutto il mio peso sulle sue chiappe ma lui mi spinge per allontanarmi, quindi mi sollevo, gli esco da dentro tenendo il bordo del profilattico per non perderlo e gli chiedo il permesso di andare in bagno a sciacquarmi velocemente. Quando esco, Gianni è già vestito ricomincia a mettermi fretta per farmi andare via… ok, gli chiedo info sulla signora, se la trovo la prossima volta che ci potremo vedere e mi risponde che potrebbe essere, non sa, ha molti impegni ma vorrebbe di sì. Bene, lo saluto ed esco.
Gianni l’ho rincontrato un’altra volta, ma questa è un’altra storia.
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