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Seconda parte: Io, Anna ed il marito Cuckold


di gio56
15.04.2024    |    158    |    3 9.4
"La porzione di gambe visibile mi fa immaginare una corporatura alquanto esile ed in forma..."
Se leggi anche la prima parte riuscirai a comprendere meglio come nasce questo racconto.

Apro il sito di annunci 69 e vedo che c’è posta e tra i messaggi c’è uno di Anna. Clicco su e leggo che ha inviato una email all’indirizzo che le avevo dato, chiedendole delle foto della sua persona, per capire com’è fisicamente . Apro la mail e scarico le due foto che mi ha inviato…entrambe sono con la testa “tagliata” come giusto che fosse, visto il livello di prima conoscenza. La prima rappresenta una donna, seduta su una barca capovolta su una spiaggia, con un vestito lungo fino a metà coscia, collant scuri e stivali poco sotto il ginocchio. Si vedono i capelli, lunghi abbastanza, né scuri né chiari. La porzione di gambe visibile mi fa immaginare una corporatura alquanto esile ed in forma. L’immaginazione non serve quando apro la seconda foto, con gradita sorpresa vedo uno stupendo corpo di donna in bikini, su una spiaggia e non nascondo che i miei occhi “cadono” sul reggiseno pieno di due belle tette, tonde e sode che sembrano vogliano saltare fuori da quei pezzettini di stoffa che cercano di contenerle! La testa che è stata “tagliata” in parte, lascia intravedere un bel sorriso. Il corpo tutto è ben fatto, non si vede purtroppo , ma voglio immaginare che anche il fondoschiena sia ben proporzionato al resto e certamente si presenta benissimo in cima a due belle gambe. Anche i piedi e le mani meritano la giusta attenzione e mi donano piacere visivo. Bella donna! Mi aveva detto che hanno due figli ma il corpo non sembra averne subito conseguenze. Glielo scrivo subito non risparmiando i complimenti. Mi risponde schernendosi e scherzandoci su…due battute ancora e poi ci salutiamo con la promessa di fare in modo di incontrarci presto.
Passa una settimana senza scriverci, quando vedo un suo messaggio nel box di A69, lo apro e quasi non credo a ciò che leggo: ciao, io ed il mio cornuto saremo lieti di ospitarti a casa nostra venerdì pomeriggio per “un caffe”, spero che tu possa liberarti (e chiude il msg con un emoji che manda un bacio con il cuore).
Cazzo, pensavo fosse un gioco, che non sarebbe stato possibile questo momento, invece… Inizio ad agitarmi ed eccitarmi nello stesso momento, non ho mai avuto un’esperienza con una coppia, e se non sono in grado di soddisfare le loro aspettative? E se , e se, e se…. Basta, mi dico mentalmente, lo sai che la cosa l’hai sempre sperata, forza, ne hai fatte tante esperienze, farai anche questa… e così, pensando, torno con i piedi per terra e consulto l’agenda per vedere come sono messo con gli impegni di lavoro. Bingooo, ne ho un paio, ma sono amici e non mi verrà complicato spostare gli appuntamenti. Respiro calmo, mentre immagino possibili scene che vorrei vivere e rispondo alla email: grazie Anna, mi sono liberato da tutti gli impegni lavorativi, verrò volentieri venerdì ad incontrarvi…sono eccitatissimo!!!
Ed è così che passo i giorni che ci separano dal fatidico venerdì, in uno stato di distrazione dal lavoro e di eccitazione latente.
È il giorno stabilito, pranzo leggero a casa, una doccia e mi avvio all’indirizzo che mi aveva comunicato. Ci metto quasi un’ora per arrivare, con l’aiuto del navigatore, al numero civico della strada indicatami, sono davanti ad un cancello che si apre inaspettatamente, probabilmente mi hanno visto arrivare. Entro in un cortile di una graziosa villetta, sulla destra una piscina, mi fermo davanti al portoncino d’ingresso e scendo dall’auto, mi avvicino al portoncino ma non faccio in tempo a suonare che si apre. Mi appare un uomo in tuta, sulla cinquantina direi, statura e corporatura nella media, completamente pelato, che mi tende la mano per salutare e con il sorriso mi invita ad entrare.
Ciao Angelo, finalmente ci conosciamo, gli dico, ed entro in un salone ben arredato, dove un enorme divano angolare si fa notare. Non vedo Anna e rivolgo lo sguardo interrogativo su di lui che mi comprende e prontamente mi dice: mia moglie è in bagno, da un pezzo, sai come sono le donne, no? Entrambi sorridiamo e ci accomodiamo sul divano, alquanto distanti l’uno dall’altro. Si sentiva un certo imbarazzo nell’aria, che ho cercato di rompere subito con una domanda a bruciapelo: siete pronti a fare questo fatidico passo trasgressivo?Angelo mi guarda negli occhi per mezzo secondo e poi abbassando lo sguardo mi dice: Anna non voleva davvero ma poi, sembra che tu, con i tuoi modi cortesi, sei riuscito a farla convinta che si può fare, lei è eccitatissima, abbiamo fatto l’amore tutti i giorni ed a volte anche più volte al giorno, non succedeva da quando eravamo fidanzati! Io gli ho costruito, un po’ irresponsabilmente questa occasione ed ora non posso più tornare indietro, non hai idea di quanto sia eccitato anch’io.
Ok, gli dico, tranquillo, sono venuto qui per Anna, faremo esattamente ciò che vuole lei, per me tu meriti una giusta punizione a pensare di “prestare” ad altri uomini la tua bella moglie, ed ho un’idea in merito, vedremo…
Imbarazzato per le mie parole, lo vedo curvarsi su se stesso, forse spinto dal peso della situazione. Poco dopo, ho sentito, l’inconfondibile rumore di tacchi che si avvicinavano da un corridoio scuro, e volgendo lo sguardo nella direzione del suono appare lei, Anna, bellissima, un volto illuminato da un bel sorriso, vestita meno formalmente del marito, con una gonna nera di pelle, corta, ed una maglietta attillata, sempre nera, che metteva in risalto le sue splendide tette che, si vedeva chiaramente era senza reggiseno, anche dai capezzoli che si facevano notare benissimo e che tradivano il suo stato di eccitazione.
Mi alzo in piedi e mentre arrivava vicino al divano, io faccio un passo verso di lei e ci abbracciamo, sento in quel momento il suo profumo inebriante…. resto incantato dalla sua bellezza. Anna si stacca, sempre con uno splendido sorriso, si siede al centro del divano e mi invita a prendere posto al suo fianco. Mi siedo, mentre lei ordina ad Angelo di andare a preparare il caffè, cosa che lui fa immediatamente. Rimasti soli ci guardiamo un momento negli occhi e nei suoi vedo eccitazione, cosa che probabilmente vede lei nei miei…non passa un secondo che i nostri visi si avvicinano, sento nuovamente il suo profumo, le bocche a pochissimi centimetri si aprono e si uniscono, le lingue si cercano, si intrecciano, le mani partono sui rispettivi corpi. Anna mi porta un braccio al collo ed una mano va sulla coscia, molto vicino all’inguine mentre io porto la mia mano direttamente su una tetta, ho sognato questo momento e finalmente posso palparle, sentirne la consistenza, stupenda sensazione…l’altra mia mano, parte nell’interno coscia ed il contatto con la sua pelle nuda, mi eccita del tutto, complice anche la mano di Anna che arriva a tastare il mio sesso e che trova già bello duro. Anche la mia mano, in quel momento scivola sotto la gonnellina e raggiunge la sua figa che, anche se in mezzo ci sono le mutandine, si sente il forte calore che emana. Sento le mie dita che si stanno bagnando dei suoi umori ed il mio cazzo preme nei pantaloni, per guadagnare libertà.
Il caffè è pronto! si sente all’improvviso da Angelo che è arrivato vicino a noi con un vassoio e le tazzine… controvoglia ci stacchiamo un momento scambiandoci sguardi eccitati e ci rimettiamo seduti per sorseggiare il caffè, sapendo benissimo che sarà una cosa molto veloce, non vediamo, entrambi, il momento di riprendere da dove eravamo arrivati.
Grazie, cornuto! Dice Anna al marito, che abbassa lo sguardo e ci serve il caffè. Si grazie, continua rivolgendosi sempre al marito, per il caffè ma anche e soprattutto per aver creato questa possibilità di farmi scopare con un altro uomo….ho già sentito con le mani che ha una buona dotazione, è carino e focoso…ora tu ti siedi la ( indicandogli una poltrona) e ti godi a vedere come tua moglie gode con un altro uomo che TU, finora unico uomo nella mia vita, hai fortemente voluto! È una cosa che volevi da molto tempo vero? Avevi creato un profilo su quel sito appositamente, avevi messo foto molto ravvicinate delle mie parti più intime perché altri uomini le vedessero e le desiderassero…ora, finalmente, sarai accontentato!
Così dicendo si rigira verso di me, mi trova un po’ a disagio per lui, ma in fondo sono d’accordo con Anna, è lui che ha creato tutto questo ed ora mi riavvolgo a lei e riprendiamo da dove eravamo stati interrotti. Le labbra si uniscono nuovamente e le lingue si attorcigliano tra loro andando in profondità e scambiandoci abbondante saliva. Intanto anche le nostre mani erano tornate ad esplorare varie parti dei corpi. Sempre molto avvinghiati, Anna mette una gamba sopra la mia strofinando il suo sesso sulla mia coscia che sembra prendere fuoco, per il calore che sento emanare. Una mia mano va a finire sotto il suo sedere e la tiro ancora più verso di me…. Così facendo ho occasione di sentire quanto sia bello sodo il suo culetto ed un mio dito si sofferma sulla rosellina. Con l’altra mano le tiro giù la zip della gonnellina che si apre totalmente… lei si solleva un po’ e molto velocemente si sfila la maglietta, liberando le sue bellissime tette. Io ne approfitto per baciarle poi mi sfilo i pantaloni e mi rituffo sulle sue tette che mi stanno a pochi centimetri dalla faccia, la mano destra su una chiappa, la sinistra su una tetta e la mia lingua inizia a titillare un capezzolo che trovo già bello duro. L’eccitazione è al massimo, con qualche altra manovra, entrambi finiamo di spogliarci, il mio cazzo svetta libero per poco tempo, Anno lo prende in mano e lo massaggia, lo guarda vogliosa e si piega verso di lui, lo scappella, lo bacia, poi una leccata con la punta della lingua sul buchino, già molto umido, si ferma, mi guarda, guarda Angelo e facendo le corna con una mano, apre la bocca ed accoglie la cappella tra le labbra…
Mmmmm, la sua bocca calda ed il movimento della lingua mi fanno un momento abbandonare la testa verso dietro, emetto un lungo mugolio che tradisce tutta la mia eccitazione, le metto una mano nei capelli e li carezzo delicatamente mentre mi godo il momento. Anna è brava, fa entrare poco a poco sempre più in profondità il mio cazzo, finché arriva a farlo scomparire del tutto, è in fondo, nella gola, si ferma, alcune contrazioni stringono la cappella, è fantastico, poi ritorna a farlo uscire lentamente fino a tenere il bordo della cappella con le labbra e poi nuovamente giù, fino in gola e così fino a quando sento che sto per raggiungere l’apice del piacere e per evitare di finire prematuramente, le tolgo delicatamente il cazzo da bocca e mi sistemo in modo che anch’io possa finalmente assaggiare il suo sapore. Ci ritroviamo cosi a 69, mentre Anna riprende a succhiare e giocare con la lingua, io mi tuffo di faccia sulla sua figa, che trovo abbondantemente bagnata, e inizio a baciare le sue grandi labbra e con la lingua la lecco intorno, mi fermo sul clitoride, duro come un cazzetto, lo succhio, lo lecco e poi infilo tutta la lingua dentro la figa ad assaporare il suo meraviglioso nettare che per tanto tempo ho desiderato. Anna, risponde ogni volta che la lingua passa dal clito, con contrazioni e mugolii e ad ogni spasmo mi regala altro nettare e, se possibile, ancora più passione sul pompino. Non vorrei, ma mi sento al limite, non voglio sborrare ancora, ho voglia di riempirla e sicuramente anche lei ne ha voglia. Ci allontaniamo dai nostri sessi, entrambi ben bagnati dai nostri liquidi organici, mi giro di 180 gradi e mentre Anna mi invita, allargando le sue gambe, io prontamente inizio a massaggiare con la cappella la sua figa, strusciandola su e giù, lungo la fessura, bagnatissima, tanto che appena spingo per entrare, scivolo al suo interno, fino in fondo accompagnato da un gran sospiro di goduria di entrambi. Sono in fondo alla sua figa, è caldissima, apro gli occhi e la guardo in viso, è bellissima, ha gli occhi chiusi, ha un aspetto di chi sta assorto nel proprio godimento, la visione mi eccita ancora ed inizio a pompare, piano prima, poi, sentendo le sue spinte del bacino verso il mio cazzo, inizio a scoparla davvero, aumentando il ritmo e gli affondi. La sento godere, vibra e grida, accavalla le gambe intorno a me, mi stringe, sono costretto a rallentare, le faccio riprendere fiato, anch’io ritrovo una respirazione più calma, roteo lentamente il bacino, lei apprezza, la sua vagina, contraendosi intorno al cazzo, mi dà sensazioni meravigliose…Se continuo così però vengo, ma ancora voglio qualcosa… le chiedo se vuole mettersi a pecorina, mi guarda, capisce cosa voglio, si avvicina alla faccia e mi dà una leccata dal mento alla fronte e mi dice mugolando: PORCO!
Si alza, e lentamente si gira, mettendosi carponi sulla seduta ed appoggiandosi alla spalliera ma, durante questa manovra la vedo che guarda ad Angelo e con entrambe le mani gli fa il gesto delle corna… allora lo guardo anch’io per un istante, avevo dimenticato la sua presenza, ha il viso rosso per l’eccitazione e si sta segando il cazzo, anch’esso molto arrossato… ritorno con lo sguardo ad Anna, è in posizione, vedo il suo splendido culo, le carezzo la chiappa, l’allontano dall’altra ed espongo la sua rosellina, mi sembra che stia pulsando…bellissima visione, non posso fare altro che tuffarmici di faccia ed inizio a leccare, lecco intorno, sopra, cerco con la lingua di forzare ed entrare...pochi minuti e lo sento morbido, cedevole…è pronto! Appoggio la cappella tra le natiche e con la mano la guido su e giù, su e giù, poi lo avvicino alla figa grondante di umori che raccolgo e spalmo sul buchino, finché sento che è ben lubrificato e morbido abbastanza per accogliere il mio pezzo di carne duro che lentamente spingo sul forellino, il quale cede facilmente e mi accoglie tutto fino ai coglioni che sbattono sulle sue natiche. Pian piano inizio a scoparla e quando sento, tramite i suoi mugugni e spinte del bacino verso il mio cazzo che vuole di più, inizio ad aumentare il ritmo e la potenza degli affondi…lei grida, ha dei sussulti e contrazioni che mi stringono ancora di più il cazzo e dopo pochi minuti sono costretto a fermarmi, sto per venire. Esco, mi tolgo il preservativo mentre faccio girare Anna e con pochi colpi di mano riempio di sborra la sua pancia e la figa, alcuni schizzi arrivano sulle tette…lei è ormai spossata ed abbandonata sul divano, io ho il cazzo ancora gocciolante…chiamo Angelo che si avvicina a noi, gli ordino di pulirmi il cazzo con la lingua, cosa che si tuffa a fare prontamente, finito con me gli do il permesso di pulire anche la moglie. Anna allarga le braccia, a mo’ d’invito, formando con le dita delle mani, il segno delle corna e accoglie il marito che, eccitatissimo, le lecca ogni traccia della mia sborra e si sofferma con più piacere sulla sua figa….
Giovanni, Giovanni, è tardi! Non hai messo la sveglia? Dai , sbrigati che fai fare tardi al bambino per la scuola…
Apro gli occhi, è mia moglie che mi chiama, la guardo e mi sottolinea che oggi è mercoledì , c’è il mercato in città che rallenta i percorsi…mi trovo ancora nel letto, mi strofino gli occhi, porto una mano verso il cazzo, è duro, molto bagnato…cavolo è stato tutto un sogno allora, però…che bel sogno. Chissà se andrà davvero così tra due giorni…

Cari lettori, intanto grazie se siete arrivati sin qui, spero di non aver deluso nessuno, tantomeno Anna o Angelo. Sarò lieto di conoscere il parere di tutti voi su questo mio primo racconto in parte reale ed in parte, purtroppo, di fantasia.






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