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Quelle due


di bube
16.04.2023    |    560    |    0 6.0
"Ma intanto vediamocela fra noi due..."
"Amore...Amore mio, sì, sì... Di più, amore... Il culo, leccami il culo..."
"Sporcacciona che sei ,porcellina... cosa mi fai fare..."
"Mmm, sì sì sìsìsì... che bella lingua calda che hai... ti piace leccarmi il culetto, angelo mio? Ti piace,vero? Ohhh e adesso cosa mi fai... le dita nel culo, porcellina?.. Ohhh! Sì, di più,spingi..."
E dire che appena mezz'ora fa avevo quasi litigato con lei perché non volevo che mi baciasse in bocca! Ma aveva ragione lei, streghetta: non avevo mai provato cos'è far l'amore con una ragazza come me: un'intimità, un riconoscersi negli stessi gusti, e lei bravissima a svegliarmi tutte le voglie!

"... Ti piace il sapore della mia fica, vero angioletto? E' così eccitante, lo so... Lecca, lecca amore... Dal culo alla fica, sono lì vicini che cercano solo baci... Sì amore sì... Masturbami la fica mentre mi lecchi il culo tesoro mio... sei bravissima... sei la mia puttanella adorata... Sto per... Sto per godere amoreeee!.... E gode, si contorce in un orgasmo incredibile, mi strofina sulla bocca culo e fica, ma soprattutto la fica; mi riempie il viso del suo succo di piacere, e incredibilmente io godo senza che lei mi tocchi, senza baci; godo solo a sentire e a vedere e ad assaporare il suo orgasmo. Poi, lei si riprende, ci abbracciamo, ci baciamo a lungo, languide.

"Ora voglio vedere te godere, amore..." Mi sussurra leccandomi un orecchio, e stuzzicandomi leggera la fichina già bagnata. "Tutta ti voglio mangiare, piccola sporacciona che sei..." Comincia a succhiarmi le dita dei piedi: incredibile, è una sensazione piacevolissima, erotica; poi sale con i baci e le leccate; si attarda nel cavo dietro le ginocchia, poi appena sopra il ginocchio mi morde leggermente, sono guizzi di piacere questi morsi deliziosi... E finalmente i baci salgono lungo l'interno delle cosce; ma lei, strega malefica, non mi bacia dove vorrei! Piagnucolo, ma lei mi chiude la bocca con la sua lingua: "impara ad aspettare, sentirai che bello poi..."
Ora scende coi baci sui capezzoli, me li succhia, li morsica dolcemente, mi fa impazzire dalla voglia! Cerco di masturbarmi ma me lo impedisce: "guarda che se ci provi ancora ti lego i polsi alla testata del letto! E allora sì che soffriresti!" Tremo solo all'idea, e da brava mi avvinghio alle volute di ferro della testata, rassegnandomi al dolce supplizio.

Intanto lei con le carezze è arrivata fra le mie cosce. Allarga le labbra della fica, stuzzica il clitoride gonfio e voglioso di baci, poi mi infila le dita nella vagina, le muove lentamente su e giù, ma le sfila di nuovo; vorrei protestare ma ho paura che mi castighi, e sto zitta; mi dice "apri la bocca" e ovviamente obbedisco; e poi: "e ora assaggia, senti che buono il tuo miele..."
Le succhio le dita, assaporo il gusto della mia fica eccitata; è simile al suo, ma questo, come dire, è più intimo... Non l'ho mai fatto ma d'ora in poi, quando mi masturberò da sola, ne approfitterò per leccarmi e succhiarmi. Sono diventata di colpo una maialina, una viziosa? Ma no, lo ero già senza saperlo, è lei che mi ha risvegliata a questi piaceri; e in fondo, perché chiamarli porcherie? Sono solo baci e carezze, baci e carezze con la mia amica più cara...

Lui intanto sta filmando tutto con attenzione; il suo cazzo certamente trema e implora, ma i patti sono patti: deve limitarsi a filmarci, poi restituirà a Ida la videocamera e noi ci godremo in visione riservata le nostre effusioni. A lui resterà solo l'eccitazione di aver assistito in privato, e poveretto, dovra accontentarsi di una sega.
Intanto Ida fa scorrere qualche scena, mugola soddisfatta, gli fa i complimenti: "bravo, sei stato un cameraman perfetto! Che dici micina, glielo diamo un premio?" A me non dispiace, tutto sommato; Ida lo fa spogliare, ridiamo a vedere il suo bel cazzo ancora eretto; poi lo fa sdraiare nel letto fra noi due, e a me: "te la senti di fargli un bel bacio lì? Dai, glielo facciamo insieme, scommetto che non hai mai fatto un pompino tu!"

E ride, io arrossisco, rido anche; ma che vergogna, certo che non l'ho mai fatto! E adesso? Cosa mi capiterà? E se mi viene da vomitare? Tremo di paura, ma Ida mi insegna, mi dice come fare; beh, non era poi tanto difficile... Un bacio, qualche leccatina per cominciare... Ha un sapore, come dire? Simpatico, un po' dolce, quel liquido che gocciola fuori; Ida mi avrebbe poi spiegato cos'è e a che serve, ma adesso non me ne importa niente: sto attenta a come fa lei, una leccatina poi me lo porge e io dò una leccatina a mia volta; poi una bella leccata lunga, dal basso all'alto, io di qua lei di là; la imito, attenta a non sbagliare, e mi rendo conto che mi sto eccitando... Lei se ne accorge, allunga una mano a toccarmi la fica, ride: "sei già tutta bagnata, eh? Ma guarda che puoi averlo solo in bocca! Con me vicina, niente sesso etero!"

La lezione prosegue; dopo le leccate d'assaggio, Ida lo prende in bocca guardandomi con aria viziosa, lo succhia lentamente su e giù, poi lo lascia libero: "adesso tu, amore...Sentirai che bello!" Mi batte forte il cuore; e se mi viene un conato di vomito? Coraggio... Apro la bocca, me lo infilo dentro, lentamente, vado giù attenta a non esagerare; mamma mia quant'è lungo! Ma come fanno certe a prenderlo tutto? Ida poi mi avrebbe spiegato che le professioniste del pompino succhiano un cazzo di venti e passa centimetri: arrivano a metterselo fino all'epiglottide, insomma fanno come se lo volessero ingoiare, e... Non c'è cazzo che tenga, lo prendono tutto!
Naturalmente quella è l'università del pompino, io sono solo alle elementari. "Adesso viene il bello," mi sussurra Ida: "ora lo facciamo godere e ci succhiamo lo sperma, te la senti? Dobbiamo essere brave, non sprecarne una goccia, mi raccomando verginella! Ti avverto io: mi prendo i primi schizzi, poi te lo passo e tu succhi il resto: ma non devi ingoiare né sputare, devi fare come faccio io!"

Lui ormai è al limite e ci implora, non resiste più: Ida se ne rende conto, glielo prende in bocca e - come dopo mi averebbe poi spiegato, la maialina - gli stuzzica il buchino del culo con le dita; questo scatena la sua reazione: tengo in mano il suo cazzo, lo sento pulsare, Ida si prende i primi due o tre schizzi poi accosto la bocca alla sua: "adesso, amore! Tutto in bocca!" Obbedisco. Strana sensazione... l'idea del cazzo in bocca mi eccita, la paura di provare disgusto mi frena; ma poi non è così male, anzi... E' anche eccitante! E mentre mi godo la senazione erotica degli schizzi di sperma in bocca, mi rendo conto che Ida mi sta masturbando abilmente... Ecco perché!

Quando lui ha esaurito l'orgasmo e si è timidamente sfilato, io e Ida ci guardiamo: lei apre la bocca, io faccio altrettanto, e ammiriamo lo sperma bianco, denso che ci ha riempite ambedue. Ida mi bacia, ci succhiamo a lungo la lingua, assaporiamo lo sperma e poco per volta lo ingoiamo tutto.. Poi ci stacchiamo. "Sei stata bravissima, sai verginella?" "Davvero?" "Certo, amore... Una volta dovremmo fare un incontro a quattro, noi due e un paio di bei ragazzini... Due che apprezzino sia l'amore lesbico sia quello gay, e abbiano voglia di divertirsi insieme." "Ma se sono gay, vorranno anche far l'amore con noi?" "Se sono due viziosetti, vorranno eccome! Così imparerai anche a far l'amore multiplo, e guarda che due come dico io sono carini anche con le ragazze, non sono i soliti bulli sporchi e viziosi... "
"E cosa si fa in quattro? Voglio dire, soprattutto lei-lei e lui-lui?" "Quello si vedrà, dipende dalle loro tendenze. Ma per esempio: hai capito prima lui come ha goduto? Quando gli ho infilato un dito nel culo, quello l'ha fatto esplodere! Pensaci, magari uno ti sta chiavando, mentre l'altro lo incula, e io vi lecco tutt'e tre..."
"Sei proprio una porcellina fuoriserie tu!" E ride; ma non è ancora contenta; manda via il cameraman, poi si butta su di me e ricomincia a leccarmi le ascelle, a mordicchiarmi le tettine, mentre le sue dita già mi stuzzicano fra le cosce: "stavolta cominciamo dal tuo dolce culetto, amore... Leccami le dita, riempimele di saliva... Così,brava... E adesso..."
Se non bastasse la mia saliva c'è tutto quel che mi è gocciolato dalla fica; così, le sue dita - prima una, poi due, o tre - mi penetrano agevolmente il culo. "Fammelo anche tu, tesoro..." Mi sussurra; e ci masturbiamo a lungo, dolcemente, godendoci le palpitazioni dei nostri teneri buchini che si aprono e si chiudono come boccucce affamate.
Fra un bacio e l'altro le chiedo se si può godere così, senza nemmeno toccarsi davanti; "ma certo angioletto! Capisci, fra il retto e la vagina c'è solo una leggera parete morbida, quasi un velo... Vedrai, capirai un giorno, ma te lo troverò io il cazzo giusto: qualcuno che ti inculerà, puttanella vogliosa, fino a farti godere... Ma intanto vediamocela fra noi due... Dentro, mettimi tutte le dita amore... Violentami il culo tesoro mio... Brava,così, che bella manina nervosa che hai... Mmm, sto per godere, sto godendo!"
Grida, sussulta, guizza, e con l'altra mano sento la sua fica palpitare ed emettere il suo miele del piacere... Poi, dolcemente, sfiliamo le dita, e ci baciamo a lungo, teneramente, fino ad addormentarci così.
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