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Scambio di Coppia

29. Al Mare: Ultima settimana di... 2 (14° Parte)


di trombamico74
30.10.2021    |    11.854    |    0 8.8
"Le sue mani non si controllavano, ad ogni dentro e fuori spingevano sempre con maggiore forza e veemenza, aspettandosi un “basta ti prego” che invece non..."
Fabrizio pedalando insieme agli altri verso la gelateria, ad ogni giro di pedali e ad ogni asperità dell’asfalto sentiva il suo sedere accusare i fastidi a cui qualche momento prima era stato sottoposto.


In realtà, non era una sensazione nuova, dato che anche il paletto azzurro usato qualche volta da Valentina non era stato delicato con il suo sederino, ma questa volta che si era trattato del paletto di carne di Samuele le sensazioni erano sembrate diverse e per certi versi ancora da decifrare.

Al contrario di quello che pensava, non aveva avuto male, anzi ad un certo punto il piacere era tale che avrebbe voluto sentire gli schizzi del suo amico dentro di lui a riempirgli il sedere di calda crema, ma Valentina sul più bello lo aveva tolto per infilarlo nel sesso di Erica e sentendone le pulsazioni dentro quest’ultima mentre schizzava, anche lui al culmine dell’eccitazione si era liberato in un profondo orgasmo.

Il pensiero di Erica doppiamente riempita, lo portò a cercarne lo sguardo che pedalando di fianco a lui, come se avesse letto i suoi pensieri guardandolo con gli occhi colmi di gratitudine accennò un sorriso e gli mandò un bacio.

Stanchi ma sodisfatti del pomeriggio di passione, seduti in cerchio al solito tavolo rotondo in gelateria, si stavano finalmente gustando il gelato in tutta tranquillità quando Valentina ancora eccitata per quanto successo, come se nulla fosse con la mente già al giorno dopo, sganciò una bomba.

(Valentina) “Vedervi è stato bellissimo, ma domani lo stesso trattamento di Erica lo voglio tutto per me”

Samuele che gustandosi il gelato non si aspettava un discorso del genere ascoltando quella frase, trasalì, facendosi andare il gelato di traverso finendo per tossire rumorosamente, al punto di attirare su di sé gli sguardi anche delle persone dei tavoli vicini; e così mentre molti sorridevano vedendolo a ogni colpo di tosse diventare sempre più paonazzo, Valentina correndo in suo soccorso con un po’ della sua acqua lo aiutò a riprendersi del tutto facendogli riacquistare un colorito normale.

(Valentina) “Dovrebbe essere felice e invece il mio Amore si strozza”

Sorrisero ancora, con tutta la spensieratezza e la leggerezza della loro adolescenza, malgrado quello a cui stavano pensando fossero discorsi che per certi versi normalmente avrebbero fatto dei ragazzi ben oltre la loro età anagrafica.
Non che tutto questo fosse sbagliato, ma sicuramente molto distante dalle pomiciate e dalle toccatine furtive che i loro coetanei si scambiavano pensando con loro giovane età di aver fatto chi sa che cosa di proibito.

Dormire quella notte per qualcuno di loro non fu semplice, Fabrizio in primis si rigirava nel letto rincorrendo i suoi pensieri.
Perché le ragazze avevano voluto forzare la mano fino a fargli penetrare Samuele ed essere penetrato dallo stesso?
Avevano forse, percepito qualcosa dei loro trascorsi intimi e volevano verificare fin dove si sarebbero spinti, o semplicemente volevano metterli alla prova e verificare cosa sarebbe successo.

Samuele poi, che a detta della stessa Valentina, doveva essere lì unicamente per una vendetta sul suo comportamento, adesso invece, al contrario di ciò che insieme avevano deciso, parte integrante dei loro giochi, sicuramente non era più una semplice comparsa.

Per quanto anche il comportamento di Erica spesso risultava ambiguo e di difficile interpretazione, alternando ai momenti in cui faceva la fidanzatina con lui, momenti in cui presa dalla lussuria si abbandonava al piacere con Valentina e adesso anche con Samuele ritrovandosi la protagonista principale di ogni attenzione che l’avevano portata a essere riempita in ogni dove.

Più i pensieri si affollavano nella mente di Fabrizio e più tutto sembrava offuscato e complicato; anche in casa del resto alcune cose avevano preso una piega strana che a fatica riusciva a comprendere, la mamma sempre più solitaria e taciturna usciva la mattina per andare in spiaggia rientrando sempre nel tardo pomeriggio, mentre gli zii da rincorrersi continuamente in cerca di momenti di passione, adesso al contrario avevano diradato tantissimo i loro incontri e anche le due sorelle sembrava quasi non avessero più voglia di passare del tempo di intimità tra loro.

Suo padre poi, in un intero mese era venuto giù solo due volte e in entrambi i casi sembrava che lo facesse con enorme sforzo, come se essere lì con loro non gli fosse per nulla gradito, ma fosse quasi costretto.

Che gran casino! Da una parte grovigli di corpi e ammucchiate selvagge tra persone che si definiscono semplicemente amici e da una parte persone sposate che hanno promesso di amarsi per sempre e che invece si evitano l’un l’altro in silenzio; quanta stranezza e ipocrisia in tutto questo, quanto è complicata la mente umana.

Anche per Erica prendere sonno non fu cosa semplice, il comportamento di Valentina l’aveva spiazzata e cosa ancora peggiore le lasciava intravvedere dei proponimenti che non le erano del tutto chiari e che andavano oltre ciò che si erano confessate il giorno prima sedute sulla panchina.

Trovarsi Samuele e Fabrizio dentro di lei sicuramente era stato eccitante, ma perché Valentina l’aveva fatto? Lei non aveva mai chiesto nulla del genere e anzi aveva detto esplicitamente di voler solo Fabrizio e che per lei Samuele sarebbe stato solo una presenza accettata per farla contenta, allora perché si era spinta a tanto? Anche il voler poi che Fabrizio penetrasse Samuele e che fosse penetrato da quest’ultimo quale era il motivo reale per cui Valentina aveva voluto tutto questo se a sentire lei voleva fare coppia fissa con Samuele? Valentina malgrado fossero passati pochi mesi non era più la ragazzina innocente che si imbarazzava alla vista della spazzola, ma al contrario sembrava non ne avesse mai abbastanza di spingersi oltre e di fare in modo che lo facessero anche le persone vicino a lei, ma perché e quando si sarebbe fermata? E questo che ripercussioni avrebbe avuto sul loro rapporto e sul rapporto tra lei e Fabrizio?

Doveva escogitare qualcosa per interrompere questo vortice di cui aveva perso il controllo e pensandoci bene solo una persona Fabrizio, le poteva essere d’aiuto, ma come fare per spiegargli tutto e come riuscire comunque a non infastidire Valentina o peggio deluderla con il suo comportamento?

Doveva assolutamente trovare il modo di parlare con lui e chiedere il suo aiuto; lui sicuramente l’avrebbe saputa aiutare o comunque consigliarle sul da farsi, ma spiegargli i suoi dubbi e le sue perplessità non sarebbe stato facile, in primis per la presenza costante della sua amica e poi perché in realtà non era pienamente sicura che anche Fabrizio volesse un rapporto esclusivo con lei.

Non poteva sbagliare, doveva muoversi con attenzione per evitare di deludere qualcuno ed evitare di essere fraintesa, farlo in quegli ultimi giorni rimasti sarebbe stato impossibile, meglio aspettare l’inizio della scuola quando avrebbe avuto più libertà di movimento e la possibilità di vedere Fabrizio senza orecchie e occhi indiscreti.

L’indomani mattina scivolò in maniera apparentemente tranquilla, scherzando e giocando in spiaggia, ma ognuno di loro anche se non se lo dissero, man mano che si avvicinava il pomeriggio sentiva crescere e coltivava la propria pulsione e il desiderio.

Arrivati al capanno, chiusa la porta dietro di loro, i vestiti scivolarono velocemente come un sipario che improvvisamente si apre all’abbassarsi delle luci per dare inizio allo spettacolo.
Ciò che il giorno prima aveva detto Valentina, implicitamente aveva stabilito il copione di quel pomeriggio; pertanto, come se tacitamente si fossero tutti messi d’accordo le attenzioni di mani, bocche e sessi furono tutte per lei e per il suo corpo.

A carponi, intenta a succhiare il membro di Samuele ed a massaggiarne i testicoli, ben gradiva gli assalti ai suoi seni che Erica sotto di lei gli procurava mentre strizzandoli con le mani allo stesso tempo ne leccava e succhiava i capezzoli; Fabrizio dietro di lei, nel frattempo, alternando leccate alla rosellina e al clitoride la penetrava facendo scivolare due dita per ogni cavità che gli si offriva innanzi.

Gli schiocchi delle labbra di Erica, lo sciabordare delle dita di Fabrizio, mescolati al risuonare dei suoi gemiti, soffocati dal paletto di Samuele che riempiva la sua bocca, erano la sinfonia perfetta di quel concerto che se pur ovattato dal legno del capanno avrebbe accompagnato quel pomeriggio che Valentina aveva tanto desiderato e che adesso si stava godendo in ogni sua sfumatura.

A volte il corpo comunica più delle parole e così, mentre Erica intenta a succhiare sotto all’amica, presa da una crescente eccitazione sbatteva le gambe, avvicinando e allontanando le ginocchia, come a voler far prendere aria al suo sesso, quel movimento notato da Fabrizio quella richiesta ancora di qualcosa di duro, gli suggerì qualcosa che forse in quel momento nessuno di loro stava pensando ed allungando una mano verso lo zaino di Erica ecco venir fuori ciò che il sesso voglioso del suo amore gli aveva suggerito.
Rosa e fiero del suo turgore durevole tra le sue mani, il dildo con le fattezze del suo sesso questa volta però avrebbe fatto compagnia al suo; pertanto, mentre scivolava a fatica dentro la rosellina di Valentina non ancora completamente aperta, il suo paletto contemporaneamente con facilità prendeva possesso dell’ostrica abbondantemente aperta e bagnata.

(Valentina) “Mi stai aprendo in due” “Pianoooo è Grandeee”

Quelle parole immediatamente soffocate dal membro di Samuele come un imperativo a fare di più accesero ancora di più ogni azione di tutti e così mentre Samuele tappandole il naso inizio a stantuffare la sua bocca, Fabrizio dall’altro lato ne assecondava i movimenti accompagnando con una spinta ogni suo indietreggiamento per prendere fiato; Erica che in tutto questo non voleva essere spettatrice, spostandosi sotto l’amica, raggiungendo il suo sesso, ne prese possesso leccando il clitoride e ripulendolo di tutti i succhi che colando come un percorso obbligato, finivano su di esso.

(Valentina) “AHHHHHHH, OHHHHHHHH, OHHHH MIOOO DIOOO” “GOOODOOOO”
(Samuele) “Ahhhhhhhhh Vengooooooo”
(Fabrizio) “Ahhhhhhhhh Vengoooooo Anchiooooo”

L’intensità di quella tripla cavalcata non tardò a trovare il capolinea e così mentre Samuele e Fabrizio la riempivano regalandole tanta calda crema, Valentina squirtando copiosamente aveva riempito la bocca di Erica di tutto il suo godimento finendo per accasciarsi senza forze sull’amica, sfilandosi contemporaneamente dei due paletti che fino a quel momento l’avevano cucinata allo spiedo.

Samuele che in un momento di altruismo voleva aiutare l’amico a ripulire il sesso di Valentina lo raggiunse nel momento in cui Fabrizio con il suo sesso tra le dita stava regalando le ultime gocce del suo piacere al sedere di valentina che ancora dilatato dal dildo conficcato dentro supplicava un po' di amorevoli cure e attenzioni.

Non visto dalle ragazze, non ci pensò due volte e fiondandosi a bocca aperta sul membro di Fabrizio si gustò le ultime gocce di succo, ripulendolo poi per bene da tutto il resto.
Finito guardando il suo amico con gli occhi colmi di gratitudine, si scambiarono un lungo bacio che poi Fabrizio pensò di concludere scambiando il favore e ripulendo il sesso dell’amico con un lungo e lento lavoro di lingua.

Avevano sfilato il dildo dal sedere di Valentina e stavano raccogliendo ciò che usciva dal suo sesso, con un sapiente connubio di lingue, quando Erica che da sotto non vista non si era persa un solo momento esordì con una frase che attirò la loro attenzione.

(Erica) “Sembrate me e la Vale quando ci baciamo”

I due colti in fallo non sapevano cosa fare ed approfittando che Valentina riavutasi nel frattempo si stava alzando da sopra l’amica, raggiunsero quest’ultima portando in dono ciò che era rimasto sulle loro lingue in un lungo bacio a tre, mentre Valentina prendendo in mano i loro membri ancora a riposo riprese a succhiarli avidamente alternandoli nella sua bocca.

Quel tanto succhiare se in poco tempo accese il cero caldo di Fabrizio, non allo stesso modo fece lo stesso effetto su Samuele e pertanto, mentre Valentina rigirato Fabrizio di schiena montava a cavallo sopra di lui, toccò a Erica continuare il lavoro di bocca che l’amica con poco successo aveva iniziato.

Ciò che aveva visto tra i due maschietti, non smetteva di rigirare nella sua mente, cosa c’era tra loro, semplice curiosità o un desiderio celato che lei per caso aveva scoperto?
Di certo non poteva affrontarli e chiedergli qualcosa del genere, se voleva trovare delle risposte avrebbe dovuto lasciare che a parlare fossero i loro corpi e volendo cercare di avere altre informazioni, decise di accompagnare quel gioco di bocca, con due e poi tre dita dentro il sedere di Samuele, che scivolando con facilità, come se ci fosse un tasto nascosto, in breve lo portarono a una erezione quasi istantanea.

Il messaggio era chiaro, dove aveva fallito la bocca dell’amica e la sua; invece, erano risultate vittoriose le sue dita e quasi disgustata da quel membro che riempiva la sua bocca, ritraendosi prendendolo in mano, lo condusse verso il sedere di Valentina che intanto al galoppo si stava gustando il paletto di Fabrizio nella sua ostrica gocciolante.

Il membro di Samuele ormai duro, facilmente si fece spazio nel sedere dell’amica e mentre quest’ultima felice si godeva la doppia cavalcata che aveva tanto sperato, lei presa da un crescente sentimento di disprezzo che non aveva mai provato prima, prendendo il dildo, posizionandosi dietro di Samuele lo conficcò tutto nel suo sedere, come a punirlo per ciò che lui di nascosto da lei aveva fatto con il suo amore.

Le sue mani non si controllavano, ad ogni dentro e fuori spingevano sempre con maggiore forza e veemenza, aspettandosi un “basta ti prego” che invece non arrivava sostituito invece da un crescere di gemiti che Samuele a fatica riusciva a trattenere e che in stereo si accompagnavano a quelli di Valentina.

Non cerano più dubbi a Samuele quel trattamento piaceva molto e dalla facilità con cui tutto era stato possibile, probabilmente non era la prima volta che il suo sedere subiva degli assalti del genere, Erica ad ogni spinta ne era sempre più convinta, ma questo se chiariva degli aspetti sicuramente ne apriva altri, cosa c’era tra lui e Fabrizio?

(Valentina) “AHHHHHHH, OHHHHHHHH, MI STATE APRENDOOOO”
“OHHHH MIOOO DIOOO” “GOOODOOOO”

Valentina era arrivata in fondo al suo piacere, adeguatamente riempita dai due che non le avevano risparmiato una sola goccia di crema calda dentro le sue cavità.
Contenta e felice per ciò che aveva provato sfilandosi da loro ne pulì i membri, lasciando che loro dopo ricambiassero la cortesia su di lei, non accorgendosi che la sua amica in tutto questo era rimasta in disparte, apparentemente a masturbarsi solitaria vicino a loro, ma attentissima a ciò che i due pulendo lei facevano con le loro lingue.

La scusa di un fortissimo mal di testa, quando finalmente gli altri si accorsero del suo distacco, mise fine a quel pomeriggio.

L’indomani Erica non andò in spiaggia e nel pomeriggio nemmeno al capanno e lo stesso fece i giorni a seguire malgrado le insistenze di tutti e di Valentina in particolare, fino al momento della partenza, in cui una sua fugace comparsa per ufficialmente salutare i ragazzi le tornò a regalare il sorriso, scoprendo che senza di lei anche Fabrizio non aveva voluto frequentare il capanno lasciando tutto lo spazio agli altri due amanti.

Le vacanze erano finite, portando con sé luci e ombre, momenti bellissimi e momenti amari.
Erica e Fabrizio si diedero appuntamento per il primo giorno di scuola e lo stesso fecero Valentina e Samuele, anche se lui più grande di lei al terzo anno del liceo classico avrebbe dovuto fare spola tra i due licei per poterla vedere.
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