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Sesso a tarda età ( prima parte)


di albert1010
23.02.2023    |    3.522    |    1 9.0
"Non mi colpirono le sue dimensioni, anzi non le percepii nemmeno, ma come gli stesse dritto e come fosse perso nel guardare la tv e nel contempo a masturbarsi..."
Sesso a tarda età (prima parte)
Ho superato i 67 anni e voglio raccontare cosa mi è successo un paio di anni fa.
Mio marito ed io siamo sposati da oltre 40 anni e siamo felici genitori di figli che hanno messo su famiglia ed abitano nella nostra grande città.
Siamo in pensione da qualche anno e avendo lavorato con profitto ci godiamo il tempo libero a disposizione facendo numerosi viaggi anche in giro per il mondo.
Di solito intervalliamo periodi di “vacanza” con una sosta di alcuni mesi.
Quando siamo a casa mio marito impegna spesso i pomeriggi con gli amici in una bocciofila non molto distante da noi mentre io, se il tempo lo permette, scendo con il cagnolino, che ci hanno regalato i figli, nei vicini giardini. Il loro obiettivo era di tenerci impegnati, ma non vi era il bisogno.
Poiché nel pomeriggio ai giardini vi sono tante persone come noi, anziani e pensionati, mi trovai a far conoscenza di una coppia di pensionati che aveva più o meno la nostra età; Marco ed Elvira
Avevano anche loro figli accasati e della coppia era lei spesso impegnata con le amiche a giocare a carte.
Erano simpatici e si percepiva che avevano cultura e pochi problemi economici. Anche il loro il cane era stato un regalo dei figli.
Nelle rare volte che Bruno, mio marito, veniva con me ebbe modo di conoscerli.
Come ho detto spesso lui, Marco, ed io, ci incontravamo ai giardini da soli e facevamo lunghe chiacchierate. Era piacevole sia nel parlare che come uomo.
Giorno dopo giorno le nostre conoscenze si approfondirono sino a entrare anche in discorsi e riflessioni più intime; fu una cosa naturale senza secondi fini.
Non so come parlammo anche della sfera sessuale, prima dei giovani e del contesto sociale in cui vivevano molto diverso dal nostro di molti anni fa , e poi di noi anziani.
Non posso dire che fui stupita, ognuno ha un suo modus vivendi, quando venni a conoscenza che loro facevano ancora del sesso mentre mio marito ed io avevamo chiuso da un paio d’anni senza patemi particolari.
Però fu onesto nel dirmi che senza l’auto di una pastiglietta non ce l’avrebbe fatta.
Fu lui invece a stupirsi che noi non facessimo più del sesso. Diceva che eravamo una bella coppia in gran forma e non poteva comprendere come avessimo rinunciato al sesso.
Posso, senza falsa modestia, confermare che nonostante l’età mio marito ed io ci teniamo molto bene e l’amore e l’affetto che ci lega ci fa apparire spesso come degli adolescenti.
Gli dissi che a me e penso anche a mio marito che il sesso non mancasse ed era coperto da altra felicità.
Nei giorni successivi ogni tanto questo discorso tornava a galla; era lui a sollevarlo ma poi tutto finiva nel dimenticatoio anche se qualche pensiero in me stava insinuando.
Cominciai nel sicuro della mia casa a chiedermi come e perché il sesso tra mio marito e me fosse cessato. Non riuscii a trovare un solo valido motivo se non una concomitanza di eventi: età, malesseri vari, pigrizia, paura delle performances, interessi diversi ed altro. Comunque, riflettendoci, non vi era una vera ragione.
Con la coppia conosciuta, visti alcuni interessi in comune, allargammo anche in altri momenti i nostri incontri. In presenza dei rispettivi coniugi iniziammo a prendere dei caffe prima al bar e poi a casa nostra o loro e facemmo qualche pranzo o cena insieme. Eravamo degli anziani sufficientemente affiatati.
Vista la sintonia, io e Marco, avevamo quasi degli orari fissi degli incontri ai giardini e un pomeriggio che ero in ritardo non mi stupii quando mi citofonò invitandomi a scendere con il cane.
Lo invitai a salire; avevo una cosa da finire e poi saremmo scesi insieme. Ne approfittai per offrigli un caffe e mentre lui stava in soggiorno io finii i miei lavori e poi scendemmo ai giardini.
Dopo diventò quasi un abitudine che lui passasse da me, quando Bruno era ancora in casa chiacchieravano con piacere e dopo il caffè si scendeva.
Un giorno di pioggia, Bruno era uscito, decidemmo di aspettare e stare in casa aspettando che spiovesse
Fu un giorno particolare.
Seduti sul divano davanti la tv Marco ritornò sul discorso del sesso di coppia tra anziani ribadendo che il sesso è molto importante ad ogni età; io acconsentivo parzialmente.
Poi entrò sul personale dicendo che lui aveva voglie straordinarie che con la moglie non riusciva soddisfare poiché era un po' bigotta.
L’argomento era interessante ma si chiuse lì con una promessa importante. Mi disse domani ti faccio vedere una cosa e poi dirai che ho ragione io.
Non capivo che cosa potesse avere a sostegno ma quando l’indomani si presentò con una cassetta porno rimasi tanto sorpresa.
Non volevo fare la bacchettona ed acconsentii che la vedessimo insieme sulla mia tv.
Mi aspettavo il solito video dove coppie giovani e bellissime ne facevano di tutti i colori, invece era una coppia anziana, forse della nostra età, che con calma ed erotismo fece del sesso. Non avevo mai visto una cosa del genere e rimasi catturata da quello che vedevo e dopo anni qualcosa si risvegliò tra le mie gambe.
Mi bloccai quando con la coda dell’ occhio vidi che Marco aveva estratto dai pantaloni il pene e si stava masturbando. Non mi colpirono le sue dimensioni, anzi non le percepii nemmeno, ma come gli stesse dritto e come fosse perso nel guardare la tv e nel contempo a masturbarsi.
Eravamo vicino e lui mi disse: scusa, quando vedo queste cose non capisco più nulla e mi viene una voglia. Ero imbarazzata, non sapevo cosa dirgli. Fu lui a chiedermi: ma a te non fa nulla?
Io non sapevo che dire, da una parte volevo dirgli di si, dall’altra volevo evitare ulteriori imbarazzi.
Al mio silenzio lui disse: non importa, guardami, che mi piace farlo quando una bellissima donna come te mi guarda
Ero bloccata, si avvicinò e girò a me e guardandomi continuò con la mano a massaggiarsi.
Dopo quello che mi sembrò un lungo tempo disse: sto venendo e a sorpresa prese una mia mano, la destra più vicino a lui, facendola stringere intorno al suo uccello. Penso che fu il toco della mia mano ha farlo venire immediatamente. Vidi il suo seme uscire; in realtà era poco e solo qualche goccia mi toccò la mano-
Poi mi chiese scusa.
Feci finta di nulla, il mio imbarazzo era alle stelle. Scendemmo ai giardini come nulla fosse avvenuto
Alla sera nel letto, con a fianco mio marito, ripensai al pomeriggio e dopo lungo tempo mi venne voglia di masturbarmi.
Ricordo bene che per non allertare Bruno, che in quel momento dormiva, andai in bagno e dopo tanto tempo mi masturbai.
Fu il giorno dopo quel primo importante evento che andai con Marco a vedere un suo appartamento che non era lontano da dove abitavamo.
Stavamo “pascolando” i nostri cani e mi disse che avevano un appartamento in zona che avevano comprato anni prima come investimento ed era rimasto sfitto. Voleva andare a vedere in che condizioni fosse e voleva un mio parere da donna su interventi che si sarebbero potuti fare.
Lo accompagnai con piacere. Era un appartamento vuoto: tutti i mobili erano stati portati via ed aveva i “segni” dell’abbandono. Era di discrete dimensioni: tre ampi locali più servizi, ma la cosa bella era un ampio terrazzo su cui poteva starci comodamente un tavolo da dieci e più persone.
Parlammo un po' di cosa si sarebbe potuto fare e poi tornammo coi nostri cani ai giardini.
A vederci sembravamo una qualunque coppia ed io pur ripensando al giorno prima mi sentii tranquilla e lui non fece nulla per imbarazzarmi
Pensavo che l’”argomento” con Marco si fosse chiuso ma il pomeriggio seguente si presentò con una nuova cassetta e lo svolgimento fu analogo al pomeriggio precedente. Solo che questa volta mi sentii trasportata anch’io e lui se ne rese conto e mi incitò a masturbarmi come stava facendo lui.
Misi una mano sotto la gonna e ciascuno per conto suo si masturbò mentre un occhio era alla tv e l’altro a quello che l’altro faceva.
Ognuno raggiunse il suo piacere e poi, come la scorsa volta scendemmo ai giardini. Era irreale quello che stava e mi stava succedendo.
Era arrivato il fine settimana e quel week end, mio marito ed io, andammo in montagna ma non riuscivo a togliermi dalla mente quei due pomeriggi e in bagno mi masturbai nuovamente.
Quando arrivò il lunedì e ci ritrovammo ero pronta al nuovo video.
Vi fu una novità: mi chiese se potesse togliere i pantaloni per essere più comodo. Gli dissi che non c’erano problemi. Fu un errore perché poi anch’io, su suo consiglio, acconsentii a togliermi per comodità la gonna.
Il suo pene usciva dagli slip ed era stretto in un suo pugno mentre io, le dita sotto le mutandine, mi masturbavo. Fu piacevole.
Da quel giorno iniziarono dei cambiamenti e non mi sorpresi quando mi trovai con le sue dita nelle mie mutandine mentre il suo pene era nella mia mano. Gli occhi alla tv quasi a non vedessero cosa stessero facendo le nostre mani.
Era bravo nel toccarmi i punti giusti e quel fatidico giorno raggiunsi l’orgasmo prima di lui e poi aspettò che mi rilassassi perché ricambiassi il piacere. Il suo pene era duro nella mia mano e nonostante l’impegno che ci mettesi no riuscivo a portarlo all’eiaculazione.
Mi girai per comodità a lui usando l’altra mano, la sinistra, perché il braccio destro era stanco, ma per fare questo ho dovuto chinare il busto e la testa verso il suo pene che arrivò a pochi centimetri dal mio viso
La mia mano stringeva ed andava su e giù, stringeva senza riuscire ad avere l’effetto desiderato; nel movimento mi avvicinai ancor più a lui con il capo. Era diventata per me una lotta, una questione di principio: doveva venire. Nella concitazione della cosa non mi resi conto di quanto pericolosamente mi fossi avvicinata con la bocca a sfiorarli la punta del pene. Me ne resi conto solo quando una sua mano mi spinse il capo in basso e mi trovai il suo glande sbattere sulle labbra ed alla mia aperura delle labbra per esprimere il mio diniego me lo trovai in bocca mentre la sua mano mi teneva premuta la testa sul suo pene.
Dai, lo sentii dire ; è fatta. Sto venendo. Non mi mossi, ma colsi il suo muoversi verso l‘alto e l’abbassarsi. Non gli stavo facendo in pompino era lui che scopava la mia bocca.
Dopo un po’ disse: per favore stringi le labbra altrimenti non riesco a venire ed io come un automa aderii alla sua richiesta e quando lui si muoveva di conseguenza lo accompagnavo con il capo . Dopo mi accorsi che lui non si muoveva più, era solo il mio capo a muoversi. Gli stavo facendo un pompino e dopo pochi secondi lo sentii mugolare e accolsi il suo seme nella bocca; per fortuna era poco.
Mi sollevai guardandolo dicendogli: che cosa abbiamo fatto?
Mi rincuorò su quanto avvenuto ribadendomi che era un fatto naturale ed era solo la voglia di fare quello che con i nostri coniugi non riuscivamo a fare.
Io sapevo che ero arrivato a quel punto consapevolmente. Più volte avevo pensato agli sviluppi che la nostra “relazione” avrebbe potuto avere.
Pensai: sua moglie non gli fa pompini? Ma non lo chiesi.
Quando il giorno dopo ci togliemmo gonna e pantaloni ed ebbi il suo cazzo in bocca non feci una piega anche perché con le dita mi faceva godere alla grande.
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