Racconti Erotici > Gay & Bisex > Il dildo di Emilia
Gay & Bisex

Il dildo di Emilia


di The_southparker
16.06.2021    |    20.766    |    39 9.5
"Era sdraiata sul divano, indossava solo una canottiera e un paio di pantaloncini di cotone..."
Emilia, la mia ragazza, ha sempre adorato il suo dildo, fin dalle prime volte che facevamo sesso. Era una specie di clava lunga quasi 20 cm in silicone, ed anche bello largo. Ci frequentavamo da circa 6 mesi ed usare il dildo era ormai una routine. Lo facevo scivolare dentro e fuori dalla sua figa stretta, lei si scatenava, gemeva e sudava.

Era un modo facile ed eccitante per provocarle un orgasmo, così si poteva concentrare sul mio cazzo, decisamente più piccolo rispetto al suo dildo. Le misure non sono mai state un problema per me, ed Emilia adorava il mio fisico tonico e senza peli, frutto della mia passione per il nuoto fin dal liceo.

Un giorno mi propose di usarlo anche su di me. Sono un ragazzo piuttosto aperto e ogni volta che una ragazza faceva scivolare uno o anche più dita nel mio culo non mi sono mai tirato indietro, tuttavia la sua richiesta mi colse alla sprovvista. Quella bestia era enorme e perciò rifiutai.

Da quel momento però lei ha provato costantemente a farmi accettare il suo dildo. Dopo averlo lubrificato per bene, lo strofinava contro il mio culo e mi stuzzicava il buco con la grossa cappella in silicone. In verità stava iniziando a piacermi: sentire quella pressione stimolarmi lo sfintere mi faceva intostare il cazzo come non mai.

Con il tempo mi sono sempre più abituato a sentirne la punta, finché una sera ha deciso di osare. Ha iniziato quindi molto lentamente e gradualmente a premerlo dentro di me. Giocava con il mio buco, spingendo il dildo forte, sempre più forte, ed io gemevo dal piacere.

Lo conficcava dentro di me con lentezza ma costantemente, in modo che il dolore non fosse troppo forte. Prima che me ne rendessi conto, mi stava ormai fottendo il culo con quella bestia in silicone ed io le imploravo di non smettere.

Ma hey, come dicevo sono sempre stato aperto a cose nuove, ci siamo soltanto divertiti a fare qualcosa di diverso. Dopo un po' abbiamo cambiato posizione, e l'ho scopata con foga. Emilia ha iniziato di tanto in tanto ad incularmi, sempre più spesso in verità.

Negli ultimi giorni non ricordo l’ultima volta che le ho scopato la figa, ma ricordo sicuramente quando sono venuto senza toccarmi mentre lei mi spingeva il dildo dentro fino in fondo, per poi toglierlo e ficcarlo di nuovo.

I suoi giochetti con me eravo sempre più perversi. Le piaceva particolarmente stimolarmi la prostata. Diceva che ero eccitante mentre mi dimenavo con il dildo nel culo ed ogni volta che sborravo così, raccoglieva il mio seme con la lingua e mi baciava.

A volte lo raccoglieva invece con il dito e lo portava alla mia bocca. Le faceva impazzire vedermi ingoiare la mia stessa sborra fino all’ultima goccia, ed io la assecondavo senza problemi, visto che a me il sapore non dispiaceva.

***

Sei mesi dopo l'inizio della nostra relazione avevano raggiunto una certa stabilità, ma poi è successo qualcosa. Un giorno, mentre eravamo seduti sul divano a guardare la TV, il suo telefono si è acceso e ha iniziato a leggere un messaggio su WhatsApp. "Che succede?" le chiesi. "Niente, niente di particolare", mi disse. "Ho appena ricevuto un messaggio da Michele, il mio ex”.

Inarcai le sopracciglia. Conoscevo Michele solo di nome, ma non sapevo molto di lui, solo che era il ragazzo con cui usciva prima di me e che si era trasferito da circa un anno. "Ah, quello che si è trasferito a Milano, giusto?". "Sì lui… mi ha scritto che qui ha trovato un lavoro migliore e che ritornerà tra un paio di settimane".

"Oh...ok…" le risposi. Provavo un po' di gelosia, ma non ne ero ossessionato. D’altronde non mi aveva mai raccontato nulla di specifico di lui e pensai che fosse stata solo una storiella passeggera.

"Mi ha scritto solo per avvisarmi, chiedendomi se potessimo incontrarci quando sarà tornato in città... nulla di serio", ha detto Emilia. Annuii e ci fu un po' di silenzio prima che lei continuasse: "Non è un problema per te, vero Luca? So che non sei un tipo geloso, ti amo anche per questo".

Ho sorriso e ho detto con assoluta sincerità: "Certo che va bene piccola, mi fido di te". Lei sorrise e si avvicinò a me, adagiando la testa sulla mia spalla. L'ho abbracciata e abbiamo continuato a guardare la TV. Più tardi quella notte, abbiamo fatto il miglior sesso fino a quel momento. Una delle poche volte in cui non abbiamo usato il suo amato dildo.

***

Un paio di giorni dopo, eravamo seduti e leggevamo insieme. Era sdraiata sul divano, indossava solo una canottiera e un paio di pantaloncini di cotone. Dopo un po', il suo telefono ha iniziato ad accendersi.

Emilia sospirò e si allungò per guardarlo, poi ridacchiò mentre leggeva. "Ti hanno inviato un meme divertente?" chiesi sorridendo. "No, è solo Michele", ha detto, "lui, um... beh, mi ha chiesto di inviargli delle foto sexy". Ridacchiò ancora un po'.

"Gli ho detto che ho un ragazzo, ma lui continua a dire per favore, dai, sono solo foto, bla bla bla”. Risi. "Mi dispiace per lui", dissi. "Sembra disperato”."Sì, voglio dire, sta solo scherzando, non ti devi preoccupare, lo giuro", ha detto Emilia.

"Probabilmente non avrei nemmeno dovuto dirtelo. L’ho fatto solo perché so che non la prenderai nel modo sbagliato”. Ho alzato le spalle. "Beh non lo biasimo, guarda che si è perso!”.

Ha riso e siamo tornati a leggere... ma io non riuscivo più a concentrarmi. Il mio cazzo si stava agitando al pensiero di Emilia e del suo ex ragazzo che si scambiavano foto porno. L'idea che lei lo stuzzicasse con delle foto sexy mi intrigava.

Porca puttana, perché mi faceva così eccitare? Questi pensieri mi frullavano per la testa e il mio cazzo diventava sempre più duro. Così l’ho buttata lì: "Sai cosa sarebbe divertente? Se gli mandassi davvero qualche foto sexy!".

Mi ha lanciato uno sguardo divertito. "Ci stai ancora pensando?" mi chiese. Risi, un po' imbarazzato. "No, ma sai, sarebbe divertente… tipo, stuzzicarlo un po'…". Sembrava intrigata. "Davvero?". Spostandosi verso di me, sfiorò con il piede la mia erezione, ansimando.

Mi guardò e un sorriso malizioso si dipinse sul suo viso. "Oh, ho capito", ha detto. "Ti eccita farlo sbavare, mostrargli quello che lui non può più avere...". "Non so, immagino di sì... e poi la canotta che hai addosso va bene per una foto sexy…", dissi sollevandole l’orlo della canotta, “…soprattutto se la alziamo un po'...”.

Rise, allontanando un po' la mia mano. "Oh mio Dio, Luca, che stronzo che sei!". "Dai, qual è il problema!", dissi, ridendo anch'io. Mi permise di nuovo di far scivolare la mia mano sotto la sua canotta. "Beh, se per te va bene…".

Mi ha passato il suo telefono. “Ecco, fai tu la foto”. Rimasi seduto per un secondo, un po' sorpreso dal fatto che lei avesse acconsentito così rapidamente. Era davvero eccitata da questa situazione tanto quanto me.

"Beh se mi metto così” disse, sollevando la canotta bianca con una mano, mostrando la parte bassa delle sue tette quasi fino ai capezzoli. Poi ha alzato un po' il sedere e ha tirato giù i pantaloncini per rivelare solo un po' dei suoi fianchi e la parte superiore del suo culo.

Mi stavo arrapando da morire a vederla posare così per me. O per Michele? "Sei sicura?", le ho chiesto: "Vuoi davvero mandare una foto come questa al tuo ex ragazzo?".

"Ma hai appena detto che sarebbe stato divertente!" rispose. "Beh sì... credo...". Esitai solo un istante, poi scattai la foto. Le ho ridato il telefono dicendole: "Ecco... mandala va’". Prese il telefono e iniziò rapidamente a picchiettare, chiaramente eccitata.

"Oh mio Dio, andrà fuori di testa", ha detto. Il suo telefono ha vibrato, e lei ridacchiando: "Vuole di più..." disse tirando fuori la lingua."Dovrà aspettare," le ho detto, strappandole il telefono di mano e mettendolo sul tavolo.

Mi sono chinato per baciarla e abbiamo fatto del sesso particolarmente eccitante, usando il suo dildo su di me ovviamente. Mentre mi inculava, il mio pensiero andava alla foto e a Michele. I miei schizzi erano così potenti da raggiungere il mio viso.

Istintivamente, leccai il mio sperma dalle labbra e raccolti il resto con il dito. Deglutii tutto, senza che Emilia mi chiese di farlo. E lei nel vedermi fare così, impazzì dall’eccitazione.

***

Nel corso delle due settimane successive, di tanto in tanto vedevo Emilia scattare foto di se stessa svestita: nei suoi vestiti da palestra, in costume da bagno a due pezzi, in reggiseno e mutandine, anche una in cui era senza reggiseno coprendosi appena il seno con un braccio.

Sembrava che stesse andando un po' oltre e che stesse flirtando apertamente con Michele, ma, allo stesso tempo, ho continuato ad avere il cazzo duro ogni volta che ci pensavo.

Spesso non potevo far altro che masturbarmi al pensiero di Emilia che scattava quelle foto… al pensiero di Michele che, mentre le riceveva, aveva il cazzo tosto. Chissà com’era il suo uccello?

Non so perché avessi questi pensieri, ma in quei momenti, mentre mi masturbavo, mi infilavo anche un paio di dita nel culo. Ed ogni volta mi ripulivo per bene, leccando ogni goccia del mio sperma.

Pochi giorni prima che Michele tornasse in città, Emilia gli aveva inviato una foto più spinta: era completamente nuda, a letto, a pancia in giù. I suoi seni erano leggermente premuti contro le lenzuola a nascondere i suoi capezzoli, ma sullo sfondo della foto, il suo culo nudo era sollevato in aria in modo seducente.

"Cosa ti ha risposto?" ho chiesto casualmente. "Uhm, beh, continua a chiedere foto che mostrino le mie tette", ha detto. L'ho guardata. "Forse ci stiamo spingendo un po' troppo oltre?" le ho detto. "Cioè, presto sarà in città, non vorrei si aspettasse da te qualcosa che non avrà mai”.

"Tranquillo, gli ho già detto che queste foto non significano nulla e che lo sto solo prendendo in giro per divertirmi", mi ha risposto. "E poi non è il tipo di ragazzo che proverebbe mai a fare qualcosa con la ragazza di un altro. Stiamo solo giocando".

Mi fidavo completamente di Emilia. "Ok, allora... vuoi mandargli le foto delle tue tette?" le ho chiesto. "Solo se per te va bene", disse. "Lo capisco se per te è troppo".

Ci ho pensato per un secondo, e alla fine il mio cazzo, che pulsava dall’eccitazione, ha vinto. "Uhm...beh...va bene, immagino che non sia un problema". "Davvero?" disse, tutta eccitata. "Ok, torno tra un po', vado a fare un piccolo servizio fotografico”.

Mi ha fatto l'occhiolino ed è corsa in camera da letto. Il mio cazzo si è gonfiato pensando a lei che scattava foto nuda e le inviava al suo ex ragazzo. Non ho potuto fare a meno di masturbarmi.

Stavolta le dita non bastavano: presi il dildo di Emilia ed iniziai ad incularmi da solo. Ero così eccitato che non ci volle molto per infilarlo tutto dentro. Con il dildo in profondità nel mio culo, mi sedetti sulla sedia e iniziai a segarmi, facendo degli spasmi con il sedere per sentire quel bastone dentro di me e stimolarmi la prostata.

Pensai ad Emilia nuda, a Michele che la guardava, a Michele che si menava il cazzo e che sborrava. Venni immediatamente, 2, 3, 4 fiotti caldi di sborra mi colpirono in faccia e sul petto. Pulii tutto come sempre, questa volta con molto gusto, e mi rivestii.

Non appena ebbi finito, scese Emilia dalla camera e mi baciò. Era stata lì dentro per un bel po'. Chissà se nel baciarmi sentì il sapore del mio sperma. Lei non mi disse nulla e andò in salotto come se niente fosse.

***

Pochi giorni dopo Michele tornò in città. Una mattina Emilia mi diede un bacio sulla guancia mentre stavo preparando la colazione. "Buongiorno, piccola", dissi. "Buongiorno... che profumino!" disse Emilia, sorridendo e mostrandomi il sedere mentre si avvicinava al tavolo da pranzo.

Finito di cucinare ho portato in tavola e lei: "Allora... Michele è in città da qualche giorno, stavo pensando che forse potremmo invitarlo casa stasera".

Emilia mi raccontò che lei e Michele stavano insieme da circa 2 anni prima di lasciarsi. La rottura è stata consensuale, quindi è normale che due persone in buoni rapporti come lo erano loro si sarebbero riviste prima o poi . Ho esitato per un momento, poi le ho detto: "Sì, certo, perché no? Può venire verso le 8… Non voglio fare il fidanzato geloso, ma tu non provi più niente per lui, vero?".

Emilia mi sorrise dolcemente. "Oh, piccolo, certo che no! Ci siamo divertiti mentre eravamo insieme, ma alla fine non eravamo per niente compatibili. Ora siamo solo amici, e sicuramente non provo nulla per lui".

Questo mi consolò, tuttavia poi aggiunse: "Luca, spero che tu non sia troppo intimidito da lui, perché è tipo, molto muscoloso. Lo sai, ovviamente sei super in forma e per me sei super eccitante… è solo che, sai… Lui è più alto, più massiccio..."."Oh... certo, figurati", le dissi.

Ho cercato di sopprimere l’immagine nella mia testa di uno stallone muscoloso che scopava la mia ragazza. "Sì..." disse Emilia. "L’unica cosa che funzionava con lui era l’intesa sessuale. Ma tu non devi preoccuparti di niente, te lo prometto." Lei ridacchiò maliziosamente. Risi, stando al gioco: "Wow, allora meglio che tu faccia la brava!".

***

Per il resto della giornata avvertivo una specie di elettricità nell'aria. Penso che fossimo entrambi un po' emozionati nel vedere Emilia riunirsi con il suo ex. Sapevo che non sarebbe successo nulla, mi aspettavo solo un po' di flirt.

Il pensiero però mi eccitava, per quanto perverso potesse sembrare. Il mio cazzo era tosto come non mai, e sentivo il buco del culo pulsare. Avrei voluto scaricare la tensione con una bella sega e possibilmente con il dildo, ma non fu possibile.

Arrivò la sera e Michele suonò il campanello. Ho aperto la porta e lui era più o meno come mi aspettavo. Un bel ragazzone muscoloso, alto quasi 2 metri, con capelli e occhi neri. Indossava una canotta aderente che metteva in mostra le sue braccia forti e i suoi pettorali e un paio di pantaloncini attillati.

Sono rimasto un po' sorpreso che fosse vestito così. Sembrava si stesse mettendo in mostra, ma allo stesso tempo pensai che un bestione come lui, vestito in qualunque modo, avrebbe messo in mostra il suo fisico scolpito. Inoltre faceva veramente caldo quella sera.

"Ciao, devi essere Michele," dissi, tendendo la mano. "Sono Luca". Michele sorrise e mi strinse la mano con fermezza. "Ciao Luca, piacere di conoscerti!". "Vieni, entra pure", dissi. Il mio sguardo cadde furtivo sul suo pacco. Sembrava bello pieno. Mentre entrava notai anche il suo culo marmoreo e le spalle possenti. Era davvero in forma, non c’è che dire.

Emilia arrivò saltellando dietro di me. "Michy, che piacere vederti!". Indossava un paio di pantaloncini di jeans e una camicetta bianca, che rivelava solo un po' di scollatura. Niente di indecente, ma era decisamente sexy.

"Emy!" esclamò Michele. Si diedero un grande abbraccio, Michele la sollevava da terra ed Emilia alzava i piedi in aria. Li ho visti mentre si guardavano e il mio cazzo si è svegliato. "Stai bene!", disse Emilia. "Vedo che passi ancora molto tempo in palestra"."Lo sai…" disse Michele.

"Anche tu stai benissimo...ma, hey, lo sapevo già grazie alle foto che mi hai mandato!". Abbiamo riso tutti. "Sì, dovresti ringraziare per quelle", intervenni. "Beh immagino di sì” ha detto Michele, "anche se è stato un po' crudele prendermi in giro così!". Abbiamo riso di nuovo.

"Seriamente amico", ha continuato Michele, "Sento di dovertelo dirlo. So che il mandarmi quelle foto e l’avermi qui stasera potrebbe metterti a disagio. Non esserlo, rispetto completamente la vostra relazione e non vorrei mai fare nulla per rovinare tutto o rendere le cose strane tra voi due", mi disse, fissandomi con i suoi occhi neri. "Oh, grazie, amico, è davvero carino da parte tua", dissi. Effettivamente, come mi disse Emilia, mi sentivo un po’ in soggezione.

“Ora che è tutto chiarito, ti andrebbe di bere qualcosa Michele? Abbiamo del vino" chiese Emilia. "Il vino andrà benissimo", ha detto Michele. "Vada per il vino allora. Voi due andate pure in soggiorno, ci sono degli spuntini", dissi.

Tornai in cucina mentre Emilia e Michele si trasferivano in soggiorno. Dopo aver preparati il calici, li raggiunsi in soggiorno e li trovai seduti alle estremità opposte del divano. Dopo aver poggiato i bicchieri sul tavolino, mi sono seduto su una sedia a lato del divano.

Abbiamo bevuto, ascoltato musica e chiacchierato. Michele ci ha parlato del suo nuovo lavoro, Emilia gli ha raccontato cosa aveva fatto da quando Michele si era trasferito. Michele è stato molto gentile, mi ha chiesto del mio lavoro, così da non farmi sentire come “il terzo incomodo”, cosa per cui ero un po' preoccupato.

Mentre parlavamo, ho pensato che Michele fosse in realtà un ragazzo piacevole. Il vino scorreva. Continuavo a riempire i bicchieri, e tutti ci siamo rilassati un po'. Michele ed Emilia si erano tenuti a distanza sul divano, ma li ho sorpresi a fissarsi di nascosto.

Emilia a volte si mordeva il labbro inferiore mentre ammirava il corpo scolpito di Michele. Il mio cazzo diventava duro ogni volta che lo faceva. A un certo punto ci siamo sentiti un po' brilli, c'è stata una pausa nella conversazione, e immagino che Emilia abbia deciso di osare un po' di più.

"Sai Michele, però non è giusto" disse. "Cosa non è giusto?" le rispose. "Beh..." disse Emilia, girandosi verso di me: "Michele ha visto tutte quelle foto che gli ho mandato...". Alzai le sopracciglia: fino a quel momento la conversazione non aveva avuto niente di sessuale. "E quindi?" dissi, non sicuro di dove volesse arrivare. "…Ma io non ho visto niente di lui!", disse Emilia, facendo il broncio scherzosamente.

Michele ed io ci scambiammo un'occhiata sorpresa ed entrambi diremmo nervosamente. "Emilia, direi che dai vestiti che indossa ora si è già messo in mostra un bel po'" dissi. "Sì, ma lui ha avuto modo di vedermi *tutta*", ha detto. "Non pensi che sia ingiusto?". Risi.

"Allora che cosa vuoi? Che si spogli nudo qui davanti a noi?". Nel dire questo il mio cazzo ebbe un sussulto. Lei ridacchiò. "No no… ma voglio dire, potrebbe almeno togliersi la canotta”. Michele guardò in basso, imbarazzato."Emilia!" le ho detto, quasi come a sgridarla. "Lo stai mettendo in imbarazzo!".

Mentre lo dicevo, il mio cazzo era duro come una roccia. "Oh, e quindi lui può vedere le mie tette, ma io non posso a vedere nemmeno i suoi pettorali?" disse. Non capivo perché Emilia stesse rendendo la situazione così imbarazzante. Ma la mia eccitazione era troppa, e non l'avrei di certo scoraggiata.

"Beh se la metti così… Michele, effettivamente non è giusto..." dissi guardando Michele negli occhi. Michele mi fisso, un po' sorpreso. "Amico, come ho detto prima, non voglio rendere strane le cose tra di voi...". "Michy sei molto dolce, ma io voglio solo avere un po’ di giustizia per i miei occhi…", disse Emilia innocentemente. Ho riso un po'.

"Massì, amico, va bene. Siamo tutti amici a questo punto, vai avanti e falle uno spettacolino”. Emilia si sedette in attesa. Michele scosse la testa e rise nervosamente, poi si tolse la canottiera, rivelando un torso abbronzato e muscoloso con addominali scolpiti. Mi aspettavo che fosse depilato come me, e invece il petto e l’addome erano ricoperti di peli neri.

Dal pantaloncino spuntava una riga di peli pubici, mentre faceva capolino anche un tatuaggio tribale. Era al lato destro dell’inguine e si tuffava dentro gli slip, nascondendo alla vista la sua parte finale. Michele era veramente un belvedere.

"Wow" ansimò Emilia. "Ti piace?" chiese Michele, sia imbarazzato che orgoglioso, puntando al tatuaggio. "Sì, mi piace molto", disse Emilia. "E poi sei ancora più muscoloso di quanto ricordassi." Si morse di nuovo il labbro, fissandolo. "Scusa, tesoro," mi ha detto, "sto solo ammirando il suo corpo, giusto un minuto”.

Il mio cazzo urtava contro i miei jeans. Seguì un silenzio imbarazzante mentre Michele sedeva lì a torso nudo con Emilia che lo fissava, poi scoppiammo tutti a ridere. "Ok, bene... penso che questo sia un buon momento per me per prendere dell’altro vino," dissi e andai in cucina.

Quando sono tornato, Michele stava ridendo e diceva: "Emilia, no, sei fuori di testa!". "Oh, andiamo, ma che vuoi che sia!" Emilia protestò. "Di cosa state parlando?" ho chiesto mentre versavo altro vino nei loro bicchieri. "Beh, stavo solo dicendo che, per rendere le cose ancora più eque, Michele dovrebbe rimanere in mutande", disse Emilia ridendo.

"Emilia!" ho detto, "Dai, non esagerare”. "Stai calmo tesoro, va tutto bene! Siamo tutti adulti qui… Voglio solo dare un'occhiata a cosa ha Michele sotto i pantaloncini", ha detto Emilia. "Quello che ho, l’hai già visto un sacco di volte…", ha detto Michele. "Esatto, esatto…. Una ragione in più per vederlo ancora!", disse Emilia ragionevolmente.

Michele e io ci scambiammo di nuovo un'occhiata. "Beh è un’otttima osservazione..." dissi, " …sempre se per te va bene". "Sei sicuro, amico?" mi chiese Michele, con aria sorpresa. Mi sentivo un po' imbarazzato, ma non volevo nemmeno che tutto questo finisse. "Sì dai, che male c’è? Che problema c’è se ti vediamo in mutande?".

"Voglio dire… è solo che, beh, adesso è, uhm..." disse Michele, armeggiando con le sue parole mentre indicava il suo cavallo. Voleva dire che adesso il suo cazzo era eretto, che era arrapato da morire. Emilia ansimò e ridacchiò: "Oh, davvero? Beh, è ancora meglio".

Michele rise. "Sei una stronzetta Emilia", disse. "Luca, sei sicuro che ti vada bene?". Stavo impazzendo dall’eccitazione, stavo per venire nei pantaloni, sentivo la cappella bagnata di presperma. Ho detto solo: "Sì, va bene, vai avanti".

"Ok, ecco qui..." disse Michele. Si alzò, tolse le scarpe, poi si sbottonò i pantaloncini e li lasciò cadere a terra, rivelando un paio di slip grigi, a vita bassa e attillati. E dentro c’era un cazzo grosso e duro, ed una piccola chiazza bagnata verso la punta. Era presperma.

Emilia restò a bocca aperta, poi si leccò le labbra mentre fissava. "Bene, ecco fatto", disse Michele, facendo un giro veloce e poi sedendosi e bevendo un di colpo il suo bicchiere di vino. Dovevo ammetterlo, era uno stallone. Non c’era niente di lui che non mi ammaliasse.

“È così grosso..." disse Emilia. Michele sorrise un po', mettendosi più a suo agio. Era chiaramente ubriaco. "Ehm visto che siamo in argomento..." si è aggiustato un po' il suo cazzo, per evitare che la cappella uscisse dallo slip, “Ti sei.. uhm… goduta il dildo che ti ho dato?".

Questa non la sapevo. "Oh, era un tuo regalo?", gli ho chiesto. Emilia mi sorrise con aria colpevole. "Sì, non te l'ho detto perché non volevo che per te fosse strano usarlo”. "Oh... beh, ma a chi importa da dove viene, giusto?" dissi con nonchalance. "Sì, si è divertita Michele, lo uso su di lei tutto il tempo, la fa impazzire”.

Emilia e Michele si guardarono. "Quindi non lo sa..." disse Michele. "Shhh", disse Emilia, portandosi un dito alle labbra. Sorrisi. "Cosa non so?". Emilia sospirò. "Beh, non solo me l'ha dato lui..." disse, "c'è qualcosa in più...". "Cosa?" ho chiesto, curioso. "Uhm... sai, esistono dei kit per creare dei dildi usando come stampo un cazzo vero", ha detto Emilia. "E quindi quel dildo è... beh... uno stampo di Michele”.

Mi sono seduto lì, stordito. "Non ci credo... com'è possibile?". "È vero!" ha detto Emilia. "Guarda, te lo posso mostrare”. Prima che potessi dire qualcosa, si alzò e corse di sopra in camera da letto, tornando con il dildo in mano.

L'atmosfera nella stanza era decisamente cambiata: niente più risatine, ed Emilia ora respirava più lentamente e pesantemente. Si inginocchiò sul divano accanto a Michele. "Ecco, guarda..." disse Emilia, poggiando il dildo vicino all’erezione di Michele. Michele si limitò a sedersi, con le mani lungo i fianchi, fissandola.

"Vedi, stessa taglia" Emilia mi ha detto con calma. Le sue dita toccarono leggermente il vero cazzo di Michele attraverso gli slip mentre sistemava il dildo. "Uhm...sì," ho praticamente sussurrato, nervoso ed eccitato. Ho deciso di provare a spingermi oltre. "Ma potrebbe essere solo una coincidenza”.

Emilia e Michele mi guardarono. "Beh, ecco, guarda, se solo... ehm... tirassimo fuori questo per un secondo...". E all’improvviso fece scivolare le dita sotto lo slip di Michele e lo tirò giù, facendo rimbalzare il suo enorme cazzo fuori, in piena erezione.

Ha poi avvolto delicatamente la sua mano attorno alla base, tenendola dritta davanti a lui, quindi con l’altra mano ha posizionato il dildo accanto al suo uccello. Mentre faceva tutto questo, si mosse e si avvicinò sempre di più a Michele, e vidi la mano di Michele accarezzarle lentamente la coscia.

Adesso ne ero certo. Il dildo sembrava esattamente il cazzo di Michele: la stessa lunghezza, spessore e forma. Ho subito pensato a come Emilia mi avesse fatto venire scopandomi con il dildo, e istintivamente mi sono leccato le labbra fissando il suo cazzo. "Wow, sì, esattamente lo stesso", dissi. La mia mano non poteva fare a meno di muoversi verso il mio cavallo, cercando di sembrare il più naturale possibile.

Emilia ritrasse le mani, posando il dildo sul tavolino, poi si sedette accanto a Michele. "Ecco, lasciami solo..." disse, poi avvolse la mano intorno al cazzo di Michele e lentamente lo rimise nella sua biancheria intima. Ho visto il suo pollice accarezzare la punta del pisello un paio di volte prima di rimetterlo al suo posto.

Ho notato un sottile filo di presperma sulla cappella di Michele. "Quindi Luca," disse Michele, "tu mi hai detto che.. si diverte davvero con il dildo?". Di nuovo, mise leggermente le dita sulla sua coscia di Emilia e le mosse su e giù. La mia bocca era secca. "Sì… lei lo adora”.

"Sai, gliel'ho dato come regalo d'addio poiché, anche se la nostra relazione non funzionava, abbiamo sempre fatto del sesso fantastico", ha detto Michele. Non sentendo alcuna obiezione da parte mia, mise la mano più fermamente sulla coscia di Emilia e iniziò a strofinarla su e giù.

"Ci credo", dissi piano. Emilia mi guardò e mi vide strofinare leggermente il cazzo attraverso i jeans. Sembrava avesse capito che non avrei posto obiezioni a quello che stava per succedere. "Uhm... quindi... Luca," disse Michele, toccando il corpo della mia ragazza, "visto che hai usato così tanto il mio dildo con Emilia, è come se io l’avessi scopata per tutto questo tempo, giusto?".

Sapevo dove voleva arrivare. "Sì, è vero", dissi. "Quindi stavo solo pensando.. che forse, ehm, non sarebbe poi un grosso un problema se provasse di nuovo il mio cazzo.. quello vero", ha detto Michele. Con la mano sfregò leggermente gli slip, dove si stava ampliando la macchia di presperma. "Sai… in ricordo dei vecchi tempi…".

Mentre diceva questo, Emilia stava già raggiungendo le sue mutande per tirare fuori il cazzo, accarezzandolo su e giù, usando il suo abbondante presperma come lubrificante. Mi guardò in attesa, con il cazzo di Michele in mano. Non ho detto nulla per un secondo.

Stavo davvero permettendo allo stallone del suo ex di scopare la mia ragazza? Ma la mia esitazione è stata breve, e ho detto dolcemente: "Uh...sì, certo". "Grazie, amico", disse Michele, tirando su di sé la gamba di Emilia in modo che fosse a cavalcioni su di lui. " Se vuoi lasciare la stanza, lo capisco perfettamente".

"Credo che resterà a guardare masturbandosi", gli disse Emilia, poi si chinò per iniziare a pomiciare con lui mentre si toglieva il reggiseno. "Oh mio dio....grazie mille, Luca...mmm...sarà fantastico," disse Emilia tra i gemiti. Michele fece scivolare rapidamente le mutande sul pavimento.

"Questi togliamoli," disse mentre toglieva gli slip di Emilia. Ora erano entrambi completamente nudi, le braccia muscolose di Michele avvolte intorno a lei, le mani che le stringevano il culo, le braccia di Emilia avvolte intorno al collo di Michele.

Michele poi afferrò Emilia per la vita e la gettò sul divano in modo che fosse sdraiata sulla schiena, poi allargò con forza le gambe. Ha messo il suo grosso cazzo vicino la sua fica, poi mi ha guardato. "Ultima possibilità, amico," disse, respirando pesantemente, "sicuro di essere d'accordo?".

Ho deglutito pesantemente. Incapace di parlare, ho solo annuito. Con ciò, fece scivolare il suo cazzo dentro di lei. "Uunnngghhhhh," strillò Emilia. "Cazzo, è così stretta," gemette Michele. "Oh dio, quanto mi è mancato," ansimò Emilia quando Michele iniziò a pompare dentro e fuori da lei.

A questo punto non potevo trattenermi. Mi sono tolto rapidamente la maglietta e i jeans, ho infilato la mano nelle mutande e ho iniziato ad accarezzarmi. Nessuno dei due sembrava accorgersene, troppo concentrati sull'intenso piacere che si stavano dando l'un l'altro. Li ho guardati mentre scopavano in diverse posizioni, non so per quanto tempo.

Ad un certo punto, Michele ha piegato Emilia sul tavolino e ha iniziato a sfondarla da dietro. Così erano entrambi di fronte a me. Emilia lo pregò di non fermarsi, e mentre allargava le mani per afferrare saldamente il bordo del tavolo, fece cadere il dildo sul pavimento e rotolò verso di me.

Appena l'ho visto, ho pensato a quanto sarebbe stato bello sentirlo dentro di me. Mi arrapava ancora di più sapere di essere stato praticamente scopato dal cazzo di Michele. Ho smesso di masturbarmi. Volevo usare il dildo, però non volevo umiliarmi così davanti all'ex della mia ragazza. Ma non ho resistito.

Mentre Michele strizzava il culo di Emilia e continuava a martellarla con il suo cazzo, mi sono subito abbassato e ho afferrato il dildo. L'ho lubrificato con lo sputo, ho allargato le gambe e ho premuto il dildo contro il mio culo stretto e liscio. Lentamente, l'ho fatto scivolare dentro di me e ho cominciato a carezzarmi con una mano e fottermi con l'altra.

All'inizio, né Emilia né Michele se ne accorsero, ma dopo un paio di minuti Emilia alzò lo sguardo e rimase senza fiato. "Oh...mio...dddddio," esclamò Emilia. "È così eccitante! Vai piccolo, fottiti con il cazzo del mio ex!".

Michele non ha potuto fare a meno di ridere di me. "Whoa, amico, non sapevo che ti piacessero queste cose” disse, rallentando un po' il ritmo. Tutto quello che potevo fare era solo gemere mentre mi scopavo il culo su e giù con il dildo.

"Vedo che piace anche a te, vero?" continuò, asciugandosi il sudore dalla fronte. "Sai, solitamente non faccio queste cose, ma visto che sei stato così gentile da farmi scopare la tua ragazza, potrei fare un'eccezione e lasciarti provare il cazzo vero se vuoi”.

"Oh siiii…," gemetti incoerentemente, annuendo vigorosamente. Non ero mai stato scopato da un ragazzo prima, ma in quel momento lo desideravo più di ogni altra cosa. "Oh mio Dio, sì, piccolo”, gemette Emilia, "vieni qui e piegati sul tavolo accanto a me".

"No” disse Michele, facendo scivolare il suo cazzo fuori da lei e schiaffeggiandole il culo. "Andiamo in camera da letto così possiamo fare le cose per bene”. Ha iniziato a salire le scale come se fosse il proprietario della casa, e tutto quello che potevo fare era fissare il suo culo muscoloso.

Emilia gli corse dietro, dicendo: "Sì dai!". Ho fatto scivolare il dildo fuori dal mio culo e sono corso su per le scale. Quando sono arrivato in camera da letto, Emilia era già sulla schiena, le gambe aperte a V mentre Michele stava sul bordo del letto e faceva entrare e uscire il suo cazzo dalla fica di Emilia.

"Mettiti nella stessa posizione", mi ordinò mentre entravo nervosamente. Mi sdraiai sul letto e alzai le gambe in aria. Essendo un nuotatore, ero abbastanza flessibile ed ero in grado di allargare facilmente le gambe. Mentre continuava a scopare Emilia, ha fatto scivolare due, poi tre dita dentro e fuori dal mio buco.

"È più stretto di te, piccola", disse a Emilia. Emilia ridacchiò un po'. Michele gemette, poi scivolò fuori da Emilia e si mise tra le mie gambe. "Dimmi cosa vuoi," disse mentre premeva il suo cazzo contro il mio buco. "Ti prego, fottimi, Michele, voglio il tuo cazzo", lo supplicai. "Farai la brava puttanella per me?" ha chiesto. "Sì, farò quello che vuoi," ansimai. Ha premuto solo la punta del suo cazzo dentro di me.

"Mi lascerai scopare di nuovo la tua ragazza?". "Ohh, cazzo sì, merita di avere il tuo cazzo ogni volta che vuole," gemetti. "Per favore, per favore, fottimi il culo". "Eccotelo qui" disse, poi scivolò dentro di me tutto in una volta.

Il suo cazzo era ben lubrificato dalla fica di Emilia, quindi è scivolato dentro facilmente ed è stato fantastico. Ero vagamente consapevole che Emilia era seduta contro la testiera del letto e si toccava, ma ero molto più concentrato sul corpo muscoloso di Michele.

Alzai le mani per sentire i suoi addominali e il suo petto, scivolosi di sudore. La mia mano scorreva disegnando i pettorali e gli addominali pelosi. Gli ho afferrato le braccia, poi ho avvolto entrambe le mani intorno al suo collo, tirandolo giù più vicino a me. Lui alternava il fottermi forte il culo allo scoparmi più lentamente e delicatamente.

Si è chinato e ha avvicinato il suo viso al mio. Non potevo credere che lo stessi facendo, ma ho iniziato a pomiciare con lui. Ha iniziato a baciarmi il collo e il petto, poi è tornato su a baciarmi ancora. Ho sentito Emilia gemere più forte. "Cazzo, sei così stretto," mi sussurrò all'orecchio. "Nnngghhh," gemetti.

Poi continuò “D’ora in poi non avrai più bisogno del dildo, ci penserò io a montarti per bene”. Iniziò a ficcare tutto il cazzo nel mio culo, e a tirarlo fuori piano, per poi incularmi nuovamente. Mi stava stimolando la prostata e mi sentivo così aperto, mentre la mia eccitazione saliva. Arrivai al culmine: "Così mi fai venire…".

Non riuscivo a trattenermi, e senza nemmeno toccarmi, il mio cazzo ha iniziato a schizzare un fiotto di sborra dopo l'altro, sul mio stomaco liscio, sul mio petto, sul mio viso. Iniziai a leccare la mia sborra e ad ingoiarla, mentre guardavo Michele negli occhi, mentre mi sbatteva il culo.

Vidi il fuoco accendersi nei suoi occhi, iniziò a martellarmi di brutto. "Cazzo, sto venendo anch'io," gemette, e sentii il suo cazzo pompare il suo sperma dentro di me. Penso che anche Emilia sia venuta, ma onestamente non mi interessava più.

Tenni la sua testa sul mio petto mentre entrambi respiravamo pesantemente e ci riprendevamo. Lo baciai, con ancora in bocca il sapore del mio sperma. Dopo alcuni istanti, scivolò fuori da me e si sdraiò al centro del letto, in modo che Emilia ed io potessimo sdraiarci su entrambi i lati, accanto a lui. Da quel momento, le cose non sarebbero più state le stesse.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.5
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Il dildo di Emilia:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni