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Gay & Bisex

Tra ritorni e novità


di svuotocazzi
02.01.2022    |    6.017    |    4 9.4
"Non se lo fa ripetere due volte e mi scopa da subito con un vigore deciso, tenendosi ai miei fianchi..."
“Ehi, ciao! Ho letto il tuo racconto”
Questo è il laconico messaggio che mi è arrivato su Grindr qualche giorno fa. In allegato una foto: è il ragazzo del mio ultimo racconto che, a mesi di distanza da quell’incontro focoso, ha deciso di ricontattarmi.
“Ciao! E hai capito di essere tu?”
“Sì, molto bello! Che combini?”
Sono un po’ turbato, perché non mi era mai capitato che un protagonista dei miei racconti si riconoscesse. Tendo sempre a mantenere una certa riservatezza nelle mie storie, evitando i nomi dei miei amanti (che non sempre conosco) o dettagli specifici. Eppure, questa volta sono stato scoperto!
“Nulla di che, sono tornato a casa da poco. Tu?”
“Sì, anch’io ho finito di lavorare da poco. Sei solo?”
“Sì, hai voglia?”
“Sempre 😊”
“Bene! Ti aspetto come l’altra volta?”
“Sì, dieci minuti e sono da te”.
Perfetto: deciso e sbrigativo come la volta scorsa. Vado in bagno a rinfrescarmi. Abbasso le tapparelle per creare una penombra diffusa in tutta la casa. Ho il cellulare in mano in attesa che mi scriva e ricevo un altro messaggio da un ragazzo che mi aveva scritto stamattina.
“Allora per dopo?”
Ecco, mi ero dimenticato di aver preso un mezzo accordo con questo. Ma non mi perdo d’animo e propongo a entrambi un incontro a tre: del resto non mi dispiacerebbe affatto dividermi tra due piselli. Con un po’ di delusione, entrambi sono restii.
Vabbè, nessun problema: decido di non insistere, confermo il ragazzo che già conosco e dico al secondo che ci possiamo risentire fra un’oretta, visto che è ancora impegnato in un paio di commissioni.
Passano pochi minuti e il ragazzo mi scrive di essere arrivato. Gli apro il portone del palazzo e la porta di casa, recupero dal frigo la boccetta di popper e mi sistemo a pecora sul letto, volgendo il culo all’ingresso.
Lo sento entrare in casa, ma decido di non voltarmi. Lui mi vede dal soggiorno e lo sento mugolare in segno d’approvazione. Mentre lui si spoglia di là, io aspiro due, tre volte il popper e mi rilasso sulle lenzuola.
Con un “Ciao” profondo entra in camera e, subito, si inginocchia alle mie spalle.
Riesco appena a rispondergli che prende a mangiarmi il buco con forza, regalandomi brividi che mi percorrono tutto il corpo. Lecca il culo e ci infila la lingua, trovandomi aperto dalle scopate che non mi sono mancate nei giorni precedenti. Percepisco la sua voglia dalla determinazione con cui mi pratica rimming. Gemo più volte e aspiro ancora popper per aprirmi al suo desiderio.
Prende quindi ad alternare leccate profonde ad alcune dita che, rapide, si inseriscono dentro il mio retto. Vuole allargarmi per bene e, data la mia disponibilità, arriva a infilarne tre in un colpo, facendomi urlare di piacere. Senza estrarle dal mio culo, ma rallentando un po’ il ritmo, si solleva e, percorrendo la mia schiena con colpi di lingua e baci, arriva al mio volto. Mi giro e prendo a baciarlo con decisione. Sento il suo corpo caldo contro il mio, mentre su una natica si appoggia il suo bel cazzo perfettamente eretto.
“Scopami” gli sussurro.
Sorridendomi, si solleva, mi libera il buco e subito ci punta contro il pisello. Spinge e in un attimo è tutto dentro di me. “Oh cazzo” lo sento sussurrare. È chiaramente turbato dal calore del mio corpo e lo sento afferrarmi con forza i fianchi. Io sono ancora a novanta, solo col busto un po’ sollevato. Spingo il culo verso di lui, stimolandolo a sbattermi.
Sembra non aspettasse altro e inizia a montarmi con una forza crescente. Colpi decisi e ravvicinati si susseguono contro di me e io mi lascio andare con la testa contro il materasso, rilassandomi completamente.
Improvviso, esce dal mio culo. Mi giro a guardarlo e lo vedo sorridere e ansimare.
“Vieni qui, non abbiamo fretta” gli dico, capendo che ha deciso di rallentare il ritmo per non sborrare subito.
Ridacchiando, si sistema sul letto, con le spalle contro la testiera e tenendosi il cazzo in una mano. Io mi sdraio tra le sue gambe, lo guardo negli occhi e prendo a succhiargli la mazza che, pur nella penombra, riluce dei miei umori.
Mugola ogni volta che lo prendo tutto in gola e allora decido di aumentare io il ritmo, aiutato da una sua mano che mi tiene la testa. Non riesce a stare fermo per molto e, con l’altra mano, si allunga in avanti, raggiungendo il mio culo. È il buco che vuole ancora e lo lascio giocare ancora con le dita: con lui piegato in avanti non riesco più a succhiarlo, ma mi limito a leccargli le palle.
“Cazzo se sei aperto”.
“Dammelo ancora, dai” lo incito.
“Girati di schiena”
Eseguo il suo ordine: mi sdraio di schiena e divarico le gambe. Anche lui si sistema, guardandomi negli occhi. Mi bacia ancora, si sputa sul cazzo e me lo butta in culo tutto in un colpo. Torna a pistonarmi con ritmo crescente. Si abbassa col bacino su di me e le nostre bocche si uniscono ancora una volta.
“Ti sborro in culo e poi ti scopo ancora” lo sento bisbigliare.
“Riempi la troia!” gli dico.
Ancora qualche colpo e, gemendo con forza, si scarica dentro di me. È calda, ma soprattutto è tanta e un rivolo caldo mi esce dal buco, mentre lui rallenta il ritmo fino a fermarsi, ansimando con forza.
Resta un po’ fermo sopra di me, poi mi bacia, si risolleva ed esce dal mio corpo. Io resto ancora piegato di schiena con le gambe sollevate e lo guardo alzarsi in piedi a bordo del letto.
“Porca puttana” mi fa, guardandomi con un sorriso.
“Eh già” gli rispondo io.
Noto che il suo pisello non ha perso del tutto l’erezione e che lui se lo mena lentamente con la mano. Mi sollevo rapido e mi inginocchio ai suoi piedi. È pronto a offrirmelo da succhiare e in un attimo me lo ritrovo tutto dentro, seguito da un suo profondo sospiro in segno di gradimento.
Lo pompo con una velocità crescente, facendomelo sparire tutto in bocca. Una sua mano si posa sulla mia testa e mi guida in questa corsa. Tempo pochi minuti e il suo cazzo ha riacquistato una piena erezione. Lui se lo riafferra con la mano libera e lo ammiro davanti al mio volto, tutto luccicante di saliva.
Riafferro il popper e aspiro a fondo per un paio di volte. Mi sollevo, appoggiandomi a novanta al letto.
“Buttalo dentro, dai”.
Non se lo fa ripetere due volte e subito me lo sbatte in culo. Sono aperto e lubrificato dalla sua stessa sborra. Entrambi mugoliamo sorpresi di quanto facilmente il suo cazzo mi scivoli in corpo. Si sistema meglio con le gambe e prende a scoparmi lentamente. Mi aveva detto di non avere fretta nella nostra breve chattata e infatti sembra volersi prendere tutto il tempo necessario a una nuova scopata.
Inarco il bacino offrendogli il culo e lui, in risposta, mi afferra le spalle con le mani e mi da una serie di forti colpi, facendomi sentire tutta la sua mazza. Si china col volto sul mio collo, prende a baciarlo e a leccarmi. Io mi giro a destra e le nostre lingue si uniscono ancora.
“E insomma chi era questo terzo che mi proponevi?” mi chiede.
“Lo vuoi vedere?” gli chiedo un po’ sorpreso.
“Sì. Mi piacerebbe vederti alle prese con due!” e mi bacia ancora.
“Porco” gli ribatto.
Mi stacco, un po’ a malincuore dal suo pisello, in cerca del cellulare. Riapro Grindr e gli faccio vedere le foto dell’altro. Un bell’uomo di 39 anni che mi aveva fatto capire di aver bisogno di svuotarsi per bene dopo il periodo delle feste natalizie.
“Prova a scrivergli” mi fa, mentre mi infila un dito in culo per tenermi largo come piace a lui.
Mando subito un messaggio all’altro e vedo che legge subito. Bene, è ancora online e mi risponde nel giro di pochi secondi. Mi dice di aver appena finito le sue commissioni. Torno a proporgli la cosa a tre e gli dico che sono in compagnia dell’altro. Se prima anche lui era indeciso, ora accetta subito e gli mando l’indirizzo di casa. Dieci minuti e ci raggiunge.
“Bene, sta arrivando” dico al ragazzo che nel frattempo aveva recuperato anche il suo telefono per rispondere ad alcuni messaggi.
“Beh, chi resisterebbe a sto culetto?” mi dice, poggiando il cellulare sul tavolo e raggiungendomi.
Si mette dietro di me e mi fa piegare, tornando a leccarmi il buco come prima. Con un paio di dita entra nel mio retto, raccoglie un po’ di sborra e me le ridà da leccare.
“Ancora” gli faccio, mentre mi gusto il suo sapore.
Ripete l’operazione un’altra volta e poi torna a giocare con le dita nel mio buchetto: prima due, poi tre e infine quattro entrano facilmente dentro di me. Non sento dolore, ha un tocco delicato, e mi ritrovo a gemere e a dirgli di non fermarsi.
“Vieni qui davanti” gli faccio preso dall’eccitazione.
Lui esegue e si sistema in ginocchio sul letto, col cazzo in semierezione davanti al mio viso. Lo lecco e lo annuso, senza perdere d’occhio il telefono, in attesa che l’altro mi scriva. Prendo a pomparlo ancora, lentamente, facendogli godere le mie abilità orali.
“Cazzo” sussurra, mentre è tutto piantato in me e io riesco a far uscire un po’ la lingua a titillargli le palle.
Mentre entrambi siamo presi dal bocchino, arriva il messaggio dell’altro.
“È arrivato” faccio al ragazzo, staccandomi da lui. Mentre fornisco all’uomo le indicazioni per entrare in casa, vado al citofono ad aprire il portone e a socchiudere la porta dell’appartamento.
“Rimettiti come prima. Voglio che ci veda così” mi fa l’altro.
Ubbidisco. Riaspiro il popper e mi risistemo a pecora sul letto, mettendo in bella mostra il culo e tornando a succhiargli il cazzo. Sono concentrato sulla pompa, ma sto anche attento ai rumori che vengono da fuori: l’ascensore che si apre, la porta che si spalanca e poi si chiude, l’uomo che entra in salotto e ci vede.
I due si salutano, mentre io rimango concentrato sul cazzo del ragazzo che sento pulsare dentro la mia bocca. La situazione lo deve eccitare parecchio e con una mano torna a dettarmi un ritmo sostenuto.
Nel frattempo, l’altro si spoglia completamente di là, entra in camera e lo saluto anch’io. Le sue mani mi accarezzano la schiena e il culo, toccandomi entrambe le natiche e trovando poi il mio buco. Mi sente umido e aperto e si mette a mugolare. Rapido passa dietro di me, si inginocchia ai piedi del letto e si mette anche lui a mangiarmi il culo con decisione. Bel toro anche questo, penso tra me e me.
Ho un bel cazzo in gola, mentre un secondo maschio si sta gustando il mio buchetto. Non potevo chiedere di meglio per questo tardo pomeriggio invernale.
Passano alcuni minuti. L’uomo si solleva alle mie spalle, mi fa un po’ indietreggiare e io lo accontento, dopo aver tirato ancora di popper. Non gli ho ancora visto il cazzo, ma lo sento appoggiarsi sulla mia mucosa. È già in piena erezione e subito spinge per entrare. Gli facilito il compito, rilassandomi e spingendo a mia volta verso di lui. È una bella mazza anche questa, diversa dall’altra: spessa il giusto, con una cappella più a punta. Anche lui non ha problemi a entrarmi dentro.
“Eh cazzo se sei largo!” mi fa.
“Sbattimi, dai” gli faccio, avendo la bocca libera.
Non se lo fa ripetere due volte e mi scopa da subito con un vigore deciso, tenendosi ai miei fianchi. Io risollevo il busto e inarco la schiena, godendomi anche i colpi di questo scopatore. Il ragazzo è ancora in ginocchio davanti a me: lo vedo che si masturba e fissa rapito l’azione dell’altro. Accarezzandogli le palle, riporto la sua attenzione su di me. Gli faccio cenno di mettersi in piedi e di ridarmi il suo cazzo da succhiare. Ho così i miei due fori pieni, ma non dura molto.
L’uomo alle mie spalle all’improvviso arretra, probabilmente per non venire subito: ha fatto bene, non può sborrare appena arrivato. Decido così di invertire i ruoli. Volto le spalle al ragazzo che non aspettava altro che sfondarmi di nuovo e mi piego in avanti verso l’uomo, rimasto in piedi accanto al letto. Mentre il primo mi entra dentro, anche il secondo si avvicina e mi porge la sua bella minchia da leccare. La vedo finalmente, grossa e con due bei coglioni alla base. Me la gusto per bene, trovandovi un misto di sapori, dato dai miei umori e dalla sborra del giovane che in parte m’è rimasta dentro.
Il ragazzo è parecchio scatenato, nonostante la recente sborrata. Mi sbatte a ritmo sostenuto e cambia più volte presa sul mio corpo, passando dai fianchi, alle spalle e riafferrandomi infine il culo.
“Girati ancora di schiena” mi fa.
Mi stacco dall’uomo e mi metto come mi ha chiesto. Sono sistemato esattamente come la prima volta: le mie gambe sulle sue spalle e le nostre bocche unite in profonde slinguate, mentre il suo bel cazzo torna ad aprirmi il culo. I suoi movimenti sono rapidi e tesi: capisco che non manca molto.
“Vuoi sborrare?” gli faccio.
“Sì, ci sono quasi” mi sussurra ansimando.
“E allora riempi sto culo”.
Qualche altro colpo e con un forte ruggito si scarica una seconda volta dentro il mio retto. Sento il suo cazzo pulsarmi in culo e un calore liquido torna a percorrermi il corpo. Sfiancato si accascia su di me. Mi bacia e mi ringrazia.
“Porca troia, che scena” sento dire all’altro.
Mi volto mentre il ragazzo esce da me e si risolleva. Vedo l’uomo masturbarsi con forza, eccitato da quello che ha appena visto. Mi metto a pecora al centro del letto. Lui mi raggiunge subito e in un attimo me lo rimette dentro. Riesco a tirare di popper un paio di volte, prima che riprenda a montarmi.
Lo sento duro e teso dentro di me, mentre con una mano gli afferro il culo per spingerlo con ancora più forza contro il mio corpo. Mi lascio andare al piacere e abbasso il busto e la testa sul letto, rimanendo col culo sollevato per facilitare la corsa dell’uomo.
Noto che il ragazzo si sta rivestendo in salotto, dopo aver fatto un salto in bagno.
“Devo andare a cena” mi fa a bassa voce.
“Ok” gli sorrido, mentre l’uomo mi dà della vacca sfondata e continua la sua monta.
Un paio di minuti e il ragazzo se ne va, lasciandoci soli.
“Mamma che troia sei” mi fa.
“Ti è piaciuto quello che hai visto eh? Ed è pure la seconda sborrata che mi dava”
La cosa lo eccita ancora di più e aumenta il ritmo che già era sostenuto. Non voglio però farlo venire subito e mi stacco da lui.
“Dove cazzo vai?” quasi mi grida lui.
“Vieni qui” lo sfido, mentre mi inginocchio sul pavimento.
Scende rapido dal letto e mi ridà il suo bel cazzo da succhiare.
“Mmm sa tutto di sborra” gli faccio, mentre me lo gusto a fondo.
“Ah ma adesso ti do anche la mia di sborra”, mi promette affondandomi in gola.
Resto a pomparlo per buoni dieci minuti, alternandomi a succhiargli anche le palle e a sbattermi il suo cazzo sulla faccia.
“Voglio il culo” mi sussurra, con la voce rotta dall’emozione.
Mi alzo in piedi e mi giro. Me lo ributto dentro, mentre lui mi fa piegare a novanta contro il letto. È davvero un toro che ha bisogno di scaricare la tensione e io mi non vedo l’ora di soddisfarlo completamente. Anche lui mantiene una buona velocità, mentre sento un rivolo caldo scivolarmi lungo la gamba. Lui non lo vede, ma con due dita vado a raccogliere questo liquido e me lo porto alla bocca: ritrovo il gusto dolce della sborra del ragazzo che mi sta uscendo dal culo.
L’uomo rallenta e mi affonda dentro con colpi fermi che mi costringono a impugnare con più forza le lenzuola del letto.
“La vuoi?”
“Dammi anche la tua, dai”
Qualche altro affondo e, dandomi della cagna, si svuota i coglioni dentro di me. Distinguo nettamente otto schizzi, ma altre contrazioni del suo cazzo mi fanno percepire almeno una decina di spruzzate. Lui si ferma e si piega sulla mia schiena, dandomi un bacio sul collo.
Restiamo a goderci questo momento di puro piacere, mentre solo i nostri respiri spezzano il silenzio della stanza.
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