Tutto può succedere Cap.2

Ed ecco come siamo arrivati in questa casa, davanti a questo camino, dopo il nostro primo incontro " bagnato " e imbarazzato.
La programmazione di questa seconda uscita è stata piuttosto laboriosa ma è stato eccitante anche vivere i momenti che l'hanno preceduta.
Prima di conoscere Elisa e Andrea non avevamo mai incontrato coppie a cui piacesse organizzare meticolosamente gli appuntamenti, dalla scelta del vino e del menù, alla mise delle "ragazze", alle possibili scene di gioco; all'inizio, quando, soprattutto Andrea, in chat ci scriveva di come si immaginava si sarebbero svolti i nostri incontri, questa sorta di "scaletta" ci sembrava fuori luogo, come se potesse snaturare la spontaneità di certe situazioni e ne precludesse il possibile svolgimento con dettagli a sorpresa.
Abbiamo invece dovuto ricrederci perché, avere qualcuno che ha in mente cosa vorrebbe che succedesse e si assume la "responsabilità " di guidare gli eventi in quella direzione, toglie da quelle situazioni in cui tutti vorrebbero che qualcosa si sbloccasse ma nessuno ha il coraggio di farlo ( abbiamo passato serate con coppie con cui abbiamo parlato ore ed ore e nulla è successo perché nessuno ha avuto il coraggio di prendere l'iniziativa, nonostante fosse palpabile la voglia di passare all'azione).
Inoltre durante i giorni di attesa dell'incontro reale è bello fantasticare su quello che potrebbe essere partendo già da una "traccia" .
La fantasia di questo incontro è questa: vedersi nella loro casa di vacanza ma , mentre Andrea sarà già là ad attenderci, io e Fabrizio dovremo passare a prendere Elisa in città e per i 50 km di distanza che ci separano dal mare , lei sarà in auto sola con noi....
Secondo voi io e mio marito quanto abbiamo fantasticato su quello che potrebbe succedere durante questo tragitto con la nostra amica?
Varie le fantasie che ci sono venute in mente:
-Fabrizio guida e noi donne dietro che iniziamo a flirtare e lui che cerca di non distrarsi troppo
-Fabrizio guida e noi, imbarazzate, chiacchieriamo ( ipotesi data per vincente al botteghino delle scommesse)
-Fabrizio guida ma a un certo punto si ferma e si unisce ai nostri giochi sul sedile posteriore, con conseguente arrivo in ritardo a destinazione
-Fabrizio non guida, guida Serena ( ipotesi improbabile perché Serena non ama guidare)
-Non partiamo nemmeno ma ci fermiamo a casa con Elisa millantando problemi alla nostra auto ( probabile arrabbiatura del marito).
Insomma ci siamo veramente sbizzarriti con le possibili varianti perché pensare che questa coppia di amici, che conosciamo solo da alcuni mesi e abbiamo visto solo due volte, si fidino di noi a tal punto è estremamente stimolante e va anche incontro ad una delle nostre fantasie che è quella, sinora irrealizzata, di avere una singola o una lei di coppia, tutta x noi, seppure per poco.
I preparativi per questo pomeriggio sono quindi piuttosto accurati, non basta solo scegliere un buon vino da regalare ai nostri ospiti, io, Serena, sto vivendo con apprensione questi momenti, ci tengo a presentarmi al meglio, per piacere sia ad Elisa che ad Andrea.
Coinvolgo quindi Fabrizio nelle mie prove d'abito e passiamo più di un'ora in cui io ribalto il mio guardaroba e indosso varie combinazioni mostrandomi poi a lui e passo dal look gonna- camicetta troppo formale, al tubino nero, troppo elegante, al pantalone nero - maglioncino, troppo sobrio.
Alla fine opto per una combinazione semi formale ma spero vincente, ok alla gonna nera, stretta, al ginocchio, ma abbinata ad un maglioncino bianco panna, il pezzo forte però è l'intimo: una catsuit con calza a rete e corpetto decorato effetto pizzo, aperta al cavallo e, siccome non voglio essere troppo aggressiva, scelgo un perizoma nero con inserti di brillantini coordinato al push up, scarpa décolleté rosso lacca, tacco 10, visto che comunque il periodo è Natalizio. Quindi sembro sobriamente elegante ma la calza a rete e le scarpe rosse la dicono lunga sulle mie vere intenzioni. Con sopra il cappotto nero lungo potrò uscire di casa senza destare troppi sospetti.
Fabrizio, come tutti gli uomini, basta che scelga una bella camicia, un paio di pantaloni, un maglioncino e le scarpe eleganti...ed è perfetto.
Andrea ci telefona e ci dice che lui è già al mare, ha acceso il camino, ha preparato qualche stuzzichino e ci sta aspettando.
Noi arriviamo a casa di Elisa e anche lei indossa un cappotto lungo con ai piedi un décolleté nero dal tacco alto, mentre si accomoda sul sedile posteriore dell' auto, il cappotto si apre e intravedo una mini gonna nera indossata su delle calze di colore chiaro a piccoli pois grigi.
Fabrizio è sceso dall'auto e l'ha abbracciata e baciata amichevolmente sulle guance, io, che sono rimasta a bordo, la saluto più calorosamente e il mio bacio le sfiora le labbra, lei non si sottrae.
Elisa ci da le indicazioni, le impostiamo sul navigatore e ripartiamo.
I primi minuti parliamo del più e del meno, dei programmi per Natale, della neve in arrivo...

Poi, con la scusa di sbirciare in anteprima rispetto ai nostri mariti come siamo vestite , entrambe slacciamo i bottoni dei nostri cappotti .
Be', niente da dire, siamo tutte e due eleganti e maliziose allo stesso tempo.
Ci prendiamo per mano e Elisa, fissando lo sguardo di Fabrizio attraverso lo specchietto, porta la mia mano sulla sua gamba, nel punto in cui è possibile capire che quelle che indossa non sono collant ma autoreggenti.
Mentre realizzo che sta per accadere qualcosa di quanto abbiamo fantasticato, mi accorgo che Elisa ha posato la sua mano sulle mie gambe.
Ci guardiamo fisso negli occhi e in un breve attimo ci stiamo già baciando. Affondiamo la testa una nel collo dell'altra per annusarci, per assaporarci, per fonderci in un abbraccio voluttuoso.
L'auto sta rallentando, il nostro autista non può distrarsi troppo ma inevitabilmente ha capito che sta succedendo qualcosa alle sue spalle.
Sia io che Elisa scambiamo con lui sguardi indiretti attraverso il retrovisore e vedere quanto questa situazione lo turbi, aumenta il nostro desiderio di alzare il livello della provocazione.
Continuando a baciarci con foga sempre maggiore ci ritroviamo a scostare l'una le mutandine dell'altra e a ritrovarci già inumidite dall'eccitazione.
Le nostre mani si muovono contemporaneamente le une sul corpo dell'altra a cercare di intrufolarsi attraverso i vestiti, le calze, i reggiseni, i perizomi per raggiungere la pelle, per cercare un contatto fisico sempre maggiore, vorremmo poterci spogliare per far aderire i nostri corpi caldi e nudi ma non possiamo dimenticare dove ci troviamo anche perché ce lo ricordano i camionisti che affiancandosi ci salutano a colpi di clacson ( chissà che invidia proveranno per Fabrizio).
Fabrizio, il nostro "autista", che riesce inspiegabilmente a mantenere una parvenza di imperturbabilità ma, mi confesserà a fine serata, stava letteralmente provando dolore a causa della sua erezione imbrigliata nei pantaloni.
Purtroppo quando vorresti che ci fosse traffico per allungare un po' certi momenti, ovviamente fila tutto liscio e in meno del previsto giungiamo a destinazione.
Ci sistemiamo velocemente i capelli, ci aggiustiamo i vestiti e scendiamo dalla macchina con un'aria birichina e complice.
Ad Andrea non sfugge il nostro strano sorriso e di certo quelle che erano le nostre fantasie sono state anche le sue mentre ci attendeva.

Potremmo buttarci subito sulla bella e morbida coperta che è tatticamente posizionata a terra davanti al camino acceso ma Andrea, dopo aver accolto Elisa con un bacio appassionato e me con un abbraccio molto avvolgente, ci fa notare che i suoi stuzzichini sono sul tavolo insieme ad un buon vino già ghiacciato.
Non riusciamo però a resistere a lungo al tavolo a fare "merenda, con la scusa che abbiamo freddo io ed Elisa ci trasferiamo davanti al camino..... abbiamo dei "discorsi" in sospeso....
Ci portiamo le flutes col prosecco ghiacciato perché ho voglia di fare con lei un gioco che ogni tanto faccio con Fabrizio...
Chiarito che la coperta non è un prezioso regalo del corredo di nozze e che quindi si può bagnare, chiedo ad Elisa di sdraiarsi a terra, le sollevo la gonna, le tolgo il perizoma molto sexy di tessuto trasparente, mi avvicino al suo piccolo triangolo del piacere ed iniziò ad annusarla, ad assaggiarla, le titillo il clitoride con la lingua e poi la lecco avidamente come un buon gelato, da sopra a sotto e ritorno.
Elisa freme sotto i tocchi della mia lingua ma inizia a respirare più velocemente quando le verso tra le gambe quel che resta del mio prosecco e velocemente cerco di berlo succhiandolo da lei.
Andrea e Fabrizio alla vista di questa scena riempiono i loro bicchieri ormai vuoti e si uniscono a me e ci alterniamo nel bere quel buon vino dal calice della bellissima Elisa che intanto si è liberata dei vestiti ed è rimasta seminuda con solo le autoreggenti e i tacchi a gambe aperte lì per noi.
Mi allontano un momento per spogliarmi anche io perché ora il camino e il prosecco mi hanno scaldata.
Torno sulla coperta e trovo i nostri uomini senza pantaloni, Elisa è ancora sdraiata e sta facendo un frizzante pompino al marito, succhiandoglielo con in bocca un po' di prosecco, Fabrizio mi ha sostituito, è tra le gambe di Elena e continua a leccarla aggiungendo un po' di vino quando occorre.
Mi unisco al trio e mi alterno con Elisa nel prenderlo in bocca.
Bacio Elisa e ho in bocca il cazzo di suo marito, lo prende lei, io la bacio di nuovo, poi lo riprendo in bocca io, poi di nuovo lei, ora insieme, lei si dedica alla cappella e io all'asta e alla parte sottostante, e ci alterniamo.
Andrea è al limite, fa alzare Elisa, la mette a quattro zampe e la penetra da dietro mentre lei ora lo prende in bocca a Fabrizio che nel frattempo si sta dedicando a me utilizzando le mani, un momento di vero gioco a quattro.
Il membro di Fabrizio, anche lui al limite, affonda sempre di più nella gola di Elisa che, sotto le spinte di Andrea, emette a bocca piena dei suoni gutturali sempre più ravvicinati, io mi avvicino a lei e quando aggiungo la mia mano, che le accarezza il clitoride mentre viene penetrata dal marito, non riesce più a resistere, si abbandona al piacere più intenso con un ultimo gemito liberatorio.
Andrea ora mi si avvicina e mi porta al vicino divano, si siede a terra e a me viene spontaneo salire in ginocchio su divano e mettermi a cavalcioni sulla sua faccia mentre sento che ora è Fabrizio a godere della lingua di Elisa che sta completando il "lavoro" iniziato prima.
Ma non mi distraggo, non posso, perché me la sta leccando così forte, così bene che sento partire un orgasmo bellissimo che mi fa esplodere di piacere, ma non mi basta, avrei voglia di fare di più, di avere di più, di essere penetrata, adesso, subito...
Lo dico ad Andrea in un orecchio "Scopami, scopami!!"
Noi quattro non abbiamo ancora fatto uno scambio completo, non ne abbiamo mai parlato, capisco che ora non è il momento di forzare, ma le mie parole lo eccitano a mille, lo vedo nei suoi occhi , lo sento nel suo respiro e anche io ho voglia di sentirlo, di averlo di più, gli chiedo quindi di lasciarsi andare, di venirmi sul seno e lui non resiste e mi inonda del suo piacere.
Per fortuna il prosecco non è finito, il camino è ancora acceso e abbiamo ancora un po' di tempo per parlare un po' e farci qualche coccola tutti e quattro abbracciati a guardare questo mare d'inverno.