WOMEN 5

Quinto e ultimo racconto della serie "WOMEN" e qui siamo davvero nel campo del surreale.
Pensate, una ragazza stupenda, 20enne, con un viso da porca e un corpo disegnato da uno degli autori che negli anni 70 e 80 disegnavano fumetti fondamentali come "Zora" o "Sukia"
Due tette di marmo e un culo da sballo, lunghi capelli neri, insomma un sogno.
M. la conoscevo da un bel pò. Nel 1990 lei aveva 19 anni e io 24. Stava con un tipo per niente docile, che conoscevo benissimo, uno che se avesse sospettato di noi mi avrebbe fatto il culo a strisce. M mi puntava; battutine, strusciamenti, abbracci senza motivo, e io faticavo a mettermi in testa che sarebbe stato meglio lasciar perdere. Tutti noi pensavamo che in privato doveva essere una grandissima maiala e forse in qualche episodio della sua vita di allora e attuale, lo è stata, ma non in questa storia.
Una sera, era già tardi, lei era uscita col la compagnia mentre il suo ragazzo era da qualche parte, non so dove. Lei chiede un passaggio in generale, eravamo almeno in cinque con la macchina quella sera, e un mio amico se ne esce con "Vai con lui, è di strada, così non rompi le palle a noi"
Così la carico in macchina e lei subito "Andiamo a fare un giretto?"
"Ok" e parto senza sapere bene dove andare. Poca gente in giro, negli anni 80-90 alle due del mattino il traffico era davvero rarefatto. Arriviamo a un semaforo e siamo in una zona abbastanza agricola. Passo il semaforo e lei mi chiede di accostare. Si apre la camicetta e mi dice "Vuoi toccarmi le tette?"
Voglio? Direi di si. Allungo la mano e sento la pelle vellutata, prendo in mano la tetta destra la accarezzo e solletico il capezzolo. Lei chiude gli occhi e poi...."No basta, portami a casa"
Fine primo round; torno a casa e mi faccio una sega. Il lunedì ci vediamo al solito posto, con tutti gli altri, verso le 18. Lei mi avvicina e mi dice "Ho detto a T.(il suo ragazzo) che stasera non esco. Passami a prendere" e mi da appuntamento in un posto non lontano da casa sua.
Passo all'ora prevista sperando che nessuno la veda salire sulla mia macchina. Lei comanda e mi dice dove andare. Finiamo in una zona industriale che di sera è deserta e che da una certa ora si riempie di coppiette, ma la momento non c'è nessuno perchè e decisamente presto.
Parliamo un pò, mi dice che ha sempre avuto un debole per me e mi riempie di complimenti. Io sono eccitatissimo e quello che accade subito dopo mi convince che stasera mi scoperò questa stupenda femmina.
Mi chiede di voltarmi verso il finestrino e io eseguo. Dai rumori capisco che si sta spogliando e infatti quando mi dice di girarmi, me la trovo davanti magnificamente nuda. E' una cosa da urlo. La fica non è depilata e lei allarga un pò le cosce per permettermi di vedere la parte rosea...quella che vorrei leccare. A questo punto parto come un treno ma lei mi dice "No, cosa fai???"
"Cosa faccio? Ma scusa, secondo te cosa sto facendo?"
"No non voglio farlo"
"E allora perchè cazzo ti sei spogliata?"
"Non lo so, mi eccita farlo davanti agli uomini ma non voglio fare niente"
"Ma sei vergine?"
"No, che c'entra questo...lo faccio con T. ma con altri no"
Allargo le braccia "Sei incredibile. Ti metti nuda davanti a me, me lo fai diventare di marmo e poi non vuoi fare niente?"
"Si"
Andò a finire che mi fece una sega, ma senza farsi toccare. Una cosa che mi fa incazzare ancora oggi. Si è trasferita in Emilia tanti anni fa e non la vedo da almeno 20 anni, ma se la incontro le chiedo di riprendere il discorso interrotto....