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Lui & Lei

Il commesso viaggiatore cap.5


di jackflash
01.01.2023    |    363    |    0 4.0
"Si lasciarono dopo un anno dalla "confessione" di lei..."
Sandro aveva ormai passato i 40 e la sua vita tutto sommato divertente e ricca di soddisfazioni, sia dal punto di vista professionale che sessuale, sembrava essere giunta ad un punto di svolta. Per la prima volta nella sua vita i soldi diventarono un problema. L'azienda di famiglia aveva problemi seri e suo padre ebbe la pessima idea di buttare tutti i risparmi nell'azienda per cercare di salvarla. Sandro cercò di opporsi evitando di contribuire ma alla fine qualcosa fu costretto a sborsare. L'idea di continuare a frequentare trans a pagamento fu, diciamo così, riconsiderata anche se la voglia di farsi scopare da un bel cazzo duro non gli era minimamente passata. Iniziarono anche le frizioni con Ester ma non per soldi. Sandro voleva provare ad avere un figlio mentre Ester, dopo essersi inizialmente opposta, sembrava essersi convinta. Sembrava, ma in effetti non smise mai di prendere la pillola e quando Sandro iniziò ad insistere perché si recassero da uno specialista, lei fu costretta a vuotare il sacco

Una brutta storia, aggravata dal fatto che qualche mese prima anche Sandro aveva vuotato il sacco parlandole del suo vizietto.
"Devo dirti una cosa" esordì lui una sera dopo averla scopata e sodomizzata per l'ennesima volta.
"Una cosa grave?"
"Forse si" e le raccontò tutto. Dalle prime esperienze "autonome" con dita e spazzolone, passando per le prime seghe fatte a trans fino al diventare solo passivo.
Lei ascoltò senza interrompere ma poi "Ma come cazzo fai ad inculare me in quel modo da stallone e poi allargarti le chiappe con le mani per farlo entrare meglio?" il tono era alterato
"Non so. Mi piacciono entrambe le cose. Non volevo ci fossero segreti in caso diventassimo genitori"
"Bè, non so se considerarti ancora un maschio oppure no. Secondo me sei gay"
La discussione andò avanti per un pò ma nei giorni seguenti Ester sembrava aver accettato la cosa. Solo in seguito Sandro capì che lei aveva da farsi perdonare la bugia della pillola e che per questo era stata più clemente di quanto lui si fosse aspettato

Il sesso fra loro diminuì sin in qualità che in qualità e Sandro iniziò a temere che anche quel rapporto, il più importante della sua vita, avrebbe potuto finire presto.
Sempre più triste e preoccupato, Sandro si rifugiò nel sesso. Incurante della situazione economica in peggioramento decise di scendere il più in basso possibile, come se volesse punirsi per aver mandato tutto a rotoli.

Si recò da una escort mistress pronto a fare tutto quello che lei avrebbe ordinato. La donna aveva circa quarant'anni e lo accolse con il canonico body in plastica e mise in chiaro subito le cose "Tu fai quello che io ti dico di fare e parli solo se interrogato. Mi spiego?" Lui annuì e così iniziò il trattamento. Gli mise una passamontagna di plastica che gli lasciava libera solo la bocca, una catena al collo ed un guinzaglio. Lui doveva stare solo carponi e in quella posizione prese una bella dose di vergate sulle chiappe e qualcuna anche sulle palle, questo prima che lei gli infilasse il manico del frustino nel culo senza alcun preavviso. Poi, sempre al guinzaglio, lo condusse in bagno. Lui la osservò sedersi sulla tazza dove, dopo una pisciata che sembrava interminabile, lei iniziò a cagare. La cosa gli fece rizzare il cazzo, lei se ne accorse e lo prese come una disobbedienza e così si alzò dalla tazza senza pulirsi, si mise a novanta gradi ed ordinò "Puliscimi il culo, deve venire come uno specchio" Lui esitò e si prese una strizzata di coglioni oltre a diverse altre frustate. Così eseguì l'ordine e facendolo capì che nel suo caso la natura aveva dimenticato di mettere limiti alla sua libido. Leccare l'ano alla mistress, trovarsi pezzetti maleodoranti in bocca gli stava piacendo da morire. La seduta proseguì con Sandro sodomizzato da un cetriolo enorme che a dire il vero lui prese con molta difficoltà in meno rispetto alle attese della mistress che lo apostrofò subito "Quindi sei una troia già bella sfondata, vedo. E allora farai la troia fino in fondo"
Cominciò a segarlo facendolo venire in un bicchiere e poi "Bevila tutta fino all'ultima goccia". Lui esitò e prese altre frustate ma alla fine cedette.

Dopo l'incontro con la mistress le cose peggiorarono. Ester, che insegnava italiano in un liceo privato, organizzò i suoi orari in modo scientificamente pensato per incontrare Sandro il meno possibile. In pratica si vedevano un ora al giorno e nei weekend lei fra palestra e uscite con le amiche non c'era mai. Si lasciarono dopo un anno dalla "confessione" di lei. Sandro era distrutto ma il suo cazzo e il suo culo avevano sempre la meglio sul suo cervello. Per riprendersi dalla delusione non trovò di meglio che proseguire il cammino sulla sua personale "Road to Perdition"......continua
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