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Raffaella giovane e bella schiava 2


di aipiedi
29.10.2022    |    951    |    0 9.0
"Era molto severa, come ho già detto anche manesca..."
Di solito i rapporti con mia madre erano tesi, lei era nervosa, irritabile a volete persino manesca, ma dopo l’episodio del bacio dopo i suoi schiaffi non mi aveva più schiaffeggiato. Mi aveva solo urlato insulti. Da qualche tempo il suo umore era migliorato era addirittura allegra e sembrava rifiorita. Aveva forse trovato un uomo? Dopo che mio padre ci aveva abbandonati ogni tanto entrava a farci visita un
non mai visto prima "zio”. Mia madre non voleva che nessun uomo s’intromettesse fra di noi. Solo lei era delegata alla mia educazione. Era molto severa, come ho già detto anche manesca. Mi schiaffeggiava, a volte mi colpiva con un mestolo di legno o con lo zoccoletto coi tacchi che calzava. Rabbrividivo quando se li toglieva e li usava su di me. Forse sbaglio ma c’era una componente sadica nel suo modo di fare. Mi sembrava godesse quando frignavo e si compiaceva di vedere quanto il mio sederino fosse rosso. Avevo anche notato che quando andava dal professore e sapeva che era in casa si agghindava, metteva gli orecchini, le scarpe col tacco. Che belli quei sandali!
Mi sembra anche che dal professore si trattenesse più del dovuto, ma forse mi sbagliavo. Inoltre due o tre volte alla settimana usciva di sera, prima fatto rarissimo. Addirittura, una volta sì e una no (circa) si tratteneva fuori a cena. Mi era venuta voglia di seguirla ma avevo desistito. L’inquilino del piano di sotto del professore
Un pomeriggio era venuto trafelato in portineria. C’era una perdita d’acqua a casa sua, dipendeva dal piano di sopra. Mi aveva detto di avere suonato, niente. Di aver provato anche a chiamare al cellulare il professore, ma aveva il telefono spento. Provai anch’io a chiamarlo senza risultato. Vista l’emergenza presi le chiavi di casa sua e dissi all’inquilino che ci pensavo io. Indovinate cosa trovai ina casa del docente. Sì proprio lui che sodomizzava mia madre che mugolava estatica. Che imbarazzo! Inoltre quegli stupidi avevano lasciato aperto il rubinetto della vasca che debordava. Il professore all’apice del godimento aveva eiaculato nel culo di mia madre e poi come fosse la cosa più naturale del mondo mi ordinò di leccarle l’orifizio anale, intriso della sua sborra. Lo feci senza indugio e poi il porco mi chiese se volevo scoparmela. Dissi di sì e mi accoppiai con lei per terra nella sala e lui ci pisciò addoso e poi fradici della sua urina, ci cacciò di casa. In portineria mia madre andò subito a fare la doccia, poi io. Uscito +dal bagno mi chiamò dalla stanza da letto. Era nuda, un po’ ancora ubriaca, m’invito nel lettone dove passammo un’intensa notte d’amore. Non avevo mai goduto così tanto e forse neanche lei.
Nei giorni successivi fece di tutto per ignorarmi. Io tentavo di avvicinarla, intensamente la desideravo. Lei mi disse che dovevamo dimenticarci di quello che era successo. Com’era possibile? Pensavo che avesse ragione, ma la carne è debole e la mente I(pensavo9 perversa. Era bastato che una sera entrambi bevessimo più del solito per instaurare un perverso meccanismo che ci portò a letto quella sera e fu una notte di fuoco. Non pensavo che si potesse copulare in quel modo, ma anche lei dall’alto della sua esperienza di donna matura ammetteva di non aver mai provato un trasporto sessuale come per me.
Una sera cena discutevamo che dovevamo fare qualcosa, erauna situazione peggio che imbarazzante, innaturale e altro ancora, ma procurava a entrambi un godimento eccelso. Mi era venuta un’idea, perché non incontrare altre coppie? All’inizio mamma era contraria, poi pensò che farlo con altri partner poteva essere meno pervertito che solo fra noi due. Mettmmo un annuncio su Annunci 69 indicando le nostre rispettive età ma senza specificare che eravamo madre e figlio.
La prima coppia che incontrammo fu una vera e propria rivelazione. Lei era una donna bene di un’età indefinita ma certo una milf come si dice adesso. Lui un ragazzo prestante molto più giovane, ma non come me, che piaceva a mia mamma parecchio. Invece Olga, bellissima nella sua maturità me la ricordo che dopo mioa madre l’amante più appassionata. Quando godevo sembrava piangesse. Dopo un paio d’incontri avevamo confessato a Olga e Beppe che eravamo madre e figlio e loro, perversi come noi, o forse di più era eccitati della cosa. Una volta Olga, mentre eravamo soli per un momento, mi aveva proposto di incontrarci senza i nostri rispettivi partners. Non esitai, subito accettai, dicendole però che potevo di pomeriggio e forse talvolta la mattina.
Olga aveva un’agenzia immobiliare, oltre ad altre attività come un’impresa di costruzioni, una di pulizie. Insomma, era molto facoltosa, ma nel lavoro non impegnata più di tanto perché diceva una delle sue doti era sceglier i giusti collaboratori e delegare.
Come agente immobiliare aveva a disposizione appartamenti, anche ville, in diverse zone di Milano, dove ci davamo convegno di volta in volta. Erano appartamenti spogli, non arredati, ma lei aveva fatto in modo che almeno un materasso adatto alle nostre esigenze ci fosse. Solo una volta ricordo che non c’era letti, ne materassi, no problem in cucina c’era un tavolo. Con lei avevo conosciuto un altro aspetto della sessualità, farlo in posti insoliti che so in ascensore, ma lì al massimo si poteva avere solo un assaggio. Una volta volle farlo in un confessionale di una chiesetta e ci mise molto a convincermi.
Ormai era sicuro volesse sostituire Beppe con me. Ammetto che non mi sarebbe dispiaciuto essere il suo drudo, avrei, come si suole dire, attaccato il cappello. Si prospettavano, vacanze da sogno, regali costosi: orologi, moto e forse anche auto. Auto no. Olga ne aveva già diverse, avrei potuto guidare una sua Audi, una BMW o una Jaguar. Cosa pensate avrei preferito? Certo la Jaguar, ma anche l’Audi era eccezionale. La BMW? Non sono tipo da BMW.
Ero indeciso, ma alla fine parlai a mia mamma della mia liason con la bella imprenditrice. Lei era un po’ gelosa, ma sarebbe stata contenta per me cha allora un universitario senza santi in paradiso, destinato per anni ad avere un lavoro precario e mal pagato. Fra l’altro Olga le aveva proposta di assumerla come custode in un prestigioso condominio di cui era una dei proprietari. Avrebbe preso quasi il doppio di stipendio. Era stata restia ad accettare per il rapporto che si era instaurato fra di loro. Di sua sottomissione a Olga, vera e propria padrona da cui era molto soggiogata. Avendo bevuto mamma mi confidò che Olga ogni tanto si incontrava con lei da sola. che porca era la Signora! Insomma, ci ebbe tutte due. Io, il drudo, mamma la serva. Succedeva nel condominio di cui era custode che talvolta di nascosto come vecchi amanti ci davamo una ripassata. Mi eccitava prenderla a pecora in cucina, vestita solo del grembiulino. Beppe l’aveva presa male ed era sparito. Olga mi aveva detto che non avremmo avuto niente da temere da lui. Raffaella ogni tanto l’avrei voluta vedere ed era anche capitato che una volta, una sola eravamo stati a letto. Ormai si era sposata e forse aveva due figli, gemelli? Può darsi.
Il professore continuava a tampinare le allieve con meno successo. Si era ridotto a ricorrere alla pornografia








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