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Piedi e frusta che passione!


di aipiedi
12.05.2017    |    1.736    |    2 9.2
"Colpa mia avevo studiato poco, l'anno prima in tutto il liceo avevano promosso tutti, insieme a me, solo nella mia classe, ci aveva bocciato in quattro..."
Sono sempre stato attratto dai piedi delle donne. Mi ricordo una volta che ero alla fermata ad attendere il tram per andare a scuola (facevo le medie); era una rigida giornata di novembre, sull'altro lato della strada vidi una donna non particolarmente bella, non alta con un camice celeste da operaia ed ai piedi della ciabatte. Si vedevano i suoi piedi nudi,,, ero eccitato. Mi ripormisi, se l'avessi rivista, di cercare di attaccare discorso con, ma credo non ne avrei avuto il coraggio.Cosa avrei potuto dirle?

Molti anni dopo ero stato bocciato all'esame di maturità. Colpa mia avevo studiato poco, l'anno prima in tutto il liceo avevano promosso tutti, insieme a me, solo nella mia classe, ci aveva bocciato in quattro.
Avevo deciso di trovarmi un lavoretto da fare quell'estate per racimolare i soldi sufficienti a comprarmi un'auto usata. I miei genitori non me l'avrebbero comprata, visto che ero stato bocciato.
Sul giornale "Secondamano", trovai un annuncio che una trattoria dell' Oltrepò Pavese cercavano personale, non importa se con esperienza, ma volenteroso.
Con la mia fidata moto Gilera andai a fare un colloquio con i titolari dell'esercizio una coppia, lui del luogo, lei meridionale. una donna di una certa età (superava i quaranta), non era bella, ma piacente di certo. Insomma mi attizzava. Penso si fosse accorta che la guardavo con intenzione e non le dispiacesse. Calzava delle infradito, per un feticista come me erano delle calzature che mi piacevano, perché facevano vedere tutto il piede, le unghie erano smaltate di un rosso acceso.
Il marito ad un certo punto se ne andò, chiamato al telefono e lei continuò a farmi delle domande, anche non inerenti al lavoro. Ricordo ad esempio che mi chiese se avessi la ragazza, risposi di no. Mi sembra mi fissasse con intenzione, dovetti essere io ad abbassare lo sguardo.
" Debbo sentire mio marito, ma credo ragazzo che tu vada bene." Disse ad un certo punto e mi chiese quando potessi cominciare. Non era ancora mezzogiorno, il mio compito sarebbe stato servire ai tavoli, ero disposto ad iniziare subito. Si era già parlato di cosa mi avrebbero corrisposto come paga.
Nunzia chiese al marito se andava bene mi assumessero e lui rispose che se andavo bene per lei, anche per lui ero okay.
Insieme a me serviva una ragazzotta del posto, giovane, ma non certo carina, senza dubbio la padrona era meglio di lei.
Sparecchiando un tavolo ruppi delle stoviglie mentre raggiungevo la cucina. Nunzia mi raggiunse e mi appioppò due sonori ceffoni. Io la guardai e baciai una delle sue mani. Lei mi sorrise sorniona e mi disse che per quella volta non mi avrebbe addebitato le stoviglie, ma la prossima volta non solo me le avrebbe fatte pagare, ma avrebbe usato la frusta.
" La frusta? Davvero?"
" Dopo te la faccio vedere e magari anche sentire."
" C'è della gente che paga per farsi frustare."
" E tu sei di quelli? "
" No, ma potrei fare apposta a rompere delle stoviglie perché lei mi frustasse."
" Sei un tipo sfrontato vedrai, sarai punito."
Era un giorno feriale a pranzo no c'era mota gente, sopratutto dei camionisti, alcuni scherzavano con la ragazzotta, ma nessuno si permetteva di farlo con la padrona.
Finito di servire il pasto, sparecchiati i tavoli e lavati i piatti. La ragazzotta aveva aiutato Nunzia a farlo.
Per quella volta io ne ero esentato, ma all'occorrenza avrei dovuto farlo anch'io.
"Andiamo in cantina." Ci disse Nunzia e poi mi ordinò di levarmi la maglietta e di girarmi.
Sentii il morso della frusta sulla mia schiena. Che male!
Nunzia mi disse che mi avrebbe dato cinque frustate, non dovevo muovermi, ne reagire se no sarebbero diventate dieci. Buono sopportai il supplizio: Era brava con la frusta, ogni colpo era più intenso del precedente. Al quinto tirai un sospiro di sollievo. Ma ne sentii un altro e un altro ancora. Ridendo mi disse che aveva deciso di appiopparmi altri due colpi, si divertiva troppo a farlo e si chiese chissà quanti ne avrei potuti sopportare.
" Adesso Teresa è il tuo turno"
" La prego: no! Padrona."
" Preferisci leccarmi i piedi?"
" Sissignora."
" Guarda che sono sporchi."
" Non importa Padrona."
" Signora Nunzia avrei preferito anch'io leccarle i piedi invece di essere frustato."
" Se vuoi leccare ora accomodati i piedi sono due."
Che bello era leccare quel piede leggermente puzzolente. Ad un certo punto mi trovai a leccare un piede insieme a Teresa e fu inevitabile ci baciassimo. Le afferrai anche una tetta e le strinsi il capezzolo.
Sentii un altro violento colpo di frusta sulla schiena. Poso dopo mi trovai a scopare con Teresa mentre Nunzia ci frustava, anzi più che altro frustava me che ero sopra alla ragazzotta. Ad un certo punto estrassi il cazzo dalla sua figa per avvicinarlo alla sua bocca golosa. Anche Nunzia era molto eccitata, in malo modo scostò la ragazzotta e si impossesò del mio cazzo fumante. La penetrai con foga mentre con le sue unghie mi artigliava la schiena eiaculai dentro dei lei che ordinò a Teresa di leccarle e succhiarle la figa.
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