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Gay & Bisex

In caserma 6


di sottomessoepassivo
12.05.2021    |    3.368    |    3 9.5
"Sentivo i cazzi che mi inculavano gonfiarsi sempre più, diventare sempre più duri, i colpi diventavano sempre più forsennati, più violenti, più profondi, ..."
La stanchezza sparì in un attimo, presi in mano due cazzi alla mia destra e alla mia sinistra e imboccai quello che avevo davanti agli occhi, nel frattempo mi guardavo intorno cercando di catalogare i cazzi che vedevo attribuendoli ai ragazzi della camerata, ce ne erano un paio davvero sotto il minimo sindacale, gli altri erano nella media, era evidente che in quel gruppo non ci fossero i pezzi grossi, Federico, Ermacora e soprattutto Croci, ma un cazzo è sempre un cazzo, e se è piccolo, vuol solo dire che entra tutto in bocca senza problemi, e io feci proprio quello, li presi tutti in gola fino alle palle tutti, facendo un po' di pompate a tutti e chiudendo velocemente il primo giro, e alla fine mi fermai , casualmente, sul più grosso del mazzo, che era un cazzo lungo solo una quindicina di cm, ma con un bel fusto largo e una cappella molto sporgente che nel culo avrebbe fatto un bellissimo effetto di stappo, ma purtroppo c'era poco tempo, e dopo poche succhiate arrivò l'urlo che annunciava il contrappello:

"Posto branda! Posto branda"

Era il caporale di giornata che accompagnato dall'ufficiale di picchetto, da un furiere e da due guardie faceva il giro serale per controllare che mancassero solo i militari che erano autorizzati a rimanere fuori per la notte o che erano in licenza. Il capannello che mi circondava si sciolse velocemente, e come un meccanismo ben oliato ciascuno si pose a lato della propria branda in posizione di riposo in attesa del passaggio del gruppetto di militari che era di servizio quella sera. Pochi minuti e il contrappello arrivò nella nostra camerata, il caporale diede l'attenti, il furiere controllò i suoi fogli e disse che dovevamo essere tutti presenti, il caporale confermò e entrambi attesero che il tenente facesse qualcosa, ma quella sera l'ufficiale di servizio era particolarmente svogliato, non controllò nulla, ne le brande, ne gli armadietti, niente di niente, appurato che il conteggio del caporale di giornata coincideva con il numero del furiere, passò alla camerata successiva, quindi il caporale ordinò il riposo e lo seguì, così facendo di camerata in camerata, in pochi minuti il drappello arrivò in fondo, forse non fece nemmeno il solito giro nelle latrine e lo vedemmo tornare indietro, qualche minuto ancora e sentimmo l'ordine che segnava la fine del contrappello:

"Liberi! Buio in camerata!"

Le luci si spensero all'unisono, ma le camerate non erano mai completamente buie, le finestre erano tutte senza scuri, e da quelle che davano sul cortile entrava la luce dei fari che lo illuminavano, e comunque in ogni camerata c'era la luce notturna costantemente accesa, una lampada blu scuro al centro del soffitto della campata che con la sua luce rendeva possibile vedere senza disturbare il sonno. In quella luce strana, nel silenzioso trambusto fatto di voci sommesse, catenacci che scattano e brande che cigolano che seguiva sempre al contrappello, noi restammo un attimo bloccati, come se non sapessimo se ricominciare e cosa ricominciare, ma la stasi, carica comunque di tensione, durò solo pochi istanti, perché Loi usci dal suo posto branda e venne da me, senza dire una parola mi fece girare, mi abbassò tuta e slip, mi fece mettere a 90 sulla branda e me lo infilò nel culo con un colpo che forse riservava alle pecore più riottose del suo gregge, mi sfuggì un piccolo lamento, e subito un altro mi infilò il suo cazzo in bocca dall'altro lato dicendomi di non fare rumore, in breve si ricreò il capannello di prima intorno alla mia branda, e io ero di nuovo nel mio regno: camerata, cinema, cesso della stazione, parcheggio di camion, che differenza c'era? C'ero sempre io con tanti cazzi che mi giravano intorno, la situazione era completamente tranquilla per me e mi lasciai andare completamente.

Mi trovavo praticamente sdraiato sulla pancia di traverso sulla mia branda, con le gambe che poggiavano a terra e la testa che sporgeva dall'altro lato, ma non era il massimo, né per me che dovevo contorcermi per prendere bene in bocca il cazzo che avevo davanti, né per chi mi inculava che doveva infilarsi sotto la branda di sopra per potermelo spingere tutto dentro, e nemmeno per chi me lo metteva in bocca, perché si trovava con la faccia schiacciata contro la branda superiore del castello, così ci fermammo tutti insieme.

"Ragazzi, basta, così non ce la faccio, sono troppo scomodo"

"Anche io non te lo metto bene" convenne Loi

Ermacora prese il controllo della situazione, fece spostare tutti, e afferrò il materasso tirandolo dal suo lato, Loi capì al volo e lo aiutò, e insieme lo poggiarono a terra nello spazio fra il mio castello e quello accanto, io arrotolai coperta e lenzuola intorno al cuscino e mi misi sotto la pancia tutto il malloppo mettendomi a pecora sul materasso, Loi me lo rimise nel culo al volo colpendo la mie chiappe con la sua pancia con un suono che sembrò uno schiocco, e un altro cazzo diverso dal primo mi venne rimesso in bocca. Adesso sarei potuto andare avanti per tutta la notte, ogni tanto allungavo la gambe dietro di me rilassandomi sul malloppo del cuscino, altre volte mi tiravo sulle ginocchia, le mai un po' mi equilibravano sul materasso e un po' smanettavano cazzi, così andammo avanti per un po', presi due o tre cazzi nel culo, alcuni mi sborrarono dentro e cominciai a sentire la sborra che mi stavano colando fra le cosce sotto i colpi dei cazzi che seguitavano a inculami, poi qualcuno si lamentò.

"Ragazzi, smettetela di sborrargli nel culo, è già pieno da fare schifo, e poi ce l'ha già sfondato, scivola troppo e non si sente niente!"

"Giusto ragazzi, la sborra in bocca, cerchiamo di collaborare tutti, ok?"

Era vero, nel culo sentivo poco anche io, un po' perché fino a quel momento non c'erano stati calibri esagerati, un po' perché ce lo avevo già molto aperto perché mi avevano già inculato per bene prima, ma effettivamente le sborrate facevano il loro lavoro rendendo il tutto molto scivoloso, così, nessuno rispose, ma sentii che mi pulivano il culo con qualcosa e da quel momento tutti cominciarono a sborrarmi in bocca.

Sentivo i cazzi che mi inculavano gonfiarsi sempre più, diventare sempre più duri, i colpi diventavano sempre più forsennati, più violenti, più profondi, poi all'improvviso si staccavano dal mio culo, la folla davanti a me si apriva, io che stavo succhiando un cazzo con passione sentivo che sul più bello mi veniva strappato dalla bocca, arrivava quello che mi stava inculando, duro come la pietra, già vibrante per l'orgasmo in arrivo, facevo appena in tempo ad aprire la bocca che me lo fiondava tutto dentro con la stessa violenza di quando me lo stava sbattendo nel culo, poche smanettate e una bella sborrata mi riempiva la bocca, mentre un altro cazzo mi veniva infilato dietro. 

Stava diventando una routine, quindi mi concentrai sulle sborrate che si susseguivano nella mia bocca. Molti di voi saranno disgustati da questa cosa, ma a me la sborra piace, mi piace la sua consistenza, il sapore, l'odore, mi piace tutto della sborra, e sono un esperto degustatore, ne colgo le sfumature, quella più densa, quella più liquida, quella più forte, quella più leggera, insomma sono un vero sommelier, ma a parte questo, quando ti fanno un ATM senti chiaramente anche il sapore del tuo culo, e anche quello, come la sborra, o il sapore delle palle, a me piace, E' difficile da descrivere, so solo che mi piace, mi fa sentire porca, mi eccita, e la sborra con il sapore del culo è davvero il massimo, quando mi sborrano dentro, tutte le volte che posso ingoio quella che mi esce dal buchetto, ed è sempre una esperienza eccitantissima.

Fino a quel momento avevo succhiato cazzi piuttosto normali, qualcuno addirittura anche piccolo, almeno per i miei standard, e l'unico vero vantaggio di succhiare cazzi piccoli, o comunque non troppo grandi, è che, quando sborrano, la sborra riesci a tenerla tutta in bocca, può essere anche una sborrata mostruosa, ma se il cazzo non ti arriva in fondo alla gola riesci sempre a tenerla, quindi te la puoi gustare con calma mentre chi ti ha schizzato in bocca si sta rilassando e senti il suo cazzo che piano piano ti si sgonfia in bocca, invece se hai in bocca un bel cazzone che ti arriva alle tonsille, quando sborra, fosse anche uno schizzo solo, devi ingoiare tutto velocemente, altrimenti al secondo colpo ti va tutto di traverso e cominci a tossire e finisce che puoi anche vomitare.

Avevo già ingoiato già molte sborrate, un paio notevoli, una davvero super, ricordo che cominciai a contarne gli schizzi quando mi accorsi che non finivano più, arrivai a undici, ma me ne aveva fatto già almeno 4 o 5 all'inizio, era un cazzetto normale, anzi, piuttosto piccolo, ma mi aveva rovesciato in bocca una quantità di sborra enorme, molto liquida come succede sempre quando è tanta, la buttai giù in tre boccate dopo essermela rigirata in bocca con calma, anche perché a quel punto davanti non c'era più nessuno, me lo mettevano in bocca solo per sborrare, e io potevo godermi la sborra come piaceva a me, due, quattro, sei sborrate, quelle dense mi piacciono perché le assaporo meglio, la sborra si aggrappa alla lingua, il sapore è persistente, quelle liquide scivolano in gola, cogli il retrogusto, spesso sono abbondanti, a volte dolci, era una goduria gustarmi tutta quella sborra, perché, e qui mi possono capire solo le vere cagne, quando un uomo ti sborra in bocca ti sta dando il meglio di se, e il fatto che il frutto del suo piacere sia nella tua bocca ti dà una sensazione impagabile, è un godimento che non c'entra nulla con il tuo cazzo o con il tuo culo, è un orgasmo mentale.
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