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Gay & Bisex

Quanti amici


di scrittore
10.07.2020    |    691    |    4 9.8
"Mi sento osceno, il termine troia è poco per definirmi, il livello è maggiore, non so che termine usare ma grondo di urina, la bocca mi fa male a forza di..."
Mi fermo all'area di sosta Pietra rossa perché oggi ho proprio voglia di divertirmi e spero di essere accontentato; quando inforco la deviazione per entrare spalanco gli occhi perdendomi in un sorriso che è più una risata vera e propria, il bilico di Mario, il mio amico smilzo con un grosso arnese è parcheggiato lungo il bordo e già ho l'acquolina in bocca perché, se tutto va bene, tra poco mi siederò su quel grosso cazzo duro.
Mi assale comunque un dubbio: "e se non fosse solo?" pertanto la mia euforia si calma e devo cercare di capire come fare per sapere se è impegnato oppure è solamente in attesa; parcheggio dietro al bilico e rimugino su cosa fare, sono indeciso ma alla fine credo che l'unica soluzione è andare da lui e controllare sperando di non disturbare un eventuale incontro amoroso.
Tiro un sospiro e apro lo sportello e per lo spavento ho un sussulto; Mario mi sorride salutandomi, è arrivato prima di me e sono felice perché adesso so che è libero e che la scopata è fattibile, scendo del tutto rispondendo al saluto e mi accorgo che non è solo, tre maschi sono dietro la mia autovettura e anche loro hanno un sorriso bello stampato sul volto, Mario mi invita a conoscere i suoi amici a cui stringo la mano cercando di non fare trapelare la mia delusione per la mancata scopata, ero già fortemente eccitato.
Furio, magro con la carnagione abbronzata e i capelli e la barba nera, Giò, scuro anche lui ma più in carne rispetto al primo e infine Max, ha il pizzetto ed è obeso ma anche scattante, lo capisco da come mi stringe la mano, come Mario non sono giovanissimi, hanno età che andrà dai trentacinque più o meno fino ad oltre i cinquanta, le presentazioni sono veloci come le strette di mano e prima che l'attimo delle sorprese scompaia è Mario a prendere la parola:" scendiamo sotto la strada" e ci mettiamo in marcia anche se non capisco il motivo di questo invito.
È un posto appartato e pulito, un luogo che non ti aspetti e giunti in uno spiazzo erboso proprio sotto la strada statale Mario slaccia i pantaloni facendoli cadere alle caviglie e mi invita ad avvicinarmi, mi chiama e mi accosto iniziando ad immaginare che forse non tutto è perduto e la mia eccitazione riprende la salita che qualche istante fa si era interrotta.
Inginocchiato comincio a succhiare il cazzo di Mario, è già teso e lo prendo in bocca non curandomi degli spettatori che tuttavia non hanno intenzione di assistere ma di partecipare e vi posso assicurare che quando mi sono trovato attorniato da tanti membri eretti mi sono chiesto come mi sarei dovuto comportare.
Ci hanno pensato loro accerchiandomi e girandomi intorno, praticamente dopo Mario mi sono ritrovato un altro membro pronto e duro da leccare e ho fatto la sua conoscenza e così via fino a conoscere per bene tutti quanti i partecipanti; il giro non si è fermato, ritorna Mario e a seguire gli altri, cazzi grossi, cazzi lunghi, cazzi anche storti ma sempre in piena erezione e con le palle da svuotare.
Si spogliano e mi spoglio, presto siamo nudi anche senza scarpe e calze, niente di niente addosso e di nuovo mi fanno piegare per ingoiare uno di quei bei cazzi pronti mentre alle mie spalle qualcuno si inginocchia per leccarmi il sedere, la lingua che mi sfiora l'ano è una delizia, la saliva mi lubrifica e le sollecitazioni sono fantastiche poi lo stesso piegato si alza e punta il suo cazzo nella giusta direzione, non so chi è ma quando spinge ed entra mi fa urlare, mi apre il buco e affonda per poi muoversi frenetico e scopandomi con forza, sento che mi rilasso e i piccoli piaceri dello sfregamento giungono presenti, lavoro con la bocca e mi dimeno con il culo e sembra che i cazzi vogliano tutti arrivare nei meandri più profondi, i cambi arrivano come un orologio, pensati e decisi di comune accordo, il loro accordo e mentre uno mi scopa e uno mi riempie la bocca gli altri si masturbano in attesa del loro tempo, tutto procede regolarmente, sono sottomesso ai loro vizi ma succede un fatto che non mi aspettavo e che non avevo mai provato, il tizio che sto succhiando, mi pare sia Giò, estrae il cazzo spostando il bacino all'indietro e proprio davanti al mio viso e alla bocca ancora aperta comincia ad urinare, getti decisi e caldi che mi colpiscono in pieno, parte dell'urina la ingoio molta mi lava la faccia e poi mi rientra in bocca obbligandomi a succhiare, il cazzo non ha mai perso l'eccitazione ed è sempre durissimo e mentre il mio culo oramai è sottoposto ad una scopata massiccia e senza sosta altri getti di urina mi colgono addosso, sto succhiando e qualcuno senza attendere ha deciso di pisciarmi addosso, i getti in faccia mi fanno chiudere gli occhi, neanche i capelli si salvano dal disastro e appena il tizio , stavolta è Mario, ha terminato di urinare mi entra in bocca sostituendo quello già dentro.
Mi sento osceno, il termine troia è poco per definirmi, il livello è maggiore, non so che termine usare ma grondo di urina, la bocca mi fa male a forza di succhiare e il culo oramai non ha più limiti, sembra che tutti e quattro abbiano resistenze infinite e prima di giungere ad un epilogo anche chi ancora non aveva urinato si aggiunge al gruppo e mi piscia addosso, addirittura mentre uno mi scopa sono in due ad urinare, uno in faccia e uno sulle chiappe aperte e occupate dal cazzo.
Sono sfinito, stravolto e ho il cazzo che vuole sfogarsi, mi inginocchio con il busto alto e inizio a masturbarmi e così fanno anche gli altri, in piedi avanti il mio viso vedo i cazzi duri arrossati e pronti ad esplodere e tutto ciò non fa altro che anticipare il mio piacere, finalmente godo sborrando, lo sperma che esce mi regala emozioni uniche e mentre apro la bocca per gridare schizzi possenti mi colpiscono, stanno godendo e hanno sperma in quantità incredibile, è vero sono tanti e mi lavano faccia e collo, quello che colpisce la bocca cerco di ingoiarlo ma è davvero troppo, tanto e bollente.
Rimango fermo nella mia posizione mentre loro ridono, con un telefono mi fanno vedere la mia faccia, è un pasticcio di sperma, urina e sudore, mi metto a ridere anche io.
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