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Trio col nero


di coppiaestero
30.07.2023    |    1.584    |    8 9.8
"Quante volte ci siamo eccitati e abbiamo fatto l'amore vedendo il video hard di una signora con un giovane nero mentre il marito faceva il video e le foto..."
Quante volte ci siamo eccitati e abbiamo fatto l'amore vedendo il video hard di una signora con un giovane nero mentre il marito faceva il video e le foto.
Nonostante fosse un film erotico, la signora godeva orgasmi reali che ci eccitavano, dando il la, a tanti nostri orgasmi, all'apice dei quali, avrei realmente voluto vederla scopare con quell'attore nero, mentre lei, chiudendo gli occhi, mentre godeva, mi confermava che godeva immaginandosi sotto i colpi della grossa mazza dell'attore hard.

Quando mi ha informato che poteva venire a Bergamo con me, ho subito pensato che fosse l'occasione giusta per provare a realizzare la fantasia erotica di vederla e sentirla godere con uno sconosciuto.

Con un last su A69, ho selezionato e le ho proposto 2 giovani: -un italiano ed un giovane di colore.
Alla vigilia della partenza, ho avvisato i due giovani che saremmo arrivati a Bergamo nel primo pomeriggio e che potevamo vederci in Hotel, sul tardo pomeriggio. Il giovane italiano, mi ha avvisato che non poteva venire a causa di un impegno improrogabile, mentre il ragazzo di colore ha confermato di volerci conoscere.

Purtroppo arrivati in Hotel le sono venuti dei dubbi sulla volontà di condividere il nostro letto con un estraneo e far sesso con uno sconosciuto. E' stata irremovibile: -"non far venire nessuno!"-

Ho disdetto l'incontro, scusandomi con un sms. La sera, mentre facevamo l'amore, con la libidine a mille, ho detto: -°Lo sai che se non avessi disdetto, adesso staresti cavalcando quel bel cazzo nero che abbiamo visto nell'annuncio?°-
L'eccitazione è salita alle stelle e, ad occhi chiusi, mi cavalcava silenziosa immersa nelle fantasie che ben conoscevo, affondando profondi colpi di bacino sul mio cazzo.

Ho subito approfittato del momento di libidine per chiederle:
-°dìmmi la verità amore mio, stai cavalcando il nero? Stai godendo con Lui? Non mi rispondeva, ho insistito: -è lui che ti scopa vero? Dimmelo! °-
Lei: -"siiiiiiiiiiiiiii siiiiiiiiii lo cavalcooo, me lo scopoooo, sìììì godoooo... ". Ha goduto stringendomi tra le cosce in maniera fantastica, parossistica.
Quando l'eccitazione è scemata le ho chiesto, con un poco di rammarico:
- "Perche' non hai voluto farlo venire? Era l'occasione giusta per goderti un bel cazzo estraneo. Peccato amore! Domani andiamo via, non si ripeterà mai più una occasione come questa!
La sua risposta è stata: -°Tu non dovevi dirmi niente. Lo dovevi incontrare nella Hall e me lo dovevi portare in camera°-
Peccato, hai ed abbiamo perso un'ottima occasione!

Per un imprevisto, ho dovuto allungare di un giorno la permanenza a Bergamo, cosi' senza dirle nulla ho ricontattato il giovane nero che si chiamava Abdullah e gli ho chiesto di raggiungerci all’hotel Miranda (nome di fantasia) alle 20 e di aspettarci nella hall per cenare insieme e decidere il dopo cena.

Scendendo per la cena ho subito riconosciuto il ragazzo di colore. Aspettava con un bel mazzo di rose rosse. Ho detto a mia moglie: “ Cara, questo e’ Abdullah, l’amico dell’annuncio, stasera cenerà con noi".
-"Fortunato di conoscerla Signora!"- Le ha detto, baciandole la mano e dandole le rose. Con un minimo di rossore ha accettato le rose e le ha riposte momentaneamente ad un angolo della Hall, in attesa di riprenderle al rientro, dopo la cena.

Abbiamo bevuto del vino bianco e mangiato del pesce grigliato instaurando un clima disteso, piacevole e cordiale. Lui era ipnotizzato dal seno che si intravedeva uscire dalla favolosa scollatura di mia moglie. Lei civettava, rideva e, forse volutamente, faceva oscillare il bel seno, conscia dell'effetto magnetico-ipnotico ch'esso esercitava sugli astanti e sul giovane ospite. La bocca impastata e la voce titubante erano, per me, la prova evidente che si stava eccitando all'idea che a breve se lo sarebbe scopato.

Mi sono chiesto se, in qualche momento della serata, lei avesse pensato all' erezione che il suo civettuoso e ammiccante comportamento, poteva aver provocato al cazzo che già aveva visto nelle foto dell'annuncio.
Il pensiero di lei, che parlando in pubblico, avesse pensato al cazzo già duro del giovane, mi ha eccitato, provocandomi una intensa ed incredibile erezione.

Si e’ allontanato dicendo che andava al bagno ed io ne ho approfittato per pagare il conto.

Al suo ritorno ci ha chiesto se ci faceva piacere andare in camera a bere un po di champagne in compagnia. Ho aspettato che rispondesse lei. Con un sorriso sornione e un pò d'imbarazzo di facciata, ha accettato rispondendo: -°con piacere Abdullah°-

In camera, c'erano due sedie, io mi sono seduto sul bordo del letto, Helen e Abdullah erano rispettivamente alla mia sinistra e alla mia destra, seduti sulle sedie.

Il cameriere ha portato in camera la bottiglia di champagne con ghiaccio e tre bicchieri, ha versato e servito e poi è andato via con in mano la mancia che Abdullah gli ha dato. Abbiamo brindato alla nuova amicizia e Habdullah ha alzato il bicchiere dicendo: "alla bellissima e sensuale signora che ho avuto il piacere di conoscere stasera". Helen con un lieve rossore ha ringraziato... Abbiamo brindato ai piaceri della vita e alla pace e all'amore nel mondo, alzando più volte i bicchieri.

L’effetto dell'alcool e dell'eccitazione che reprimevo da molte ore, hanno rotto i miei freni inibitori e sono stato proprio io ad iniziare il gioco. Lodando la sensualita' di mia moglie, ho allungato la mano sinistra sotto la sua gonna, accarezzandola sotto il vestito. La sua reazione è stata un misto di eccitato imbarazzo, e, per sottrarsi ad una decisione immediata, si e' alzata avvisando che andava a fare la doccia.

Siamo rimasti muti, avvolti da una atmosfera di "eccitata attesa". Ho valutato la sua decisione come un fatto positivo; per i nostri libidinosi desideri.

Dopo qualche secondo che sentivamo lo scroscìo dell’acqua, le ho chiesto se voleva essere aiutata ad insaponarsi la schiena. Chi tace acconsente, perciò ho chiesto ad Habdullah di entrare nella cabina per aiutare mia moglie ad insaponarsi. Si è liberato in un attimo dei vestiti. Quando lo ha visto aprire la cabina, con i soli boxer, è rimasta sbigottita. L' ha fatto entrare, e dandogli il sapone che aveva in mano, ha accettato l'evolversi degli eventi cedendo alla eccitazione che l'ambiente carico di libidine trasmetteva a tutti noi.

Si e’ girata di schiena, in un ultimo barlume di pudicizia ed ha lasciato che lo zampillio dell'acqua facesse da complice alla realizzazione delle fantasie erotiche che negli anni passati avevano alimentato i nostri giochi di coppia.

Potevo vedere tutto cio' che avveniva sotto la doccia perche' le pareti della cabina erano di plastica trasparente.
Ho potuto assistere ai giochi maliziosi ed eccitanti che avvenivano sotto la doccia. Avvicinandosi per insaponarle la schiena, ad Abdullah e' scivolato il sapone di mano e più volte ha tentato inutilmente di riprenderlo, mentre mia moglie rideva ai suoi goffi tentativi di °catturare° la sfuggente saponetta. Finalmente c'è riuscito, si è alzato e, armato del sapone, stava per infrangere le ultime resistenze di pudicizia della mia donna.

L'ambiente è divenuto improvvisamente serio, silenzioso, muto.
Tutti eravamo consci che, da quel momento, i giochi sarebbero divenuti irreversibili. Stava per concedersi e offrire il suo corpo ad un uomo appena conosciuto.
Sì, ero geloso, ma allo stesso tempo desideravo osservare ogni particolare del piacere che già vedevo nascere nella mente e nel corpo della mia donna ed in quello del giovane nero. Avrei voluto immortalare con un video, i visi, le voci, e i silenzi che precedono la decisione irreversibile di realizzare le fantasie di coppia.

Le ha incominciato ad insaponare le spalle mentre l'acqua tiepida, che scendeva sul suo corpo, anziché spegnere il fuoco del desiderio, lo alimentava, diventando una carezza della mano calda e scivolosa, che amplificava l'eccitazione della mia donna. Il sapone veniva sapientemente utilizzato su ogni punto erogeno del suo corpo e la eccitava e le provocava lussuriosi brividi di piacere.

Tutto veniva ampliato nella mia mente, facendomi intuire i suoi desideri, la sua libidine, la sua lussuria.
Ogni minimo particolare, era fatto da infiniti particolari, e la scena la vedevo al rallentatore perché la mia mente partecipava alla crescente eccitazione del suo corpo. Le immagini che mi giungevano mi anticipavano il piacere che lei avrebbe avvertito nell'attesa dell'attimo successivo. Avveniva come quando un attaccante, avendo superato il portiere, fa gridare "Goal" prima ancora che ciò avvenga.

Lui stava per scendere nel canale dei glutei, e stava per accedere alle fonti del piacere che inevitabilmente avrebbero acceso
-in lei il desiderio di farsi penetrare e riempire in ogni buco, in ogni poro del proprio corpo ed
-in lui il desiderio di penetrare/riempire ogni vuoto del corpo di lei,
in un progressivo, crescente e reciproco piacere di °riempire e riempirsi°. Lo Yin e Yang, si fondono, si °compenetrano° e si soddisfano reciprocamente, (in un insieme armonioso di piacere puro) che culminano e straripano nel piacere scintillante dell' ORGASMO (solo allora ogni pieno ha finito di riempire il vuoto ed ogni vuoto si è riempito).

E' sceso tra i glutei, tra le natiche di mia moglie che (a riprova del piacere di sentirsi °riempire°), ha leggermente divaricato le gambe per facilitarlo. Mi riempivo a mia volta del piacere di vedere ogni loro °piacere°. Ad occhi chiusi le ha insaponato il sedere, le labbra vaginali, il pube, le ascelle ed il seno, i cui capezzoli erano diventati indecentemente duri (pieni di energia Yin). I suoi scomposti tentativi di difendersi dal solletico facevano parte del gioco sempre più intimo.
Stavo attento ad ogni particolare che mi mostrasse la sua metamorfosi da donna, madre e signora di classe, a donna libidinosa, eccitata e lussuriosa.
Lei era sul lato sinistro del nero.
L’ho vista prendere il sapone dalla mano di Abdullah ed ha incominciato a sua volta ad insaponargli il torace con la mano destra e poi, passando il sapone alla mano sinistra, gli ha insaponato i glutei e, senza pudore, gli ha abbassato il boxer che era teso sul davanti. facendogli sobbalzare il cazzo durissimo verso l'alto.
Lo ha insaponato tra le natiche e, mentre lui le facilitava il compito allargando un poco le gambe, e' arrivata ad insaponargli i due grossi coglioni neri che immaginavo pieni di sperma bollente pronto ad esplodere.

Gli si è messa davanti, gli ha preso il cazzo in mano, senza nessuna inibizione e lo ha insaponato rigirandoselo più volte tra le mani. Era bello vedere il contrasto della schiuma bianca sui coglioni neri, mentre la mazza tra le mani di mia moglie sembrava avesse preso a vivere di vita propria.

Ho osservato quanto è labile la pudicizia di una donna quando si trova tra le mani un bel cazzo duro che sa di poter utilizzare col consenso del proprio uomo. Sembrava perfettamente a suo agio col cazzo del nero in mano come se non avesse mai fatto altro nella sua vita.

Passando ad insaponargli le ascelle e il torace, lui si scherniva per il solletico mentre il grosso bastone nero oscillava e vibrava, puntando minaccioso verso la vagina della mia donna.

Poi, forse per la curiosita' di osservare bene il grosso bastone nero che non aveva mai visto, si e' piegata, e alzandogli con una mano il cazzo, gli ha di nuovo insaponato i grossi testicoli. La mano passava e ripassava dai coglioni alla verga, che impugnata e sollecitata dalle mani di mia moglie era diventata enorme.

Non badavano più alla mia presenza, ho assistito in silenzio, quasi trattenendo il fiato. Ero anch’io eccitatissimo, non avevo detto una parola, incantato dalla capacita’ di mia moglie di affrontare ogni novita’ con una disinvoltura incredibile, da troia navigata.

Ha preso il doccino e si e’ sciacquata il sapone di dosso e poi ha sciacquato Abdullah dall'alto verso il basso, poi, dirigendo il getto di acqua, in mezzo alle cosce del nostro amico, ha passato piu' volte la mano sui testicoli e sul cazzo per liberarli del sapone. Sono usciti dalla doccia con Helen che trainava Abdullah tirandolo col cazzo in mano.

Le ho passato gli asciugamani.

Lo ha asciugato meticolosamente, sul cazzo, sui coglioni e negli inguini, poi ha messo il cazzo nell'asciugamano e lo ha frullato tra le mani per asciugarlo, o forse per eccitarlo oltre il limite del possibile..

Vedere l'interesse di mia moglie per l'impudica mazza, che eccitazione mi dava e che bell’effetto facevano, le sue mani bianche sul grosso cazzo nero di Abdullah. Sono venuti in camera, dove io li avevo preceduti.

Lo ha fatto sedere sul bordo del letto e poi lo ha spinto facendolo cadere sulle spalle in modo che il lungo dardo nero ha puntato il soffitto. Si e’ piegata accarezzandogli il ventre, i testicoli e tutta la mazza. Lo lisciava con il palmo della mano con movimento rotatorio e poi lo strusciava dalla base verso l’apice stringendolo tra pollice ed indice. La zoccola lo stava segando con una abilita' sconosciuta.
.
Mi sono spogliato anche io e ho incominciato ad accarezzarle le spalle, infilando le mani sotto le ascelle per arrivare ai seni. La libidine ormai aveva rotto i freni della pudicizia e lasciava spazio al piacere della lussuria dei corpi. Si e’ abbassata ed ha accennato ad un pompino che raramente mi aveva fatto, facendolo strusciare, sulle labbra carnose, in una speciale carezza, che raggiungeva il prepuzio con la punta aguzza della lingua.

Lo ha accarezzato tutto e poi tirandolo per le mani, lo ha fatto alzare per prenderne il posto. Il giovane ha capito subito le intenzioni e le voglie della mia signora. Si e’ avvicinato con la bocca alla figa incominciando a leccarla tutta. La lingua lappava le labbra vaginali come se leccasse un grosso gelato e le labbra si aggrappavano al clitoride schiacciandolo e poi tirandolo e facendolo ergere dall'eccitazione come il pistillo di un giglio.

Sono salito sul letto e proprio mentre glielo davo in bocca, forse per un riflesso di amore verso di me, ha goduto sotto la lingua del nero, bagnando il letto di sborra vaginale. L’orgasmo e’ stato violento con spasmi e gemiti in parte trattenuti per evitare uno scandalo in Hotel.

Dopo un po, il nero ha ripreso ad accarezzarle la figa inserendo di tanto in tanto una falange per stimolarle il punto G, poi dopo aver baciato piu' volte le labbra vaginali, si e’ alzato, ha preso il duro cazzo in mano e lo ha diretto verso la figa della mia signora che mi ha guardato, ricevendone un assenso senza condizioni. Era giunto il momento in cui la porta della vagina sarebbe stata aperta e violata da un altro uomo in mia presenza. Avevo temuto quel momento perche’ poteva essere un momento di gelosia, ma vederla godere e bagnarsi come una porca mi ripagava da ogni gelosia.

Il grosso prepuzio, lentamente ma decisamente si è introdotto tra i petali del fiore del paradiso e scomparendo alla vista dei comuni mortali, si è addentrato fino in fondo per riempire ogni yang.
I gemiti di piacere di mia moglie erano incredibili, una gatta in calore che si teneva dentro 20 centimetri di cazzo.

Dopo qualche tempo, che e’ stato fermo in vagina, per farle gustare la presenza del bastone del piacere, ha incominciato a scoparla alzandole le gambe al cielo sulle sue spalle… il bacino del nero entrava ed usciva potentemente tra le cosce della mia donna. Non potevo piu' assistere senza partecipare, le ho dato il cazzo in bocca e lo vedevo entrare tra le sue labbra ogni volta che Abdullah la spingeva affondandole il cazzo in figa. Che bello... me lo succhiava facendomi il bocchino al ritmo imposto dalle penetrazione del grosso batacchio di Abdullah.

Quante volte l’avevo immaginata con un cazzo in bocca ed uno in figa, finalmente vedevo soddisfatto il mio ed il suo recondito desiderio. Mentre il nero la scopava e lei me lo succhiava mi sono steso al suo fianco e le ho stretto le tette, le ho accarezzate, pigiate ed allungate, le ho stimolato i capezzoli per aumentarne la libidine e poi sono andato ad accarezzarle il duro ed eccitato clitoride… Si è aggiustata, muovendosi per gustarsi il cazzo in bocca ed in figa e per facilitarmi il lavoro al clitoride… Gemiti indescrivibili riempivano la camera e quando io le ho detto al colmo dell'eccitazione "adesso ci vorrebbe un altro cazzo nero per piantartelo nel culo", ha incominciato a godere ululando un lunghissimo orgasmo, incurante del fatto che avrebbero potuto sentirci gli altri ospiti dell’hotel.

Abdullah ha assecondato il ritmo delle contrazioni vaginali di mia moglie facendole sentire la mazza fino all'ultimo. Aveva resistito fino a quel momento poi mia moglie gli ha preso i testicoli e tirandoli gli dava il tempo delle penetrazioni, contemporaneamente il movimento strusciava il clitoride in modo che ha di nuovo gridato "godoooo, siiii godo di nuovooooo" e cio' ha fatto scattare la molla dell'orgasmo del nero che la stava scopando a pelle e forse stava pensando di estrarlo all’ultimo momento ma lei tirandoselo dentro per i coglioni, non glielo ha permesso, perché voleva sentire gli spruzzi di sperma bollente direttamente sull'utero.

L’idea di sborrarle dentro col mio consenso deve averlo ulteriormente eccitato, e dopo alcuni poderosi colpi di addome ha ululato il suo orgasmo, ha alzato il volto al cielo come per ringraziare il Dio del piacere e le ha sborrato dentro mentre mia moglie, andandogli incontro gli strizzava con la vagina tutta la sborra possibile. Siamo rimasti cosi’ stesi sul letto per un tempo indeterminato e poi ci siamo ripresi. Io ho baciato mia moglie mentre lei dava un’ultima carezza al cazzo di Abdullah e ci siamo rivestiti, e salutati con la speranza di rifarlo.

Solo dopo che lui e’ andato via ho ricordato a mia moglie che io non avevo goduto e mettendola COSI' COME era stata sotto il nero anche io l’ho scopata a lungo e mentre lei si masturbava il clitoride, conscio che avrei sborrato sulla sborra del nero, abbiamo raggiunto un lungo orgasmo che ha sancito un nuovo tacito consenso al desiderio di far l’amore in tre. Da allora abbiamo vissuto senza nasconderci nulla. l'ho riletto, mi e' piaciuto, se anche per voi è stata una lettura eccitante, gentilmente votate e lasciate un commento...
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