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Mio Marito A Casa Di Omar 2a parte


di coppiaestero
29.08.2023    |    739    |    3 8.7
"Come ho risposto ve lo dirò nella terza ed ultima parte di questo racconto..."
-Bene caro, adesso... Mi ferma, Non mi fa parlare.
-Cara... non ho ancora finito. Mi sono alzato il pantalone, coprendomi le chiappe e lui si è sistemato il pantalone e si era abbottonato la patta. Abuamar, aveva cucinato ascoltando i nostri gemiti di piacere, e aveva assistito di tanto intanto a ciò che noi facevamo a poca distanza da lui. Ci ha chiamati a tavola, mi ha fatto sedere vicino a lui, quasi temesse che andassi via. Era visibilmente arrapato e a tavola approfittava di ogni occasione per toccarmi il sedere. Rideva ad ogni battuta, per accarezzarmi le cosce, e mettermi la mano nel solco delle natiche arrivando a stimolare, col polpastrello del dito medio, lo sfintere più volte violato da Omar. Mi voleva scopare. –“A te piacere cucina preparata da me?”- Sì! È ottima bravo! -“Adesso noi mangiare e poi tu mi fai un pompino?”- Voleva assicurarsi che ci sarei stato a farmi inculare anche da lui. Il cazzo non gli stava più nel pantalone; la voglia di godere doveva essere incontenibile.

Mi ha preso la mano e l'ha portata sul suo inguine. Ho stretto il pacco da sopra il pantalone. Era durissimo, Un brivido di desiderio è sceso lungo la schiena fino all'anello più volte violato negli ultimi giorni. Non nascondo che in diversi momenti ero stato sul punto di chiamarlo per riceverlo in bocca mentre Omar me lo sbatteva in culo. Soprattutto quando Omar mi stimolava le labbra col dito che mi scivolava in bocca. Perciò, avendo l'opportunità di realizzare la fantasia di assaggiare il cazzo dell'altro nero in bocca, ho deciso di farlo godere subito e senza indugi mi sono abbassato sotto il tavolo. Gli ho sbottonato la patta ed ho tirato fuori la verga durissima. Ho avvicinato la bocca e ne ho ingoiato più della metà. Uuuuuhhhmmm gemeva Abuamar. --"Sei brava a fare i bocchini, checca... sei più brava di tua moglie"-

Lo ingoiavo tutto e lo leccavo come se non avessi fatto altro in vita mia. Passavo a bocca aperta sul cazzo, passandolo sulle labbra e con la lingua leccavo tutta la verga e mi fermavo a sollecitare il frenulo leccandolo e succhiandolo. La mano sinistra del nero, aveva raggiunto la mia testa, mi stropicciava i capelli, come una specie di rude carezza, e poi me la teneva ferma per scoparmi in bocca facendomelo scivolare tutto in gola.

Mi ha sborrato un fiume di sborra. In parte è rimasta in bocca ed in parte è caduta a terra. Ho ingoiato
tutta la sborra che avevo in bocca, facendolo per la prima volta in vita mia, e mi è sembrato molto eccitante anche perché subito dopo riprendendoglielo in bocca, gli ho permesso di eruttare gli ultimi schizzi direttamente in gola.

Mi sono rialzato e seduto al suo fianco, credendo di averlo soddisfatto Invece straordinariamente il cazzo non si è nemmeno ammosciato, è rimasto duro, anche se leggermente più tenero. Non lo ha messo nel pantalone. Col cazzo sventolante, mi ha sollevato, mi ha portato al divano più in ombra e, come aveva fatto Omar mi ha girato e piegato poggiandomi con le mani sulla spalliera. Mi ha scoperto il culo strattonando il bordo posteriore dei pantaloni (cosa che mi fa sentire troia persa). Mi ha aperto le chiappe con le dita delle mani, ha avvicinato la testa del cazzo al culo (senza prenderselo in mano). Mi sono piegato al meglio e gli ho permesso di centrare il buco. Quando è stato certo di aver centrato l'anello rugoso, mi ha tirato a se per i fianchi ed è sprofondato dentro di me, facendomi sentire il piacere immenso di essere preso, posseduto come una cavalla in calore.

Era più violento di omar, mi dava dei colpi profondi e quasi dolorosi mentre con le manoni mi schiaffeggiava le natiche come se fossi una cavalla da far trottare col cazzo in culo. Mi stava praticamente violentando, quando ad un tratto si è aperta la porta e si sono affacciati due giovani di colore. Mentre mi divincolavo per togliermi da quella posizione vergognosa, Abuamar, con le sue mani mi ha tenuto fermo, impalato, con l'inguine tra le mie natiche e cercava di rassicurarmi dicendo di stare tranquillo che erano dei loro coinquilini.

Mi teneva per i fianchi col cazzo arpionato nel mio culo, senza nessuna possibilità di sfuggirgli. Mi ha rassicurato, mi ha accarezzato le spalle, i fianchi, le cosce, le chiappe, mi ha stropicciato i capelli e poi ha ricominciato a scoparmi, mi ha infilato un dito in bocca, infilandolo ed estraendolo come un piccolo cazzo. Ciò ha esaltato la fantasia di prenderne due contemporaneamente, e la libidine è cresciuta regalandomi un piacere incredibile in cui il mio ano spontaneamente pulsava di piacere e stringeva e rincorreva il cazzo ogni volta che si allontanava.

Ha continuato ad incularmi schiaffeggiandomi le chiappe per farmi trottare sul cazzo duro. Incurante della presenza dei suoi amici, mi scopava in profondità, con colpi violenti. Ho incominciato a gemere andandogli incontro ad ogni affondo. Avevo voglia di sentirmi sborrare dentro, ho allungato la mano ai coglioni che mi colpivano, li ho accarezzati e strizzati ed in poco tempo Abuamar, dando delle bordate incredibili sulle mie chiappe ha gridato –“godoooooooooooooo checcaaaa godoooooo troiaaaaaa”- e, come avevo desiderato, mi ha schizzato in culo la sborra calda, facendomi gustare le pulsazioni involontarie del cazzo che stava sborrando nella profondità del retto.

Il mio cazzo aveva emesso un liquido di eccitazione prespermatica che era colato sul divano, ed era rimasto dritto durante tutto il rapporto. Non lo avevo toccato per evitare di godere prima di sentirmi riempita di sborra. Non avevo goduto, però il piacere di essere sbattuto aveva soddisfatto le voglie più nascoste del mio lato femminile. Me lo stava facendo tenere dentro, schiacciando il bacino tra le chiappe. Mi permetteva di gustarlo fino all'ultima pulsazione. I suoi amici gli hanno chiesto se potevano incularmi pure loro perché erano mesi che non scopavano. Da zoccola ho subito pensato: -°chissà come sono pieni i loro coglioni°- Non avrei mai creduto che in 2 giorni sarei passato da etero a checca che gode facendosi riempire il culo di sborra da superdotati neri. Come ho risposto ve lo dirò nella terza ed ultima parte di questo racconto.
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