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Una gita molto particolare - parte seconda


di PattyeFranco
31.05.2015    |    12.485    |    8 9.6
"Il Biondino nel frattempo si limitava a baciarmi ed accarezzarmi ovunque, sul seno, sulla pancia, le sue mani erano in continuo movimento, mentre io con..."
La notte passò tranquilla, ma la sorpresa fu alla sveglia. Mio marito era nel letto in cui doveva dormire Fabio, e dormiva proprio di gusto, non so a che ora fosse rientrato, ma sicuramente molto dopo di noi.
Subito si svegliò anche Fabio che vedendo Franco in quello che doveva essere il suo letto, si rammaricò un pochino.
Gli spiegai subito, che non c’erano problemi, d’altronde non c’era niente di male. Restammo comunque ancora nel letto, approfittando per farci un po’ di coccole. Si sa, quando si è a letto nudi le coccole si sentono ancora più volentieri.
Mio marito si svegliò dopo un bel po’, augurandoci subito la buona giornata. Ci mise un po’ veramente a riprendersi, ma poi disse con un grosso sorriso, fu: “Passata bene la serata?”, Fabio rispose solo con un semplice sorriso, invece io decisi di fingermi un po’ gelosa e gli risposi con tono da arrabbiata: “Hai anche il coraggio di chiedere a noi come è andata la serata? Tu prendi e sparisci con quella, non mi fai sapere niente e rientri a chissà che ora, se non era per Fabio, ieri sera per farti dispetto mi sarei fatta chiunque mi passava davanti, fortuna c’era lui a trattenermi, poi chissà che nottata con quella è? Te la sei fatta bene bene?”, a questa mia risposta e con quel tono, gli si smontò decisamente il sorriso, e non rispose, anche Fabio rimase sorpreso per la mia risposta, ma mi girai subito per fargli capire che fingevo. Non passò molto e vedendo Franco molto abbattuto per la mia risposta, non seppi resistere, mi alzai e andai subito da lui baciandolo e dicendogli che scherzavo, non riuscivo a vederlo così affranto e magari rovinargli l’entusiasmo per la bella serata che poteva aver passato.
Dopo un grande respiro, riprese subito il suo sorriso. Fabio intanto si alzò e andò a farsi una doccia rinfrescante, mentre io e lui restammo a raccontarci tranquillamente le nostre rispettive avventure.
Fu fantastico parlare tranquillamente di ciò che era successo, scoprii pure che un pochino di gelosia in me c’era, ma una buona gelosia. Non provai però nessun cattivo sentimento, anzi fui felice per lui, si era preso pure lui le sue soddisfazioni.
Andammo poi a far colazione per poi andare in spiaggia, e per tutta la mattinata non si fece altro che parlare delle nostre rispettive avventure e delle sensazioni provate. Mio marito mi raccontò che la signora in un primo momento era molto titubante, non aveva mai tradito il marito, ma era stata molto colpita da Franco.
(Questo è il racconto che mi fece mio marito, ovviamente non mi sarà facile descrivere le loro sensazioni, se non dalla descrizione di mio marito).
Quando al locale se ne erano andati, lei non era ancora convinta, aveva un po’ di timore anche di me, sapendo che io e Franco eravamo sposati, ovviamente non sapeva niente della nostra complicità in certe situazioni, ma Franco provvide a spiegarglielo mentre passeggiavano, riuscì in quel modo ad incuriosirla, così da fargli passare quel po’ di timore che gli impediva di lasciarsi andare.
Dopo la passeggiata si fermarono in un pub, e in compagnia di una birra riuscì a farle capire, che anche nel caso fossero finiti a far qualcosa, il suo non sarebbe stato un tradimento nei miei confronti, in quanto io sapevo della possibilità. Riuscì così ad icuriosirla, ma anche ad eccitarla, i suoi racconti riuscirono a farla cadere in tentazione, così che già al pub lei si lasciò andare, anche se titubante, in un bacio.
Mio marito, fortemente attratto da lei, no si tirò di certo indietro, anzi si mise deciso a baciarla con l’intensità che io ben conosco. Così cominciò la sua avventura, lei sempre più aperta a questa nuova esperienza. Più si baciavano, più lei si eccitava, così da decidersi ad uscire ed andarsene da un’altra parte.
Decisero così di andare direttamente all’albergo e subito in camera di lei, dove lei fortemente eccitata dalla situazione, continuava a baciarlo profondamente attaccata al suo collo. Si ritrovarono così a furia di baci, sdraiati sul letto, dove lui iniziò con lo slacciargli la giacca e la camicetta, scoprendo anche che non aveva reggiseno.
Aveva un seno molto sodo e grosso, la voglia e l’eccitazione era talmente tanta per entrambi, che comunque nel giro di poco, dopo intensi baci e carezze, anche lei allunga timidamente la mano sul passero di Franco, che tremendamente eccitato, era già sull’attenti e pronto al loro piacere.
Dopo questi primi approcci, lui infilò finalmente la mano sotto la gonna e scostandogli le mutandine, scopri quanto era già tremendamente eccitata, aveva la passera già piena di umori.
Così senza dare a lei molti preavvisi, le tolse la gonna e le mutandine e si abbassò a fare ciò che sapeva far benissimo, cominciando con il leccargli la passera dapprima sulle labbra aprendola bene con le dita.
Poi la lingua passò sul clitoride, cominciando anche a infilargli le dita, facendogli una bella masturbazione. La signora (che chiamerò da ora in poi Marta), era talmente eccitata e presa dalla situazione e dall’ottimo lavoro di Franco, gemeva e si dimenava già con intensità.
In quella preliminare fase di leccamenti, baci e dita nella passera, lei ebbe subito un orgasmo e anche molto intenso. Franco osò a quel punto ad allungare un dito anche nel buco dietro, dove lei senza problemi si lasciò fare, cominciando a godere ancora di più. Franco vista la sua reazione, si impegnò ancora di più, lasciando due dita nella passera e l’altro nel dietro, e muovendoli sempre più intensamente fino a fargli avere ancora un orgasmo da paura, gli scappò pure un urlo di piacere oltre al gemere e contorcersi.
Dopo questo tremendo orgasmo, Marta lo fece sdraiare sul letto, togliendogli pantaloni e boxer, per iniziare un favoloso pompino, opera di leccate e succhiate da far paura, si vedeva che l’esperienza non gli mancava.
Era molto presa con quel lavoro di bocca, così da portarlo quasi a venire.
Si fermò per evitare tutto questo, e si mise a baciarlo. Ma lui non riuscì a resistere, quindi le allargò le gambe e si piazzò sopra, lui aveva troppa voglia di entrare in quella passera, e lei troppa voglia di sentirsi penetrare.
Iniziando con un deciso ed intenso movimento, Franco riuscì in quel modo a farla godere di nuovo, erano troppo eccitati entrambi, subito dopo questo orgasmo, lei capovolse la posizione, fece sdraiare sul letto Franco e cominciò così a cavalcarlo, potendo così gestire meglio il proprio godimento, Dapprima con movimenti molto lenti, per impedire che Franco estremamente eccitato, godesse prima del tempo e per poterselo così godere più a lungo possibile, lui nel frattempo le stringeva quei grossi seni, riuscendo perfino a succhiargli i capezzoli, tanto che lei scoppiò in un nuovo orgasmo, aumentando sempre di più il ritmo.
Al culmine di quell’orgasmo, lei se lo sfilò e abbassandosi continuò con uno spettacolare pompino a cui Franco non riuscì a durare a lungo, nel momento in cui gli disse che stava per venire, lei insistette con più intensità, facendolo godere nella sua bocca, continuando a succhiarglielo e leccarglielo fino all’ultima goccia, Franco fu esageratamente entusiasta di questo suo riempirsi la bocca del suo sperma, ciò che con me non succedeva mai.
Comunque ben per lui la cosa continuò ancora per buona parte della notte, con Marta sempre più piena di voglia e sempre più intenta a godersi la serata. Dopo tutta la notte lei gli confessò che era molto tempo che non godeva così tanto, e che il marito non l’aveva mai fatta godere con così tanta passione, anche perché non aveva proprio fantasia nel letto, confessandogli inoltre che era tempo che fantasticava su una situazione del genere, sognava proprio di tradire il marito, ma senza mai averne avuto il coraggio di farlo, ma tutto questo finalmente era diventata realtà e non più solo un sogno.
Rimane che dopo tutto questo racconto di mio marito, io mi ritrovai con una certa voglia, il racconto mi aveva proprio eccitata. Mi attaccai così decisamente a lui e cominciai così a baciarlo, stringendolo forte, e questa volta capii anche, com’erano i suoi sentimenti quando la cosa era all’inverso, nonostante tutto ero felice per lui, e sentivo di amarlo ancora di più.
Si era tolto un capriccio e mi fece capire, che per tutto l’weekend poteva continuare, ma senza ancora sapere come. Rimane tuttavia che mi ero eccitata, ma eravamo in spiaggia e più che baciarlo non potevo fare.
Altre novità capitarono però nel pomeriggio dopo pranzo.
Io non avevo proprio voglia di tornare in spiaggia, ma avevo voglia di girare per negozi, ma lui non era dell’idea, non amava molto girare per negozi, quindi decisi di chiedere a Fabio di accompagnarmi.
Lui accettò, ma prima diede uno sguardo a Franco, quasi per avere il suo benestare, che logicamente non poteva che essere positivo.
Così io e Fabio ci avviammo in giro tra i negozietti di Saint Tropez. Naturalmente per la maggior parte negozi di abbigliamento, in uno trovai un fantastico abitino, era fantastico, un abito a stile anni 50/60, che decisi di provare assolutamente.
Subito il commesso si offrì di aiutarmi, Fabio era proprio solo un assistente, quindi entrai nel camerino e lo provai con entusiasmo, che subito si trasformò in delusione, era stretto.
Chiamai Fabio nel camerino per sentire il suo parere, anche lui mi confermò il mio dubbio, quindi chiamai pure il commesso che subito si rese conto del problema, andò subito a cercarne uno uguale di una misura in più, ma niente non c’era.
Era dispiaciuto, ma io ero molto più dispiaciuta di lui, mi piaceva proprio tanto quel vestito, e se ne accorse. Mi fece capire di aspettare un attimo, si allontanò e tornò con un fantastico ragazzo, biondo e con dei lineamenti assolutamente perfetti, era il sarto del negozio.
Si avvicinò e cominciò ad armeggiare con l’abito, le sue mani si muovevano con precisione, infilandole anche sotto la gonna. Che strana sensazione mi provocava. Fino a che mi disse che si poteva sistemare senza ulteriori spese, e che se poi non fosse stato di mio gradimento il lavoro, avrei potuto non prenderlo. Mi invitò di conseguenza a togliermi l’abito, dicendomi che nel giro di un paio di ore avrebbe fatto il lavoro. Non se ne andò mentre mi spogliavo, rimase a guardare senza farsi troppi problemi, anche Fabio rimase lì, quindi mi ritrovai a spogliarmi davanti ad entrambi.
Quel biondino mi guardava con insistenza mentre mi spogliavo, e vista la sua bellezza mi stava turbando, ma anche eccitando. Anche Fabio si accorse del mio turbamento e non appena si allontanò il biondino mi disse: “Patty, non farti prendere da facili entusiasmi, siamo in un negozio, quel tuo sguardo mi fa pensare”,
al che io terribilmente eccitata da un susseguirsi di avvenimenti (Il divertimento e lo spettacolo sul pullman, la serata passata con Fabio e Luigi, il racconto di mio marito), non riuscivo a nascondere i miei pensieri, quindi risposi a Fabio: “Lo so, ma non so cosa mi sta prendendo, magari non è niente, ma ti prego cerca di reggermi il gioco, quando torniamo a provare il vestito”.
Fabio con un sorriso furbetto, mi fece capire che avrebbe giocato volentieri. Mentre uscivamo, il commesso ci riconfermò di passare dopo un paio d’ore. Ne approfittammo per visitare altri negozi, ed in uno di intimo trovai un completino fantastico, reggiseno e mutandine celesti, con una trasparenza impressionante. Lo comperai senza indugio. Poi andammo in un bar a prenderci una birra, e approfittai per andare in bagno e mettermelo subito, facendolo notare subito a Fabio, che mi disse con una battuta: “bellissimo e sensualissimo, voglio proprio vedere la faccia di quello, quando tornerai a provare il vestito, non ti toglieva gli occhi di dosso prima, immagino dopo”, sorrisi e gli risposi: “spero, ma che non si limiti a guardare però”.
Arrivata più o meno l’ora, tornammo al negozio, entrando vidi l’abito infilato su una specie di manichino, non era cambiato per niente, non aveva perso il suo stile. Il negozio si era ormai svuotato, anche perché era quasi ora di chiusura, Subito mi venne incontro il Biondino pieno d’entusiasmo.
Subito mi invitò a provare l’abito, e anche questa volta dovetti spogliarmi davanti a lui, che alla vista del mio nuovo intimo, sgranò letteralmente gli occhi, le mutandine lasciavano trasparire tutto, e anche il reggiseno non era da meno.
Anche Fabio lasciò trasparire qualcosa, un grande espressione di desiderio e piacere. Entrambi mi lasciarono senza fiato, quegli occhi che mi guardavano con goduria.
Mi infilai subito l’abito, e mi resi conto che era perfetto, non stringeva più e mi vestiva in modo perfetto, il Biondino ancora non contento, si inginocchiò di fronte, iniziando ad armeggiare sotto la gonna, le sue mani così facendo mi sfioravano letteralmente le cosce, ma in alcuni momenti addirittura la passera, mi stava intrigando questo suo fare, avevo la sua faccia proprio lì, davanti alla passera a poca distanza da un bel colpo di lingua, era troppo bello.
Ero eccitata per come mi vestiva l’abito, ma anche perché il Biondino mi stava veramente intrigando.
Dopo quel suo armeggiare, mi invitò a fare una piccola camminata fuori dal camerino, e tremendamente eccitato mi continuava a dire: “Fantastico, bellissimo ti veste una meraviglia” (tutto questo in perfetto francese, io ho tradotto), poi sottovoce Fabio sorridendomi, mi fece una battutina: “Io ti preferivo senza”.
Dopo la mini sfilata mi invitò a toglierlo, perché doveva finire degli ultimi ritocchi di cucitura, 5 minuti non di più.
Il negozio si era svuotato del tutto, anche il commesso se ne era andato, rimase solo il Biondino, quindi tolsi il vestito e glielo consegnai. Si allontanò sparendo dietro una porta, io rimasi in mutandine e reggiseno, con le scarpe ancora ai piedi. Feci per rivestirmi, ma notai Fabio che mi guardava con desiderio e calore, quindi tutta eccitata per l’entusiasmo dell’abito, ma anche dal Biondino, mi lasciai trasportare dal desiderio, mi avvicinai a Fabio cominciando a baciarlo con ardore, ero troppo euforica per tutto, tanto che entrambi ci lasciammo veramente andare.
Fabio anche lui preda da tanto eccitamento e tanta passione, mi infilò una mano dentro gli slip, cosa che non doveva fare a me nello stato in cui mi trovavo, lo lasciai letteralmente fare, mi stava salendo una calura nel corpo indescrivibile.
Ci baciavamo con grande intensità, la sua mano mi toccava la passera, con un dito che andava a stuzzicare sul clitoride, stavo letteralmente perdendo proprio il filo del pudore. Ero talmente presa che chiusi gli occhi lasciandomi trasportare sempre più dal piacere, Fabio mi stava proprio facendo impazzire, ma anche lui era estremamente preso dalla bramosia di toccarmi, baciarmi e sicuramente altro.
Durante tutto questo ardore, Fabio ebbe un attimo di esitazione, ma poi continuò con maggiore intensità, sollevandomi pure il reggiseno, e cominciando ad accarezzarmi e baciarmi il seno.
Aprendo gli occhi un attimo, dallo specchio vidi il Biondino seminascosto che ci guardava. Non era possibile, mi ero quasi dimenticata che c’era in giro anche lui, e che prima o poi sarebbe comparso, sottovoce, glielo dissi a Fabio, che mi rispose sempre sottovoce: “Si l’ho visto comparire, ma come ci ha visti, si è fermato dietro quell’espositore e non si e più mosso, ma ogni tanto guarda, ma non sono riuscito a fermarmi”.
Quindi presa ancor di più dall’euforia e dalla libidine, gli risposi: “Fai finta che non c’è e continua, non fermarti ti prego, sono troppo elettrizzata”, così che lui senza farselo ripetere due volte, ricominciò a baciarmi con maggiore intensità.
Ora, sapendo che il biondino ci stava osservando, fu come gettare benzina sul fuoco, non solo su di me, ma anche su Fabio, che preso dall’esuberante desiderio, si inginocchiò di fonte a me e abbassandomi gli slip, cominciò a baciarmi la passera, per poi insinuarsi con la lingua, passandola sulle labbra e fermandosi poi sul clitoride, stavo per scoppiare, ansimavo dal piacere, ero tutta un fermento.
Guardavo nello specchio ogni tanto, e vedevo il Biondino sempre più preso dall’eccitazione, più di una volta lo vidi pronto ad avvicinarsi, ma poi si bloccava, questa situazione era estremamente esaltante.
Quando Fabio alla fine arrivò ad infilarmi anche due dita nella passera, scoppiai letteralmente in un gemito di piacere, che con la sua intensità e il suo slancio, si trasformò in gemiti di godimento, stavo godendo.
Un orgasmo intenso ed estremamente esagerato, ero fuori di me, presi addirittura Fabio per i capelli, spingendolo sempre più sulla mia passera.
Fu in questo preciso momento che sentii delle mani accarezzarmi sulla schiena, non erano certo quelle di Fabio, queste man si portarono fino ad accarezzandomi il seno, non osai guardare nello specchio, sapevo che poteva essere solo il Biondino.
Quell’orgasmo aumentò ancor più d’intensità, era un interminabile piacere, quelle mani andarono sempre più giù, fino a sfilarmi totalmente gli slip e poi tornando su a slacciarmi il reggiseno.
Ero nuda, tra due uomini al massimo dell’effervescenza, io ero proprio come ubriaca, sentivo un’ebbrezza indescrivibile dentro di me. Le mani del Biondino mi stavano accarezzando ovunque, ma poi iniziò anche con il baciarmi ovunque. Fabio insisteva sempre più con le dita e la lingua e io sempre più ansimavo e mi contorcevo di piacere, fino ad un ennesimo e sconcertante orgasmo.
Dopo questo orgasmo, Fabio si fermò decisamente, alzandosi in piedi e cominciando a baciarmi con desiderio. Ne approfittai per cominciare a spogliarlo, slacciandogli i pantaloni e abbassandogli il tutto, e aiutandolo poi a togliersi pure la maglietta, lo volevo nudo anche lui.
Poi mi girai di scatto per baciare il biondino, che sorpreso dalla mia frenesia si bloccò un attimo, poi si lasciò timidamente baciare, approfittando di spogliare anche lui.
Ero proprio preda da un’ubriacatura, sentivo talmente tanta ebbrezza dentro di me, che li misi uno di fianco all’altro e mi inginocchiai di fronte a loro, e sorpresa delle sorprese, mi ritrovai di fronte, dopo quello di Luigi la sera prima, una nuova mostruosità, il passero del Biondino era indescrivibilmente grosso e lungo.
Dopo un attimo di ammirazione, cominciai a baciarli e succhiarli entrambi alternandomi da un all’altro. Quello del Biondino, quasi faticavo a farlo entrare nella bocca, sebbene enorme, non era eccessivamente duro, ma era piacevole, baciarlo, leccarlo e succhiarlo, ma non andavo oltre il glande, masturbandolo anche.
Fabio, mi sembrò quasi spiazzato, dalle dimensioni del mostruoso totem del Biondino, non che il suo fosse piccolo, anzi per la normalità era ben fornito, decisi così di dedicarmi maggiormente a quello di Fabio.
Mentre con la bocca mi dedicavo al passero di Fabio, con una mano continuavo a masturbare quello del Biondino, che non diventava mai eccessivamente duro, ma l’eccitazione saliva sempre di più, Fabio era agli estremi e aveva sempre più voglia di essere attivo nella situazione, tanto che ad un certo punto mi fece sdraiare su una specie di panca, si posizionò in fondo allargandomi le gambe e di nuovo si infilò con la testa e le mani, con due dita mi allargò bene le labbra e si mise a leccarla con dolce avidità, mi faceva sentire la sua lingua scorrere, poi lentamente andò a leccare fino al clitoride, che con le dita cercò di mettere più in risalto, per poterlo leccare meglio, era super impegnato a volermi far godere in quel modo ancor una volta.
Con quella lingua, mi stava letteralmente facendo impazzire, finchè infilò anche le dita, già stavo provando un terribile piacere, ma dopo la penetrazione delle dita, sentivo sempre più il piacere di quella lingua e di quelle dita. Poi Fabio non si limitò a quello, con un dito cominciò a stuzzicarmi anche dietro, per un po’ solo sfiorandolo, poi con una leggera pressione entrò anche li, iniziò un movimento in sincronia, sentivo le due dita nella passera e quello nel buco dietro, muoversi assieme, talmente forte il piacere che un altro orgasmo non si fece attendere.
Il Biondino nel frattempo si limitava a baciarmi ed accarezzarmi ovunque, sul seno, sulla pancia, le sue mani erano in continuo movimento, mentre io con una mano tenevo stretto il suo passero.
Proprio durante quell’orgasmo, vista la mia passera estremamente fradicia di umori, Fabio si decise e si alzò, alzandomi e allargandomi bene le gambe, posizionò il suo marmoreo passerò e dolcemente mi penetrò. Finalmente, volevo sentirmi proprio quello, una sensazione piacevolissima.
Come naturale cominciò muovendosi molto lentamente e facendolo scorrere per tutta la sua lunghezza, fino a quasi farlo uscire, per poi rientrare sempre lentamente, io gemevo e mi dimenavo per l’immenso piacere che stavo provando.
Il Biondino si era letteralmente attaccato al mio seno, ma io con una mano riuscii a tirarmi quell’enormità alla bocca, non riuscivo a prenderlo in bocca bene, quindi mi limitai a leccarlo e succhiarlo in qualche modo.
In tutto quel piacere Fabio cominciò ad aumentare il ritmo, facendomi sentire sempre di più i suoi colpi, portandomi di nuovo a godere, era impressionante, io ero proprio andata. Godevo sempre più, gemendo e urlando di piacere, più aumentava il ritmo più godevo, Fabio mi stava veramente facendo uscire di testa, ma anche lui stava per godere, ansimava e gemeva, infatti dopo il mio piacevole e forte orgasmo, si tirò indietro e scoppiò in un godimento quasi liberatorio, tanto che proprio appena fuori, mi spruzzò letteralmente addosso.
A questo punto ero quasi esausta ma ancora piena di piacere, anche il Biondino doveva godere, quindi presa ancora da tanta voglia, lo feci sedere e mi misi seduta su di lui, ma proprio in questo momento mi venne un dubbio: “ora questo, mi toglie la verginità per la seconda volta, ma ci passerà?” mi feci prendere da tanti pensieri, ma decisi di provarci ugualmente, me lo puntai sulla passera estremamente bagnata, e pensai di affondare, ma non appena si stava facendo strada, il dolore era immenso, non riuscivo ad affondare oltre.
Il Biondino mi guardava e scuoteva la testa, e mi diceva qualcosa in Francese, ma ero talmente concentrata a quella strana sensazione di piacere e dolore, che non capivo cosa dicesse, ma più tentavo di affondare più il dolore era forte, quindi decisi di fermarmi e scendere. Fabio mi guardava con curiosità, ma anche preoccupato, anche lui mi faceva cenno di non farlo.
A questo punto vidi il Biondino letteralmente più risollevato, poi in un Italiano po’ storpiato, mi disse: ”Sapevo che non saresti riuscita, so che non è possibile, anche io preferivo non farlo”, poi mi fece sedere, si alzò in piedi di fronte a me e cominciò a masturbarsi, era una cosa impressionante vedere quel coso davanti ai miei occhi, cercai in qualche modo ad avvicinarmi con la bocca o con le mani, ma quasi mi allontanava, dopo qualche attimo, arrivò a godere pure lui e lo fece venendomi sul seno, non eiaculò esageratamente, ma lo vidi venire, con estremo piacere.
Ora ero letteralmente esausta, l’ubriacatura era ormai passata, quindi mi rilassai. Il Biondino raccolse i suoi vestiti e si allontanò nel locale dove era andato per sistemarmi l’abito.
Tornò solo dopo qualche attimo e mi disse che se volevamo farci una doccia potevamo andare e che aveva messo due accappatoi puliti. In effetti avevo bisogno di una doccia, quindi con lo sguardo feci capire a Fabio di seguirmi, ci dirigemmo verso la doccia che era nell’altro locale, la sartoria. Una volta dentro, tirai di nuovo Fabio verso di me e lo baciai con un tenero e caldo bacio, provavo molto affetto per lui, quindi mi sentii di dimostrarglielo, poi ci infilammo nella doccia. Quando uscimmo dalla doccia, Fabio mi ricambiò quel bacio.
Quando tornammo di là, Fabio si rivestì, ma mentre tentai di farlo io, il Biondino mi fermò e mi fece infilare di nuovo l’abito che mi aveva sistemato, ma volle che lo infilassi senza l’intimo sotto. Un po’ sorpresa, ma lo feci, mi guardò bene facendomi ancora sfilare, alla fine mi ribadì, che andava benissimo e che mi stava esageratamente bene.
Anche Fabio mi disse che mi stava benissimo e che ero stupenda in quell’abito.
Dopo i loro complimenti, lo tolsi e mi rivestii, infilandomi pure l’intimo. Il Biondino prese l’abito e me lo sistemò in una confezione regalo , veramente speciale.
Al momento di pagarlo, ecco la sorpresa, non voleva assolutamente soldi, al che io un po’ scocciata, gli dissi che non era giusto, che tutto quello che era successo non c’entrava niente con l’abito e che volevo assolutamente pagarlo.
Ed ecco una nuova sorpresa, il Biondino mi guarda in viso, e timidamente, mi rivela con il suo Italiano storpiato, che era gay e che era la prima volta che aveva un contatto così da vicino con una donna, che era rimasto incantato nel guardarmi mentre amoreggiavo con Fabio, e che stranamente si era eccitato, quindi preso da un po’ di coraggio e curiosità si è avvicinato, Mi disse anche che ero riuscita a fargli provare delle sensazioni mai provate, sensazioni molto piacevoli, gli aveva fatto una strana sensazione anche il mio tentativo di infilarmi il suo passero, che non aveva mai assolutamente sentito il contatto e il calore di una passera, e per questo lui si sentiva in obbligo di ricambiare per la bella sensazione provata, rivelandoci pure la sua paura a confessarci questo suo essere gay.
A questo punto, sorpresa e senza parole, non seppi far altro che ringraziarlo, dicendogli però che il suo essere gay non era assolutamente un problema per noi, ognuno ha il diritto di scegliersi i propri piaceri, specialmente in queste cose. Anche Fabio non aveva più parole, ma ribadì con le sue parole il mio stesso concetto a riguardo dei gay. Quindi ci salutammo affettuosamente, ma prima di andarcene, ci invitò ad andare in un locale di Saint Tropez quella stessa sera, in segno di amicizia.
Io e Fabio ci guardammo e accettammo volentieri, ci consegnò l’invito del locale, dicendoci che se volevamo, potevamo portare anche qualche amico o amica, che non era un locale esclusivo per gay, a questo punto ci allontanammo.
Tornati in albergo, ne parlammo con Franco, raccontandogli il tutto e proponendogli di venire anche lui e Marta, con la quale ne parlammo a cena, sia a lei che a Luigi, e senza problemi entrambi accettarono.
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