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IN GABBIA!


di freddy15
27.11.2023    |    4.263    |    7 9.5
"Come ordinato all’ora stabilita sono dentro al bagno con tutto abbassato e il cazzo che mezzo eccitato è ben stretto dalla gabbia tanto che si vede benissimo..."
Sono passati 4 mesi da quando il mio Padrone Mario mi ha fatto la sorpresa di “regalarmi” la gabbia. Sì una gabbia contenitiva in acciaio per il mio cazzo!
Devo dire che quella sera mentre me la metteva ho vissuto una sensazione strana, mi vergognavo o forse, sotto sotto, mi sentivo umiliato e per questo anche eccitato. E proprio per questa eccitazione farmela indossare non è stato proprio facile, la misura era, come dev’essere, idonea al mio cazzo moscio, in modo da non permettermi l’erezione, se non dolorosa. Dopo vari tentativi sono riuscito a trattenre l’erezione, aiutato anche da qulache bel schiaffo alle palle del Padrone.
La prima sensazione è stata anche un po’ dolorosa, il mio cazzo che non aveva ancora capito tentava di rizzarsi ancora ma la gabbia faceva il proprio dovere ed il dolore provocato dalla costrizione del cazzo ha fatto il resto. Ecco ora ero proprio ingabbiato e il Padrone si è divertito tutta la sera ad eccitarmi per farmi abituare alla nuova situazione.
Dopo un paio di volte in cui tenevo la gabbia durante i nostri incontri il Padrone ha deciso che era giunto il momento di fare qualcosa di più intrigante, per Lui, e di più impegnativo per me.
Una sera dopo essersi divertito a sottomettermi mi ha comunicato che avrei dovuto tenere la gabbietta per tre giorni consecutivi, e che durante queste giornate mi avrebbe fatto spesso delle videochiamate di controllo.
Naturalmente con non poco timore ho accettato da bravo sottomesso, ma con il pensiero fisso di come sarebbe stato pericoloso andare in giro così ingabbiato, soprattutto al lavoro temevo che si potesse vedere od intuire cosa portavo sotto e la cosa mi agitava non poco. Comunque prima di uscire quella sera il Padrone ha messo il lucchetto, una specie di fascetta numerata che si poteva togliere solo tagliandola, e mi ha ricordato che dovevo tenerla per tre giorni e solo allora Lui mi avrebbe liberato. Se ne è andato ed io sono rimasto così, ingabbiato con i miei pensieri.
Quella notte mi sono svegliato tre volte perché ho avuto dei “tentativi” di erezione che mi hanno provocato immediatamente un fastidio, quasi dolore, quando la gabbietta mi stringeva il cazzo. Comunque mi sono svegliato presto con l’idea di prepararmi alla prima giornata di lavoro in quello stato. Ho pensato di indossare degli slip stretti in modo da tenere la gabbia ben aderente al corpo e di indossare invece dei pantaloni con le pence, un po’ larghi davanti insomma. Ho anche pensato di tenere indossata la giacca il più possibile sempre per evitare che si vedesse qualcosa. Ma il problema era che nella mia mente mi sembrava che invece fosse evidente quello che avevo sotto! Sono uscito di casa con questa ansia e arrivato in ufficio ho iniziato quasi a sudare dall’agitazione. Poi, un po’ alla volta mi sono reso conto che nessuno si accorgeva di niente e la giornata è iniziata bene. Alle 9,30 mi arriva un messaggio dal Padrone: “Ciao cagna, come hai passato la notte? Mi sa che hai dormito poco vero..(segue faccina che ride a crepapelle), alle 9,40 vai in bagno e aspetta la mia video chiamata con i pantaloni e le mutande giù. A dopo.”.
Come ordinato all’ora stabilita sono dentro al bagno con tutto abbassato e il cazzo che mezzo eccitato è ben stretto dalla gabbia tanto che si vede benissimo la cappella segnata dai ferri della gabbia, il fastidio aumenta ma non posso farci niente, sono eccitato. Arriva la chiamata, rispondo e compare il viso del Padrone che mi ordina immediatamente di inquadrare il cazzo cosa che faccio immediatamente, il Padrone se la ride e mi dice: “ma guarda come sei messa cagna! Hai il cazzetto in gabbia e ancora tenta di tirare! Bene vedo che è tutto a posto, saranno tre giorni fantastici per te ed il tuo cazzetto e mi saluta”. Appena messo giù resto a guardami e capisco che il Padrone ha ragione, saranno tre giorni intensi per me.
Comunque la prima giornata scorre veloce con altri due controlli, uno nel pomeriggio e uno dopo cena. Tutto sommato sto iniziando ad abituarmi e ho sempre meno tentativi di erezione. L’unica cosa è che ogni volta che devo pisciare mi sento strano, vedere il cazzo in gabbia che piscia mi da una sensazione di disagio.
La seconda giornata passa via tranquilla, nessuno sembra notare niente ed io sono più rilassato, quasi abituato direi. Sempre più l’eccitazione di sapermi in quelle condizioni è più mentale che fisica, visto che li sotto ho sempre meno erezioni, il dolore insegna! Altre tre chiamate di controllo e anche questa è andata.
Il terzo giorno la mattina arrischio di indossare un pantalone più aderente, mi controllo allo specchio e vedo che si nota un po’ di rigonfiamento ma tutto sommato potrebe essere una cosa ancora nella normalità e probabilmente è solo nella mia testa e perciò deciso di andare al lavoro così. La giornata passa e noto che la mia collega ogni tanto “appoggia” lo sguardo sul mio pacco, e capisco, o spero, che sia attratta dal rigonfiamento, magari starà pensando che ho un bel pacco! Se sapesse!
Al primo controllo in bagno il Padrone mi ordina di pisciare inquadrando il cazzo in gabbia e se la ride soddisfatto della visione. Poi nella chiamata del pomeriggio mi dice che passerà da me alle 22,00, di tenermi pronto e di preparare tutta l’attrezzatura. Mi dice anche di indossare le autoreggenti e di farmi trovare nudo.
Sono solo le 21,00 che sono già pronto e ansioso della visita del Padrone. So che stasera mi farà godere, sottomettendomi ed umiliandomi come solo Lui sa fare.
Alle 22,10 il Padrone suona al campanello, apro il portone giù e socchiudo la porta di ingresso del mio appartamento, sulla tavola sono bene disposti gli attrezzi, il collare, il guinzaglio, la frusta, le mollette, le corde, candele e accendino, i plug e anche il gioccatolino per dare le scosse che tanto ama usare sui miei genitali.
Pensavo che mi avrebbe liberato dalla gabbia e poi si sarebbe divertito, ma non è andata così, si è divertito per due ore mentre io ero ancora ingabbiato. Sapeva come e cosa mi eccita e perciò mi ha provocato parecchi dolorosi tentativi di erezione. Avevo il cazzo in fiamme e segnato dalla gabbia, perdevo in continuazione goccie di presperma che mi faceva leccare e dopo un po’ ero stremato e lo imploravo di lasciarmi venire. Solamente quando ha deciso che era arrivato il momento mi ha ordinato di allargare le gambe, ha preso la forbice e mi ha liberato e ordinato di segarmi e di venire sui Suoi piedi. Neanche a dirlo con un paio di colpi ho scaricato tutta la mia sborra e tensione sui piedi del Padrone e mi sono inginocchiato a ripulirli con passione.
La serata si è conclusa così, abbiamo parlato un po’ delle sensazioni che avevo provato in questi tre giorni e mi ha detto che la settimana successiva mi avrebbe fatto provare un’altra esperienza e che da ora in poi mi avrebbe messo in gabbia spesso!
Alla prossima…
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