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In gabbia 6


di freddy15
28.12.2023    |    2.356    |    6 9.8
"Io concordavo allora lui ha detto: “perché non proviamo?”..."
Il giorno successivo al lavoro ho inviato Ornella a casa mia per la sera, ma lei tutta dispiaciuta mi ha detto che aveva un impegno improvviso e che sicuramente potevamo vederci il giorno successivo. Un po’ dispiaciuto ho reagito scherzandoci su “mi hai già messo da parte, chissà con chi devi vederti” e poi “mi sa che dovrò arrangiarmi da solo allora”, lei ha riso e complice mi ha detto facendomi l’occhiolino: “magari domani ti racconterò chi era e come è andata, così ti ecciti un altro po’”. Dio come mi piaceva! Sempre pronta a scherzare e a fare battutine con il doppio senso, come avevo fatto a non rendermi conto prima di quanto fosse porcellina!

Nel pomeriggio, visto che avevo poco lavoro ho approfittato per portare giù in archivio le due scatole di pratiche che da tempo aspettavano. Mi sono portato su dalla portineria il carrellino e mi sono avviato. L’archivio è uno stanzone enorme nel piano sotterraneo, dentro ci sono sei file, lunghe una decina di metri, di scaffali con i vari raccoglitori. Mi sono messo in fondo alla stanza dove c’è una scrivania e ho iniziato a infilare negli appositi raccoglitori le pratiche a seconda del tipo di documenti.

Stavo archiviando da un quarto d’ora quando ho sentito la porta aprirsi e richiudersi, allora mi sono spostato per vedere chi era e ho visto Ornella che camminava spedita verso di me, sorridente come sempre, e mentre si avvicinava ha iniziato a slacciarsi i bottoni della camicetta. Era ad un paio di metri da me quando ha messo a nudo le tette. Nemmeno a dirlo a quella vista il cazzo mi è diventato duro in un secondo mentre pensavo che era veramente matta.
È arrivata mi ha spinto verso la scrivania e ha iniziato a baciarmi mentre con le mani iniziava a slacciarmi i pantaloni. Ho iniziato a palparle le tette e poi il culo e quando mi ha liberato il cazzo, che svettava durissimo mi ha detto: “per farmi perdonare per stasera! E si è inginocchiata prendendolo in bocca. Pensavo di essere in un sogno. Ha iniziato a succhiare con avidità, a quel punto volevo scoparmela e ho provato ad alzarla per sbatterla sopra la scrivania, ma lei ha detto di no e guardandomi negli occhi, si è staccata dal cazzo per un attimo per dirmi: “voglio così” e ha ricominciato a succhiare con foga tanto che non sono resistito molto. Ho raggiunto un orgasmo violento e mentre mi tremavano le gambe le ho sborrato in bocca. Lei non si è fermata e ha ingoiato tutto, poi si è alzata e mi ha baciato. Un bacio molto appassionato, pieno di voglia e dal sapore di sborra. Poi si è riabbottonata la camicia, io ero ancora sconvolto, appoggiato alla scrivania, quando ha detto: “ora devo scappare, ma stasera la sega non serve più, amore” e si è avviata verso l’uscita.

Sono stato li inebetito, ancora non mi sembrava vero quello che era successo e ho fatto fatica a riprendermi. Ci ho messo un po’ a finire l’archiviazione, il cervello era in subbuglio! Sono risalito in ufficio e lei era lì seduta alla scrivania come se niente fosse, quando le sono passato vicino si è leccata il labbro superiore in modo molto eloquente. Io gli ho fatto segno con un dito che era matta e le ho sussurrato che era fantastica.

La giornata è finita così, con quel sapore di lei e di me in bocca che mi continuava ad eccitare, uscendo ci siamo salutati e gli ho augurato una bella serata, lei mi ha detto solo un a domani mentre mi dava un bacetto casta sulla guancia.
La mattina dopo Ornella era tutta felice, immaginavo che la serata fosse andata molto bene vedendola così allegra e ho tentato di farmi raccontare qualcosa, ma lei ha glissato per dirmi poi, che se ci tenevo, mi avrebbe raccontato tutto la sera.
Durante la giornata non potevo fare a meno di fantasticare sul suo incontro. La immaginavo con due maschioni che la scopavano ed inculavano a turno e che la chiamavano troia quando squirtava godendo. Che giornata a combattere con il cazzo che voleva sempre indurirsi! Comunque è arrivata sera e ci siamo salutati con l’appuntamento alle 20,30 a casa mia.

All’ora concordata Ornella ha suonato al campanello, ho aperto il portone e quando è arrivata al mio ingresso e si è tolta il giaccone sono rimasto basito. Indossava un magnifico vestitino rosso molto scollato, tanto che si intravedeva l’inizio delle aureole scure dei capezzoli. Era anche molto corto ed a ogni movimento si vedeva il merletto delle autoreggenti. Appena ripreso le ho detto: “sei fantastica” e lei mi ha sorriso e mi ha dato un bacio che preludeva ad una serata con i fiocchi.
Ci siamo seduti sul divano e ho aperto una bottiglia di prosecco. Mentre sorseggiavamo il vino tra un bacio e l’altro le ho chiesto come era andata la serata. Lei ha fatto un sorriso e mi ha chiesto prima di raccontargli la mia prima volta con un maschio. HA detto: “mi eccita da morire l’idea di te con un uomo e come hai iniziato”.
Allora gli ho ricordato che le avevo detto che avevo avuto le prime esperienze da ragazzo e lei mi ha spinto a raccontare. Ho iniziato a raccontare.

Ero un quindicenne con gli ormoni in subbuglio e insieme a due miei compagni di classe spesso ci ritrovavamo a casa di Giulio. Il papà di Giulio faceva il camionista e aveva una ben nutrita collezione di giornali porno, (eh sì in quei anni non c’era ancora internet e tutto il resto!) e noi ne prendevamo di nascosto un paio per poi andare nel capanno in giardino a segarci in compagnia. Guardando quei giornali e guardandoci i cazzi ci eccitavamo molto e non dovevamo aspettare molto per schizzare. Un giorno stanchi di farci le seghe da soli abbiamo deciso di provare a segarci a vicenda, ci mettevamo seduti in cerchio con il giornale prescelto in mezzo e commentando le foto ognuno segava il proprio vicino. Sentire una mano diversa era molto più bello e perciò abbiamo continuato per un po’ a farlo.

Un giorno ci siamo trovati solo io e Giulio, e mentre ci segavamo osservando le foto di una ragazza bellissima e giovane che succhiava un cazzo enorme lui ha detto che sarebbe stato bello provare una bocca. Io concordavo allora lui ha detto: “perché non proviamo?”. Lo ho guardato e ho detto un po’ sorpreso: “Tra noi?”. Si tra noi ha risposto, che c’è di male già ce lo meniamo, e poi non lo viene a sapere nessuno giusto? Ci ho pensato un po’ e ho detto ma si dai! Allora ci siamo accordati e visto che l’idea era stata sua abbiamo deciso che prima lo avrei spompinato io e poi lui avrebbe ricambiato, e così fu che ho fatto il mio primo pompino.

Ornella mi ascoltava, accarezzandosi sopra le mutandine che erano già bagnate e ha detto: “dai raccontami come è andata”. Continuando il racconto mi sono reso conto che mi eccitava molto non solo lei, lì davanti che si toccava ma anche il ricordo di quelle prime esperienze. Allora ho detto: “mi sono chinato sul suo cazzo già durissimo, tra di noi era anche il più dotato, e ho iniziato a leccarlo. Il sapore era strano, un po’ aspro ma anche dolce, e non mi dispiaceva per niente. Giulio mi ha sussurrato di prenderlo in bocca ed io ho iniziato a succhiare facendo lentamente su e giù e tentando di prenderlo tutto in bocca come nelle foto, cosa che non mi è riuscita naturalmente. Giulio sembrava in estasi, godeva e continuava a dire “siii”, e ha allungato la mano per segare il mio cazzo duro. Ho succhiato per qualche minuto andando su e giù con la testa, sentivo un sapore buonissimo in bocca, era il suo presperma. Improvvisamente Giulio ha iniziato a quasi urlare e a segarmi forte ed è esploso in un orgasmo che non aveva mai provato prima. Io continuavo a succhiare e ho provato per la prima volta il sapore dello sperma mentre venivo anch’io imbrattando la mano di Giulio. Poi quando era il turno invertire i ruoli ci siamo guardati, lui non aveva più voglia, voleva solo gustarsi quell’esperienza e anch’io ero appena venuto e perciò abbiamo deciso che sarebbe stato per la prossima volta il mio turno.

Da quel giorno in realtà ero solo io a succhiare sia Giulio che Marco, a me piaceva e loro apprezzavano molto la mia bocca ed io mi godevo le loro seghe. Questo è andato avanti per un bel po’ fino al giorno in cui sempre Giulio mi ha anche sverginato. Stavo per continuare a parlare quando Ornella mi è letteralmente saltata addosso e mi ha detto: “leccamela che non ce la faccio più”. La ho lasciata seduta sul divano le ho aperto le gambe e in ginocchio mi sono fiondato a leccargli la fica già fradicia, e dopo pochissimo Ornella ha raggiunto l’orgasmo e mi ha schizzato i suoi umori in bocca ed in faccia. Sentivo che mi colavano sul viso, da quanti erano pensavo quasi avesse fatto la pipi, ma invece era solo squirt! Ho continuato a leccare quella prelibatezza gustando la fica di Ornella che inarcava le reni per cercare il contatto con la mia bocca, fino a ricadere sul divano stremata dall’orgasmo.

Dopo che si è calmata le ho chiesto di raccontarmi del suo incontro, così ha iniziato dicendomi che come prima incontro ha scelto di accettare l’invito di una donna, e mi ha raccontato.
Sono andata a casa sua. Le avevo già detto che per era la prima volta e che non sapevo né come comportarmi né se mi sarebbe piaciuto. Lei è stata dolcissima, ha chiacchierato per mettermi a mio agio dicendomi che niente era obbligato e ha iniziato ad accarezzarmi una coscia per poi avvicinarsi con la bocca e baciarmi il collo. Mi ha sussurrato di chiudere gli occhi e mi ha dato il primo bacio. Al momento ero rigida, ma poi mi sono lasciata andare e ho ricambiato il bacio. Tra baci e carezze ci siamo spogliate e siamo finite a letto. Ha iniziato a baciarmi tutta mentre mi accarezzava dolcemente la fica facendola bagnare poi ha iniziato a leccarla e sono partita. Lei leccava e giocava con lingua sul clitoride mentre mi accarezzava i seni, poi è risalita e dopo avermi leccato i capezzoli mi ha dato un bacio bagnato dai miei umori. Ho iniziato a partecipare anch’io toccandole le tette e poi la fica e alla fine abbiamo fatto un 69 appassionato. Non credevo ma mi piaceva sia essere leccata da lei che leccarla. Abbiamo raggiunto l’orgasmo insieme.

Mentre mi raccontava io mi stavo toccando lentamente il cazzo immaginandola mentre faceva all’amore con una donna. Ora eravamo eccitati entrambi e ci siamo buttati nel letto. Ci siamo spogliati e senza averci pensato abbiamo iniziato noi un bel 69. Ornella era bagnatissima ed io la leccavo con foga. Lei mi succhiava il cazzo con molto trasporto e poi ha iniziato a giocare con il mio culo infilandoci le dita. Io sono passato dalla figa al buco del culo, lo leccavo e succhiavo alternandolo alla fica fino a quando è venuta un’altra volta lasciandomi libero il cazzo dalla bocca per mugolare di godimento. Le sono salito sopra e ho iniziato a scoparla, ad ogni colpo si contorceva, sentivo che mi stava bagnando tutto fino alle cosce e allora le ho alzato le gambe e da davanti le ho infilato il cazzo in culo e ho iniziato a sbatterla andando a fondo e più la inculavo più lei godeva fino quasi a gridare. Ormai ero pronto per venire e ho tolto il cazzo dal culo e sono salito a scopargli la bocca fino a sborrargli in bocca tutta la mia sborra che ha ingoiato senza pensarci.

Siamo rimasti sfiniti uno accanto all’altro per un po’ per riprendere fiato fino a quando Ornella mi ha abbracciato e mi ha detto che le stavo per far vivere il momento più bello della sua vita. Ero imbarazzato ma in realtà anch’io stavo per assaporare dei momenti bellissimi.

Dopo ci siamo andati in bagno a lavarci sotto la doccia continuando a baciarci. Dopo si è messa una mia maglietta che le copriva appena il culo e così vestita mi ha seguito in cucina. Ho preparato una pasta al volo, tutto quel sesso ci aveva fatto appetito! Mentre cucinavo abbiamo bevuto un bicchiere e ha iniziato a parlare dicendomi che ero un uomo pieno di sorprese e che voleva sapere tutto di me, perché secondo lei ne avevo ancora di segreti. Poi mi ha confidato che con me si sentiva libera di parlare e di fare tutto senza vergogna e mi ha raccontato che anche il suo ex aveva provato tante volte ad incularla ma lei si era sempre rifiutata e anzi trovava solo l’idea una cosa schifosa, ed invece era stato naturale farlo con me.
Devo dire che mi sono sentito gratificato e le ho detto che per me nel sesso niente era tabù o da giudicare se fatto con piacere e consenso. Poi ha continuato dicendo che da quando frequentava certi siti aveva scoperto mille sfumature di sesso e molte la intrigavano molto.

Poi improvvisamente mi ha detto: “quello che non riesco a capire è che qualche settimana fa al lavoro arrivavi con un pacco voluminoso, mentre ora non succede più, e mi chiedo se fosse solo una mia fantasia”. Sono rimasto un po’ sorpreso da queste parole così sincere e ho deciso che forse potevo dirle di più. Allora mi sono alzato e sono andato in armadio e aperta la scatola dei miei “giocattoli” ho tirato fuori la gabbia e sono tornato in cucina. Lei mi guardava e non capiva cosa stessi per fare quando le ho messo sopra il tavolo la gabbia e le ho detto: “ecco era questa la causa del pacco” osservandone la reazione. Lei ha fatto una faccia stupita e mi ha guardato, poi ha detto che aveva visto qualcosa del genere nei siti e mi ha chiesto come mai la avevo.

Posso e voglio essere sincero con te, le ho detto, da qualche anno gioco anche come sottomesso, non so se hai mai visto o se sai cosa sia. Lei con gli occhi sbarrati mi ha detto che si aveva visto di donne che la mettevano al marito. Allora le ho spiegato che a me la metteva un maschio, Mario che era, nel sesso un Padrone ed io il suo sottomesso e che speravo che la cosa non le creasse difficoltà. Poi ho continuato dicendo “chissà cosa penserai di me ora?”, e lei sorridendo birichina “sei una continua scoperta!”. E poi mi ha chiesto di raccontargli tutto.
Le ho spiegato di Mario e cosa facevamo, anzi cosa mi faceva fare, e che era una situazione che mi intrigava e non sapevo nemmeno il perché. Tutto era cominciato con piccoli giochi e poi un po’ alla volta eravamo arrivati a questo tipo di rapporto e mi sono confidato che ora, dopo quello che era successo con lei non credevo di voler più continuare con questo tipo di rapporto.

Ornella mi ha detto subito che invece le sarebbe piaciuto vedermi e partecipare con lui, anche se non sapeva ancora se le sarebbe piaciuto. La ho guardata e le ho detto che era incredibile ma che non sapevo se ne sarei stato capace di farlo con lei là. Allora mi ha raccontato di aver ricevuto dei messaggi sul sito di uno che diceva di essere un Padrone con uno schiavo ubbidiente e le chiedeva se fosse interessata a partecipare a degli incontri, se voleva come spettatrice oppure poteva anche partecipare. A quel punto mi è venuto subito in mente che avevo dato il Nick di Ornella a Mario e ho iniziato a pensare potesse essere stato lui a contattarla.

Ne abbiamo parlato per tutta la sera ed insisteva per provare quell’esperienza. Le ho detto che ci avrei pensato, poi si è avvicinata e mi ha preso una mano e se la è portata alla fica facendomi sentire quanto era fradicia, mi ha sussurrato fallo per me ed è scesa in ginocchio tra le mie gambe e ha iniziato un pompino appassionato fino a farmi schizzare un’altra volta in bocca.
La serata è terminata così, ci siamo rivestiti mi ha salutato con un bacio ed è andata a casa. Sono rimasto solo a pensare a quello che era successo e a quello che mi chiedeva. Non riuscivo a capire cosa fare. L’idea di essere sottomesso da Mario davanti a lei un po’ mi indisponeva, avevo come paura di rompere quello che si era creato far di noi e un po’ mi seccava che Mario potesse godere di lei davanti a me. E sono andato a letto.
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