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Ricordi del militare


di freddy15
29.01.2020    |    18.013    |    8 8.4
"Il mattino successivo con la squadra destinata al servizio in polveriera siamo saliti a bordo di un camion e siamo partiti per la polveriera..."
Da quel giorno quasi ogni sera dovevo andare davanti alle loro brande e spogliarmi nudo, sopportare le derisioni per il mio cazzo minuscolo che incredibilmente diventava in queste situazioni duro e forse proprio questo hanno capito che ero pronto per diventare la loro troia, e segare i quattro cazzi.

Una sera dopo aver fatto il mio "dovere", Ciro improvvisamente ha detto: " Secondo me questo è una troietta, e allora da domani dopo cena dovrà stare in camerata sempre nudo così tutti vedranno che è la nostra troia dal cazzo mini, che dite ragazzi?". Naturalmente gli altri hano subito apprezzato l'idea e io ho capito che da quel momento cominciava un'altra vita.
Nei giorni successivi girare nudo per la camerata mi creava qualche problema e non ero alla berlina dei soli quattro vecchi, ma di tutti i commilitoni. Continuamente venivo umiliato da tutti e tutti iniziavano a chiamarmi troia o minicazzo.

Dopo alcuni giorni sono stato chiamato alle brande e come al solito sapevo che dovevo segare i vecchi, ma dopo essermi inginocchiato davanti a loro, Ciro con il cazzo fuori mi ha detto: "stasera troietta ti diamo un premio" mentre tutti e quattro ridacchiavano, io ho chiesto ingenuamente che premio. Ciro allora mi ha messo una mano sulla testa e mia ha spinto verso il suo cazzo ancora barzotto dicendomi: "stasera ci spompini tutti troietta!".

Non ho opposto resistenza, forse lo desideravo ormai, e per la prima volta nella mia vita assaggiavo il sapore di un cazzo. Il sapore era abbastanza forte ma immediatamente ho capito che mi piaceva da morire e ho iniziato a succhiare come se fossi un esperto. Ciro ha iniziato da subito ad apprezzare il mio pompino e continuando ad insultarmi e ad incitarmi a continuare ha raggiunto presto l'orgasmo e bloccandomi la testa mi ha obbligato ad ingoiare la mia prima sborrata cosa che ho trovato terribbilmente eccitante oltre che buona! Di seguito ho fatto un pompino a tutti gli altri tre ingoiando a tutti la sborra.

Nei giorni successivi ho scoperto che non solo nella nostra camerata tutti sapevano cosa facevo, pompini compresi visto che comunque tutti potevano vedere cosa succedeva davanti a quelle brande, ma che nell'intera caserma si parlava della troia della camerata n° 3, sempre nuda e troia dei vecchi, e la cosa, per me timido patologico, avrebbe dovuto farmi molto male, ma invece cominciavo a rendermi conto che mi eccitava sentirmi chiamare "la troia"!

Le settimane passavano e le seghe e pompini si accumulavano. A volte non vedvo l'ora di poter succhiare i loro cazzi e le sborrate che ingoiavo ormai non le contavo più. Nel frattempo anche qualche altro commilitone si approcciava, quando non erano presenti i quattro vecchi e spesso mi succedeva che se andavo in bagno qualcuno mi seguisse e si approfittasse di me. Insomma dopo poco più di un mese avevo spompinato praticamente tutta la camerata e almeno una volta assaggiato la sborra di tutti. Ormai lo facevo con voglia più che per costrizione! Ero diventato proprio una vera troia!

Un giorno ricevo l'ordine di prepararmi per un servizio in polveriera. In pratica si trattava di una intera settimana in una postazione tra le montagne del Friuli, dove la squadra si alternava a fare 4 ore di guardia e 3 ore di riposo e per questo veniva considerata una cosa faticosa. La stessa sera, nudo come il solito mi sono avvicinato a Ciro e gli ho comunicato che per una settimana non ci sarei stato, ma con i mia sorpresa Ciro mi ha detto: "non preoccuparti troia ci sarò anch'io e ci divertiremo".

Il mattino successivo con la squadra destinata al servizio in polveriera siamo saliti a bordo di un camion e siamo partiti per la polveriera. Tutti gli altri vedendo salire Ciro hanno cominciato a dire: "come mai anche tu?" o "ma cosa hai combinato per essere qui che ti amncano meno di due mesi?", Ciro rispondeva che era in missione con un sorrisetto e io, ancora ingenuo come sempre non capivo. Per ultimo è arrivato un sottotenente che sarebbe stato il comandante del servizo, questo ha subito salutato Ciro e sottovoce ha scambiato alcune parole guardandomi, allora ho capito che forse Ciro non era li per caso.
continua


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