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Il daddy insospettabile: due contro uno


di DannyNapo
07.03.2023    |    11.344    |    9 9.3
"Con la coda dell’occhio, noto che Andrea di fianco si sta segando a ritmo della mia pompa forzata al cazzo di Umberto..."
La mattina del 31 Luglio ricevo un messaggio di Andrea verso le 10:00 del mattino “Ciao Dann. Come sai, da oggi sono solo a casa e, come ti avevo accennato, ho pensato di organizzare qualcosa con un mio vecchio amico. Ho già parlato anche con lui ed è d’accordo. Solo che non si libera prima di questo pomeriggio. Quindi ho pensato di poterci vedere verso le 18:00 qui e passare la notte da me. Cosa ne dici?”.
Leggere il messaggio mi fa indurire il cazzo. Così rispondo “Ciao Andrea. Per me va bene come orario, ma qualche dettaglio in più? Tipo come è il tuo amico, cosa avete intenzione di fare”.
“Il mio amico si chiama Umberto ed ha 43 anni. È fidanzato ma ogni tanto ci divertiamo insieme. Ti mando qualche sua foto”. Mi arrivano 3 foto di Umberto: ragazzo biondo, occhi castani con una barba ben curata. Non ha un fisico come quello di Andrea, ha un po' di pancia, ma è ben messo. Continua poi con un altro messaggio “Su quello che vogliamo fare è piuttosto semplice. Umberto, come me, è attivo. Ci divertiamo insieme scopando qualche bel culetto e, questa volta, vogliamo scopare te insieme. Ti anticipo che a lui piace molto dominare, un po' come me come hai notato, quindi quello che chiediamo è assoluta obbedienza. Non ti forzeremo a fare nulla, però quello che accetterai di fare sarà con sottomissione. Va bene?”.
Leggo questa ultima parte del messaggio per un paio di volte. Da un lato ho un po' di timore dal provare questa esperienza, dall’altro ho sempre desiderato essere dominato. Ci penso per una decina di minuti, poi rispondo “Va bene. Accetto queste condizioni.”
“Perfetto. Visto che non rispondevi avevo pensato ti tirassi indietro. Allora ci vediamo per le 18:00 a casa mia. Indossa qualcosa di comodo e, come l’altra volta, senza slip” risponde Andrea.
In men che non si dica si fanno le 17:00. Sono ansioso e allo stesso tempo eccitato da questa nuova situazione che mi si sta per presentare. Mi faccio una bella doccia tonificante, mi vesto e scendo. Arrivato sotto casa di Andrea, gli mando un messaggio per avvisarlo.
Entro nel palazzo e raggiungo l’appartamento. Mi apre Andrea con i soliti pantaloncini da calcio ed una maglietta a giro maniche, che non cela il fisico.
Andrea mi fa accomodare sul divano e mi offre un calice di vino che accetto. Versa due bicchieri ed insieme li beviamo.
“Umberto non sarà qui prima delle 18:30. Però ti ho fatto venire prima per farti capire meglio la situazione. In modo che, quando verrà, ci dirai cosa vuoi fare”. Si alza e va verso le camere interne. Torna poco dopo con una scatola che poggia sul tavolino davanti a me.
“Apri e tira fuori il contenuto” mi dice.
Poggio il bicchiere di fianco la scatola e la apro. Inizio a tirare fuori un frustino, delle pinze, delle corde e delle manette. Trovo anche una dildo bello grosso ed una ball gag nera. Tutto quello che ho tirato fuori è “esposto” sul tavolino davanti a me, riposto con cura da Andrea che mi dice “Tra queste cose, cosa elimineresti? Cosa non vorresti che usassimo?”.
Penso per alcuni minuti alla decisione che segnerà l’intero corso della serata. Inizio a rimettere nella scatola le corde, non mi piace l’idea di essere legato. Guardo le pinze ed il frustino. Le prime le poso nella scatola, la sola idea che possano essermi pinzati capezzoli o, peggio, lo scroto non riesco a concepirla. Sono tentato dal frustino. Se da un lato mi eccita, da un lato ho paura del dolore (una mia piccola pecca è la paura del dolore, non tanto la non sopportazione, ma il ricevere dolore non riesco a sopportarlo). Quest’ultima prende il sopravvento e, alla fine, anche il frustino finisce nella scotola.
Guardo ciò che è rimasto: le manette, il dildo e la ball gag.
“Hai scelto questi? Gli oggetti nella scatola non li prenderò, ma quelli che restano fuori saranno utilizzati in qualunque modo”.
“Si ho capito. Ho scelto questi qua ed accetto tutto ciò che accadrà” rispondo.
“È ovvio che se vuoi che ci fermiamo basterà fare un segno. Hai mai visto il wrestling?”.
“Certo che si”.
“Allora fai come i lottatori quando si arrendono. Sbatti la mano sul letto, divano o su qualunque cosa ti possa trovare. In quel caso ci fermeremo”.
“Va bene”.
Andrea porta via la scatola e lascia gli oggetti che ho scelto sul tavolino. Quando ritorna si siede sul divano ed aspettiamo.
Il campanello suona alle 18:45. Umberto è arrivato e ciò significa che la serata sta per cominciare.
Andrea si alza e va ad aprire la porta. Le foto che ho visto mi hanno dato una giusta impressione. Umberto è un bel ragazzo, spalle ampie e petto grande. Indossa una pantalone di tuta lungo ed una polo beige. Chiusa la porta, Andrea e Umberto si baciano; poi vengono entrambi verso il divano.
“Umberto ti presento Dan; Dan ti presento Umberto” Andrea fa le presentazioni.
Io e Umberto ci stringiamo la mano. “Quindi è lui il ragazzo che ti sei già scopato? Mi sembra che hai fatto un bel acchiappo” dice Umberto rivolto ad Andrea con un sorriso sornione mentre si accomodano sul divano.
“È un gran bel ragazzo e sa divertirsi” risponde Andrea indicando il tavolino e gli oggetti poggiati.
Umberto osserva il dildo, le manette e la ball gag e, mordendosi le labbra, dice rivolto verso di me “Direi che hai voglia di divertirti. Allora cominciamo. Spogliati e resta in piedi davanti a noi.” Mi ordina.
Tolgo pantaloncino e maglietta e resto nudo davanti a loro. Il pantaloncino da calcio non contiene l’erezione di Andrea. Analogamente la tuta di Umberto, che sembra avere anche lui un bel cazzo.
I due iniziano a toccarsi i cazzi. “Mostraci il culetto” dice Andrea.
Mi giro dando loro le spalle e mettendo in mostra il culo. Sento le loro mani che tastano le chiappe mentre con le dita raggiungono il buco stuzzicandolo.
“Girati, spogliaci e inizia a segarci” ordina Andrea.
Mi inginocchio davanti a loro ed inizio a toccare i loro cazzi. Sono entrambi durissimi.
Infilo le mani nei pantaloni e li libero. Il cazzo di Andrea è ormai conosciuto e lo sego senza soffermarmi troppo a guardarlo. Il cazzo di Umberto merita tanto. È molto largo e lungo, almeno un 18 cm. Le vene sono ben evidenti. La cappella non è un po' più stretta rispetto all’asta.
Li sego piano. Andrea e Umberto si guardano e iniziano a baciarsi.
Mentre sego i loro cazzi, Umberto chiede ad Andrea “L’altra volta dove avete scopato?”.
“Siamo stati prima sul balcone e poi abbiamo scopato qui sopra”.
Umberto guarda Andrea “Ah volevi privarmi di un po' di divertimento all’aperto? E che avete fatto fuori al balcone?”
Faccio per rispondere, quando Umberto mi ferma e dice “Tu fai silenzio. La bocca la apri solo per succhiarci i cazzi”.
Andrea sorride all’esclamazione di Umberto e dice “Dan mi ha fatto una bellissima pompa e gli ho sborrato in faccia”.
“Bene. Direi di ripetere”, poi rivolto verso di me Umberto dice “Dan alzati e vai fuori al balcone. Inginocchiati davanti al divanetto ed aspettaci là”.
Mi alzo e faccio quanto ordinatomi. Apro la porta a vetri e vado ad inginocchiarmi davanti al divanetto. Poco dopo Umberto e Andrea mi raggiungono. Si sono tolti pantaloni e maglie e, come me, sono nudi. Si mettono in piedi davanti a me, dando le spalle al divanetto.
Mentre si sega il cazzo, Umberto dice “Visto che prima avevi voglia di aprire la bocca, eccoti accontentato”.
Non riesco neanche a metabolizzare ciò che ha detto, che mi ficca il cazzo in gola. Mi spinge la testa fino alla base del cazzo. Mi spinge talmente forte che mi fa soffocare. Ho le lacrime agli occhi e cerco di allontanare o quanto meno fargli allentare la spinta. Ma Umberto mi dice “Stai fermo e succhia tutto. Voglio darti un assaggio di quello che ti aspetta dopo”.
Mi prende la testa ed inizia a farla andare su e giù lungo il suo cazzo. Riesco a stento a prenderlo tutto visto quanto è doppio.
“Sai che lo succhi davvero bene. Ora capisco perché Andrea ti ha scelto. E come lui, voglio riempierti la faccia della mia sborra” dice Umberto continuando a spingermi la testa su e giù sul suo cazzo.
Con la coda dell’occhio, noto che Andrea di fianco si sta segando a ritmo della mia pompa forzata al cazzo di Umberto.
Mentre Umberto continua in questa sua “auto-pompa”, dice ad Andrea “Vuoi sborrargli anche tu in faccia?”
“Si che voglio, ma prima fammi riprovare quella bocca”.
Umberto toglie il cazzo dalla mia bocca e dice “Dedicati un po' al mio amico e succhialo. Così ti riempiamo di sborra”.
Riprendo un po' di fiato prima che Andrea mi ficchi il suo cazzo in bocca. Copia perfettamente ciò che ha fatto Umberto poco prima. Mi prende la testa e mi spinge lungo la sua asta. Non va molto veloce, rispetto all’amico. Questo mi fa capire che in realtà non gli manca molto prima di venire.
Infatti mi spinge un’ultima volta fino alla base del cazzo, poi mi spinge via ed inizia a segarsi. Umberto fa lo stesso.
I due cazzi puntano verso la mia faccia.
Umberto e Andrea, all’unisono, emettono un verso di piacere che anticipa le loro copiose schizzate. Chiudo gli occhi e sento il viso che viene coperto dal loro caldo seme. Qualche schizzo arriva nei capelli. Fino all’ultima goccia, il loro sperma ricopre ogni centimetro del volto.
Capisco che hanno finito quando Umberto dice “Con il viso coperto della nostra sborra non stai male”.
Apro gli occhi e li vedo soddisfatti del loro lavoro.
Andrea mi guarda negli occhi e mi dice “Vatti a lavare il viso. Ti voglio pulito per continuare”.
Mi alzo e vado al bagno, dove mi sciacquo il viso ed i capelli per eliminare ogni traccia della loro sborra. Finito di pulirmi ritorno nel salone dove mi stanno aspettando.
Andrea ha in mano la ball gag “È arrivato il momento di indossare questa. Girati”.
Gli do le spalle e mi mette la ball in bocca stringendomela alla testa. “Bene. Adesso si che ci divertiamo” dice Umberto prendendo anche le manette ed il dildo. “Che dici, possiamo andare sul letto Andre?”.
Andrea guarda Umberto e, sorridendo, dice “Mi hai proprio letto nel pensiero”.
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