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Gay & Bisex

In vacanza pt.4 - L'ultima sera


di DannyNapo
21.10.2020    |    5.597    |    6 9.4
"Poi si alza dalla panca e guarda verso il teatro in lontananza..."
Il giorno dopo, sesto della vacanza, passa in maniera molto calma e serena. Mi vedo con Luigi e Filippo subito dopo la colazione e passiamo in piscina a salutare Matteo. Quella mattina è particolarmente agitata, ci sono tantissime persone nella piscina e Matteo non ci può dedicare molto tempo.
Decidiamo di andare a mare e lì restiamo fino al tardo pomeriggio. Parlando con i due cugini realizzo che quello è l’ultimo giorno di vacanza, il pomeriggio successivo sarei ritornato a casa, così come Luigi e Filippo.
“Visto che questa sera sarà l’ultima che passiamo qua ci dobbiamo divertire, no?” dice Luigi.
“Quello che facciamo da un paio di giorni, mi sembra”, rispondo ridendo.
“Si infatti. Ma dobbiamo organizzare qualcosa di speciale per questa sera” risponde Filippo, “Passiamo in piscina e vediamo Matteo cosa dice. Magari ha qualche idea”.
Ci alziamo dai lettini, prendiamo le nostre cose e ci dirigiamo alla piscina.
La situazione è molto più calma rispetto a quella di poche ore prima. Ci sono dei ragazzini che fanno il bagno e Matteo che sta parlando con due ragazzi. Lui ci vede, ci saluta e ci face segno di avvicinarci.
“Ciao ragazzi. Conoscete Vittorio e Stefano? Sono due ragazzi dell’animazione”.
Ci presentiamo e ci stringiamo le mani. Poi Matteo dice “Mi stanno dicendo che stasera ci sarà una serata karaoke e poi uno spettacolo. Io partecipo al karaoke, dopo ci andiamo a prendere qualcosa?”.
“Ah canti? Allora verremo a sentirti dai”, risponde Filippo.
“Se dopo possiamo, ci uniamo a voi per la bevuta. Mica è un problema?”, dice Vittorio.
“Ma quando mai, siete i benvenuti”, gli risponde Matteo.
“Perfetto. Allora ci vediamo dopo. Ciao ragazzi”. Vittorio e Stefano vanno via.
Matteo dice “Possiamo anche stare da me questa sera dopo il karaoke. Ho un paio qualche bottiglia di birra nel mini-frigo e stiamo in pace. Magari riprendiamo il discorso di ieri sera, se volete”, ci guarda sorridendo.
Passiamo un’oretta a chiacchierare fin quando Matteo non dice che deve chiudere la piscina. Ci alziamo e andiamo con lui verso l’albergo, dandoci appuntamento per il dopo cena per la serata karaoke.
Alle 21:30 andiamo al piccolo teatro dove l’animazione del villaggio ha allestito il palco per il karaoke e per il successivo spettacolo. Vittorio e Stefano sono i presentatori di questo siparietto canoro, dove si alternano persone che se la cavano a persone assolutamente da bocciare. Tra i primi c’è anche Matteo, che però non arriva in finale.
Dopo un’oretta e mezza il karaoke finisce ed insieme a Matteo ci spostiamo su delle panche poco distanti. Luigi chiede “Mattè scusa ho pensato ad una cosa mentre mi facevo la doccia. Prima hai detto che potevamo andare da te, ma hai invitato anche gli altri due ragazzi. Che discorso vuoi continuare?”.
Effettivamente è una cosa a cui anche io avevo pensato, ma mi rispondo che probabilmente Matteo, Vittorio e Stefano devono essersi divertiti già qualche altra volta. La risposta di Matteo conferma i miei dubbi.
“In realtà con loro scopo spesso. Erano qui anche l’anno scorso e una volta a settimana ci ritroviamo da me a divertirci. Vi assicuro che sono davvero bravi”.
“Anche loro sono gay?”, chiede Filippo.
“Vittorio si. Stefano è fidanzato da qualche anno, ho conosciuto anche la ragazza un mesetto fa”, risponde Matteo. Poi si alza dalla panca e guarda verso il teatro in lontananza. Vittorio e Stefano si stanno avvicinando.
“Hey raga vi stavamo aspettando”, dice Matteo, “che ne dite se saliamo da me a bere qualcosa?”.
I due animatori si guardano e Vittorio dice “Da te? Non sarebbe meglio andare al bar sulla spiaggia?”.
Matteo ride e dice “Non ti preoccupare. Ti ricordi che stamattina ti ho detto di aver conosciuto dei ragazzi con cui mi sono divertito? Sono loro. Se preferisci però andare al bar andiamo là. Nessun problema”.
Per alcuni momenti tra di noi cala un silenzio glaciale. Siamo tutti imbarazzati, l’unico a proprio agio sembra essere Matteo. Difatti capisce la situazione e ridendo dice “Non credevo che potessi creare tutto questo imbarazzo. Saliamo da me, beviamo qualcosa e basta. Non necessariamente dobbiamo fare qualcosa. Va bene?”.
Ci convinciamo ed accettiamo l’invito.
Matteo ci precede e ci conduce al suo piccolo appartamento al secondo piano dell’albergo. È per due persone, infatti c’è una camera da letto ampia ed un bagno annesso. C’è anche un piccolo balconcino che affaccia sul grande spazio che dall’albergo va al mare. Si vede anche il piccolo teatro e le luci del bar sulla spiaggia. Oltre al letto c’è un divanetto con di fianco il mini-frigo. Matteo lo apre e caccia otto bottiglie di birre e dal mobiletto vicino prende dei bicchieri.
Superato l’imbarazzo iniziale (ripiombato non appena la porta dell’appartamentino si chiude), iniziamo a bere e a chiacchierare. Vittorio e Stefano hanno entrambi 22 anni, ma Stefano dimostra qualche anno in più. Vittorio fa l’animatore da cinque anni, prima alle feste di compleanno e da tre anni nei villaggi turistici. Stefano, invece, fa l’animatore da due anni ed ha avuto la possibilità di partire per un villaggio turistico quasi immediatamente. È iscritto a giurisprudenza, anche se non è una cosa che gli piace.
Entrambi fanno palestra, si sono conosciuti lì e Vittorio lo ha “iniziato” all’animazione. Vittorio dice di essere single e puntualizza che è gay. Mentre Stefano è fidanzato da tre anni, anche se ogni tanto si concede qualche svago. A quelle parole guarda Matteo e ride.
Luigi coglie la palla al balzo e dice “Ah lo svago te lo sei concesso con Matteo?”.
Stefano si fa paonazzo e risponde “Più o meno” e guarda anche Vittorio.
Matteo, facendo un occhiolino rivolto a Luigi, allora dice “È capitato che ci siamo concessi qualche sega insieme. Poverino lontano dalla ragazza si scoccia da solo”.
“Si è capitato qualche volta. In realtà non solo qualche semplice sega”, Stefano ha gettato l’amo e Vittorio “abbocca” dicendo “Diciamo che loro si sono concessi qualche sega ed io mi sono concesso a fare loro qualche lavoretto di bocca e di culo”. I due animatori sono visibilmente in imbarazzo. Entrambi si alzano e riempiono i bicchieri, che svuotano in un sorso.
Vittorio poi dice “Voi invece? A cosa si riferiva Matteo prima quando ha detto che vi siete divertiti?”.
Filippo risponde “Matteo ha scopato Luigi ed io e Dann guardavamo segandoci”.
Per un momento cala il silenzio, poi Vittorio risponde “Ah vi siete divertiti per bene”, poi rivolgendosi a Matteo dice “E dimmi, chi dei due è più bravo?”.
Matteo beve dal bicchiere e sorridendo risponde “Devo dire che ve la combattete. Però Luigi l’ho scopato ieri, quindi il ricordo è più fresco. Con te non scopo da una settimana, non ricordo come tu sia a letto”.
Queste parole sembrano accendere la situazione. Vittorio va verso Matteo e lo bacia, toccandogli il cazzo. Luigi, quasi per ripicca, va verso Stefano ed imita l’altro animatore. Io e Filippo, seduti sul letto, ci guardiamo e ci baciamo, mentre le nostre mani scendono verso i nostri cazzi.
Mentre ci troviamo divisi in coppie, Matteo chiude le tende e spegne la luce della stanza, accendendo però una luce più piccola sul comodino. Approfittando di questo, Matteo porta Vittorio sul letto e libera il cazzo, che Vittorio accoglie in bocca.
Io e Filippo siamo in mutande con i cazzi in erezione, le cui cappelle fuoriescono. Matteo, alle nostre spalle ci spinge in basso e ci fa stendere, mentre Vittorio è in ginocchio davanti a lui facendosi scopare la bocca.
Luigi ha fatto sedere Stefano sul divanetto ed è in ginocchio a succhiargli il cazzo, ma Matteo dice “Venite anche voi qui sul letto”. Luigi si alza e, seguito da Stefano, si stende sul lato sinistro del letto.
Ci ritroviamo così tutti vicini. Senza che nessuno lo dica, ognuno di noi si spoglia completamente. Alla luce della piccola lampada distante dal letto, si possono chiaramente vedere i cazzi di tutti, turgidi e vogliosi. Anche fisicamente nessuno è messo male; chi più chi meno, ognuno ha un bel fisico.
Luigi riprende a succhiare il cazzo di Stefano, mentre io, Filippo, Matteo e Vittorio iniziamo a toccarci i cazzi a vicenda. Quello di Matteo è lungo e molto doppio ed inizio a segarlo con la mano sinistra mentre con la destra stringo il culo di Filippo al mio lato. Matteo sembra apprezzare e mi bacia con foga. Le nostre lingue si avvinghiano e mulinano dentro le nostre bocche. D’improvviso sento il cazzo avvolto da qualcosa di caldo e umido. Mi stacco un momento da Matteo e vedo Vittorio steso davanti a me, con il petto che tocca le lenzuola ed il culo in aria, dietro il quale c’è Filippo che lo sta leccando voracemente. Vittorio passa dal mio al cazzo di Matteo, continuando a segare l’altro. Filippo non perde tempo. Si alza e punta il cazzo verso il culo di Vittorio. L’entrata è accompagnata da un gemito di piacere di Vittorio.
Matteo inizia a stringere il mio culo e a giocare con le dita vicino al mio ano. Io faccio lo stesso. Poco dopo Matteo mi piazza due dita in bocca, che inizio a bagnare con la lingua. Pochi secondi dopo quelle dita sono dentro al mio culo e, con non poca fatica, entrano ed escono. Io ho imitato le sue stesse mosse ma, a differenza del mio caso, le dita nel suo culo entrano ed escono con molto facilità.
Nel frattempo Luigi si è messo a pecora di fianco a Vittorio, e Stefano gli si è piazzato dietro a scoparlo.
Luigi inizia a succhiare il mio cazzo, mentre Vittorio si dedica completamente a Matteo.
Matteo toglie le dita dal mio culo e riprende a baciarmi intensamente.
Sia Vittorio, sia Luigi godono come matti e, staccandosi dai nostri cazzi, iniziano a baciarsi.
Matteo si stende e mi tira a sé, baciandomi. I nostri cazzi strusciano l’uno sull’altro e sui nostri addomi. Staccandosi, Matteo mi spinge verso il basso. Scendo piano piano. Gli bacio il collo, gli bacio i pettorali scolpiti e mi soffermo sui capezzoli stuzzicandoli. Lui geme. Gli bacio gli addominali ed arrivo al ventre. il suo cazzo svetta e chiede di essere succhiato.
Lo afferro con la mano destra. Con la lingua stuzzico la punta della cappella prima e poi inizio a roteare per tutta la circonferenza della stessa. Matteo mi prende i capelli ed io capisco.
Accolgo il suo enorme cazzone nella mia bocca. È talmente grande che riesco ad arrivare solo a metà. Matteo capisce la difficoltà che incontro e, sempre con i capelli tra le mani, accompagna i miei movimenti senza spingere a fondo. Mentre lo succhio, con la mano destra lo sego e alterno un massaggio alle palle. Lui emette versi di piacere. Mentre ci troviamo in quella posizione dice “Girati verso di me. Voglio assaporare il tuo”.
Non me lo faccio ripetere due volte. Mi stendo su di lei piazzandogli il cazzo davanti la bocca. Lui lo accoglie tutto, mentre con le mani va dritto verso il mio culo, prima stringendolo e poi stuzzicando nuovamente l’ano.
Di fianco a noi le coppie si sono invertite. Ora Filippo sta scopando Luigi e Stefano sta scopando Vittorio, non più a pecora però. Sono entrambi stesi sulla schiena e Filippo e Stefano di sponda. Luigi e Vittorio si stanno segando reciprocamente.
Mentre ci succhiamo i cazzi, Matteo infila di nuovo due dita nel mio ano, scopandomi piano. Io succhio e pompo con vigore la bestia di Matteo, mentre lui aumenta la velocità con cui mi scopa con le dita. D’un tratto si ferma, toglie le dita e lo sento affondare la lingua prima attorno e poi nel buco. Mi sta scopando con la lingua.
Poi mi fa alzare da quella posizione e dice “Voglio scoparti. Mettiti a pecora”. Io seguo quello che mi dice posizionandomi con la testa rivolta verso Vittorio e Luigi, che stanno godendo tantissimo baciandosi e segandosi mentre Stefano e Filippo li stanno scopando.
Matteo lubrifica ancora un po' il mio ano, poi sputa sul suo cazzo e cerca di entrare. Il bruciore è immane, dovuto soprattutto al cazzo di notevoli dimensioni. Lui capisce la difficoltà ed inizia a muoversi molto lentamente e, ad ogni colpo, il cazzo entra qualche centimetro in più. Passano minuti lunghi ed interminabili, ma piano piano mi abituo al bruciore e al dolore, che scompare ad ogni colpo. Matteo mi schiaffeggia il culo con vigore ed aumenta un po' la velocità.
Il suo cazzo sembra quasi che mi perfori le interiora, ma il godimento ha preso il sopravvento. Il dolore è sparito del tutto e lui fa meno fatica ad entrare. Sento ogni colpo e con la mano destra inizio a segarmi il cazzo, che è diventato di marmo.
Dopo un po' si ferma, morde e bacia il mio culo e dice “Sfondami tu adesso. Fammi godere”. Matteo prende il mio posto tra Vittorio e Luigi ed io, dietro di lui, prima lecco il buco e poi ci infilo due dita. Lui apprezza e con le mani si tiene le natiche dandomi la visione di quel culo perfetto e sodo. Punto il mio cazzo verso quel buco ed entro. Nessuna fatica e nessun ostacolo incontro, tanto che arrivo fino alle palle immediatamente.
Lo scopo subito con vigore e con una velocità sempre maggiore, il rumore delle mie palle che sbattono su quel culo è bellissimo. Lui geme di piacere ed inizia a baciare a turno Vittorio e Luigi.
Filippo e Stefano si fermano, tolgono i cazzi dai culi di Luigi e Vittorio e salgono sul letto. Filippo si mette in ginocchio davanti a Matteo, il quale inizia a succhiare e a pomparne il cazzo. Stefano, in piedi, si mette di fianco a me, ed io inizio a succhiargli il cazzo. Luigi “striscia” sotto Filippo e Matteo, posizionandosi al di sotto di quest’ultimo. Alterna così una pompa al cazzo di Matteo ed una leccata alle mie palle che sbattono sul culo di Matteo. Vittorio raggiunge Stefano e si posiziona alla mia destra. Alterno, quindi, una pompa al cazzo di Vittorio ad una pompa al cazzo di Stefano, mentre i due si baciano.
Vittorio ha un cazzo lungo ma non particolarmente doppio, mentre Stefano è l’esatto opposto. Non raggiunge le dimensioni di Matteo, ma ne eguaglia la circonferenza.
Ci ritroviamo così tutti coinvolti in un amplesso dove ognuno gode grazie ad un altro.
Matteo muove il culo con una maestria pazzesca e quando Luigi si dedica alle mie palle leccandole mi fa impazzire. A turno, Vittorio e Stefano mi scopano la bocca tenendomi ferma la testa con entrambe le mani.
Andiamo avanti così per un bel po', quando Stefano dice “Ragazzi io tra poco vengo”. Io rispondo “Si anche io ci sono quasi”. Filippo dice “Io un’altra succhiata e sborro come una fontana”.
Allora Matteo si ferma, si stende sul letto di schiena e dice “Venitemi in faccia, tutti quanti. Voglio assaporare la sborra di ciascuno di voi”.
Ci mettiamo in cerchio in modo da avere il volto di Matteo al centro. Davanti a lui svettano cinque cazzi duri e pronti e liberarsi.
Il primo a venire è Stefano, seguito a ruota da Vittorio. Io sono il terzo, mentre Filippo è il quarto. Per ultimo viene Luigi che con la mano sinistra sta segando Matteo, il quale viene pochi secondi dopo.
Alcuni secondi di silenzio calano improvvisamente. Guardiamo i nostri corpi ed i nostri cazzi, soffermandoci sul volto soddisfatto ed imbrattato di Matteo. Questi è il primo ad alzarsi e ad andare al bagno a ripulirsi. Ci invita poi a fare lo stesso. Ci sistemiamo e ci rivestiamo.
Matteo apre un paio di bottiglie di birra, le ultime rimaste e riempie cinque bicchieri passandoceli. Fa un brindisi alla serata e beve, seguito da tutti noi.
Restiamo per un po' a chiacchierare, come se nulla fosse successo. Stefano e Vittorio ci lasciano dicendo che devono tornare dagli altri animatori; io, Filippo e Luigi stiamo ancora un po' con Matteo.
“Spero che questa ultima serata qui sia stata di vostro gradimento”, dice Matteo.
“Penso che una vacanza migliore di questa difficilmente la potremmo ripetere”, risponde Filippo.
“Beh in realtà potremmo ripeterla. L’anno prossimo potreste ritornare qui, senza le vostre famiglie, così da avere maggiori libertà e poterci così divertire quanto vogliamo”.
La proposta è piuttosto allettante. “Perché no. Ci potremmo organizzare e venire a passare una settimana di assoluto relax tutti insieme”, rispondo.
“Dai pensateci. Io vi lascio il mio numero, così da rimanere in contatto”, risponde Matteo.
Poco dopo usciamo dal suo appartamento e ci dirigiamo ognuno alle proprie camere.
La mattina dopo passa molto velocemente, con appena il tempo di potersi salutare i nuovi amici trovati in vacanza. Filippo e Luigi mi danno il loro numero, ed io faccio altrettanto con il mio.
Dopo pranzo, ci salutiamo un’ultima volta assicurandoci che saremmo rimasti in contatto.
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