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Gay & Bisex

Tra moglie e marito..La padrona pt.1


di DannyNapo
06.11.2020    |    6.072    |    19 7.8
"Io annuisco e vado in cucina, seguito da Milena con indosso lo strap-on..."
Dall’ultimo incontro con Santi nel nuovo ufficio passano una decina di giorni, in cui nessuno scrive all’altro. Sono i primi di novembre, un sabato pomeriggio, intorno alle 17:00, quando Santi mi scrive.
“Ciao Dan. Come stai?”.
“Hey Santi, bene grazie. Te?”.
“Bene bene. Ti disturbo?”.
“No dimmi tutto”.
“Stasera dove te ne vai di bello? Dove vai a sfogare?”.
“Guarda stasera avevo deciso di restare a casa. Visto il tempo pessimo non ho molta voglia di uscire. Quindi la butto su pizza e film sul divano. Voi invece?”.
“Niente di particolare. Anche noi pizza e divano. Dato che le nostre serate sono entrambe “monotone”, che ne pensi di unirle per farle diventare più divertenti?”.
“Potrebbe essere un’idea interessante. Pensavi di vederci dopo cena?”.
“In realtà, la pizza sarà la cena di tutti. Perché non vieni a mangiarla qua da noi? Prenoto per le 20:30. Puoi venire qui anche un po' prima e aspettiamo che la portino. Che ne pensi?”.
“Si dai mi piace. Allora prenotami una margherita. Io vedo di venire prima delle 20:00”.
“Va benissimo. Ti aspettiamo allora. A dopo”.
Il resto del pomeriggio lo passo tra pc, divano e doccia. Alle 19:30 scrivo a Santi che sto per scendere. Lui risponde che mi aspettano.
Nonostante la giornata non bella, trovo un po' di traffico e parcheggio sotto al palazzo di Santi dopo quasi 30 minuti dalla partenza. Salgo e trovo la porta aperta.
Entro e mi accolgono Santi e Milena in tenuta casalinga e comoda. Mi fanno accomodare in cucina e chiacchieriamo come vecchissimi amici, quali siamo, ragguagliandoci sui rispettivi eventi accaduti in questi mesi.
Mentre parliamo, Milena “entra a gamba tesa” e domanda “Santi mi ha detto che qualche giorno fa vi siete divertiti allo studio. Siete dei birbanti, perché non mi avete avvisato?”.
“Prenditela con tuo marito. Ha organizzato tutto di fretta”, ridiamo di gusto tutti e tre.
“Però io voglio recuperare e voglio vedere cosa avete fatto”, Milena si gira verso il grande orologio che si trova in cucina, poi riprende “Abbiamo un po' di tempo prima che arrivi la pizza”. Si alza e con una sensualità indicibile, si abbassa i pantaloni restando con un perizoma nero che mette in risalto le sue stupende forme.
Io e Santi contemporaneamente ed in maniera automatica iniziamo a toccarci i cazzi che, a quanto pare, si stanno indurendo a quella visione.
Milena viene verso di me, si siede sulle mie gambe ed inizia a baciarmi sul collo. Annuso i suoi capelli vaporosi, ha addosso un profumo che riconosco, Chanel. Lo stesso che utilizzava una mia ex. Inizia a mordermi il collo, mentre con le mani fruga tra le mie gambe. Inizio a baciarla sul collo.
Nel frattempo Santi si è abbassato i pantaloni e cacciato il cazzo, visibilmente eccitato. Si avvicina a noi ed inizia a tastare me e Milena con entrambe le mani. Milena si allontana un po' da me e dice “Andiamo di là. Ci mettiamo più comodi”.
Si alza, prende le mani mie e di Santi e ci porta in camera da letto. Lei si siede e noi ci sediamo ai due lati, iniziando a toccarla e baciarla ovunque. Santi le sbottona in reggiseno, liberando così le grosse e morbide tette. Io inizio a toccare e leccare la destra, mentre Santi si dedica su quella di sinistra.
Mordo e lecco avidamente il capezzolo grosso ed eccitato. Con la lingua lo stimolo, mentre stringo quella tetta di notevoli dimensioni.
Mentre noi siamo impegnati, Milena inizia a massaggiare i cazzi di entrambi. Quello di Santi è già fuori dai pantaloni e lei lo sega piano. Con la mano destra, abilmente Milena libera anche il mio di cazzo, che tra le sue mani si indurisce sempre più.
Milena bacia prima Santi e poi me e si stende sul letto. Santi ed io ci spogliamo completamente e ci stendiamo di fianco a lei riprendendo ciò che avevamo interrotto poco prima.
Milena, tra i versi di eccitazione, dice “Voglio vedere cosa fate fra di voi quando non ci sono. Fatemi eccitare”.
A quelle parole, Milena si toglie tra noi e si siede tra i cuscini in modo da averci di fronte a lei, mentre con le mani inizia a toccare la figa ancora nascosta dal perizoma.
Io e Santi ci avviciniamo, lui si stende su di me ed iniziamo a baciarci. Le nostre lingue roteano nelle nostre bocche, mentre i nostri cazzi strusciano l’uno sull’altro e sui nostri corpi. Con le mani stringo quel culo sodo e do alcuni leggeri schiaffi.
“Più forte. Mio marito si merita di peggio..”, dice Milena.
Inizio a dare colpi ancora più forti. A Santi piace e, per risposta, lui morde le mie labbra.
Santi si alza e, restando in ginocchio, si sposta verso il mio volto. Inizia a sbattermi il cazzo in faccia, mentre lo sega.
“Caccia la lingua fuori Dan e fattelo sbattere sopra”.
Eseguo l’ordine di Milena e Santi non perde tempo. Apro la bocca e caccio la lingua, lui, con forza, ci sbatte il cazzo durissimo. Con la coda dell’occhio, noto che Milena si è liberata del perizoma.
Dopo alcuni colpi, senza nessun preavviso, Santi spinge in gola quella bestia, provocandomi un forte senso di vomito. Resto però impassibile e lo lascio fare.
Inizia così a scoparmi la bocca, inarcandosi un po' in avanti e poggiando le mani sul letto. Mentre sono in quella posizione di “sottomissione”, poggio le mani sulle sue natiche ed accompagno il movimento di penetrazione.
D’un tratto sento il cazzo avvolto in una dolce morsa. È Milena che, stendendosi sul letto verso di noi, a pancia sotto, ha preso in mano il mio cazzo ed ha iniziato a segarlo. Alterna movimenti rapidi a movimenti molto lenti. Denota una maestria non da poco.
Intanto Santi ha smesso di scoparmi la bocca, ha piazzato il cazzo vicino alle mie labbra, strusciandolo con vigore. Si gira poi verso Milena la quale dice “L’ho tenuto caldo per la tua bocca”.
Senza far togliere la mano a Milena, Santi si sposta verso il mio cazzo e, dopo aver leccato la cappella con la punta della lingua, inizia a pomparlo. Milena sposta la mano verso le mie palle, mentre poggia l’altra dietro la testa del marito, ed accompagna il suo movimento.
Santi si ferma con la bocca sulla mia cappella; Milena lo spinge giù fino alla base. Io emetto versi di piacere e Milena, apprezzando, si morde le labbra. Ha tolto la mano dalle mie palle e si sta toccando la figa nuda.
Per un po' restiamo a fissarci, mentre Santi continua la sua pompa, sempre spinto dalla mano di lei. Ad ogni mia smorfia di piacere, Milena risponde allo stesso modo, continuando a massaggiare il suo sesso, visibilmente eccitato.
Milena toglie la mano dalla testa del marito e, avvicinandosi a me, dice “Resta immobile. Non muoverti e tieni pronta la lingua”.
Io annuisco ed immediatamente la ritrovo a cavalcioni su di me, con la figa sulla mia bocca. Si appoggia leggermente ed inizia a strusciare. Istintivamente caccio la lingua e seguo il suo movimento, leccandole il clitoride e le grandi labbra. Senza accorgermene allungo le mani e le piazzo sul suo bellissimo culo, ma lei mi sgrida “Toglile subito”.
Per evitare di “ricadere in tentazione”, cingo la testa di Santi, che nel frattempo sta leccando la cappella con la lingua.
Milena è eccitata. Mentre struscia la sua figa depilata sul mio volto, sento il sapore dei suoi umori. Cerco di bere ogni minima goccia di quel dolce nettare, cerco di non sprecare nulla. Si muove sempre più spasmodicamente e velocemente, fin quando non emette un forte gemito di piacere.
È venuta.
Con la bocca aperta, mi appoggio alla sua figa e bevo tutto.
Si accascia sul letto e si avvicina a me, iniziando a leccare dal mio volto ciò che non sono riuscito ad accogliere nella mia bocca.
Santi, staccatosi dal mio cazzo, si avvicina a noi ed inizia a baciare Milena intensamente. Si scambiano amorevolmente gli umori di lei.
Milena si abbassa e bacia anche me. Riesco a sentire ancora il sapore di lei, oltre al suo profumo.
Si stacca da me e prende in mano i nostri cazzi, ancora duri, pronti per liberarsi. Mentre li tasta e muove le sue dita lungo l’asta dice “Aspettatemi, torno subito”. Si alza dal letto e lascia la stanza, diretta verso la cucina o più probabilmente verso il bagno.
Restiamo solo io e Santi, i cazzi in tiro.
Santi, in ginocchio sul letto, si sta segando. Io, messomi di fronte a lui nella stessa posizione, inizio a segare il mio.
Poco dopo entra Milena, ha in mano una busta di cartone nera, con i manici in corda. Ci guarda con aria sorniona e dice “Santi mi ha raccontato che nello studio avete scopato come porci. Su quella scrivania dove, un paio di volte, ho scopato anche io. Dovete farlo davanti a me, ora. E non voglio solo vedervi. Voglio scoparvi anche io stavolta”. Dalla busta tira fuori uno strap-on: una cintura nera di pelle con un cazzo rosa, delle dimensioni del cazzo di Santi.
Santi nota la mia “perplessità”. “Ti avevo detto l’altra volta che mi era venuta in mente una cosa speciale. Mi riferivo a questa. Io e Milena lo usiamo spesso e quando lei ha saputo cosa avevamo fatto e le ho proposto di usarlo sia con me che con te, è rimasta estasiata”.
“Avete scopato senza di me l’altra volta? Questa è la punizione. Mettetevi a quattro zampe sul letto, rivolgendo i culi a me. Voglio vederli per bene prima di …”.
Bussano al citofono.
Ci guardiamo in faccia e scattiamo in piedi. Santi va a rispondere “Si? Ah scendo subito”.
Ritorna in camera e mentre si riveste dice “È il ragazzo delle consegne. Mangiamo e continuiamo dopo”.
Di fretta scende a prendere le pizze. Io inizio a prendere i vestiti, ma Milena mi ferma “No, no. Appena sale anche Santi faccio rispogliare anche lui. Mangeremo così. Ed io indosserò già questo. Dovrete obbedire ad ogni mio ordine questa sera”. Io annuisco e vado in cucina, seguito da Milena con indosso lo strap-on.
Santi sale dopo neanche un minuto ed appena chiude la porta, riceve l’ordine di spogliarsi. Esegue anche lui ed iniziamo a mangiare.
Nulla di tutto quello che avevo in mente succede durante la cena. Mangiamo la pizza quasi in religioso silenzio. Appena abbiamo concluso, Milena si alza, cazzo di gomma bene in vista, e dice “Allora? Dove eravamo?”.
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