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La notte in albergo


di DannyNapo
07.02.2023    |    20.086    |    25 9.7
"È stato un piacere conoscerti” rispondo sorridendo..."
Ho sempre amato viaggiare. E non parlo di lunghi viaggi alla scoperta delle meraviglie europee e non.
Amo anche i viaggi brevi in solitaria, di due o tre giorni, in qualche posto vicino. Li considero come un voler staccare la spina per qualche giorno e dedicarsi a sé stessi.
Diverse sono state le avventure durante questi viaggi ed oggi ho deciso di raccontarvene una.
Estate 2022. Metà luglio.
Avevo deciso che era giunto il momento di partire per allontanarmi da tutto e da tutti. Sbirciando su internet trovai un’offerta di due giorni ed una notte in un piccolo albergo sulla costiera sorrentina. Senza pensarci su due volte prenotai e partii da lì a pochi giorni per un week end di assoluto relax.
L’albergo scelto aveva, ed ha tuttora, una piscina interna ed una piccola spa, oltre ad un accesso privato al mare.
Arrivo a destinazione verso le 10:00 di mattina, sago in camera, indosso il costume e vado immediatamente a mare.
La giornata afosa invita ad immergersi in acqua e restare in ammollo per ore. Salgo dall’acqua e mi stendo sul lettino sotto l’ombrellone (non amo prendere il sole purtroppo) e mi rilasso leggendo un libro.
All’ombrellone di fianco al mio noto una coppia, dall’accento è del nord Italia. Sono entrambi bellissimi. Lei con i capelli ricci neri che le scendono fino alle spalle, occhi verdi e carnagione chiarissima. Ha un fisico mozzafiato, con un seno imponente ed un culo altrettanto pazzesco. Lui capelli neri molto mossi, occhi scuri ed un fisico palestrato da far invidia.
Li sento discutere di qualcosa relativa alla sera precedente, ma lascio perdere e torno a leggere il libro.
La ragazza si alza, indossa un vestitino scuro ed un pareo all’altezza della vita e va via verso l’albergo.
Il ragazzo si stende sul lettino e sbuffa pesantemente. “Che palle le ragazze certe volte. Si attaccano alla minima stronzata” dice.
“Scusami?” rispondo.
“No pensavo ad alta voce, perdonami. Ma alle volte mi viene da pensare che la vita da single sarebbe molto più divertente”.
“Figurati non ti preoccupare. Pensavo ti fossi rivolto a me” sorrido e mi rivolgo verso il mare.
“Piacere, io sono Dante” dice sedendosi sul lettino verso di me.
Mi giro verso di lui e rispondo “Io sono Dan, piacere mio”.
“Sei arrivato oggi? Non ti ho visto nei giorni scorsi”.
“Sono arrivato un’oretta fa in effetti. Ho trovato un’offerta al volo sul sito dell’albergo e l’ho presa. Giusto un paio di giorni, infatti già domani nel pomeriggio vado via. Avevo però bisogno di staccare la spina per un po'”.
“Hai fatto benissimo. Qui si sta veramente bene. Noi stiamo da tre giorni e stiamo girando un po' per la costiera. Solo che ieri sera abbiamo discusso e stamattina abbiamo deciso di restare qui in albergo”.
Mi siedo sul lettino anche io, sempre rivolto verso Dante, e dico “Mi dispiace che abbiate litigato. Spero nulla di grave”.
“Macché. Una stronzata. Sara, la mia ragazza, dice che ieri sera mentre eravamo fuori alla gelateria da Giovanni a Vico mi son messo a fissare tutto il tempo delle ragazze straniere. Le avrò date un’occhiata perché erano bellissime, ma poi sono tornato a guardare lei”, ride facendo l’occhiolino.
Rispondo alla risata ridendo e faccio “Ah allora non ha tutti i torti per essere arrabbiata. Un po' di colpa la hai”, continuo a ridere, “Scusami ma dove si trova la gelateria da Giovanni a Vico. Non l’ho mai sentita eppure a Vico ci vengo spesso d’estate”.
“Quella sopra la piazzetta dove sta la fontana”.
“Gabriele allora. Non Giovanni” scoppio in una risata fragorosa a cui partecipa anche Dante ammettendo l’errore.
“Dall’accento siete di fuori giusto?”, domando a Dante.
“Si siamo di Padova. Adoriamo Napoli e la costiera. Questo è il quarto anno non consecutivo che decidiamo di venire da queste parti in vacanza”.
“Si la costiera e Napoli sono posti stupendi. C’è sempre qualcosa da visitare e da fare”.
“Hai proprio ragione Dan. Non voglio essere maleducato ma meglio che torni da Sara. Non vorrei sopportarmi un’altra discussione stupida”.
“Nessun problema. È stato un piacere conoscerti” rispondo sorridendo.
“Altrettanto. Magari più tardi ci becchiamo e ti presento anche Sara”, Dante si alza, raccoglie le sue cose salutandomi e si dirige verso l’albergo.
Resto comodamente sdraiato sul lettino e riprendo a leggere. Si fa ora di pranzo e decido, prima di risalire in albergo a mangiare, di buttarmi in acqua.
Mi asciugo e vado via. Prendo l’ascensore per andare in camera e mentre sto aprendo la porta mi sento chiamare “Dan siamo anche vicini di stanza”, mi giro e alla mia destra c’è Dante con una camicia bianca ed un pantaloncino blu che sta chiudendo la sua di porta.
“Quando si dice i casi della vita”, rispondo sorridendo.
Girandomi e rispondendo a Dante, noto che di fianco a lui c’è Sara. Bella come l’avevo vista qualche ora prima, indossa un ampio vestito bianco che le arriva poco sopra le ginocchia.
“Non sapevo avessi amici qui a Napoli” dice Sara rivolta al fidanzato.
“Ci siamo conosciuti prima in spiaggia. Quando sei fuggita via” risponde Dante facendole la linguaccia.
Immagino abbiano fatto pace dato che sembrano molto complici mentre parlano.
Mi avvicino alla coppia ed allungo la mano destra verso Sara “Piacere, io sono Dan. Io e Dante abbiamo chiacchierato un po' in spiaggia” dico sorridendo.
Lei risponde al mio saluto stringendomi la mano.
Ha una pelle morbidissima.
“Scendi anche tu a pranzo?”, mi dice Dante.
“Si. Il tempo di una doccia e vestirmi”.
“Ci vediamo giù allora dai”, poi insieme Dante e Sara prima si guardano e poi dicono “Buona doccia”, con Dante che fa un eloquente occhiolino.
I due vanno verso l’ascensore ed io entro in camera. È una stanza doppia molto semplice, con un bellissimo letto matrimoniale.
Ripenso all’occhiolino fattomi da Dante. Mentre vado alla doccia capisco. Ho una vistosa erezione mal nascosta dal costume che sicuramente entrambi hanno notato. Sicuramente il tocco con la bella pelle candida e morbida di Sara deve aver contribuito.
Vado in doccia e noto che l’erezione non vuole passare. Capisco che l’unica soluzione è svuotare le palle.
Inizio a segarmi l’asta durissima. Chiudo gli occhi e mi poggio al muro mentre l’acqua scorre su di me. Ho in mente il seno ed il culo di Sara visti in spiaggia.
Con la mano sinistra stringo i coglioni e con la destra inizio a massaggiare cappella e frenulo.
L’eccitazione è tale che in poco tempo arrivo.
Schizzo sul vetro della doccia e riprendo a lavarmi.
In poco tempo di vesto e scendo giù per il pranzo. La sala allestita è molto grande, ci sono tavoli sparsi ovunque. Molti sono vuoti e decido di sedermi ad uno di questi.
Il pranzo è a buffet, solo la sera c’è un servizio alla carta.
Mentre mi dirigo al tavolo imbandito (c’è davvero di tutto, ho l’imbarazzo della scelta), mi trovo Dante di fianco che mi dice “Hey Dan. Sei appena arrivato? Ti va di sederti con noi?”.
Penso che pranzare in compagnia sia sicuramente meglio che farlo da solo ed accetto la sua proposta.
Insieme prepariamo i nostri piatti, Dante da veto gentlemen ha preparato prima il piatto per la sua metà, ed andiamo al tavolo.
Sara sembra davvero felice dell’idea di Dante nel volermi invitare al loro tavolo.
Sono una coppia davvero carina e simpatica. Complici e scherzosi amano parlare di tutto, dai loro hobby, ai loro lavori, fino al sesso.
Mi raccontano di come si sono conosciuti e del loro primo incontro, con tanto di particolari piccanti.
Ovviamente mi domandano le stesse cose e racconto loro del mio lavoro, delle mie passioni, dei miei hobby e di alcune avventure avute nel corso degli anni.
Mentre sono lì a raccontare di una mia vecchia fiamma, noto che si guardano in maniera strana, come se fossero indecisi su chi debba parlare. Finito il mio racconto, Dante si fa avanti e mi domanda “Posso farti una domanda personale?”.
“Certo, dimmi”.
“Non per farci i fatti tuoi e nemmeno per giudicare. Ma hai avuto esperienze anche con ragazzi?”.
La domanda mi lascia un po' basito. Era una cosa totalmente inaspettata.
Resto in silenzio per qualche secondo, pensando a cosa rispondere. Poi mi dico che comunque sono turisti di fuori e che non avrei mai rivisto in vita mia, in più il giorno dopo sarei tornato a casa.
“Si ne ho avuta qualcuna”, rispondo alla fine.
I due si riguardano e Sara fa verso Dante un sorriso molto malizioso.
“Te l’ha chiesto perché gliel’ho detto io”, risponde lei. “Non so, mi hai dato l’impressione di un ragazzo un po' fuori dagli schemi e con una gran voglia di divertirsi. Sbaglio?”.
“No non sbagli affatto. Adoro divertirmi e, tra questi miei divertimenti, rientrano anche i ragazzi”, rispondo sorridendo.
La discussione vira su altri argomenti, quindi capisco che la loro curiosità è stata soddisfatta. Ma mi domando perché abbiano voluto sapere una cosa del genere.
Finito il pranzo, saliamo in camera. Io rimetto il costume, ugualmente Dante. Sara lo indossa già sotto il vestito.
Passiamo il resto della giornata assieme, come tre vecchi amici.
Facciamo prima un giro alla spa, dove mi faccio fare un massaggio rilassante mentre loro entrano nell’idromassaggio. Poi andiamo in piscina ed infine al mare.
C’è una bella intesa e un affiatamento niente male tra noi.
La giornata vola e presto si fa sera.
Ci avviamo alle camere per lavarci e vestirci dandoci appuntamento da lì ad un’oretta per andare a cena e poi per andare a fare un giro lì attorno. Loro hanno una macchina fittata con la quale si spostano.
Entro in camera e vado a fare una doccia per togliere il sale di dosso.
Indosso l’accappatoio ed inizio a prendere dalla valigia una camicia blu ed un pantalone beige da indossare per la sera.
Mentre preparo i vestiti bussano alla porta.
Vado ad aprire, non pensando al fatto che sia in accappatoio. È Dante che, guardandomi, resta un attimo bloccato.
“Scusa Dante, ora sono uscito dalla doccia ed ho aperto senza pensare che indossassi ancora l’accappatoio”.
“Non ti preoccupare, anzi. È una bella visione”, ride, “posso entrare un attimo?”.
“Certo vieni”. Entra e si accomoda sulla poltrona vicino il balconcino della camera, mentre io mi siedo sul letto.
“Senti io a pranzo ti ho domandato se avessi avuto esperienze con i ragazzi e sicuramente ti sarai domandato il perché”.
“Ad essere onesti, si. L’ho trovata una domanda un po' strana, ma nessun problema figurati”.
“Ecco il fatto è che io e Sara siamo entrambi bsx. Da noi abbiamo alcuni amici con cui ci divertiamo e volevamo divertirci anche qui in vacanza. Ma purtroppo non siamo stati fortunati. Qualche giorno fa abbiamo conosciuto una coppia di qua e quando abbiamo proposto la nostra fantasia sono letteralmente scappati via”.
Dante fa una piccola pausa e mi guarda. Noto che sta osservando l’accappatoio all’altezza del cazzo che, quasi percependo la situazione, si fa duro e fa capolino.
“Beh mi sembra che questi discorsi facciano un certo effetto”, dice sorridendomi.
“Mi eccita sentire queste cose. Quindi si, ho il cazzo duro ora” rido e lui segue la mia risata. Allargo un po' l’accappatoio in modo da far uscire totalmente il cazzo fuori.
È ormai duro al massimo. Dante si alza dalla poltrona, si inginocchia davanti a me ed inizia a segarlo.
I movimenti sono lenti ma sapientemente dosati.
Con la punta della lingua inizia a stuzzicare il frenulo, mentre con l’altra mano mi massaggia le palle.
Non resisto. Gli afferro la testa con entrambe le mani, spingendola giù verso il mio cazzo. Lui lo prende tutto, fino alle palle.
Inizio a scopargli la bocca con violenza, mentre lui emette gemiti e versi di piacere. Gli tiro via la testa dal mio uccello ed un mare di saliva cola per terra.
Mi alzo e decido di cambiare posizione. Ora lui è seduto a terra, con la testa poggiata sul letto. Mi libero dell’accappatoio che è diventata ingombrante e riprendo a scopargli la bocca.
Più volte è sul punto di soffocare ma non dice nulla. Anzi mi invita con gli occhi a rifarlo.
È una gran troia vogliosa di cazzo.
“Ti sborro in bocca” gli dico. Lui non risponde, ma si limita a fare si con la testa.
Un paio di colpi e vengo. Dante non lascia cadere una sola goccia di sborra ed ingoia tutto.
Mi allontano da lui, con il cazzo ancora mezzo turgido e totalmente nudo e lo guardo.
Lui si ricompone, si alza e mi sorride. “Io sono bsx e adoro il cazzo. Stasera io e Sara abbiamo pensato di invitarti nella nostra camera dopo cena. Ti va?”.
“Si che mi va” rispondo senza battere ciglio.
Dante è soddisfatto sia della nostra piccola pausa maschile, sia del mio assenso alla serata.
Lo accompagno alla porta, ancora nudo, e ribadiamo l’appuntamento datoci prima di salutarci precedentemente.
Chiudo la porta e mi vesto. Assaporo già la fantastica serata che mi aspetterà.
Una scopata in vacanza con una bellissima coppia.
Indosso la camicia ed il pantalone precedentemente preparati ed aspetto quei minuti che mi separano dalla cena e, soprattutto, dal dopocena.
Arrivato l’orario, esco dalla stanza e poco dopo anche Dante e Sara sono fuori. Dante indossa anche lui camicia e pantalone, la prima bianca ed il secondo nero. Sara indossa un vestito aderente color crema che le mette in risalto tutte le forme.
Ci salutiamo calorosamente e scendiamo al ristorante.
Durante la cena non accenniamo minimamente all’incontro organizzato per dopo, ma parliamo del più e del meno. Come fosse una normale cena tra amici.
L’unico accenno che possa far capire che quella non è una normale cena tra conoscenti, è il fatto che sia con Sara che con Dante, ci facciamo un “piedino” reciproco più e più volte. E ciò è accompagnato dai nostri maliziosi sguardi che preannunciano una serata infuocata.
Finiamo di cenare e, mentre gli altri avventori si dirigono verso la sala esterna dove c’è un bar e musica soft di sottofondo o vanno verso le loro auto per un giro, noi saliamo in camera.
Per evitare che qualcuno possa accorgersi, loro mi precedono lasciando la porta socchiusa ed io poco dopo li seguo.
Mi chiudo la porta alle spalle e vado verso il letto, dove sono entrambi seduti.
Sara mi guarda e mi dice “Ho saputo della vostra piccola avventura prima di cena. Dante è rimasto molto soddisfatto. Però adesso dovresti soddisfare anche me”. Lei si alza e viene verso di me.
Mi prende entrambe le mani e mi fa sedere alla sua sinistra, mentre alla sua destra c’è Dante.
Sara si stende sul letto toccandosi il seno. Io e Dante ci guardiamo ed iniziamo a toccarla dovunque.
Con la mano destra le tasto e stringo il seno sinistro mentre la mia mano sinistra indugia sulle sue bellissime gambe.
Dante, invece, stringe il seno destro con entrambe le mani ed inizia a leccarlo da sopra il vestito.
Mi faccio più intraprendente vedendo lui ed inizio a baciare anche io il seno sodo.
Sara geme di piacere ed abbassa il vestito all’altezza del seno liberandolo.
Come se una scintilla che appicca un incendio, interpreto quel segnale come un lascia passare ed inizio a mordicchiare avidamente il capezzolo che subito diventa turgido.
La mano sinistra nel frattempo va diretta alle mutandine di Sara che sento già umide.
Ho il cazzo che sta esplodendo, vuole liberarsi. Ma mentre faccio per abbassare il pantalone, Sara mi ferma.
Si alza con un’eleganza ed una sensualità da vera pornostar e si posiziona all’altezza dei nostri cazzi.
Abilmente ci sbottona i pantaloni ed abbassa gli slip mettendo in mostra due verghe turgide.
Dante ha un cazzo davvero notevole. Venoso e doppio.
Sara inizia a segare i nostri cazzi insieme, con la mano destra si concentra sul mio e con la sinistra su quello di Dante.
È abilissima. Mentre mi sega, massaggia il frenulo con il pollice. Io e Dante, al quale regala lo stesso trattamento, ansimiamo di piacere.
Le sue tette ballano al ritmo della sega.
D’improvviso si ferma ed avvolge il mio cazzo con la sua calda bocca. L’abilità dimostrata con le mani, non è nulla in confronto alla bravura nel fare un pompino.
Mentre scende su e giù lungo l’asta, utilizza la lingua per massaggiare e bagnare la cappella.
Ansimo di piacere e stringo le coperte con le mani.
Intanto Dante non è rimasto ad osservarci. Si spoglia totalmente, mettendo in mostra il suo bel fisico, e va dritto dietro Sara ed inizia a leccarle figa e culo.
La sento mugugnare mentre continua a succhiarmi e guardarmi direttamente negli occhi. Ha il volto di una vera porca.
Finito il lavoro di lingua, Dante si inginocchia dietro di lei ed inizia a scoparla. Ad ogni colpo lei si muove in avanti con il mio cazzo sempre in bocca, emettendo versi di piacere.
Decido allora di bloccarle la testa ed inizio a scoparle la bocca. Mi sincronizzo con Dante e le diamo colpi insieme.
Si uniscono i suoni dei colpi di Dante, con le sculacciate e i versi di saliva di Sara con il mio cazzo in bocca.
Sara si stacca dal mio cazzo, continuando a segarlo e mi dice “Lo voglio dentro”.
Mentre si alza ne approfitto per togliermi totalmente pantaloni, slip e camicia e mi ristendo sul letto.
Sara si siede sul mio cazzo, che sento scivolare nella sua fighetta totalmente bagnata. Inizia a cavalcarmi restando dritta avanti a me. Le tette saltano su e giù ed io le stringo con foga, colpendole ripetutamente con degli schiaffi.
Dante resta per un po' in disparte. Lo vedo segarsi seduto alla poltrona vicino al letto. Si gode la scena della sua donna che scopa con un altro uomo.
Sara si appoggia sul mio petto ed io inizio a penetrarla con velocità sempre crescente. Ad ogni colpo grida sempre di più.
Bacio e lecco le sue tette mentre con le mani stringo il culo sodo, al quale do ripetutamente schiaffi.
Dante decide di riprendere parte attivamente. Viene verso il letto e si piazza sopra di me. Ho le sue palle in faccia.
Sara inizia a succhiargli il cazzo mentre io accolgo nella mia bocca i suoi coglioni. Li succhio avidamente.
Decido che voglio provare in bocca il suo cazzo.
Mentre sto ancora scopando Sara, con velocità ridotta rispetto a prima, alzo leggermente in modo da avere il cazzo di Danta ad altezza bocca.
Inizio a leccare l’asta, mentre Sara ha in bocca la sua cappella.
Fino a quel momento, le nostre bocche ancora non si erano avvicinate, ma nel doppio pompino che regaliamo a Dante, la mia lingua e quella di Sara si toccano più e più volte.
Sara si stacca dal cazzo di Dante e con la mano sinistra lo indirizza verso la mia bocca. Vuole che succhi il cazzo del suo ragazzo.
Non me lo faccio ripetere due volte. Apro la bocca ed inizio a succhiare quella turgida e venosa mazza. Passo dalla cappella alla base prendendolo tutto in bocca. Dante comincia anche a scoparmi la bocca e, in quella posizione, mi provoca conati di saliva e di piacere.
Sara intanto si alza dal mio cazzo e si gira. Ora ha il viso verso la mia asta ed il suo culo verso la mia faccia ed il cazzo del ragazzo.
Dante riprende a scoparle il culo mentre io mi dedico ad un cunnilingus. La figa è bagnatissima e piena di umori, che bevo avidamente.
Essere scopata in culo deve piacere tantissimo a Sara, dato che viene ripetutamente nella mia bocca.
Mi sento in assoluta estasi. Ho il cazzo di marmo e pronto a sborrare.
Sara deve accorgersi di qualcosa poiché mi dice “Dan non venire ancora. Resisti solo un altro po'”.
Sara e Dante si fermano. Lei si alza e lui si stende di fianco a me.
“Voglio che scopi il mio ragazzo”, dice Sara rivolta a me.
“Si Dan. Scopami e poi veniamo su Sara insieme” fa eco Dante.
Mi alzo e mi sposto su Dante. Sara gli tiene le gambe aperte e verso l’alto, in modo da mettere in mostra il buco del culo.
Prima di scoparlo, decido di lubrificare un po' il buchetto. Affondo la lingua dentro ed inumidisco bene il tutto.
Dante sembra apprezzare perché emette versi di piacere.
Mi metto in modo che le ginocchia tocchino i suoi sodi glutei ed affondo il cazzo. Dante emette un urlo di dolore misto a piacere.
Lo scopo forte e con violenza, mentre Sara si siede sulla sua faccia. Per evitare che gridi troppo, si fa leccare la figa.
Ad ogni affondo, le palle sbattono sul suo corpo emettendo un bellissimo rumore. Lui si sega con la mano sinistra mentre si tiene le palle con la destra.
Ormai sono al limite. Mi concentro quanto più è possibile per evitare di venire dentro Dante. Infatti, voglio inondare Sara della mia e della sua sborra.
Do gli ultimi forti colpi e mi fermo “Se continuo vengo”, dico ad entrambi.
Quindi ci fermiamo. Sara si alza dal viso di Dante, tutto bagnato dei suoi umori, e si inginocchia a terra. Con le mani si tiene le tette e resta con la bocca aperta e la lingua di fuori.
Io e Dante ci mettiamo attorno a lei. Ci seghiamo con velocità crescente fino a che, dopo poco tempo, veniamo insieme. La riempiamo della nostra sborra. Ingoia avidamente gli schizzi che le arrivano in bocca mentre con le mani si spalma il resto in faccia e sulle tette. Anche i capelli sono totalmente imbrattati.
Resto a guardare quella scena estasiato. Sara è una pornostar mancata.
Lei si alza, tutta sporca della nostra sborra e va in bagno. Deve buttarsi sotto la doccia perché sento l’acqua che si apre.
Io e Dante, nudi, ci sediamo sul letto.
“Grazie Dan. Una serata così non la passavamo da tanto tempo”.
“Ma grazie a voi. Siete fantastici entrambi”.
Dante si guarda attorno e mi fa “Penso che ci vorrà qualche minuto prima che ritorni Sara”. Neanche il tempo di finire la frase, che si fionda sul mio cazzo succhiandolo.
Dopo essere venuto, la sensibilità della cappella è elevatissima e sento ogni suo affondo di lingua con una “forza” dieci volte rispetto al normale.
Il cazzo, ancora barzotto, mi si indurisce subito.
Blocco la testa di Dante e gli scopo la bocca. Gli tengo la testa ferma con la mano sinistra, mentre con la destra gli scopo il culo con due dita.
Lui geme a bassa voce, forse per non farsi sentire da Sara, che sta ancora in doccia.
Non mi serve molto per venire di nuovo e riempiergli la bocca. Dante beve tutto, restando ancora attaccato al mio cazzo.
Dante si allontana dal mio cazzo dicendo “Questo è una piccola ricompensa per aver passato la serata con noi. Mi raccomando, deve restare tra noi” e mi fa un occhiolino.
“Non temere. Sara non lo saprà” ricambio il suo occhiolino e ridiamo insieme.
Poco dopo ritorna Sara dal bagno, con indosso un asciugamano che le ricopre tutto il corpo.
“Sicuro Dante ti avrà già ringraziato, ma voglio farlo anche io. Abbiamo organizzato questa vacanza con la speranza di poter trovare qualcuno di fidato con cui divertirci insieme. Se non fosse stato per te, saremmo tornati a casa con la bocca asciutta. Quindi, grazie mille Dan”, si avvicina a me e mi bacia con tenerezza sulle labbra.
“Si però io così divento geloso eh”, dice Dante ridendo.
Io e Sara terminiamo il bacio e scoppiamo a ridere. “Ti ingelosisci per un bacetto, dopo tutto quello che abbiamo fatto?” gli domando sempre ridendo.
“Giusto non è molto credibile”, risponde Dante unendosi alla mia e alla risata di Sara.
Io mi rivesto, così come fa Dante e restiamo per un po' a chiacchierare. Si fanno presto le 4 del mattino
Saluto i miei due nuovi amici di avventura e vado nella mia stanza.
La mattina dopo, li incontro nella sala per la colazione. Ci sediamo insieme e mangiamo. Passiamo le ultime ore di quella breve vacanza come fossimo amici da una vita, ridendo e scherzando.
Prima di salutarci, però, mi scambio il numero di telefono con Dante. Mi dice che per lavoro dovrebbe ritornare in autunno a Napoli ed una compagnia gli farebbe sicuramente piacere. Colgo la sua allusione e gli faccio l’occhiolino.
Ci salutiamo e vado in camera a preparare la borsa per tornare a casa.
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