Gay & Bisex

Ricordi


di Berto747
27.01.2022    |    979    |    1 6.0
"Ho due cazzi in bocca, due nel culo, due nelle mani che sto segando..."
Purtroppo in questo brutto periodo, in cui la prudenza ti impone di stare calmo con gli incontri, e lontano da luoghi e situazioni particolari, ci sono giorni in cui ti ritrovi solo e annoiato. Questo era uno di quei giorni, in cui ero comodamente rilassato sul mio comodo divano, e i ricordi riaffiorano e ti turbano. Proprio come recitava una canzone del Blasco, con una mano, una mano ti sfiori, tu solo dentro una stanza e tutto il mondo fuori.
L’eccitazione sale e comincio a organizzarmi, con vibratori e la mia fidata mano e inizio a masturbarmi, e i primi ricordi affiorano.
Mi torna in mente un’avventura successa l’estate prima di questa maledetta pandemia.
Io abito in campagna e in quei periodi c’è un via vai di maschioni neri che lavorano nei campi. Qualche mese prima di Agosto, avevo conosciuto, molto intimamente, un bel contadino della zona, e mi era piaciuto talmente tanto che cercavo in ogni modo di incontrarlo di nuovo. Purtroppo senza successo, probabilmente era molto impegnato nei campi, chissà. Di tanto in tanto mi piaceva vestirmi come una puttana, e quel giorno era uno di quelli. Era caldo, era la settimana di Ferragosto, e tutti erano in vacanza, quindi ero rimasto solo. Misi un bel intimo di pizzo indossai una minigonna molto mini, ed un top, e mi incamminai lungo la strada che sapevo trafficata di contadini della zona. Dopo circa mezz'ora che camminavo, sentii un trattore dietro di me, mi fermai e feci finta di guardare i campi dinanzi a me, quando sentii dire, "Ciao, non dirmi che non ti ricordi di me, abbiamo scopato tempo indietro e mi era sembrato che ti fosse piaciuto, a me sicuramente tanto. " Era lui, il mio contadino. Alla sua vista un bollore mi risalì e la voglia di cazzo non mi faceva più ragionare. "Dai sali, se anche oggi hai voglia di cazzo ci possiamo divertire, e vedrai che sicuramente te ne ricorderai". Di voglia ne avevo eccome, ma non sapevo cosa lui voleva intendere. Comunque salii sul suo trattore e ci avviammo.
"Volevo chiederti, ti andrebbe di succhiare e farti sbattere da sei bei cazzoni?"
“Sei?!?!” A quelle parole mi spaventai, anche se era sempre stato il mio sogno farmi possedere da un bel gruppo di maschi vogliosi, in quel momento non ero preparato per quella situazione, ma il pensiero mi stava facendo eccitare. Decisi di accettare.
Arrivammo al suo capannone, che conoscevo molto bene. Entrammo tutte e due, e lui comincio a chiamare per nome le persone che avevo visto riposarsi all’ombra di un albero fuori, e cominciarono a entrare, uno a uno, sei, ragazzoni tutti neri come l’ebano.
Io rimasi allibito, ma anche a loro si leggeva lo stupore mista ad eccitazione in faccia; trovarsi davanti uno come me, vestito da troietta, si vedeva lontano un miglio che avevo una gran voglia di cazzo.
Il mio bel contadino disse "ragazzi, oggi è il vostro ultimo giorno, e vi avevo promesso un premio. Questa puttanella vuole provare a scoparsi tutti noi. Io no credo che riuscirà a farcela, ma ho visto che ha una gran voglia quindi potrebbe anche farci una sorpresa”. Così dicendo invitò a tutti e sei di calarsi i pantaloni per farmi vedere le dotazioni.
Sgranai gli occhi vedendo tutti quei randelli penzolare tra le gambe. Erano ancora mosci, ma erano già enormi, chissà quando saranno duri, pensai dentro di me. Pensai anche che sarebbe stata una bella impresa ma che c'è l'avrei fatta, anche perché, alla vista di quelle belle mazze che si ritrovavano, la mia voglia salì ancora di più. Mi girai mostrando il mio culetto eccitatissimo. In un attimo mi ritrovai con due cazzi uno per mano, uno che mi abbassava la testa indirizzandomi il cazzo in bocca, facendomi assumere una posizione a novanta gradi mentre un altro mi leccava il culo per prepararlo al suo enorme cazzo. Si perchè erano tutti con un cazzo non al di sotto dei 20 cm.; anzi alcuni erano veramente enormi. Il contadino disse "no, aspetta quel culetto lo voglio iniziare io, ve lo preparo per bene e poi ci fate tutto quel che volete" Si mise dietro di me, mentre avevo cazzi dappertutto, due in bocca, nelle mani, chi me lo sbatteva in faccia, quando sentii il contadino che me lo puntavo sul culo e all'inizio piano, ma poi appena la cappella entrò, spinse senza nessun ritegno cominciando a cavalcarmi come una bestia, mi inculava e grugniva, doveva avere una gran voglia. Anche io ne avevo e quella situazione mi eccitava tantissimo. Sotto i colpi possenti del mio scopatore, vengo molto intensamente. Le contrazioni dovute a quell’orgasmo violento ebbero il suo effetto. Ecco che senti tanti schizzi caldi che mi riempivano il culo. Rimase dentro di me per alcuni minuti, il suo cazzo pulsava e scaricava tutta la sua calda crema, "Bene puttanella, ora sei pronta, preparati ad accogliere tutti loro, e a bere sborra" disse e si sedette poco lontano a guardare i sei uomini che volevano entrare dentro di me da tutte le parti. Il più dotato, era enorme il suo cazzo era sui 25 cm. e anche grosso. Si piazzò dietro, puntandomi la sua enorme cappella sul mio buchetto voglioso. Fortunatamente era ancora abbastanza largo dal passaggio del primo cazzo e ben lubrificato da tutta la sborra del contadino. Il cazzone del nero comunque faticava a entrare. Quando l'enorme cappella si fece largo ed entrò, i miei occhi si riempirono di lacrime, ma quasi subito cominciai a mugolare di piacere, solo mugolare perchè in bocca avevo un cazzo pari a quello che mi stava inculando. Lo stallone spinse sempre più forte, sembrava non finire più. Si faceva largo nelle mie viscere, poi sentii le sue grosse palle e la sua pancia sbattere contro le mie chiappe bianche. Era entrato tutto. Nel mentre ero ancora impegnato con il cazzone in bocca. Quello che mi stava spaccando il culo, cominciò a montarmi, prima piano poi sempre più forte. Quello che mi stava scopando la bocca, tenendomi la testa tra le sue mani, aveva preso un ritmo sincronizzato; quello che mi inculava spingeva l'altro si ritraeva dentro la mia bocca. La cosa era eccitante, e grazie alla sega che mi stava facendo il contadino, ebbi un altro orgasmo ancora più violento del precedente. Anche per loro era eccitante, visto che, quello con il cazzo dentro la mia bocca si ferma e la sua calda e grossa cappella ebbe un violento fremito e comincio a spruzzarmi abbondanti fiotti di sborra in bocca che riuscivo a ingoiare con fatica per quanta abbondantemente ne spruzzava, temevo quasi di annegare con tanta sborra che scaricava, a quella vista il cavallo nero che mi montava era cosi infoiato che mi inculava con sempre più forza. Anche lui si fermo dentro di me, e il suo cazzone scaricò tutto il suo piacere caldo dentro di me. Sembrava quasi di sentire gli schizzi arrivare in gola da quanto era in profondità. Ero sazio, ma loro no. Il mio culetto cominciava a farmi male, ma i miei stalloni ne volevano ancora. Quello che mi era venuto in bocca, si sdraiò per terra, e con il cazzo nuovamente in tiro, mi invitò a sederci sopra. Mi portai sopra di lui, aprì bene le chiappe, e lo infilai tutto dentro. Nel mentre che mi stavo accasciando per sedermi su quel palo, la sborra che avevo dentro cominciò a uscire, aiutando molto l’entrata. Sentivo un po’ di dolore, ma dopo quello che era passato, e quello che stava entrando, è normale. Scendevo piano piano, e sembrava non finire mai, finalmente sento il suo pelo sulle mie chiappe, l’ho preso tutto. Mi porto con il viso verso di lui e lo bacio. Le nostre bocche sono tutt’uno, le nostre lingue si cercano, si trovano si abbracciano. Ho ancora in bocca il sapore del suo sperma, e questo sembra piacergli ancora di più, visto che il suo bacio diventa sempre più appassionato. Mentre mi sto godendo il bacio, facendo su e giù sul palo, due cazzi mi picchiettano sul viso. Due cazzi che hanno voglia della mia bocca. li afferro con le mani, e comincio un pompino alternato fra i due, restando sempre con la bocca piena. Nel mentre sento due mani prendermi per i fianchi, e mi aiuta nel rimo sul cazzone che mi sta’ allargando ancora di più il mio culetto. Godo, godo talmente tanto che riverso il mio piacere sul ventre del mio scopatore. Le mani si staccano di miei fianchi e mi prendono le chiappe allargandole. Un cazzo si impunta all’entrata dell’ano, e capisco che vuole entrare. Sgrano gli occhi, ma cerco di stare rilassato, per fortuna che la sborra che avevo dentro mi fa da lubrificante. Mi fermo, per agevolarlo nella sua azione, la sua cappella spinge per farsi largo tra il palo che era già dentro di me, e le pareti del mio ano. Spinge, mi sembra che mi stia lacerando, sento le pareti del mio culo cedere, finalmente è dentro. Lo spinge dentro fino alla fine, fino a quando non sento il suo ventre contro le mie chiappe. Sono pieno. Ho due cazzi in bocca, due nel culo, due nelle mani che sto segando. Rimango fermo, ma non i miei due scopatori, che cominciano a muovere i due cazzi quasi come se fosse uno solo, enorme. Il dolore iniziale è già passato e adesso è solo piacere, intenso piacere. E vengo nuovamente, e intensamente. Le contrazioni del mio orgasmo sono talmente forti che si ripercuotono anche nel mio culetto ormai slabbrato. Questo deve aver fatto effetto ai due intrusi. Infatti esplosero, naturalmente insieme. Mi sentii inondare di sborra calda. Allo stesso momento anche gli altri sborrarono, chi mi sborrava in bocca, chi in faccia, chi sulla schiena. Ed io mi accorsi di essere talmente preso da quella esperienza che mi ritrovai a leccare, a raccogliere con la lingua tutto quel caldo nettare.
Ma non era finita lì. Tutti vollero scopare il mio culo, e riempirlo del loro nettare. Avevo perso la cognizione del tempo, non sò per quanto mi scoparono il culo, la bocca. ero pieno di sborra ovunque. Quando finirono, passai per curiosità le dita dietro di me, e mi ritrovai a far entrare senza fatica l’intera mano, quasi non la sentivo. Quella sensazione di vuoto adesso mi lasciava triste.
Mi ridesto dai miei pensieri, e sono ancora sul mio divano, con la mano intenta a fare l’ennesima sega, avevo la mia sborra calda che mi ricopriva ovunque, e due vibratori nel mio culetto.
I ricordi, che bella cosa….
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 6.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Ricordi:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni