Racconti Erotici > Gay & Bisex > la prima doppia
Gay & Bisex

la prima doppia


di Berto747
11.05.2021    |    3.708    |    4 9.9
"Un colpo secco ed entrò senza troppo difficoltà..."
Ormai sono passati molti anni da quella esperienza, ma tutte le volte che ci penso mi eccito, e il mio culetto comincia a pulsare voglioso. Avevo 20 anni, ed erano le mie prime esperienze, ma già avevo capito molto bene che mi piaceva il cazzo, e mi piaceva molto.
I cinema porno erano ancora frequentati, ma già si stavano sentendo gli effetti di internet e infatti molti locali stavano già chiudendo i battenti per scarsa affluenza, ma quelli che resistevano, erano anche quelli più organizzati e con le poltrone più comode, e più puliti. Nella città vicina a dove abitavo ce ne era uno sempre aperto. Il mio intento non era di certo quello di andare a guardare i film che proponeva la sala; lo scopo era uno solo, cioè scopare. Ero a conoscenza del giro di persone che frequentavano quel cinema, per lo più anziani o segaioli, però da voci arrivatemi, c’erano giorni in cui si poteva riuscire a inciampare in qualche incontro valido. Abitavo distante, ma, informandomi meglio sull'orario migliore, decisi di andare, prendere un treno regionale e arrivare intorno alle 21:00, per poi poter riprendere l'ultimo treno intorno alle 24:00. Scesi da treno e dopo pochi minuti a piedi nella città, arrivai davanti all'ingresso della sala a luci rosse. All'ingresso non c'era praticamente nessuno, solo una signora matura in biglietteria che appena mi vide, iniziò a guardarmi un po’ storto. MI avvicinai e gentilmente, con fare un po’ impaurito chiesi un biglietto, dove fui subito interrotto da quella signora che mi chiese di mostragli un documento. Anche se avevo 20anni, in quel periodo dimostravo qualche anno in meno rispetto alla mia vera età, così dopo avergli mostrato la mia carta di identità, mi concesse l'ingresso al cinema. Prima di lasciarmi andare però, chissà quale fosse il suo intento, disse:
"Sei sicuro di voler entrare da solo? "
"Si. . . perché? "
"Beh perché un ragazzo così giovane non si vede spesso e ai clienti abituali farai ribollire il sangue"
"Ah. . .ok allora sono nel posto giusto!” gli risposi quasi infastidito.
"Ok, fai attenzione bello! "
Entrai. La stanza non era grandissima, avrà contenuto non più di 150 posti, oltretutto era già iniziato uno dei film in programmazione per cui la visibilità era decisamente scarsa. Iniziai a camminare lentamente verso il centro del corridoio, iniziando a guardarmi d'intorno e iniziando subito a notare varie persone sedute molto distanti tra di loro. Feci subito caso ad un uomo decisamente maturo che senza preoccuparsi di niente e di nessuno, si stava masturbando praticamente nel mezzo della sala, dove chiunque di passaggio lo poteva notare nel suo amplesso. Altri invece si toccavano con più discrezione guardandosi intorno, mentre altri ancora facevano viottoli tra la sala ed il bagno. Decisi di sedermi su una fila vuota e di attendere, iniziando a guardarmi pure io nei miei dintorni, notando che già due persone mi avevano notato e osservavano attentamente i miei movimenti.
Dopo pochi minuti, uno di questi si alzò in piedi e lentamente si spostò avvicinandosi a me, per poi sedersi nella poltroncina alla mia destra. Era un uomo maturo di circa 60 anni decisamente poco attraente che una volta al mio fianco si avvicinò al mio orecchio e iniziò a sussurrarmi, prima facendo apprezzamenti sul mio corpo per poi chiedermi se mi andasse di masturbarlo. Declinai la sua offerta e veloce come era venuto, senza insistere se ne tornò al suo posto, mentre nel frattempo un altro uomo della stessa età si avvicinò pure lui chiedendomi se mi andasse di seguirlo nel bagno, rifiutando pure la sua offerta. Passarono i minuti e iniziai a capire che probabilmente ero capitato nella serata sbagliata, infatti nel giro di dieci minuti dal mio ingresso il cinema si svuotò dei pochissimi spettatori rimanendo nella sala solo in tre persone. Una di queste, un uomo di circa 50 anni di bella presenza che era arrivato da pochi minuti, iniziò a guardarmi da dove era seduto, iniziando così a scambiarci da lontano degli sguardi reciproci di interesse. Dopo poco quest'uomo si alzò in piedi e lentamente cominciò ad avvicinarsi a me, per poi sedersi alla mia destra e dirmi :
"Sei nuovo vero? "
"Si"
"Bene, ben arrivato! "
"Grazie! "
"Che sei venuto a fare da queste parti? "
"Beh diciamo nuove amicizie. . . "
"Direi che sei nel posto giusto. Ti va di iniziare subito a conoscersi meglio? "
"Ok. . . "
"Mhmm, bene! Allora non ti dispiace se ti chiedo di prendermelo in mano, giusto? "
"Assolutamente no, va bene! "
L'uomo a quel punto iniziò a sganciarsi la cintura e i bottoni dei suoi pantaloni, per poi tirare fuori un bel cazzo già duro come la roccia. Senza esitare allungai la mano e dopo una breve occhiata intorno a me, iniziai a farla scorrere lentamente lungo tutto il suo bel cazzo. Subito dopo però, non soddisfatto l'uomo alzò il bracciolo che ci separava, per poi allungare una sua mano dietro la mia testa ed iniziare ad accarezzarla, facendo un po’ di forza e spingendomela verso il basso. Mi stava invitando a scendere e ad iniziare a succhiarli il cazzo, cosa che senza esitazione feci. Avevo quel bel cazzo nella bocca, con un buon sapore di muscolo pulito che invitava a continuare a farlo all'infinito eccitandomi sempre più. Dopo pochi minuti, iniziai a sentire l'uomo ansimare e gemere in modo sempre più accentuato fino a riversarmi nella fauci una copiosa sborrata di liquido bollente, che istintivamente decisi di ingoiare completamente, senza perderne nemmeno una goccia. L'uomo soddisfatto si alzò in piedi e usci verso l'esterno con l'intento di fumarsi una sigaretta, ma prima di alzarsi mi disse: “Non ti muovere da qui! Vado a fumare una sigaretta e poi torno con un mio amico, così ci divertiamo insieme, che ne dici? "Certo, va bene! "Nell'attesa decisi, comunque, di alzarmi e di dirigermi verso il bagno per sciacquarmi la bocca e per fare pipi e quando ritornai, ritrovai l'uomo con il suo amico seduti ai posti di prima, per poi farmi cenno di avvicinarmi da loro. MI fecero sedere tra di loro e dopo una breve presentazione con il nuovo arrivato, un uomo pure lui maturo intorno ai 50 anni, si sganciarono entrambi i pantaloni per poi iniziare a masturbarli contemporaneamente. L'uomo a cui avevo già fatto un pompino aveva il cazzo ancora moscio, mentre l'altro nel giro di pochi secondi, iniziò ad indurirsi, ritrovandomi nella mano sinistra un cazzo decisamente grande intorno ai 20cm con uno spessore a dir poco enorme. MI eccitai così tanto a sentire quell'arnese così grosso in mano che senza esitare abbassai la testa per poi iniziare a succhiarlo. Non avevo mai avuto a che fare con un cazzo di quelle dimensioni, ero infatti molto eccitato all'idea di poterlo succhiare ma allo stesso tempo fremevo dalla voglia di farmi inculare. Nel frattempo, l'uomo alla mia destra iniziò ad abbassarmi leggermente i miei pantaloni, in modo da far uscire solo il mio sedere, per poi iniziare ad accarezzarlo e massaggiare il mio buchetto.
"Mi sa che abbiamo fatto bingo Franco! " disse l'uomo al suo amico
"Perché? "
"Questa puttanella ha un bel culetto sodo e ancora così stretto che sembra quasi vergine! "
"Mhmm, bene! "
"Dobbiamo scoparcela come si deve! "
"Sentito puttana?! Stasera ti sfondiamo per bene! Ok? " disse Franco a me
"Certo. . . tutto quello che volete. . . " risposi, assecondandoli nel loro fare autoritario, e decisi di fare così fino alla fine della serata, che speravo fosse molto interessante.
"Hai ragione Stefano, abbia fatto bingo! "
Non era la prima volta che avevo un rapporto sessuale con due uomini contemporaneamente, ma quella sera l'idea mi eccitava così tanto che avrei fatto di tutto pur di godermi a pieno l'occasione.
I due uomini oltretutto si erano eccitati così tanto che fremevano dalla voglia di usarmi a loro piacimento, ma non all'interno di quel cinema.
Infatti, dopo un breve pompino a Franco, il nuovo arrivato, ma che mi riversò in bocca una quantità di sborra calda impressionante, mi chiesero di ricompormi per poi seguirli all'esterno del cinema.
Una volta fuori iniziarono a parlare tra di loro su dove poter andare insieme in un posto sicuro e tranquillo dove potermi usare a loro piacimento in tutta tranquillità.
Essendo sposati entrambi non potevano ospitare nelle proprie case e io, all’epoca, abitavo con i miei genitori, oltretutto molto distante, era quindi impensabile poter andare da me.
Così dopo una breve consultazione tra di loro decisero di optare per l'ufficio di dove lavorava Stefano, il quale essendo notte non ci avrebbe disturbato nessuno; a quel punto salii nella macchina proprio di Stefano per poi dirigersi insieme verso il suo ufficio.
Una volta arrivati salimmo delle scale lentamente fino al secondo piano, per poi accomodarci all'interno.
Ci fece accomodare in una stanza di attesa dove erano presenti varie poltroncine ed un bel divano comodo, per poi chiedermi di spogliarmi completamente.
Una volta nudo feci per inginocchiarmi in modo da poter iniziare a spompinare a turno i due uomini ma fui fermato da Franco, che muovendo il dito a cenno di no disse :
"No troia, mettiti a pecorina su quel divano che ti dobbiamo sfondare il buco del culo entrambi! "
"Subito? " risposi
"Certo! Vai Stefano, a te l'onore di aprirgli il culo per primo! "
"Con piacere. . . "
Eccitato come non mai, mi posizionai come da loro chiesto e una volta a pecorina, con il buchetto ancora stretto, cercavo di rilassarlo, iniziai ad attendere il primo arnese che avrebbe iniziato una lunga serata di lunghe penetrazioni.
Stefano prese dalle mani di Franco un tubetto di gel lubrificante e una volta lubrificatosi il cazzo ed il mio buco, si appoggiò con la cappella grossa, dura ed eccitata all’imbocco del mio ano ed iniziò a spingerlo dentro. Un colpo secco ed entrò senza troppo difficoltà.
Fu un ingresso deciso che mi fece subito ansimare dal piacere, ricevendo senza attese una forte e decisa scopata dall'uomo, il quale doveva sfogare, scopando forte, tutto l'eccitamento accumulato nel cinema.
Nel frattempo, l'altro uomo se ne stava seduto sopra ad una poltroncina e mentre si toccava guardandoci, iniziò a fumarsi una sigaretta che una volta finita lo fece alzare molto eccitato, per poi poggiami il cazzo davanti alla bocca e dirmi: “Succhia troia! " Dopo qualche minuto, si scambiarono di ruolo, Stefano cedette il posto dentro al mio culo a Franco che con un colpo forte e deciso spinse tutto il suo cazzone nel mio culo, provocandomi oltre ad un intenso piacere pure un forte dolore provenire dal profondo, che mi fece istintivamente urlare.
"ODDIO! PIANO. . . . " urlai
"Fai piano brutta troia! Vuoi che ci senta tutto il palazzo? "
"Scusate. . . non volevo. . . ma mi ha fatto male. . . "
"Ti ha fatto male sì. . . Franco ti ha spinto tutto il suo cazzone dritto nel culo in un colpo solo... "
"Mhmm si! Non vedevo l'ora di romperti il culo come si deve! " disse Franco.
"Scusate. . . farò più piano. . . " sempre stando al mio ruolo sottomesso, che tanto mi piaceva.
"Ci penso io! " disse Stefano, per poi infilarmi il suo uccello nella mia bocca, spingendolo sino in fondo bloccandomi la testa.
Nel frattempo, Franco colse l'occasione e sicuro che non avrei più urlato, spinse nuovamente il suo grosso cazzo con forza dritto nel mio culo, per poi iniziare a sbattermi con decisione.
Ripresi ad urlare, ma avendo la bocca e la gola tappata dal cazzo di Stefano, i miei suoni sembravano più dei mugolii, raggiungendo così l'obbiettivo dell'uomo.
Mi stava facendo male, non ero abituato a ricevere arnesi di quelle dimensioni dentro di me e soprattutto, date le mie pochissime esperienze, il mio culo non era nemmeno abituato ad essere penetrato cosi bruscamente, ma nonostante tutto mentalmente mi sentivo cosi eccitato che riuscii a resistere per poi iniziare a godermi sempre di più quella forte inculata, man mano che il mio orifizio si dilatava e la tensione muscolare diminuiva.
Dopo più di venti minuti trascorsi a ricevere alternatamente i loro arnesi nel culo, decisero che fosse arrivato il momento di provare una doppia penetrazione.
Infatti, uno di loro si mise a sedere sul divano, per poi farmi salire sopra di lui, mentre l'altro uomo da dietro iniziò ad infilare dentro pure il suo.
Faticarono qualche minuto lubrificando al massimo il mio orifizio, mentre io stringevo i denti per poterli far entrare fino a quando, con un colpo brusco, sentì il mio ano dilatarsi al massimo quasi come se si strappasse, ci riuscirono ed io mi ritrovai con due cazzi su per il culo.
Ero estasiato dal piacere o forse da un dolore così profondo che quasi provavo piacevole, mi sentivo il mio buco così dilatato che non riuscivo a crederci, ansimavo e godevo proprio come una troia. Iniziai a sborrare come non mai.
"Ti abbiamo infilato due cazzi nel culo puttanella, ti piacciono? "
"Cazzo sì. . . è bellissimo. . . "
Continuarono a penetrarmi contemporaneamente per qualche minuto, ma data la posizione scomoda per tutti e tre e faticosa da mantenere, decisero di interrompersi e di riprendere ad alternarsi i miei orifizi, fino a quando dopo altri venti minuti, Stefano iniziò a gemere e ansimare forte fino a riversare nel mio culo una bella sborrata bollente, che mi invase tutto il canale.
A quel punto Franco tornò dietro di me per riprender pure lui a fottermi fino a quando non fu interrotto dall'altro uomo, che guadando l'orologio disse:
"Cazzo é tardissimo! Devo tornare da mia moglie. . . "
"Ma non sono ancora venuto. . . " rispose l'altro uomo
"Lo so, mi dispiace. . . ma devo scappare e dobbiamo quindi uscire dall’ufficio! "
"Merda. . . e ora? "
Nel frattempo guardai l'ora pure io e rendendomi conto che se non mi fossi sbrigato avrei perso il mio ultimo treno per tornare a casa dissi:
"E' tardi pure pe me. Se non mi muovo perdo il treno e non torno a casa! "
"Te dove pensi di andare? Io devo ancora svuotarmi le palle. . . "
"Ma se rimango perdo il treno. . . ed é l'ultimo. . . "
"Stefano portaci alla mia macchina, così lo porto a casa io lui! " disse Franco all'uomo
"OK! "
"A te va bene? "
"Beh, se non é un problema ok. . . ", pensavo che non si offrisse, mi stavo preoccupando. A dire il vero avevo ancora voglia di godere forte.
"Bene andiamo! "
Ci rivestimmo per poi tornare verso l'auto dell'uomo e una volta salutato Stefano, iniziammo a viaggiare verso casa mia.
A metà tragitto l'uomo decise di fermarsi in un luogo isolato, prendendo una piccola strada sterrata che si inoltrava nel bosco, per poi fermarsi. Era ora, pensai.
Eravamo isolati e nessuno ci avrebbe potuto vedere, così l'uomo mi fece uscire dall'auto, mi spogliò, e mi mise piegato a novanta gradi sul cofano della sua auto e riprendere cosi a fottermi con forza.
"Ti piace il cazzo nel culo vero? "
"Si. . . "
"Dillo più forte troia! "
"Si. . mi piace! "
"Ancora, più forte! "
"Mi piace, godo! "
"Di più, urlalo! "
"MI PIACE IL CAZZO NEL CULO! "
"BRAVA. . . E COSA SEI? "
"UNA PUTTANA! ! ! "
"E COSA TI PIACE? "
"FARMI ROMPERE IL CULO! ! ! "
"SI CAZZO! TE LO DISTRUGGO IL CULO ZOCCOLA! "
Iniziai a urlare a voce alta, a godere come una vacca urlando sicuro del fatto che non ci avrebbe sentito nessuno. All'uomo eccitava così tanto sentirmi urlare che iniziò a sbattermi violentemente, spingendo il suo arnese così forte ed in profondità da riprovocarmi un forte dolore ma allo stesso tempo così eccitante da urlare e da incitarlo a continuare.
Dopo poco, infatti, presi da quel turbine di eccitamento estremo, sentii il mio cazzo fremere sempre di più per poi trasformarsi in un orgasmo così intenso e forte che iniziai a sborrare una quantità mai vista di sborra sul cofano della macchina dell'uomo. Dall’intensità di quell’orgasmo iniziai a fremere tutto, partendo dal profondo. Era fantastico, più io fremevo dal piacere, più lui mi sbatteva forte. Ero quasi in un’altra dimensione da quanto mi piaceva.
L'uomo eccitato a sua volta non riuscì più a resistere, infatti pure lui iniziò ad ansimare per poi riversare nel mio intestino una grossa quantità di sperma bollente. Quella sensazione di calore intenso che mi riempiva le interiora, era semplicemente fantastico. Nello stesso tempo, ebbi un altro orgasmo, forte e violento.
Eravamo esausti, l'uomo infatti rimase qualche secondo con il suo uccello dentro di me per poi toglierlo e in quel momento una parte del suo seme cominciò a fuoriuscire dal mio ano, gocciolando sulle mie cosce.
L'uomo a quel punto, vedendo il mio ano dilatato, senza dirmi niente, si posizionò in piedi dietro di me, ordinandomi di rimanere in quella posizione. Sentì una cascata di liquido caldo che si riversava sul mio culo, anzi ero talmente dilatato che mi pisciò proprio dentro il mio culo.
"Che fai? "
"Ti piscio in culo troia! "
"Cazzo. . . wow! "
"Ti piace? "
"Mhmm. . . molto. . . "
"Sei proprio una troia! "
Quel getto forte di quel liquido caldo che entrava nel mio culo e gocciolava sopra al mio culo aveva reso estremamente piacevole quella sera.
Non avevo mai praticato il pissing, ma sinceramente mi aveva eccitato tantissimo.
Sporco di piscio e di sborra provai a pulirmi con dei fazzoletti datemi da Franco, per poi far uscire quel misto di liquidi dal mio ano riversandolo per terra. Dopo esserci ripuliti e rivestiti, mi riportò a casa mia.
Ormai la strada era segnata, da quel giorno, le doppie penetrazioni si sono ripetute molto frequentemente, abituando sempre di più il mio ano a scopate sempre più forti ed intense.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.9
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per la prima doppia:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni