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Prime Esperienze

Seduta omaggio


di LoveFree90
07.11.2021    |    2.555    |    1 9.4
"Soffocavo ma ero troppo arrapata per protestare..."
“Ci ho scopato..”
“Con chi?” chiesi.
“Col dottore..”

Questo fu il messaggio che mi mando’ L. una mattina di febbraio.
Ci eravamo sentiti i giorni precedenti e lei mi disse che stava praticando delle sedute di massaggi per curare il mal di schiena. Immediatamente mi si accese la spia della perversione che condividevamo entrambi.
Ero già arrapato ad immaginarla fare la Troia col dottore.

“Che tipo di massaggi? Ma poi devi svestirti? E il dottore com’è?”

Mi disse che restava in intimo sul lettino. Lei ha il culo grande, mediterraneo, non quei culi sformati. È grosso si, pieno, ma è perfetto. Quel tipo di culo che si gira anche un cieco a guardarlo.
Ora immaginate un culo così porco, su un lettino da massaggi e un dottore che se lo trova sparato in faccia pronto per essere massaggiato. Per quanto professionale si possa essere, a meno che non fosse stato gay, non poteva restare indifferente e non arraparsi di fronte a quello spettacolo. Se poi aggiungiamo il fatto che sopra ci sia una quinta di seno morbida e generosa, beh era un invito al sesso.

Le massaggiava prima la schiena distesa fino all’osso sacro, e poi la faceva mettere su un fianco. Mi disse che in questa posizione diventava più audace.

“Ti sei arrapata di la verità.”
“Arrapata? Ero bagnata fradicia, e credo se ne sia accorto quel porco.”
“E lui come è? Ti piace?”
“Diciamo che non è giovanissimo, ma ha il suo fascino”
“La prossima seduta fatti scopare, lui sicuro lo vuole..”
“Macché sei pazzo, è anche amico di famiglia”
“Vabbè nel caso tienimi aggiornato..mi hai fatto fare un cazzo enorme”
“Certo..lo sai che ti dico tutto..poi quando ci vediamo..ti faccio anche vedere..”

Una settimana dopo quel messaggio.

“Ci ho scopato”
“Raccontami tutto nei minimi dettagli”

“Era già da ieri sera che ci pensavo e il solo pensiero mi faceva bagnare la fica. Mi sono svegliata che ero un lago. Nel tentativo di calmarmi mi sono masturbata ma non ho fatto che peggiorare la situazione.
Mi ha fatto spogliare come sempre dietro ad una sorta di separe’, sono uscita in intimo (brasiliana e reggiseno) e mi sono distesa. Appena mi ha messo le mani addosso mi è vibrata la fica, credo di aver tremato addirittura. Lui ha capito subito perché il tocco era diverso, non era più una fisioterapia ma un vero e proprio massaggio erotico. Stavolta scendeva fin sopra il culo, lento ma intenso.
Quando vide che non opposi resistenza si spinse nel interno coscia e istintivamente aprii le gambe. Mi sfiorava la fica con le dita alche’ mi lasciai scappare in un timido gemito di piacere.
Lentamente mi sfilò la brasiliana. Non aspettavo altro. Adesso quando scendeva nell’interno coscia mi infilava prima una, poi due dita. Ansimavo adesso. Sentivo colare la fica.

Dopo circa 10 minuti così mi slaccio’ il reggiseno e mi fece girare.
Iniziò a massaggiare le tette, i capezzoli erano turgidi. Quasi non mi ero accorta che avevo iniziato a masturbarmi davanti a lui.
Avevo il suo cazzo all’altezza della testa. Mi girai e notai che lo aveva duro. Lo volevo. Volevo prenderlo prima in bocca a poi dentro.
Sporsi il capo verso la patta per farglielo capire.
Smise per un attimo di massaggiare, si slacciò i pantaloni e tiro’ fuori davvero in bel cazzo. Non lunghissimo ma doppio. Iniziai a succhiarlo mentre mi teneva tre dita nella fica. Gliela tolsi perché stavo per venire, ma volevo venire col cazzo e non con le mani.
Lui mi prese la testa, me la blocco’ sul lettino e mi scopo’ la bocca. Forte, fino alla gola. Soffocavo ma ero troppo arrapata per protestare. La saliva fuoriusciva copiosa. Lo tiro’ fuori per non venire, mi diede le palle da leccare, me le strusciò in faccia. Erano grosse e pelose ma quasi le ingoiavo comunque.

Finalmente mi girò, mi tiro’ a se, con la cappella giocava sul clitoride, stavo impazzendo.

“Sfondami ti prego…”

Lo infilò tutto in un solo colpo. Lo sentii fino alle viscere. Persi il controllo. Mi scopo’ come un animale. Credo di avergli detto cose tipo
“Così porco…chiavami..siii…lo sapevo che volevi farlo..cosiiiii..daiii..”
“Vengo..vengo..vengooo..ahhhhhh…che bastardo…siiii..”

Venni così forte che il lettino divenne un lago. Lui ne aveva ancora.

“Ora tocca a te,,,schizzami…ho voglia di sborra..”

Tenevo la bocca aperta e la lingua fuori. Assestò le ultime randellate che mi devastò la fica. Lo estrasse giusto in tempo. Uno schizzo potente e denso mi arrivò al viso, poi alle tette e sulla pancia. Scesi dal lettino, mi inginocchiai e lo presi in bocca Ancora una volta. Lo pulii per bene.
Lui mi guardò e l’unica cosa che disse:
“Sei davvero una Troia…questa seduta è omaggio.”
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