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Gay & Bisex

Anche il soft ha il suo perché...


di Riservatobsx1980
20.12.2019    |    890    |    4 9.7
"Intanto con la sinistra mi segavo..."
In quel periodo giocavo a calcetto con un gruppo nel quale ero arrivato quasi per caso: un mio amico mi aveva introdotto le prime volte, poi lui, divenuto papa' aveva mollato.
Io continuai a frequentarlo perché mi piaceva: comodo, giocavamo sulla nomentana; assiduo, erano abbastanza regolari nell'organizzazione settimanale; ben assortito il gruppo, un paio di giovani non ancora trentenni, un gruppetto della mia età e due over sulla cinquantina. Il livello era buono, agonismo al punto giusto e sopratutto dopo la partita era una piacevole tappa fissa la pizza e la birra alla quale non partecipavano sempre tutti, ma quei 5-6 con i quali avevo stretto di più.
Tra questi c'era uno dei due over: Tommaso.
Tommaso era la vera anima del gruppo,quello che si sbatteva ad organizzare, che in campo metteva la verve necessaria e negli spogliatoi e nel dopo partita sapeva farti ridere con battute continue o intrattenere con discorsi mai banali.
Tommaso aveva 52 anni, oltre l'uno e ottanta di altezza, un fisico massiccio ma ancora in forma.
Come detto era quello che negli spogliatoi teneva banco con continue battute e un pizzico di autoironia che lo rendevano davvero di piacevole compagnia. I suoi argomenti preferiti sui quali stuzzicare sopratutto i più giovani erano il calcio, sicuramente, e il sesso.
Uno dei suoi cavalli di battaglia era l'interpretare la parte di quello che ormai non trombava più e che per questo era sempre allupato, provocando con battute a sfondo gay l'ilarità generale "oggi ho una voglia che mi ti farei anche a te..." diceva al malcapitato di turno sotto la doccia, con aria volutamente da maniaco, che lasciava poi il posto a un sorriso contagioso quando riceveva il "mavaffanculo!" Di rito.
Ad aggiungere sale a questi siparietti c'era sicuramente la dimensione della sua dotazione: tommaso aveva un cazzo davvero notevole che non passava inosservato anche a chi veramente non interessato al genere.
Gli penzolava moscio tra le gambe per almeno un palmo e mezzo, grosso e scuro, con la pelle che gli copriva la cappella interamente. Due grosse palle chiudevano il ritratto di un cazzo davvero importante.
Le sue dimensioni erano spesso oggetto di scherzo e battute un po da tutti, lui compreso, che di quella dote non si vantava mai, anzi, ci scherzava su, evidenziando improbabili e inventati disagi provocati dalle dimensioni extra large.
Un pomeriggio pre partita era di scena la champions League e come spesso capitava, le defezioni da parte di chi preferiva vedere la partita piuttosto che giocare, non mancavano. A queste si aggiunsero altre due disdette che portarono a malincuore Tommaso a dover annullare la partita.
Non contento di questo, lancio sul.gruppo watsapp un"idea per stare comunque insieme la sera "ragazzi, per chi vuole, a casa mia stasera pizza e birra e ci vediamo la partita insieme".
Arrivarono le prime adesioni tra cui la mia.
Quella sera a casa di tommaso, che abitava poco distante dal circolo dove giocavano, eravamo in 4: io, tommaso ovviamente, luca e andrea, i due più giovani del gruppo.
Seduti sul divano mangiammo le pizze ordinate, bevendo birra.
Andrea era il più distratto di tutti quella sera, impegnato in una conversazione fitta su watsapp, che poi svelò essere una ragazza con la quale ci stava disperatamente provando da giorni.
Quando questa finalmente gli disse che sarebbe uscita quella sera stessa, andrea inizio un conto alla rovescia per andare via. Alla fine della partita prese letteralmente l"amico per un braccio scongiurandolo di portarlo subito a casa dove aveva lasciato la sua auto.
I due salutarono e scapparono via.
Tommaso, rimasti soli, mi propose di aprirci un"altra birra prima di salutarci anche noi: alla birra non ho mai potuto dire di no.
Torno con con due bicchieri pieni. Ero un po brillo ma perfettamente lucido, come sempre dopo un litro di nettare al luppolo.
Bevendo chiacchieriamo del più e del meno.
Tommaso con il telecomando faceva un po di zapping. Guardammo prima i goal delle altre partite della serata, poi uno spezzone di Iene, dove in un servizio parlavano di pornostar. Nel servizio apparve una giovane pornostar molto bella e tommaso esclamò "questa non l'ho mai vista!!" Ridendo. "Neanche io!" Risposi. "Dobbiamo rimediare subito".
Cosi dicendo prese il telecomando e si sintonizzo' sul canale internet collegato al pc. Sito porno, ricerca, scrisse il nome e iniziarono a scorrere i video di quella bella ragazza appena vista nel servizio in tv. I nostri apprezzamenti furono concordi...era veramente eccitante.
"Dai, sì e' fatto tardi, vai via!" Mi disse ridendo, facendo intuire che si sarebbe voluto fare una sega davanti a quei video. Ovviamente era una battuta e io risposi a tono "ho ancora mezza birra, vatti a fare una doccia fredda!" "Ma io ho una certa età devo approfittare di questi rari momenti" disse sempre scherzando, facendo capire che aveva un'erezione.
Ed effettivamente il suo pacco da sotto la tuta si era fatto più evidente.
"Vabbe io la birra non la lascio. Se vuoi mi giro. O ti inibisco?"
"Inibisci? No anzi...saranno anni che non mi faccio una sega in compagnia" il dialogo era comunque scherzoso, non sembrava esserci davvero l'intenzione di andare oltre le battute...quando ad un certo punto tommaso mi disse " e tu? Da quando non ti fai una sega in compagnia?" "Boh...anni...da quando il mio amico aveva scoperto i Vhs porno del padre...forse alle scuole medie" "anche io...ma con i giornalini porno, non le Vhs...ma che ne sai tu..." "vabbe il senso non cambia..."
Ci fu silenzio...quasi imbarazzato di entrambi. Tommaso riprese la ricerca e seleziono' il genere handjob sulla lista...apparirono anteprime di vari video in cui la sega era il tema...scese con il cursore e seleziono quella in cui i protagonisti erano un uomo maturo e un giovane...fece iniziare il video...il suo pacco era enorme..."ti da fastidio questo genere?" Mi disse, ma girandosi mi sorprese a fissare il suo cazzo che da sotto la tuta spingeva per uscire "no..."risposi...
Silenzio...
Tommaso fece scivolare la sua mano sulla sagoma del suo cazzo sotto la tuta un paio di volte...lo afferro' rendendo palese la maestosità di quella verga...risalì verso la pancia, prese i lembi del pantalone e li scese.
Un pisello barzotto ma non ancora perfettamente in tiro fece capolino in tutta la sua grandezza.
Il fatto che non fosse ancora duro del tutto lo faceva sembrare anche più grosso e pesante perche penzolava a metà aria tra le cosce.
Mi guardo, non disse nulla ma capii...mi sbottonai anche io e rimanemmo a cazzi di fuori a toccarci davanti a quel porno...
Io più che io porno guardavo il suo uccello...mi eccitava, avevo voglia di toccarlo ma non di prenderlo dentro. Un po perché non avevo voglia, un po perché sapevo che quelle dimensioni per me sarebbero state proibitive. Cosi tra l'incertezza di come doveva evolvere la serata, continuai a sorseggiare la mia birra, mentre con l'altra mano mi segavo lentamente.
Mi chinai verso il tavolino per posare il bicchiere, nel tornare verso il mio posto, tommaso mi prese la mano che avevo proteso verso il tavolino e dolcemente la mise sul suo cazzo.
Lo avevo in mano...pesante, grosso di circonferenza, iniziai a segarlo lentamente...era bellissimo.
Tommaso si lasciò andare all'indietro, allungando un braccio dietro le mie spalle e l'altro sul bracciolo del divano...
Ad un tratto il braccio dietro di me mi cinse delicatamente il collo e con una leggera pressione mi spinse la testa verso di lui...capii...mi piegai e lo presi in bocca. Ci stava a fatica.
Lo sentivo crescere nella mia bocca...intanto cercavo di bagnarlo il più possibile di saliva, facendola colare fino alla mano per avere una lubrificazione maggiore...apprezzo molto...lo sentii ansimare...
Intanto con la sinistra mi segavo...
Continuai a succhiare quella cappella turgida, scendendo con la mano sulle palle gonfie, per poi risalire lungo l'asta...una sega lenta...ma decisa...com la lingua seguii il contorno della cappella...il frenulo...l'asta...le palle...poi di nuovo su...a prenderlo in bocca...
I suoi sospiri si fecero più intensi...mi allontanò la bocca dal suo cazzo "attento...sto per venire!"
Sembro dirlo per farmi un piacere. In fondo non ci conoscevano da questo punto di vista e probabilmente penso che la cosa poteva darmi fastidio se fatta nella mia bocca.
Mi staccai, ma rimasi lì a pochi centimetri, volevo vedere l'attimo esatto del suo piacere e quanta sborra poteva uscire da un cazzo così grande...e le aspettative non furono deluse.
Il primo schizzo non fu molto alto, ma a questo inizio a seguire una colata quasi infinita di sborra calda che mi bagno la mano.
La punta si allargava come pulsante lasciando uscire ad ogni pulsazione un grosso rigolo di sborra bianca e cremosa...la cappella era piena, la mia mano anche. Continuai a segarlo e continuava ad uscire...non seppi resistere: mi rituffai con la bocca su quella cappella coperta di sperma...riusci a cogliere nella mia bocca ancora un paio di fiotti abbondanti. Il sapore di quella sborra nella mia bocca mi diede il colpo finale per il mio orgasmo che raggiunsi continuando a segarmi con l'altra mano.
"Chi lo avrebbe mai detto che il soft può regalare simili emozioni?"
Pensai, tornando a casa.
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