Scoprirsi bisex parte 1

Ho conosciuto Paolo in un forum che trattava di investimenti economici.
Apprezzando uno gli interventi dell'altro, ci eravamo scambiati il contatto in privato per eventuali esigenze lavorative.
Lui era un direttore di una filiale di un noto istituto di credito.
iniziammo a chiacchierare del più e del meno fino a quando non ebbi la necessità di chiedere un prestito.
Confuso tra le tante proposte, decisi di chiedere aiuto a lui che molto gentilmente mi invito alla sua filiale e fu li che lo vidi la prima volta.
Alto, magro, sguardo un Po severo, ma molto incline all'ironia. Nel suo ruolo era serio ed autoritario con gli impiegati, non maleducato, anzi...ma molto deciso nell"impartire direttive.
Parlammo e mi diede le info che cercavo per restringere il campo di ricerca.
Vista l'ora mi invito a pranzo dove ebbi modo di conoscerlo meglio:divorziato, sportivo, si definì una persona ormai pronta a tuffarsi in ogni situazione che lo incuriosiva...
Dopo un paio di settimane, ristretta la cerchia a 2/3 istituti per il mio prestito, gli chiesi nuovamente aiuto e lui mi sorprese: mi invito il sabato successivo direttamente a casa sua perché in quei giorni non stava lavorando in filiale.
Andai così in un caldo sabato di inizio luglio a casa sua: una bella casa con piscina fuori Roma, sulla Flaminia.
Sotto al portico la figlia 18enne e una amica preparavano l'esame orale della maturità (ragazze che catturarono la mia attenzione con i loro corpi giovani, coperti dal solo costume da bagno), Lui da perfetto padrone di casa mi invito sotto ad un gazebo a bordo piscina. Gli feci vedere i documenti e parlammo della mia scelta.
Mi offri del the freddo e finito l'esame dei documenti, mi invito ad un tour della casa.
Dalle finestre notai il frutteto che era poco distante dell'abitazione e alla domanda se fosse suo anche quello mi invito a seguirlo fuori.
Fu così che ci ritrovammo all'ombra degli alberi, in mezzo ad un capanno per gli attrezzi agricoli...ed e' li che ebbi il mio primo reale pensiero sessuale su di lui: sarà stato il momento, l'atmosfera rilassata, il posto solitario...ma mi immaginai e quasi sperai che si calasse i pantaloncini ordinandomi di prenderglielo in bocca in ginocchio.
Fu un lampo che mi lascio quasi scosso...perché quel pensiero? Non avevo mai desiderato un uomo eppure ora stavo immaginando una scena vera, concreta.
Non accadde...anzi proprio in quel momento mi chiese di tornare verso casa. Ci salutammo.
Passarono così altre due settimane nelle quali mi interrogai sul senso del mio pensiero eccitandomi fantasticando su quella fantasia...mi spingevo oltre con l'immaginazione, visualizzando Paolo che godeva nella mia bocca e sulla mia faccia...
Cosa voleva dire? Ero gay? Eppure ero e sono attratto solo dalle donne, le guardo ,le desidero, avevo al tempo una frequentazione con più donne, vivendo al massimo la libertà di essere single...eppure dopo quel giorno non riuscivo a togliermi dalla mente quel pensiero...l'idea di essere sottomesso, di essere preso da un uomo.
Confuso iniziai a leggere a documentarmi e scoprii un mondo nuovo quello dei bisex.
Fino a quel momento avevo pensato che i bisex fossero gay repressi, che nascondevano la loro vera inclinazione nella bisessualità...ma non era così. Nei forum era pieno di esperienze e sensazioni simili alle mie: attrazione forte e decisa verso la donna nel suo insieme nella sua totalità e allo stesso tempo un desiderio solo ed esclusivamente sessuale verso l'uomo.
Molti, come me, si definivano autoritari e decisi con le donne, ma allo stesso tempo desideravano l'inversione dei ruoli con un uomo: l'essere guidato, sottomesso, essere la parte debole del rapporto, quasi come a voler provare anche questo aspetto che era invece precluso per natura nel rapporto con la donna.
Iniziai a prendere coscienza di questa mia condizione e a desiderare un uomo che fosse solo cazzo, niente di più. Solo sesso. Niente sentimento, niente effusioni che proprio non mi interessavano e anzi mi repellevano.
E in questa situazione di trasformazione interiore che stavo vivendo a 33 anni, Paolo era un pensiero fisso perché era l'uomo che immaginavo: maturo, severo, deciso, Ma anche ormai un amico fuori dal mio giro, il che mi incuteva sicurezza...ma erano sole seghe mentali...e non solo. Lui non mi sembrava proprio il tipo....di li a poco capii invece che mi sbagliavo...