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Gay & Bisex

L'hotel di provincia


di Riservatobsx1980
17.11.2018    |    1.259    |    6 9.9
"In mezzo a loro mi sentivo piccolo, erano massicci e decisi..."
Quel venerdì ero in trasferta a Bologna. L'incontro con il cliente era finito tardi, così decisi di approfittare dell'hotel messo a disposizione dalla mia ditta.
Alberghetto fuori mano, niente macchina aziendale, tempo pessimo...insomma mi ritrovai rinchiuso nell'hotel anche per la cena.
Al piccolo ristorante annesso c'erano pochi tavoli occupati: una coppia di stranieri, due uomini sulla cinquantina in giacca e cravatta e un camionista fermo in sosta all'area di servizio accanto.
Finita la cena uscii sotto la veranda a parlare al telefono con la.mia ragazza. Stetti li circa un' ora guardando dalle finestre i pochi avventori del ristorante che andavano e venivano.
I due uomini si erano spostati nel frattempo nella.piccola hole dell'hotel dove su uno schermo al muro veniva data una partita di calcio tra nazionali straniere, seduti alle poltrone sorseggivano un drink parlando tra loro.
Mentre nel ristorante ormai il cameriere rassettava la sala, decisi di prendere anche io una birra e passare qualche minuto nella hole prima di risalire in stanza. Fuori pioveva a dirotto e le alternative erano pressoché nulle.
Così con il bicchiere in mano mi misi in piedi a lato delle poltrone, guardando lo schermo.
Vedendomi li impalato, uno dei due mi indico' una poltrona libera dove aveva messo la sua giacca "dammi qui la giacca, così ti siedi" mi disse gentilmente. Sorrisi ed accettai.
Sentii che parlavano un Po di lavoro un Po di vita privata, la loro conversazione era leggera e arricchita da risate e battute. Ad una di queste, sulla tristezza di quell'hotel, sorrisi anch'io mentre guardavo la tv senza audio. L'autore della battuta se ne accorse e prese spunto per inserirmi nella conversazione.
Solite domande di rito su lavoro e durata della trasferta. I due si dimostrarono alla mano.
Loro erano agenti di commercio, Stefano e Giovanni, entrambi sui 50, abbastanza robusti ma non grassi, alti poco più di me, sposati.
Uno dei due si alzò facendo per andare al bar, chiese all'amico se ripeteva il drink. Quello annuì continuando a parlarmi di politica economica italiana, poi chiese a me "una birra, volentieri" "la birra gonfia! Dai fatti una cosa da adulti come noi." "Ok...fai tu allora. Grazie" torno poco dopo con 3 whisky.
Continuammo a parlare sorseggiando il drink. Dopo due birre e un whisky, iniziavo già a sentire l'effetto dell'alcol e la voglia di scopare che solitamente accompagna i miei stati di moderata ebrezza iniziava a farsi sentire.
Ma ero intrappolato in quell'hotel. Svuotati i bicchieri fu il turno dell'altro, Giovanni, di dirigersi al bar: "beviamoci su, tanto qui non c'è molto altro da fare..." io e Stefano annuimmo e lui andò. In quel momento Stefano ricevette una telefonata, intuii che fosse la moglie dalla conversazione. Rimasto senza interlocutore, con la tv che dava le interviste post partita e la mia ragazza che ormai mi aveva dato la buonanotte, presi il cel e spinto dall'eccitazione, aprii la pagina di A69, scorrendo i profili dei last minute della zona.
Mi colpì un annuncio di un tizio che aveva nella gallery delle foto di un cazzone enorme...mentre aprivo e osservavo quella mazza così ben fatta, mi comparve ad altezza viso un bicchiere. Mi voltai e vidi che Giovanni era dietro di me.
Girai imbarazzato il telefono. Sperando che non avesse visto...Non disse nulla e andò a sedersi.
Iniziai a notare che Giovanni mi guardava con un sorrisetto malizioso.
La conversazione si spinse su argomenti un Po più privati...e battutine sulla bellezza di una bella scopata dopo una giornata di lavoro.
Mi alzai per andare in bagno. Tornando verso di loro li vidi parlottare e sorridere, poi sedendomi anche Stefano mi fisso per un attimo con uno strano sorriso.
Il bar stava chiudendo. Giovanni prego il barista di farci fare un ultimo giro, ma quello rispose con garbo che non poteva. Così Giovanni gli disse "almeno 3 bicchieri di carta ce li dai?" "Anche di vetro rispose quello" contento di potersi liberare di noi e pulire il nostro tavolino "andiamo su da me che ho una bottiglia di nocino, ci facciamo l'ultimo bicchiere".
Arrivammo al piano delle stanze. Entrammo e Giovanni prese dalla valigia una bottiglia di nocino,profumatissimo. Stefano al quel punto disse: "versa e aspettatemi, vado a cambiarmi che non ne posso più di questo vestito".rimasti soli anche Giovanni disse che voleva mettersi comodo e andò in bagno, tornando poco dopo in pantaloni di pigiama e maglietta. I quel momento anche l'altro busso alla porta comparando in tuta e maglietta.
Continuammo a chiacchierare, la discussione ormai verteva sulle avventure negli hotel...l'aria era stranamente elettrica. Io ero seduto alla sedia della piccola scrivania, Giovanni sul.suo.letto rivolto verso di me,mentre Stefano in piedi passeggiava, fermandosi di tanto in tanto con il bicchiere nella mano e l'altra sul pacco a massaggiarsi il cazzo mentre ridendo raccontava le sue avventure...ad un tratto a me che non avevo detto molto, partecipando solo con qualcbe battuta e molte risate alle loro storie, Stefano disse"e tu? Che ci racconti?"
Lo guardai e vidi che da sotto la tuta aveva il cazzo in tiro...Sentii una forte eccitazione.
"Dico che ho bevuto tanto per stasera" "davvero? Non vuoi bere qualcos'altro?" Rispose con aria maliziosa Stefano. Sorrisi imbarazzatissimo. Avevo capito l'allusione ma ormai ero completamente disinibito dell'alcol. Stefano capi che volevo ma non avrei fatto il primo passo...così mi venne vicino e abbassandosi i pantaloni fece uscire il suo cazzo duro e me lo mise in mano.
Lo accarezzai e lo iniziai a segare lentamente. Giovanni si alzò dal letto e anche lui era già col cazzo duro. Mi si mise accanto e infilai l'altra mano sotto al pigiama andandogli ad afferrare l'asta. Erano ben messi. Nulla di esagerato, ma ben messi, come piacciono a me.
Sentii la mano di Stefano dietro la nuca che mi spingeva verso il basso.
Mi piegai a novanta e lo presi in bocca. Iniziando a pompare. Intanto Giovanni mi affermava energicamente il culo cercando di infilarsi sotto i jeans.
Con una mano segavo Stefano e lo spompinavo, con l'altra mi slacciai i jeans, permettendo a Giovanni di abbassarmi i pantaloni.
Li sentii ansimare complimenti rivolti al mio culo, li sentivo toccarmelo avidamente. Poi anche i boxer calarono e una lingua mi raggiunse l'ano. Goduria. Avevo una lingua in culo e un cazzo in bocca.
"Che buchino stretto...stasera lo allarghiamo un Po..."
Ero in estasi.
Ci spogliammo. In mezzo a loro mi sentivo piccolo, erano massicci e decisi. Stefano mi prese per le braccia e mi indirizzo verso il letto dove si sdraio. Io rimasi a 90 con la testa tra le sue gambe mente Giovanni continuava a leccare avidamente eccitato dal fatto che ad ogni suo affondo io gemevo per il piacere.
Lo sentii allontanarsi. Torno con qualcosa in mano: una crema, lo sentii spalmarmi l'ano e affondare le dita...Sentii un Po di fastidio e mi ritirai...rallento e ricomincio con più calma e delicatezza...lo sentivo entrare e uscire con le dita...mettere e rimettere crema...affondare sempre di più...fino a quando il fastidio sparì...Stefano si alzò mettendosi in ginocchio continuando a tenermi il cazzo in bocca, mi allargò le chiappe con le mani, guardando l'amico che affondava le dita dentro di me"e' pronto...ora ti scopiamo bene bene".
Giovanni prese un preservativo e punto il cazzo sul mio buco ormai lubrificato...entro delicatame te. Si fermò dandomi il tempo di accoglierlo,poi inizio a pompare...era bellissimo. Non sentivo dolore ma solo piacere. Lo sentivo afferrarmi i fianchi mentre Stefano mi scopava con foga maggiore la bocca...
Mi Volta di lato per un istante e vidi uno specchio che inquadrava quella scena. Io con un cazzo dietro e uno in bocca. Due uomini enormi che mi tenevano e mi usavano per il loro piacere.
Si scambiarono i posti. Sentii la differenza di cazzo e di foga. Stefano era più dotato di circonferenza e più focoso.
Cambiammo posizioni, mi misero a pancia in su a gambe aperte scopandomi a turno o piegato sul bordo del letto rivolto allo specchio fronte a me...ero in estasi.
Duro' molto. Il ritmo aumento', le posizioni cambiarono. Fino a quando il mio culo non fu stanco ed appagato da quei cazzo che a turno entravano e mi sbattevano i tutte le posizioni.
"Sborriamo?Io sono pronto" disse Giovanni "si" rispose Stefano sudato.
Senza che mi dissero nulla mi lasciai scivolare ai piedi del letto. Seduto a terra.
Capirono cio che volevo: iniziarono a segarsi davanti al.mio viso...il primo a venire fu Giovanni con due copiosi schizzi che mi segnarono il viso...accolsi poi l'abbondante colatura nella mia bocca. A quella scena Stefano ansimo' e prendendomi il viso, rivolse la mia bocca alla.punta del suo uccello: venne schizzandomi sulla lingua e in gola, poi affondo il cazzo tra le mie labbra, sentii ancora due o tre fiotti abbondanti e cremoso che mi riepirono la bocca.
Il sapore di sborra, quei due cazzi ancora grondanti di sperma davanti al.mio viso mi diedero il colpo finale per il.mio orgasmo: pieno, viscerale ,liberatorio.
Avevo avuto la mia tanto desiderata esperienza con due uomini.
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