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Gay & Bisex

Il massaggiatore


di Riservatobsx1980
26.08.2019    |    1.559    |    15 9.9
"Complice un periodo un po stressante, mi sentivo i muscoli incordati dopo ogni allenamento..."
Avevo da poco iniziato una nuova scheda in palestra,un po' più spinta e le mie spalle iniziavano a risentirne.
Complice un periodo un po stressante, mi sentivo i muscoli incordati dopo ogni allenamento. Cosi decisi, consigliato anche dal trainer di sala, di farmi fare qualche trattamento decontratturante.
Ero indeciso se contattare la mia solita massaggiatrice (una bella ragazza che con le sue mani sapeva donarmi momenti di vero relax) perché stavolta sentivo proprio la necessità di essere lavorato a dovere e in profondità sulle fasce muscolari, quindi le sue mani gentili non mi ispiravano questa volta.
A malincuore, quindi, iniziai a guardare per un massaggiatore uomo.
I centri che conoscevo non erano provvisti o la tariffa era di gran lunga superiore a quella a cui ero abituato con la mia massaggiatrice che lavorando a casa aveva pretese più contenute.
Cosi iniziai a guardare un po in rete...alla fine trovai Roberto: un massaggiatore sportivo che lavorava sia presso un centro che a casa sua, in alcuni giorni ed orari.
Le recensioni erano tutte entusiaste e positive e il costo identico a quello a cui ero abituato.
Così lo contattai e presi un appuntamento.
Mi accolse a casa sua in un tardo pomeriggio di primavera.
Era un uomo sui 46/47 anni, robusto e sorridente. Mi fece accomodare in una stanza adibita al massaggi, tutto molto pulito e professionale. Mi fece le solite domande di rito:problemi, dolori, stile di vita ecc, infine mi chiese di spogliarmi e di distendermi sul lettino.
Mi disse che se volevo potevo indossare le orribili mutande di carta da massaggio, ma che essendo tra uomini per lui potevo anche restare nudo, ben sapendo il fastidio provocato da quell'inutile indumento. Ridendo con lui delle obbrobriose mutande, gli dissi che optavo per la nudità e mi distesi sul lettino.
Inizio' a cospargemi dell'olio sulle spalle e iniziò un massaggio energico, proprio come speravo.
Non essendo li per rilassarmi (molti movimenti mi facevano scattare per il dolore) Roberto mi teneva impegnato con una conversazione leggera.
Era un tipo alla mano,molto socievole.
Parlando venne fuori che ogni tanto facevo dei trattamenti da una massaggiatrice e mi chiese
"e come mai questa volta hai cambiato?"
D'istinto gli risposi "avevo voglia di provare un uomo"
Immediatamente pensai che quella frase, così detta, pur non volendo, poteva sembrare ambigua: così un po imbarazzato (quando si dice "avere la coda di paglia"...) cercai di riprendermi e specificare "...nel senso che volevo sentire un po di vigore maschile"...ma niente: il tentativo di recuperare era anche peggiore della prima esclamazione,così cercai ancora di spiegare meglio ma lui ridendo mi fermò e mi disse
"tranquillo, tranquillo, ho capito che vuoi dire".
Fui quasi sollevato dalla sua affermazione, ma poi il mio sguardo incrociò il suo e vidi sul suo volto un sorriso diverso, quasi malizioso, al quale risposi con un sorriso imbarazzato.
Prosegui in silenzio a massaggiarmi, io cercai di trattenere gli scatti per le fitte più dolorose quando le sue mani passavano su qualche fascia muscolare tesa e dolorante.
Pian piano dalle spalle, le sue mani presero a scendere lungo la schiena, lungo i fianchi, sulle gambe e sui piedi.
"Giochi a pallone?"
"Ci ho giocato per una vita..."
"si vede"
"da cosa?"
"Dai glutei sodi e dalle gambe...hai anche bei piedi, un arco plantare molto definito...piede da calciatore"
"eh....magari...quelli li pagano, io pago per giocare...cmq grazie".
Di nuovo silenzio, ora le sue mani scivolavano sui miei glutei, sentii le dita andare tra le natiche e fermarsi.
"Se non ti da fastidio che ti tocchi qui, posso farti un trattamento di pressione sulle fasce muscolari posteriori"
"nessun problema" risposi.
Con le mani mi prese le caviglie e mi allargò leggermente le gambe.
Sentii le sue dita, credo i pollici, spingere in due punti precisi all'interno delle natiche, a pochi centimetri dall'ano.
Sentii un leggero fastidio che poi pian piano lasciò il posto ad una piacevole sensazione di rilassamento, come quando ti premono leggermente le tempie.
Rimase lì in pressione, la sensazione di rilassamento inizio a diventare vero e proprio piacere sessuale: istintivamente allargai ancora un po le gambe, quasi a fargli spazio...non so se questo mio movimento fu letto da Roberto come un invito, ma a quel punto la pressione diminui' e sentii due dita, credo gli indici, passarmi leggermente sul mio buchino.
L'olio le facevano scivolare dolcemente e il piacere divenne intenso: cercai di trattenermi,ma il piacere era troppo e senza volerlo mi trovai ad inarcare il culo come una cagna in calore.
Il messaggio fu chiaro, volevo affondasse e così fece, dolcemente, sentii un dito entrare appena...una falange,non di più.
Con la stessa delicatezza si ritrasse e torno a massaggiare allontanandosi dal mio culo, lasciandomi quasi un senso di delusione.
"Aspetta, torno subito" mi disse appoggiandomi una ma mano sulla schiena a avvicinandosi al mio viso affondato nel foro per la testa del lettino.
Lo sentii lavarsi le mani e tornare.
Pensai che avevo fatto una pessima figura, travisando quel momento terapeutico.
Si mise accanto a me, non potevo vederlo, sentii solo che mi chiese di tirarmi più su con il corpo, arrivando con la testa al bordo del lettino.
Mi chiese di mettere le mani sotto la fronte come sostegno.
Mi passò davanti e riprese a massaggiarmi le spalle, stavolta però era davanti a me, non lo vedevo ma sentivo i suoi fianchi appoggiarsi ai miei gomiti e la pancia alla testa.
Con movimenti ampi, le sue mani scendevano dalle spalle ai glutei e risalivano...nel risalire le sue dita accarezzavano la fessura del mio culo e le dita sfioravano l'ano...sentii di nuovo il piacere di prima.
Estasiato lasciai scivolare un po fuori dal bordo le mani penzoloni sul letto davanti alla mia testa: fu allora che sentii,nel suo protrarsi in avanti, che il suo camice era aperto, sentii le mani sui peli della sua pancia e...quando le sue mani giunsero al mio culo l'ennesima volta, le mie incontrarono la sagoma inconfondibile di un cazzo in tiro.
Aveva aperto il camice e calato leggermente i pantaloni della tuta, il suo cazzo si struscio' sul dorso delle mani, al ritorno lo presi: era grosso e durissimo.
Alzai la testa e lo vidi, mi allungai ancora un po con la testa e lo presi in bocca.
Si fermò dal massaggiare: le sue mani sulla mia testa mi tenevano la posizione, mentre lui con movimenti lenti mi infilava e sfilava il cazzo dalla bocca.
Con le mani gli tenevo le palle:due belle palle grosse e gonfie che palpavo mentre con la bocca assaporavo quella cappella turgida e viola, pulita e larga.
Ora era lui a gemere di piacere, i movimenti si erano fatti più veloci e vigorosi, mi stava scopando la bocca, tenendomi sempre ferma la testa con le mani.
Mi staccò di colpo e mi disse di mettermi di fianco a bordo del lettino.
Il suo fare deciso mi eccitava.
Si tolse camice e pantaloni, restando nudo come me. Mi rimise il cazzo in bocca e ricominciò a pompare mentre con le dita su cui aveva messo dell'olio, iniziò a penetrarmi il culo.
Non sentivo dolore, era fantastico seppur deciso ed energico
"che culo!" Mi ripeteva e più me lo diceva e più mi eccitava.
"Avevi proprio voglia di uomo eh?! Ora ti soddisfo io..."
Ero in estasi.
Mi tiro giù dal lettino e mi mise a novanta su di esso. Si piegò su si me, mi avvolse con le sue braccia importanti e puntandomi il cazzo sul culo...lo sentii alzarsi e tenermi stretta una natica con una mano mentre con l'altra indirizzava la sua cappella sul mio buco ormai oleato e allargato dalle dita.
Entrò.
Il suo cazzo non lunghissimo ma comunque largo mi fece un po male,ma fu premuroso nell'entrare e lasciarmi il tempo di adattarmi al suo cazzo nel mio culo.
Accarezzandomi il culo e schiaffeggiandolo mi ripeteva che un culo come il mio era un po che non lo scopava, che aveva voglia di farmi sentire tutto il cazzo dentro di me, che voleva riempirmi di sborra calda...
"ti piace la sborra in culo"
"no, mi piace in faccia e in bocca"
"ok...ti schizzero' in faccia allora! Ora però ti scopo, troietta!"
Inizio a pompare prima piano, poi sempre più energicamente.
Mi tenevo ai bordi del lettino con le mani, in estasi per il piacere dato da quel cazzo in culo, da quella figura massiccia dietro di me che da un vetro riuscivo a intravedere come fosse uno specchio e dal suo turpiloquio, fatto di complimenti pesanti al mio culo e da epiteti spinti.
"Vieni a farti tutti i massaggi che vuoi, mi dai il culo e non ti faccio pagare, come una puttanella, ti va!? Eh?! Lo so che ti va, ti eccita fare la puttanella, vero?!"
Lo sentivo gemere...mi voltavo ogni tanto per vedere quella sagoma possente spingere e pompare dietro di me... godevo a quella vista.
Andò avanti per qualche minuto. Con una mano avevo iniziato a spiegarmi, immaginando il momento in cui mi avrebbe schizzato in faccia.
L'immagine di un uomo che mi viene in faccia o in bocca ha sempre avuto il potere di farmi godere in pochi minuti e anche stavolta stavo per venire ma non volevo venire prima di lui e perdermi l'estasi di una sborrata addosso, così mi fermai, ma fortunatamente anche lui era al capolinea:mi prese per una spalla e si sfilò senza che mi disse nulla mi sedetti a terra sotto di lui continuando a segarmi.
Lo vidi piegare le gambe e puntarmi il cazzo al viso, aprii la bocca...eccoli: uno, due, tre, schizzi pieni e cremosi il primo sulla guancia il secondo dritto in bocca sulla lingua,il terzo sull'altra guancia. Venni anch'io com spasmi intensi.

Seguirono altre sedute, non pagai mai nulla ,come una vera puttanella.
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