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Gay & Bisex

Serata alternativa...


di Riservatobsx1980
27.02.2021    |    854    |    0 9.8
"Che comunque conservava il suo solito aplomb..."
Squilla il telefono.
Un sms "stasera organizzo una gang con una trans e 4-5 amici. Sei dei nostri? M."
M. Un nome, abbreviato, e una garanzia di divertimento.

Era un po che non organizzava una gang, gli ultimi incontri con lui erano stati nostri e privati, lui perfetto master e io schiavo ubbidiente.

La cosa mi attirava, quindi, chiesi qualche info in più sulla serata: 4 o 5 uomini e questa trans, molto femminile ma che non aveva ancora conosciuto...questo dettaglio era d'obbligo, significava nel nostro vocabolario che non si garantiva sulla concretezza. Del resto organizzare una gang non e' cosa facile, i ripensamenti sono sempre in agguato anche all'ultimo minuto, c'era capitato, ma la percentuale di riuscita con M. Era comunque sempre molto alta, quindi accettai.

Complice la distanza arrivai a casa di M. Con qualche minuto di ritardo. Entrai in salotto dove trovai gia accomodati con drink in mano i maschi partecipanti.
C'erano Walter e Armando sui 55 come il padrone di casa M. E due ragazzotti più giovani, sicuramente più piccoli di me, di cui non ricordo il nome.
Avvertii subito una strana atmosfera, cosi quando M. Mi chiese se volessi bere qualcosa anche io, gli dissi di sì e lo seguii in cucina.
"Che succede?" Chiesi. "Non risponde più da mezzora..." mi disse M.
Brutto segno. Ecco spiegato il clima poco festaiolo, sopratutto dei due più giovani.
Presi il drink e andai a sedermi sulla poltrona libera accanto a Walter.
M. rimase in piedi dietro di noi, con il telefono in mano.

Mentre chiaccheravamo per fare un po di conoscenza e ammazzare il tempo, qualcuno ogni tanto chiedeva ad M. "Niente?".
Ma nessuna notizia arrivava dal telefono di M. Che comunque conservava il suo solito aplomb.
Dopo circa dieci minuti ecco il messaggio "cambio programma". Secco. Nessuna motivazione, nessuna scusa.
"Le solite indecise della rete. E vabbe. Mi spiace".
I due maturi sorrisero e proseguirono a parlare tra loro come se nulla fosse. I due giovani invece non trattennero qualche frase poco gentile nei confronti dell'ospite fantasma.
M. Cercò di rincuorarli, cosa che gli riuscì facilmente: conoscevano M. e sapevano che una serata no, non poteva intaccare la stima nel padrone di casa e la sua fama di organizzatore di serate memorabili.

Dopo qualche altra battuta i due giovani decisero di andarsene.
Rimasi quindi con i tre maturi, seduto in salotto a chiacchierare.
"Vabbe, finisco il drink e vado anche io" dissi.
"Mi spiace che sei venuto fino a qui per niente" disse M. Rivelando agli altri due che venivo praticamente dall'altra parte di Roma.
Sentendo questo, Walter disse che dovevo essere io quello più stranito invece dei due che erano appena andati via.
Stavo per dire qualcosa quando M. Anticipandomi disse "ma lui e' così, calmo e pacato...e sopratutto si sa adattare..." mi sorrise quasi ammiccando.
Era una frase che sembrava nascondere un doppio senso allusivo della mia capacità di poter essere uno della sua gang, attivo e partecipe, e allo stesso tempo uno da serata a due, passivissimo e sottomesso alle sue volontà.
Ma ovviamente bisognava sapere delle nostre serate a due per cogliere quel doppio senso, cosa che Walter e Armando non sembrarono poter fare.

"Facciamoci un altro giro" disse M. "spegni la luce grande che da fastidio" rivolgendosi a me.
Mi alzai e spensi la luce. La stanza rimase con la luce più soffusa e calda della abajour del tavolino accanto al divano dove sedevano i 3, mentre M. Riempiva nuovamente i 4 bicchieri sul tavolo con due dita di whisky.

Complice l'alcool, in nostri discorsi si fecero più frivoli, qualche battuta, qualche esperienza raccontata e passammo qualche minuto così a rendere l'atmosfera carica di una strana attesa...
"Che facciamo allora?" Chiese M. "Che vuoi fare? Mo ce ne andiamo a casa" rispose Walter ridendo...era la risposta che M. Sembrava attendere "beh, un'alternativa l'avremmo..." colsi il suo sguardo vispo e quel sorriso che voleva dire tutto...i due si guardarono, poi guardarono M. E poi me..."ah perché ci sarebbe un'alternativa?!" Disse Armando guardandomi con un sorriso molto malizioso...
Adesso mi sentivo al centro dell'attenzione...avevano capito che l"alternativa ero io.
"Beh...dipende se a lui va di essere l'alternativa"
Non c'erano dubbi. Ero io l'ago della bilancia...risi imbarazzato...cercai di cavarmela con una battuta "non credo di essere all"altezza della trans"
"Mmm...io so per certo di si...con quel culetto che hai..."disse M.
"Ha un bel culo?" "Eh si..." che furbo M. Sapeva far leva sulla mia vanità.
"Beh...vediamolo allora...così giudichiamo" anche Walter non era da meno in quanto a persuasione, con gli occhi bramosi ormai fissi su di me.

Non me lo feci ripetere, mi alzai dalla poltrona, feci un passo verso i tre maturi sul divano e mi sbottonai i jeas, mostrando il mio lato b in boxer.
In un attimo le loro mani erano sul mio culo. "Che marmo...che belle chiappe sode" li lasciai ravanare, Armando mise una mano sotto i boxer e andò a stringermi la carne tirandomi a se...
Mi fece scendere anche i boxer lasciandomi a culo di fuori, continuando ad esplorare con le mani.
Nel frattempo Walter non aveva perso tempo e si era sbottonato, e si stava smanettando, guardando quella scena.
M. Che era al centro, mi prese con una mano la nuca e mi tirò a se, infilandomi la lingua in bocca a fondo, poi si staccò e proseguì con una pressione della mano sulla mia testa a tirarmi giù, verso il cazzo barzotto di Walter.
Lo presi in bocca, mentre M e Armando mi palpavano il culo.

"Mettiti in ginocchio e succhiarlo a tutti e 3"mi ordino M.
Scesi in ginocchio sul pavimento freddo, continuando con Walter, il cazzo gli era ormai già diventato duro. Un cazzo normale, ben fatto e profumato. Passai oltre, M., il suo lo conoscevo bene...e poi Armando, il suo era quello più generoso ma anche dall'odore più pungente.
Tornai quindi a walter, mentre M, alzandosi, mi disse di mettermi a pecora sul divano. Passo dietro di me e inizio a leccarmi il buco...era una cosa che mi mandava in estasi. Mi eccitava quando con la lingua esplorava il mio sfintere stretto.
Armando nel frattempo si era spostato e in piedi accanto a Walter, mi aveva preso una mano affinché mentre pompavo l'amico, lo tenessi in tiro con la mano.

"A quattro zampe, vai suo materasso" M. Mi diede il nuovo compito.
Come una cagnetta in calore, camminai a 4 zampe verso il materasso sistemato a terra al centro della stanza, mentre i 3 rimasti dietro di me non lesinavano apprezzamenti pesanti sul mio culo.

Mi raggiunsero completamente nudi sul materasso.
Continuai ad alternare i 3 cazzi i bocca, in mano, mentre lingue che ormai non distinguevo più si alternavano sul mio buco, lasciando spazio, di tanto in tanto, a qualche dito che sempre più energicamente si faceva spazio nel mio ano, che pian piano andava dilatandosi.

Dopo qualche intenso momento così, mentre Walter ormai preso dalla foga mi spingeva il suo cazzo sempre più in fondo alla gola, sentii il rumore inconfondibile del preservativo scartato, il freddo del gel lubrificante sul buco, e un cazzo che puntava pronto per fottermi.

Entrò, dolore, ma Walter mi tiro ancora più a se, infilandomi il cazzo in gola e togliendomi il fiato e qualsiasi lamento.

Inizio a pompare...vigoroso...mi voltai, era M.

I tre vecchi porci si alternavano dietro al mio culo ormai aperto, scambiandosi il posto nella mia bocca o nel mio culo. I preservativi usati ma vuoti cadevano davanti a me, ogni volta che uno dei tre si sfilava per venire a farselo succhiare ancora un po.
Cazzo, palle, culo, leccavo in in preda dell'estasi di piacere qualsiasi cosa mi veniva offerta mentre da dietro venivo scopato incessantemente.
I loro cazzi che spingevano ormai a fondo, stimolavano la mia prostata e dal mio cazzo barzotto, filamenti di precun si depositavano abbondanti sul lenzuolo.
Iniziai ad accusare la stanchezza, in quella posizione a pecorina, quando finalmente M. Disse " sto per venire"

Mi voltai e sdraiai supino, M. Venne verso mio mio viso in ginocchio segandosi. Seguirono l'esempio gli altri due.

Ma fu Walter il primo a schizzare, un fiotto che mi segnò il viso e poi altri più deboli che colarono nella mia bocca aperta.
M. il secondo che invece mi venne dritto in bocca, affondando il cazzo per farselo succhiare senza mandare sprecata neppure una goccia.
Il sapore di sborra abbondante mi fece godere, schizzai copioso sulla pancia, sentii Armando accarezzarmi la pancia spalmando la mia sborra sul mio corpo e dopo un instante anche lui mi regalò il suo nettare caldo sul viso, il più abbondante dei 3.

Restammo qualche instante sul materasso stremati. Io col viso coperto di sborra dall'orore intenso.

Una serata indimenticabile, andai per fare la festa ad una trans e trovai tre maturi che la festa la fecero a me...una serata sicuramente alternativa.
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