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Diario di un ragazzo asiatico (4) - Bear83 ed A69


di asian_boy
18.06.2018    |    5.378    |    6 9.7
"Gli abbassai i pantaloncini e gli presi il cazzo in bocca ancora molle..."
-Sono solo a casa, ti va di vederci?-
La mia testa diceva che forse sarebbe stato meglio aspettare ancora un po’, ma il mio cazzo diceva l’opposto. Avevo ancora il sapore in bocca di quel cinquantenne, ma già sentivo il bisogno di prenderne in bocca un altro pisellone.
Avrei preferito conoscerlo in qualche altra maniera, magari con un caffè o una birra, ma sentivo il bisogno del mio corpo di sfogare i propri bisogni.
-Certo, ora sono in giro. Dove abiti esattamente?-.
Non era molto distante, dieci minuti di camminata ed ero lì. Chissà come sarebbe stato? Già immaginavo il suo bel cazzone pulsare dentro di me, con quelle belle vene gonfie che si facevano spazio nella mia bocca. O magari non solo lì dentro, mmm…
Citofonai al cognome indicato, aprì subito il portone senza nemmeno chiedere chi fossi. Abitava al sesto piano.
Mentre ero in ascensore cercai di sistemarmi, cercando magari segni in faccia di sborra del cinquantenne. Feci un respiro profondo prima di aprire la porta dell’ascensore: non era più la prima volta, ma quella sensazione di conoscere qualcuno di nuovo creava sempre un po’ di nervoso dentro di me.
Poi lui era Bear83, l’omone sempre pronto ad ascoltare tutto ciò che dicevo, l’omone che mi dava consigli e mi rallegrava quando ne avevo bisogno. L’omone grosso e peloso che però allo stesso tempo fu anche molto tenero nei miei confronti. Anche se magari non fosse proprio l’uomo più bello del mondo, un bel pompino glielo dovevo sicuramente!
Mi feci forza ed uscii dall'ascensore.
-Hey ciao! Entra pure!- Subito mi accolse con una voce profonda e calorosa. Era già sul pianerottolo fuori casa ad attendermi.
Era davvero alto e con una pancia prorompente. Aveva la barba e gli occhiali da vista, ed in più un grosso sorriso come quello dei bambini di fronte ad un negozio di giocattoli. Indossava le pantofole, maglietta nera dei System Of a Down e dei pantaloncini corti che mostravano le sue gambe pelose.
-I miei non ci sono, fai pure come se fossi a casa tua! Vuoi da bere qualcosa?-
-Acqua per piacere- gli sorrisi io. La casa era abbastanza grande. I mobili erano costituiti principalmente da oggetti di legno. Si sentiva infatti il tipico odore di vecchio, classico delle case di anziani, misto ad un odore di Glade alla lavanda che probabilmente aveva spruzzato poco prima che arrivassi.
-Ecco a te!- mi porse gentilmente il bicchiere invitandomi a sedermi sul divano in salotto. Era lì, finalmente, di fronte a me.
Sorrideva, si vedeva che era un po’ emozionato come me. Sembrava che volesse raccontarmi un sacco di cose, magari farmi anche mille domande. Col filo dell’occhio guardai giù, nella zona dei pantaloncini. Si vedeva che stava crescendo qualcosa, e così fu lo stesso per me.
-Cosa vuoi fare? Possiamo guardare la tv se ti va, ho Netflix! Oppure giocare alla Play o mangiare qualcosa. A proposito hai già mangiato?-
-Ahahah sisi tranquillo, a te cosa andrebbe di fare?-
-Beh, possiamo anche rimanere qui, a parlare di quello che vuoi, tranquillo per me non fa differenza. Mi ha fatto piacere che tu sia venuto, onestamente non me l’aspettavo-. Mise la sua grande mano, molto delicatamente, sul mio ginocchio destro. Mi guardò e indietreggiò in un istante, come se in qualche modo avesse capito di aver fatto una mossa sbagliata.
-Scusa, non volevo. Non ho intenzione di provarci con te o di far sesso con te, scusa davvero. Ti ho toccato per sbaglio, ma se vuoi forse dopo… No, non ci pensare, scusa-. Continuava a scusarsi, era ovvio che lo volesse fare, ma allo stesso tempo sembrava che volesse rispettarmi mantenendo certe distanze. Un gigante grosso gentile insomma, che nel suo modo impacciato mi faceva tanta tenerezza.
-Tranquillo, non è niente-. Gli sorrisi e gli presi la mano per calmarlo. Mi sorrise anche lui, si vedevano un paio di gocce di sudore bagnargli la fronte.
La sua mano era davvero calda, un po’ sudata, forse dal nervoso. Era soffice e grande.
Presi un suo dito e lo infilai nella mia bocca. -Ahhh, che fai? ahhh- mi disse lui.
Gli leccai un dito nel modo più sensuale che potessi, e dopo ne presi anche un altro. Lentamente mi spostai sempre più vicino a lui, fino a sedermi sopra le sue gambe. Sentivo la sua bella protuberanza sotto di me, calda e prorompente. Lui aveva la faccia in estasi. Lo baciai molto dolcemente.
Il contatto con la sua barba mi creò solletico. Lo guardai negli occhi, aveva ancora quell’espressione che sembrava dire “non ci posso credere!”.
Come con me ed il calciatore insomma. Gli tolsi gli occhiali e mi tolsi la maglietta. Questa volta mi baciò lui, in una maniera più violenta. Mi leccò la lingua e provò a mordermi il labbro inferiore. Poi si calmò un po’, ma si vedeva che ci stava mettendo passione. Ci sapeva fare, anche se magari all’inizio era stato un po’ impacciato. Poi passò ai capezzoli.
-Ahhhh, sei bravissimo!- Roteava la sua lingua attorno ai miei capezzoli in una maniera velocissima, e alternava quel movimento con il succhiarmeli mordendoli appena appena senza crearmi dolore. Ero in estasi! Tremavo letteralmente dal piacere. Forse era persino meglio del rimming che mi fece il signore della prima volta.
Passava da un capezzolo all’ altro e andò avanti così per venti minuti almeno.
Non volevo che si fermasse: continuavo a gemere come le giapponesine nei porno, ma non lo facevo apposta! E più gemevo e più lui andava avanti. -Hai dei capezzoli bellissimi! li leccherei tutto il giorno!-.
Passò poi a leccarmi il collo mandandomi in visibilio, una sensazione di piacere e di solletico pervase su tutto il mio corpo. Tornò sui capezzoli ed intanto io provai a leccargli il collo come fece con me. Tremò per un istante ma continuava a non staccarsi dai miei capezzoli ormai doloranti. Passai all’ orecchio e lo leccai molto lentamente. Si staccò dai miei capezzoli e fece un urlo di piacere. Era forse il suo punto debole?
-Vuoi che te lo succhi?- gli bisbigliai dolcemente nell’orecchio. -Si per favore! Sto per scoppiare!-
Scesi dalle sue gambe e gli tolsi i pantaloncini e le mutande. Finalmente quel grosso cazzone si era liberato ed era già bello bagnato.
Si sentiva proprio l’odore di uomo misto ad un po’ di sudore. Lo afferrai come se fosse un trofeo stupendo e iniziai a leccarlo e a succhiarlo energicamente.
-Sei fantastico, mmm… si così!-. Vederlo con gli occhi chiusi e la bocca spalancata fece uscire ancora di più la troia che era in me ed iniziai ad ingoiarlo tutto fino alle palle. -Ahhh, che gola profonda!-.
Tornai sulla cappella per prendere aria e ci sputai sopra. Iniziai a fargli una sega velocissima mentre gli leccavo il frenulo. Stava per venire, sentivo il cazzo tremare. Lo misi tutto in bocca succhiando il più possibile stringendo le labbra.
-Vengooo, siii!-. quattro o cinque schizzi caldi e densi mi riempirono la bocca, non riuscivo a respirare e così ingoiai tutto subito. Questa volta aveva un sapore leggermente dolce, piacevole. Lui sul divano tremava dal piacere, con la testa all’indietro che guardava il soffitto. Era tutto sudato.
Corsi in bagno e mi diedi una pulita veloce. Tornai in sala e lui era ancora lì, steso che guardava in alto.
-Sei stato bravissimo! Stai bene?- mi chiese un po’ affannato.
-Forse dovrei chiedertelo io questo, ahahah!-.
-Dai vieni qui piccolo che ho bisogno dei tuoi capezzoli!.-
Mi sedetti di nuovo sopra di lui e ricominciò a leccarmi di nuovo i capezzoli con foga, come se ne fosse incantato. E lì ricominciai a vedere le stelle e a far certi gemiti da metter invidia alle migliori attrici porno.
Notai che il suo pisellone venoso stava diventando di nuovo duro, com’era possibile?
-Hai visto? Tutto grazie a te e ai tuoi bei capezzoli!-.
Si alzò e mi sollevò dal divano, senza staccarsi dai capezzoli. Mi portò nella camera da letto e mi buttò tra i cuscini. Mi rigirò come se fossì una bistecca ed iniziò a leccarmi il buchino. -Siii!-. Godetti come una vera troia. Si staccò e prese il lubrificante. Un dito e poi un altro. Ormai ero abituato.
Si infilò il preservativo ed iniziò a spingere mentre ero a pecorina. -Ahhhh!- come al solito all’inizio fu un po’ doloroso, ma lui fece con calma, per abituare il mio buchetto. Pian piano mi fece sdraiare lentamente a pancia in giù e lui fece lo stesso sdraiandosi su di me. Era pesante e sudato, sentivo tutti i suoi peli. Mi sentivo come se non potessi fare niente, ma ciò rendeva il tutto ancora più eccitante. Iniziò con dei leggeri colpi di bacino che mi fecero gemere davvero forte. Lo sentivo tutto dentro di me, come se facesse parte del mio corpo. Iniziò poi a muoversi sempre più velocemente e i miei gemiti si fecero anch’essi più forti. Con una sua mano possente mi coprì poi la bocca e l’altra la mise sul collo come per strangolarmi. Continuò così per diversi minuti fino a quando non sentì il suo cazzo pulsare dentro di me ed il preservativo gonfiarsi. Che sensazione stupenda!. Non mi accorsi nemmeno che sfregandomi sul letto ero già venuto. Si tolse da me e mi abbracciò forte. Mi sentivo stanco ma allo stesso tempo felice e protetto. Nessuno mi aveva mai abbracciato dopo averlo fatto. Mi baciò sulla fronte e sorrisi anch’io. Mi addormentai poi dopo pochi minuti, tra le sue braccia possenti.
Mi risvegliai dopo qualche ora, era quasi l’alba. Lui non c’era. Era sulla scrivania a giocare ad un videogioco. Molto Probabilmente Call Of Duty o qualcosa di simile. Aveva le cuffie nelle orecchie e ne approfittai per farmi una bella doccia e rivestirmi.
Dovevo andarmene o dovevo almeno salutarlo? Era così concentrato ed in più sembrava che stesse parlando on line con altri giocatori.
Mi venne un’idea. Mi avvicinai a lui e gli sfiorai le spalle. Si spaventò facendo un sobbalzo all’indietro e mi guardò poi sorridendomi -Hey, buongiorno!-
-Shhh!- Gli dissi io e mi misi in ginocchio. Gli abbassai i pantaloncini e gli presi il cazzo in bocca ancora molle. Lui mi guardò estasiato e un po’ confuso, ma allo stesso doveva concentrarsi al videogioco.
-Ahhh… si, sono dietro di voi, vi copro io!-. Il suo cazzo si stava gonfiando dentro di me. Mentre glielo leccavo tutto con calma lo guardavo con gli occhi, ma lui non riusciva a distogliere lo sguardo dallo schermo.
-Ok, ora tiro la bomba state attenti!… Mmm-. E andammo avanti così per un quarto d’ora fino a quando non iniziai a segarlo velocemente. Lui mi prese, si alzò dalla sedia e mi infilò in bocca il suo cazzo che sparò due schizzi potenti e caldi. Le sue gambe tremavano, ma non poteva urlare perchè era ancora in contatto con altri giocatori. Mise un attimo in pausa e si tolse le cuffie. Le sue gambe non riuscirono più a reggerlo e crollò sulla sua sedia. -Cazzo se sei bravo… ti amo…-.
-Cosa?!-
-Ho detto che sei stato bravissimo, nessuno me lo aveva mai fatto prima d’ora.-
-Ok, quella parte l’ho sentita, potresti ripetere quello che hai detto dopo?-
-Beh, mmm. Sai, non volevo, mi sono solo fatto prendere dal momento-
-Allora avevo sentito bene. Comunque ora devo andare,è stato bello!-
-Hey, aspetta!-
Presi le mie cose e me ne andai. Scesi giù per le scale, i sei piani non li sentii nemmeno. Appena aprii il portone notai che aveva appena piovuto, era ancora leggermente buio. Possibile che ogni volta che facessi sesso dovesse piovere? Passai il tragitto da casa sua a casa mia con la testa tra le nuvole.
Era stato davvero bello, ma quelle due parole rovinarono tutto in così poco tempo.
Ero confuso, arrabbiato e forse ancora un po’ addormentato. Non capivo se quelle parole mi facessero davvero arrabbiare perchè avevano rovinato tutto o perché in verità mi avesse fatto piacere sentirle dire da lui. Bear83 poteva davvero piacermi? No, impossibile!
Decisi di disinstallare quella applicazione per un po’. Quella giornata la passai a letto, come in trance.
Fu così anche per i giorni seguenti. Avevo un’urgente voglia di confidarmi con qualcuno, ma con chi? L’applicazione ormai era andata e Bear83 era davvero l’unico che mi ascoltava. Mi mancava, ma non potevo contattarlo ancora, almeno ancora per un po’… Il suo sorriso, la sua voce calma e profonda che ogni volta mi tranquillizzava.
Pensai che forse scrivere un diario fu la cosa migliore! Ma se mia madre o qualcuno della famiglia lo avesse trovato? Sul computer allora! Ma il mio computer ogni tanto lo usava anche mia sorella o qualche mio collega, come potevo fare?
Pensai per un po’ e poi mi venne l’illuminazione! Prima della mia prima volta, passavo le giornate a guardare porno e leggere racconti erotici su A69.
Perché non raccontare le mie avventure lì? Creai subito un profilo, misi qualche foto ed un breve annuncio. Scrissi subito una storia, sulla mia prima volta, ed appena caricata la cancellai subito dal mio computer.
In questo modo sarei riuscito ad avere un diario anonimo senza che la mia famiglia potesse sospettare minimamente che fossi io. Ero felice quel giorno, davvero tanto! E mi addormentai pensando forse di avere un peso in meno sulle spalle.
Il giorno seguente notai che mi erano arrivati un sacco di messaggi. Gente che non conoscevo aveva letto la mia prima storia e ne era rimasta incredibilmente colpita! A molti era piaciuta, ad alcuni aveva fatto arrapare e altri provarono a contattarmi via messaggio, email o su kik.
Ne rimasi scioccato, non mi aspettavo potesse avere un risultato tanto positivo!
Molti mi incoraggiarono a scrivere altri pezzi e così feci cercando di raccontare tutto, le mie emozioni, le mie paure, cercando di descrivere tutto quello che vedevo e che provavo. Sempre più gente mi contattava volendo incontrarmi o solamente conoscermi.
Chi mi faceva proposte indecenti e chi invece mi ringraziava semplicemente per averlo fatto eccitare molto. Questi giorni con il diario virtuale mi servirono a staccare un po’, a non pensare troppo a Bear83. Ma non posso negare che ogni tanto ci pensavo ancora.
I messaggi su A69 degli altri utenti mi facevano davvero piacere, ma nessuno in particolare mi colpì veramente. Tranne uno forse. Uno a cui risposi particolarmente entusiasta.

La serie per ora si ferma qui! Grazie mille per chi ha letto tutto fino alla quarta storia! Ora aspetto solo di fare altre esperienze e poi giuro che aggiungerò altro. Molto probabilmente, nel mentre, inizierò una nuova serie inventata, spero che la seguiate come avete fatto con questa!
Per favore scrivete se avete consigli o critiche anche sul mio account kik: jakeb.94
Un bacio a tutti!

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