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Gay & Bisex

Quarantena con i miei coinquilini (2)


di asian_boy
31.03.2020    |    21.378    |    16 9.2
"Tremai dal piacere per quell’orgasmo stupendo..."
Ok, ero in una situazione davvero anomala, quasi da tipici telefilm scadenti americani.
E per di più eravamo bloccati in casa e non potevo nemmeno fare quattro passi fuori per rinfrescarmi le idee.
Sarei voluto scappare, non tanto per la dichiarazione inaspettata di Luca, più che altro perché Davide era consapevole che gli avessi fatto un pompino mentre era ubriaco, e gli era persino piaciuto!
-Senti Davide, hmmm, per ieri sera scusami, non volevo…- stavo cercando di trovare le parole più adatte alla situazione, ma ad ogni parola che aggiungevo mi sembravo sempre più stupido. Ero rosso peperone e non riuscivo nemmeno a guardarlo negli occhi.
-Ahahah, stai tranquillo J.. Ho sempre avuto qualche dubbio sul tuo orientamento sessuale, ma a me non importa. Siamo nel 2020! E poi di cosa ti dovresti scusare? Avevo le palle piene da giorni e tu mi hai aiutato a scaricarle, e sei stato anche bravo! Ahahah-. Mi rispose Davide
Non riuscivo a credere a quello che mi aveva appena detto. Sembrava che per lui fosse normalissimo.
Come mai sembravo l’unico confuso in quella casa?! Come mai mi stavo facendo mille paranoie e loro no?
-Non penso di essere gay però, gli altri ragazzi non mi sono mai interessati, e sono fidanzato. Ma ti ho sempre trovato molto carino e se volessi dormire accanto a me qualche volta, perché no? Mi piacerebbe strapazzarti di coccole- disse lui arruffandomi i capelli come fa un fratello maggiore a quello minore.
-E se volessi toccarlo e giocarci un po’, beh io non mi lamento! Soprattutto ora che siamo rinchiusi in casa e non sappiamo nemmeno quando ne usciremo. Ok cucciolo? Spero che ora tu stia più tranquillo adesso-.
Avevo la testa appoggiata al tavolo. Lui si abbassò per guardarmi dritto negli occhi e spalancò un bel sorriso rassicurante. Era proprio figo. Io ovviamente ritornai rosso peperone. Forse in qualche modo, gli piaceva provocarmi.
-Ahahah sei proprio carino!-. Mi prese la testa e l’appoggiò sulle sue spalle. Mi abbracciò. Aveva ancora quel suo dolce profumo di ieri. Sentivo odore di caffè dal suo respiro e la sua barba faceva solletico al mio viso. Mi sciolsi in un istante.
-Ho dimenticato il mio cellulare sul tavolo- Disse Luca seminudo con l’asciugamano che gli copriva solo la parte inferiore del corpo. Probabilmente si era già spogliato ma voleva fare la doccia con la musica come fa di solito. Aveva un fisico snello, asciutto, e gli si vedevano gli addominali. Non era molto peloso, solamente sotto le ascelle forse. Oggi sembrava particolarmente sexy.
-Che cazzo state facendo?-. Il suo viso era diventato rosso dalla rabbia. I suoi occhi erano spalancati dalla visione di Davide che mi abbracciava. Diede un forte pugno al muro che mi fece sobbalzare dallo spavento.
-Ci vogliamo bene, che c’è, ti da fastidio forse?- gli chiese Davide con un tono di sfida.
Volavano scintille tra i due, l’aria era parecchio tesa. Ancora non riuscivo a realizzare la situazione, quei due non avevano mai litigato, eppure ora sembrava che si stessero per menare.
-Che FROCI di merda!- Luca prese il suo cellulare e tornò in bagno, sbattendo la porta ovviamente.
-Quel ragazzino deve imparare ad abbassare i toni e a portarci un po’ di rispetto. È proprio un ragazzino viziato.- Disse Davide sospirando.
-Cucciolo io vado a lavorare in camera, hai lezione oggi?-chiese tornando con il suo tono dolce e tranquillo.
-No oggi no, ma mi piacerebbe chiamare Kim. Anzi adesso lo chiamo e gli chiedo come sta-. Gli dissi con la testa ancora sul tavolo
-Ok salutamelo il nostro Kim Kim, digli che mi manca. Vado!- prese la sua tazza di caffè e si rinchiuse in camera.
Chiamai Kim. In corea era ormai sera, ci sono sette ore di differenza dall’Italia. Lui era felicissimo della mia chiamata e propose di passare ad una videochiamata perché voleva vedermi.
Come al solito lui era il tipico ragazzo da copertina delle riviste, sempre perfetto ed impeccabile. Aveva delle labbra sottili, il corpo muscoloso con una pelle di porcellana, sembrava quasi che emanasse una certa luce. Ma è possibile che la pelle emani luce? Probabilmente ero ancora ubriaco.
Vedendomi sullo schermo notai quanto fossi una nullità rispetto a lui, quasi mi spaventai per il mio aspetto quasi comico. Avevo ancora tutti i capelli arruffati, un po’ perché mi ero appena svegliato, ed un po’ a causa di Davide. Avevo proprio una brutta cera e delle occhiaie tremende.
-Ma che ti è successo fratello, ti sei beccato il coronavirus? Ahahah-.
-Senti lascia perdere che ieri abbiamo bevuto tantissimo e sono successe un sacco di cose che manco riusciresti ad immaginare!-.
-Dai racconta! Mi mancate tutti, dove sono Luca e Davidone? Qui si muore dalla noia, non me ne dovevo andare dall’Italia!-
Ci pensai due volte prima di decidere se raccontargli tutto quello che era successo. Ovviamente me ne vergognavo un sacco ed inoltre non pensavo fosse corretto dirgli che Luca avesse fatto coming out. Spettava a Luca dirlo agli altri due, ma non riuscii a resistere!
Forse perché la mia testa stava scoppiando per tutto quello che era successo o forse perché stavo impazzendo per la quarantena, ma raccontai tutto a Kim; senza fermarmi e cercando di non alzare troppo la voce per non farmi sentire dagli altri due. Tanto comunque l’avrebbe scoperto appena tornato, vive pur sempre con noi ed è un tipo parecchio sveglio.
Inoltre di Kim mi fidavo ciecamente. Se Davide era come un fratello maggiore e Luca era il tipico antagonista bullo della storia, Kim era come se fosse il mio migliore amico.
Ovviamente tralasciai i momenti più piccanti.
-E quindi cosa devo fare? Aiuto Kim!- gli dissi sbattendo continuamente la testa sul tavolo.
-Cavolo sei proprio in una situazione di merda fratello! Sapevo che forse te non eri al 100% etero, ma questa situazione non l’avrei mai immaginata!-
-Va a cagare, come si direbbe che non sembro etero!?- gli dissi un po’ infastidito.
-Ahahah, boh sesto senso. Comunque dovevo aspettarmelo, Davide ti tocca troppo a volte e Luca in camera non fa altro che parlare di te!-
Mi venne un sobbalzo al cuore, quello che mi disse Kim non me lo sarei mai aspettato.
-Come parla sempre di me?- gli chiesi borbottando cercando di non sembrare troppo curioso.
-Si, parla sempre di te quasi come se fosse ossessionato, ma poi quando siete insieme cerca sempre di evitarti. Ora torna tutto. Comunque mmm… J, anch’io ho una confessione da farti- mi disse Kim abbassando leggermente la voce.
-Si dimmi pure!- gli chiesi incuriosito.
-J.! Vieni in salotto muoviti- era Luca che mi stava chiamando. Cosa voleva da me?
-Hey Kim scusa, devo andare adesso. Me lo dici domani magari, stammi bene fratello!- e abbassai il cellulare.
Corsi verso il soggiorno, pensando di aver fatto di nuovo qualcosa di sbagliato. Luca era lì, seduto sul divano, fresco dalla doccia ancora con le gambe aperte e divaricate.
Magari voleva parlare della notte precedente? Aiuto!
-Fra un po’ esce la nuova stagione della Casa di Carta, vorrei rivedere le stagioni precedenti per rinfrescarmi la memoria. Ti va di guardarle insieme?- disse lui cercando di accennare un sorriso che stonava un po’ dalla sua figura da cattivo ragazzo. Non mi aveva mai invitato a guardare un film o un telefilm con lui. Non avevo altri piani e quindi accettai l’invito.
Iniziammo a guardare la serie, ma era palese che ci fosse una grossa sensazione di imbarazzo e disagio fra di noi. C’era persino una grande distanza fra me e lui sul divano.
Pian piano che i minuti passavano mi accorsi dei suoi vari tentativi di avvicinarsi a me. Era davvero buffo, quasi tenero che mi scoppiò una risata.
-Perchè ridi? Le scena non è divertente- chiese in maniera brusca.
-Beh tutto quello che sta accadendo ora è così strano! Per un anno ho pensato che mi odiassi, mi hai sempre chiamato frocio e poi ieri notte…-
-Scusa, non volevo farti male o offenderti…- ci fu silenzio tra noi due. Sembrava onesto con le sue parole.
-Per me è stato difficile accettare la cosa, volevo allontanarti da me. Ma più il tempo passava e più non riuscivo a smettere di pensare a te. Sono stato un cretino ad averti fatto male, io…-
Sembrava di nuovo sul punto di piangere. Mi faceva una tenerezza immensa. Non che ammettessi che la violenza fosse un modo corretto per difendersi, ma probabilmente era abituato così. Ognuno ha il suo modo di reagire.
Questa volta però non volevo abbracciarlo, avevo di nuovo il cuore a mille. Provavo forse qualcosa per Luca? Vederlo così fragile lo rendeva dannatamente attraente. Lo baciai.
Non aveva più le labbra screpolate e non puzzava di alcol. Non era il bacio violento della serata precedente. Appena lo baciai lui si lasciò andare, come se avesse fatto crollare il suo muro invalicabile. Aveva delle labbra soffici ed una lingua molto abile. Prese poi lui il comando del bacio.
Fu uno di quelli lenti: nella stanza si sentiva solo il rumore delle nostre lingue e delle nostre labbra sfregarsi. Era magico, come se il tempo si fosse fermato.
Non pensavo sarebbe stato capace di baciare in una maniera così dolce. Quel bacio mi disse di lui più di mille possibili parole.
Mi tolse la maglietta e poi si tolse la sua. Sentivo il calore del suo corpo e l’odore fresco di borotalco. Cominciò a leccarmi i capezzoli per poi morderli all’improvviso. Una scossa elettrica attraversò tutto il mio corpo. -Ahhh!-.
-Zitto o il vecchiaccio ci sentirà-.
Non so perché ma pensare che Davide potesse beccarci da un momento all’altro mi faceva ancora più arrapare. D’un tratto mi rivoltò verso l’altro lato, facendomi mettere a novanta.
Prese il mio bacino e rivolse il mio sedere contro la sua faccia. Ci sputò, era freddo, e poi mi diede una forte sculacciata sulle chiappe. Volevo urlare come una cagna in calore.
-Buon appetito a me!- disse lui affondando il suo viso sul mio bucherellino.
-Ahhh…!- Non potevo evitare di gemere. Mille scosse partirono inondando tutto il mio corpo. Stavo godendo come non avevo mai fatto prima. Iniziai a segarmi.
La sua lingua era davvero abile, sembrava stesse limonando con il mio buchino. Provavo solletico, piacere, gioia. Ed intanto pensavo a Davide, che magari ci stava sentendo e si stava segando in camera. Volevo il suo pisellone qui, con me e Luca. Sarebbe stato fantastico fare una cosa a tre: Luca che mi leccava il buco e Davide che mi scopava in bocca con il suo pisellone caldo e pieno di grosse venature.
Sentii un leggero fastidio all’improvviso, Luca provò a mettere un suo dito dentro di me. Non era proprio fastidio, anzi, mi procurò un piacere misto a dolore che mi fece immediatamente venire.
Schizzai tre o quattro volte. Tremai dal piacere per quell’orgasmo stupendo. Meno male che gli schizzi colpirono il pavimento senza sporcare il divano. Mi sentivo sfinito ed appagato.
Luca, anche se era giovane, ci sapeva davvero fare con i preliminari.
-Ora tocca a me svuotarmi-. Disse lui ammiccando un sogghigno da ragazzo arrapato. Si tolse i pantaloncini e così i boxer. Anche Luca non scherzava con il suo arnese.
Era completamente depilato. Il suo pene era meno grosso e poco più piccolo rispetto a quello di Davide, ma aveva una cappella davvero grande, che era già bagnata dal liquido pre eiaculatorio. Ne stava producendo talmente tanto che avevo cominciato a gocciolare per terra lasciando i tipici filamenti leggermente densi. Mi venne una sete tremenda.
Mi fece sdraiare sul divano con la testa verso il pavimento e le gambe in aria. Mi fece spalancare la bocca e così iniziò a scoparmela con violenza.Aveva il cazzo davvero grosso, quasi soffocavo. Sentivo la sua grossa cappella superare le mie tonsille ed entrare nella faringe. Intanto le sue palle lisce sbattevano contro i miei occhi. Avevano un buon profumo ed erano belle grosse. Iniziò a tremare, sapevo che stava per venire. Non vedevo l’ora di assaggiare la sua sbarra calda.
-Vengo ahhh!- Cercò di limitare le sue urla.
Quattro o cinque schizzi caldi e densi mi riempirono la bocca quasi da soffocarmi. Dovetti spingerlo via per riuscire a respirare di nuovo. Schizzò altre due volte sulla mia faccia.
Ero letteralmente sommerso di sborra, la sua era leggermente salata, ma piacevole. Ingoiai tutto quello che avevo in bocca ma non riuscivo ad aprire gli occhi perché anche loro ne erano ricoperti. All’improvviso sentii il suo cazzo sulle mie palpebre. Cercò di raccogliere la sborra con il suo pisello che poi mi portò in bocca per farselo ripulire. Era proprio un maiale, ma ciò non mi dispiaceva. Mi accompagnò in bagno e mi ripulì la faccia ridendo di me. Quando riuscii finalmente ad aprirle gli occhi, lui mi diede un altro bacio sulle labbra.
-Continuiamo la serie, su-. Mi prese per mano. Aveva delle mani proprio grandi, leggermente sudate, un po’ ruvide, ma molto rassicuranti. Sapeva anche essere tenero alla fine.
Non mollò la mia mano per ore, e poi mi strinse a se’.
Ci sdraiammo a cucchiaio sul divano, mi sentivo davvero piccolo mentre mi teneva stretto a se’. Aveva davvero un buon profumo di borotalco misto ora ad un po’ di sudore.
Sentivo il suo cuore, battere forte. Ogni tanto mi dava dei bacetti sulla testa. Mi faceva venire i brividi ogni volta che lo faceva. Mi sembrava di essere tornato al tempo del liceo, con il mio primo amore. Sembravamo già una coppia. Ci addormentammo poi non so per quanto tempo.
-Hey J. sveglia. Scusa se ho finito tardi ma avevo un sacco di lavoro in arretrato. Ora puoi entrare e dormire in stanza se vuoi- era la dolce voce di Davide
-Ah si grazie!- ero ancora leggermente rintontito, mi faceva leggermente male il collo.
-Non sapevo foste così legati te e Luca eheh- disse lui con un tono tra l’ironico e l’infastidito.
-Beh è una storia lunga- gli farfugliai.
-Se vuoi sta sera dormiamo insieme, sono in vena di coccole ahah- disse Davide cercando di non svegliare Luca.
Quando provai ad alzarmi sentii Luca che mi teneva il polso.
-No, lui oggi dorme con me!- disse Luca con gli occhi ancora semichiusi.
-Penso che stia a lui decidere quello che vuole fare, no?- disse Davide con un tono un poco più alto ed autoritario.
-Sta zitto vecchio di merda. Non vedi che non vuole stare con te grassone peloso!- Luca mi strinse il polso ancora più forte.
-Ora mi stai facendo incazzare ragazzino-. D’un tratto Davide diede un pugno a Luca sul viso.
Io caddi a terra, non sapevo perché ma sembrava che la stanza girasse tutta. I due urlavano e si stavano picchiando, ma non riuscivo a capire bene quello che dicevano. Sembrava quasi che ridessero a certi tratti. Cercai di focalizzare il mio sguardo e vidi che nel mio cellulare c’erano quattro chiamate perse da Kim, con un messaggio con scritto “devo dirti una cosa importante, chiamami appena puoi”.
Vidi mille luci che giravano attorno alla stanza, poi il buio pesto. Mi risvegliai all’improvviso sul letto di Davide con la mia testa che faceva un male cane. Dovevo vomitare.
Corsi in bagno e vomitai l’anima. Provai a sciacquarmi la faccia, ero totalmente rintontito. Quando mi ripresi leggermente uscii dal bagno.
C’era odore di sigaretta. Sentivo Luca e Davide ridere e scherzare. Avevano fatto pace probabilmente. Ne ero felice, ma il mio mal di testa non voleva lasciarmi.
Provai a salire sul mio letto a castello. Ma ovviamente non ci riuscii. Sembravo quasi ubriaco, ma non avevo bevuto.
Caddi sul letto di Davide e per ore fissai il vuoto. Poi guardai il mio cellulare. Era quasi mezzanotte. Una cosa però mi scioccò.
Sullo schermo c’era scritto Venerdì.
Come Venerdì? Non è che magari tutto quello che era successo era tutto un sogno? Ecco perché Luca e Davide stavano ancora bevendo! Impossibile, sembrava tutto troppo reale!
Non riuscivo a credere che tutte quelle cose senza senso avessero finalmente un senso: era tutto solo un sogno!
Risi tra me e me. Era buffo ma allo stesso tempo rimasi deluso, triste forse. Cominciai a sudare.
Dopo un po’ sentii Davide, anche lui chiaramente ubriaco entrare in stanza. Barcollava ma sapeva dove fosse il letto. Cercai di alzarmi per lasciargli il letto libero ma lui cadde su di me e mi abbracciò. Impossibile, sembrava proprio l’inizio del sogno che avevo appena fatto!
Magari non era un sogno, ma un presagio! No impossibile, oppure si… voi che ne pensate? Aiuto!

Grazie mille per i vostri commenti positivi per la precedente storia! Non mi aspettavo tante richieste per un seguito, e onestamente non era nei miei piani, ma i vostri complimenti mi hanno motivato a mettere una seconda parte e concludere la storia. Ovviamente commenti e critiche costruttive sono sempre ben accette. Scrivetemi qui sotto o in privato su KIK (jakeb.94). Scrivetemi inoltre quali sono i vostri personaggi preferiti, magari li metterò di nuovo in storie future. Un grosso bacio a tutti :)
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