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Max e Dany story: Cap. 23 - AL MARE IN PRIMAVERA


di XMX
17.09.2022    |    458    |    1 9.0
"Il cazzo dell’uomo non si ammosciò, era già pronto per un altro assalto, le allargò le gambe e lo mise in figa, scorreva bene perché era già lubrificata dai..."
Max e Dany, essendo una splendida giornata di primavera, decisero di passare una giornata al mare e affittarono una villetta isolata posta vicino riva.
Appena arrivati lei si spogliò e visto che non c’era nessuno uscì nuda per andare a fare un bagno.
Da lontano vide sei persone che stavano sedute sulla sabbia, si avvicinò e con suo stupore notò che erano cinque malati di mente con la camicia di forza e un infermiere che li controllava che subito le disse di non avvicinarsi perché erano dei matti che avevano portato a prendere un po’ d’aria e che era pericoloso specialmente per lei che era in quelle condizioni, Dany gli disse di stare tranquillo perché era abituata agli uomini un po’ matti e si tuffò in mare.
Quando riemerse si sdraiò sulla sabbia a prendere il sole, quei matti erano assorti a vedere il mare e sembrava che non avessero notato la sua presenza.
Notando che i suoi assistiti erano tranquilli e non avevano avuto nessuna reazioni per la presenza della donna, l’infermiere si avvicinò a Dany e le chiese se le poteva dare un’occhiata mentre lui andava a prendere un caffè, lei tranquillamente fece un cenno per accettare la richiesta e continuò a prendere il sole.
All’improvviso aprì gli occhi e vide i cinque uomini che le stavano intorno e la guardavano, vederli così legati e con gli occhi sbarrati gli fecero pena, si alzò in piedi e cominciò a carezzarli sulle guance, questi felici di avere quelle carezze iniziarono ridere e a girarle intorno, lei era immobile al centro del girotondo e li guardava ricambiando i sorrisi.
Di colpo si fermarono e fecero una faccia triste, si sedettero sulla sabbia e chinarono la testa.
Dany si accorse che le loro patte dei pantaloni si erano gonfiate e capì che vedendola si erano eccitati, non sapeva cosa fare, poi si disse che erano uomini anche loro e gli si avvicinò, gli slacciò i pantaloni e li masturbò uno per volta.
Poco dopo tornò l’infermiere e non si accorse di niente, Dany li aveva soddisfatti tutti e si erano rimessi seduti a vedere il mare, mentre lei si era distesa di nuovo a prendere il sole.
Tornata in villa raccontò l’accaduto a Max confessando che le avevano fatto compassione e a vedere quelle patte gonfie non ha resistito per accontentarli. Lui carezzandola le disse che aveva fatto bene e che aveva fatto un’opera buona.
Dopo pranzo Dany andò a riposare e Max uscì e si recò dove stavano quegli uomini fermandosi a parlare con l’infermiere.
Lei era distesa sul letto tutta nuda e la stanza era in penombra, filtrava solo un po’ di luce dalle tapparelle, si aprì la porta e lei non si accorse di niente, all’improvviso sentì delle mani che la accarezzavano, pensò che era Max e continuò a riposare, ma poi si accorse che le mani erano troppe, aprì gli occhi e vide i cinque matti senza camicia di forza e l’infermiere che si erano seduti sul letto con la bava alla bocca, si spaventò, fece un urlo, rimase impietrita, poi si accorse che c’era anche Max che osservava la scena, allora si calmò e capì che era stato lui a organizzare tutto.
I matti cominciarono a infilargli le mani ovunque, le carezzavano il seno, le tastavano il culo e gli infilavano le mani nella figa, lei era ancora immobile, non sapeva cosa sarebbe successo, poi tutti quei smucinamenti cominciarono ad avere effetto, cominciava ad eccitarsi e iniziò a collaborare, allargo per bene le gambe ed a inarcarsi per permettere alle mani di penetrala meglio sia in figa che in culo.
Eccitata al massimo volle che tirassero fuori i cazzi e inizio a sbocchinarli infilandosene anche due insieme, quando furono in tensione offrì la sua figa e il suo culo che furono subito penetrati, li sentiva spingere per riempirla tutta, mentre continuava a pompare gli altri.
Quando sentì la sborra riempirla sia avanti che dietro, disse ad altri due che toccava a loro e ripete la scena facendosi riempire di nuovo i suoi buchi, l’ultimo fu veloce perchè era eccitatissimo, come le infilò il cazzo in figa sborrò subito.
Rimaneva l’infermiere che fece uscire i matti dalla stanza le disse di pulirsi e si sdraiò vicino a lei avvertendola che sarebbe stata una cosa lunga, iniziò a baciarla giocando con la lingua, poi passò al seno succhiandolo e mordicchiando i capezzoli, poi scese e si mise in bocca i piedi slinguazzandoli e succhiandoli, infine risalendo le gambe con la lingua arrivò alla figa che prese tutta in bocca succhiandola e mordendo il clitoride, Dany stava scoppiando dal piacere, veniva in continuazione, i suoi liquidi colavano e l’uomo li metteva in bocca per passarglieli nella sua.
Oramai ambedue erano eccitati al massimo, l’uomo tirò fuori il cazzo, era enorme, quando lei lo vide spalancò gli occhi e disse di volerlo subito in bocca, l’uomo l’accontentò, lei cercava di spalancarla il più possibile, era grande, ma lei con pazienza riuscì a farselo entrare tutto e iniziò a spompinarlo, se lo sentiva in gola, quasi la soffocava, ma le piaceva da morire, un gettito improvviso di sborra le riempì la gola e lei con fatica lo ingoiò e con le dita si rimetteva in bocca quella che fuoriusciva.
Il cazzo dell’uomo non si ammosciò, era già pronto per un altro assalto, le allargò le gambe e lo mise in figa, scorreva bene perché era già lubrificata dai suoi umori, ma quando l’uomo spinse lo sentì toccarle il fondo, fece un urlo di piacere e venne, spingeva con forza, le stava distruggendo la figa e quando sborrò lei venne di nuovo.
L’infermiere tirò fuori il cazzo, ma era ancora duro, la girò di peso, le spalanco le chiappe e lo infilò nel culo, a quel punto lei strillò di dolore, era troppo grosso, ma con lo stantuffarle dentro il dolore si trasformò in piacere, con le mani si allargò le chiappe per farlo penetrare più a fondo e lo sentì arrivare all’intestino, lui si muoveva ritmicamente e lei seguiva il suo ritmo, oramai le aveva spaccato il culo completamente, era diventato una voragine, le pareti si erano allargate a dismisura, l’uomo non perse tempo e infilò anche le dita di una mano, lei fece uno strillo disumano, ma il piacere era più grande e quando il cazzo dell’uomo sborrò in enorme quantità lei se la sentì entrare nell’intestino e salire verso la gola, una sensazione meravigliosa che la fece venire copiosamente bagnando tutto il letto.
Andarono via tutti, era sfinita, distesa sul letto a pancia in giù con la figa slargata gocciolante di liquidi e con il culo completamente aperto che colava di sborra, Max si avvicinò a lei e gli mise il suo cazzo in culo ancora pieno della sborra dell’infermiere e le disse che, riferendosi a quei matti, se doveva fare una azione buona la doveva fare completa e continuò a sfondarle il culo.
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