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Max e Dany story: Cap. 47 - LA TOMBOLA DI CAPODANNO


di XMX
18.10.2022    |    453    |    1 9.3
"Urlarono insieme quando i tre le sborrarono in contemporanea riempendole fighe, culi e bocche, un applauso scrosciante si levò dagli altri invitati, loro si..."
Si avvicinava la fine dell’anno, bisognava organizzare il veglione, Max e Dany fecero un elenco di persona da invitare in villa per il cenone, la lista delle portate, dei vini e dei liquori da servire ed infine l‘abito per la serata.
A Max venne l’idea di farla in maschera con abiti semplici tipo tutti in tuniche da antichi romani, comode, non troppo impegnative e facili da reperire, Dany l’approvò e mentalmente già aveva in mente cosa mettere.
Dopo un giro di telefonate fu stilato l’elenco nominativo degli invitati, erano quattro coppie, cinque singoli e la sorella con un suo amico, tutti furono avvisati di come si dovevano vestire.
Venne il giorno, Dany si preparò accuratamente, parrucchiere, manicure, estetista, un bagno con sali profumati, un trucco pesante per far risaltare gli occhi da gatta ed infine indossò il vestito, una tunica bianca cortissima con una sola bretella retta da un medaglione raffigurante una lupa, lasciando un seno a vista, niente slip, bracciali a forma di serpente, orecchini pendenti e sandali alla schiava.
Scese in cucina e dopo aver controllato se la donna di servizio aveva preparato tutto il menù la lasciò libera di andarsi a divertire.
Cominciarono ad arrivare gli invitati, le donne erano bellissime (per comodità le chiameremo Sofia, Elena, Sonia, Eva e chiaramente G. la sorella di Dany), tutte vestite con tuniche corte, Max li fece accomodare per l’aperitivo in salone, scese Dany salutando tutti gli amici con baci e con complimenti reciproci tra le donne.
Spostati in camera da pranzo si sedettero in modo che una donna avesse due uomini ai lati che non erano i mariti, iniziò la cena, mentre mangiavano chiacchieravano cordialmente e qualche uomo allungava le mani sotto il tavolo carezzando sulle gambe la donna che aveva accanto, ogni tanto si sentiva schioccare un bacio in bocca e molto spesso si vedeva una mano tastare il seno della fortunata vicina, non era un problema, erano tutte coppie scambiste e i singoli avevano già più volte fatto sesso con loro.
Finito il cenone misero della musica e iniziarono a ballare, prima degli svelti, poi dei lenti dove tutti si baciavano e si palpeggiavano, uomini e donne si cambiavano spesso i patner, le mani si intrufolavano sotto le tuniche per toccarsi seni, fighe, culi e cazzi, tutti erano senza slip.
Alla mezzanotte fecero il brindisi guardando i fuochi d’artificio.
La sorella di Dany lanciò l’idea di fare una tombola, tutte le donne approvarono, gli uomini erano contrari e si misero a giocare a carte, l’unico che era d’accordo fu Max che prese il cartellone e le palline numerate, poi disse che quella non era una semplice tombola, ma una pornotombola, tutte lo guardarono e lui spiegò il gioco, chi faceva ambo doveva fare un pompino con ingoio ad un uomo a sua scelta davanti a tutti, chi terno una scopata, quella che faceva quaderna una inculata, la cinquina era premiata con una doppia figa e culo ed infine chi faceva tombola figa, culo e bocca, le donne furono entusiaste, gli uomini si resero disponibili a fare da premio.
Uscirono i primi numeri, Elena, una donnona mora con un grosso seno, esclamò ambo, andò al tavolo degli uomini, ne scelse uno, gli alzò la tunica e avidamente gli prese il cazzo in bocca iniziando a pomparlo, tutti la incitavano, il pompino durò circa venti minuti, l’uomo cercava di trattenersi, ma la donna glielo succhiava, lo leccava, gli toccava le palle, alla fine le sborrò in bocca e lei ingoiò tutto leccandogli il cazzo per ripulirlo, tutti l’applaudirono, lei si avvicinò alle altre donne e le baciò in bocca passandogli un po’ di sborra.
La tombola continuò, poco dopo Sofia, biondina esile con seno a pera, dichiarò di aver fatto terno, scelto l’uomo si levò la tunica e si sdraiò a terra invitandolo a scoparla, lui prima le leccò la figa e poi le mise il cazzo dentro, la scopò per circa quindici minuti, lei godeva, stava con ansia aspettando il getto caldo dentro di lei, avvenne all’improvviso le riempì la figa di sborra, tutte le donne si chinarono e infilando la lingua dentro ripulendola dal dolce nettare. Altro applauso.
Altri numeri furono estratti e con un sospiro di sollievo G., donna mora, pienotta con seno abbondante e un culo grosso, dichiarò la quaderna, lei amava essere inculata possibilmente da cazzi grandi, aveva il timore che non vincesse lei, andò vicino agli uomini e allungava la mano sotto le tuniche per sentire chi lo aveva più grosso scelse un ragazzo, poi alzandosi la veste si mise a culumbrina poggiando le mani su una sedia e gli disse di sfondarglielo, lui allargò le chiappe con le mani, poggiò la cappella sull’ano e con una spinta violenta lo infilò tutto dentro, lei lo aveva già sfondato, spingendo con forza per farlo entrare fino in fondo, lei continuava a istigarlo che ne voleva di più, due uomini si misero uno dietro il ragazzo, l’altro le reggeva il culo e lo aiutarono a incularla, lei iniziava a godere, ma rimase insoddisfatta, la sborrata arrivò con un gemito di godimento, Dany arrivò di corsa dicendo che toccava a lei, si sdraiò a terra spalancando la bocca e la sorella, mentre si masturbava, si pose con il culo su di lei facendo colarle la sborra dentro che ingoiò, G. venne facendole colare gli umori sul petto , Eva si avvicinò e li leccò tutti.
Mancavano la cinquina e la tombola, le due vincite erano simili, le donne che ancora non avevano vinto niente erano Dany ed Eva, si misero d’accordo, dichiararono di aver vinto tutte e due, buttarono all’aria la tombola e presero per mano tre uomini ognuna, si spogliarono nude, ne fecero sdraiare uno in terra e gli si misero a cavalcioni inserendosi il cazzo dentro la figa poi invitarono un altro a mettersi dietro allargandosi le chiappe con le mani e si fecero inculare, l’ultimo lo presero in bocca.
Ambe due le donne si muovevano all’unisono e in maniera di essere penetrate il più possibile, ansimavano, gemevano, godevano, i cazzi scorrevano facilmente allargandole le fighe e dilatando le pareti del culo, mentre il cazzo che sbocchinavano veniva martoriato dagli affondi delle loro bocche.
Urlarono insieme quando i tre le sborrarono in contemporanea riempendole fighe, culi e bocche, un applauso scrosciante si levò dagli altri invitati, loro si alzarono, si baciarono scambiandosi lo sperma che avevano in bocca fino a che non lo ingerirono, poi si misero una sopra l’altra leccandosi le fighe per ripulire lo sperma che era ancora dentro.
La tombola era terminata e tutti si unirono in una ammucchiata generale che durò fino al mattino.
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