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Lui & Lei

L'insospettabile suocera. La fine


di coppiamantioccasion
26.04.2022    |    8.913    |    9 9.7
"Mara si fece seria, e mi prese il viso in mano e disse, : Luca ascoltami bene, tutto questo è stato bello, che ti voglio bene, ma l'amore per i figli è..."
Mara trovandomi ancora pronto, sempre con il cazzo ritto, si avvicino dicendomi, che si era fatto tardi, che i miei tempi erano troppo lunghi per ricominciare, e quindi si doveva, se ricapitava, un'altro giorno, e che dovevamo andare dalla mia ex, la figlia, in ospedale che poteva partorire da un momento all'altro, e così facemmo.
La mia ex, partorì la primogenita, bellissima.
Noi tornammo a casa, dopo i classici 5 giorni di ricovero post parto. In quei giorni con Mara non successe mai nulla, tranne un notte, quando andai in bagno, sentii dei mugugni che venivano dalla camera dei suoceri, mi avvicinai in silenzio, e mi misi ad origliare alla porta, sconcertato sentivo Mara che pregava il marito di non incularla, ma che poi la sentivo dire di sì, quindi capii che il suocero era riuscito dopo anni di matrimonio, l'inculata tanta desiderata, che mai aveva ottenuto.
Passarono dei mesi da quel fatto, ma ogni tanto mi riaffioriva in mente Mara, che per me, era un po' difficile andare a trovarla, sia per il lavoro, sia perché non avevo scuse per farlo.
Si mise il fato di mezzo, fu che mio suocero, ebbe un incidente, è quindi aveva bisogno di essere accudito in ospedale di notte, e visto che la bimba ormai di notte dormiva tranquilla, mia moglie disse alla madre, che ci si trasferì a da loro per quel periodo, e che le notti necessarie le faceva lei. Io ovviamente dovetti prendere dei giorni di permesso dal lavoro, e finto malincuore accettai la situazione. I primi giorni erano un po' più difficile avvicinarmi a Mara, perché la situazione era un po' critica, ma dopo 3/4 giorni, le cose migliorarono. Ricordo che dopo l'intervento subito dal suocero, e alle parole tranquillizzante del chirurgo, Mara si avvicino e mi abbraccio per la felicità, ma al contempo senti anche la mia felicità del basso ventre.
Mara improvvisamente cambiò espressione al viso, come se si fossero accesi degli interruttori, i suoi occhi si spalancarono e io vidi tutta l'u sua libidine.
Tornati nell'appartamento, dopo una cena preparata magnificamente da Mara, mi misi al divano alla TV. Mara addormento la bimba, e poi si venne a mettere di fianco a me, mentre le altre sere, era sempre distante e a fatica mi dava da parlare. Mara era di fianco e mi guardava con aria da presa per di culo, mi disse che oggi non dovevo stringerla in quel modo da fargli sentire la mia erezione, perché non era giusto, ma io subito gli presi la mano, e la portai subito sopra al mio cazzo, e dirgli che non potevo fare nulla, che è lei che lo fa rizzare.
Mara si mise a ridere, e poi aggiunse,: ma come, hai mia figlia più giovane di me, che ti dà tutto, e tu vorresti ancora me? Io non risposi, ma mi alzai dal divano e tirai giù la tuta, e li mise davanti alla bocca il mio pene ritto, e gli dissi,:
giudica te stessa, l'effetto che fai a lui.
Mi si la mano dietro la nuca di Mara e la invitai ad assaggiare il mio cazzo, e che ero scuro che non vedeva l'ora di prenderlo.
Mara comincio un lungo pompino, io la invitavo a prenderne più possibile in gola, fino al vomito, poi mi fermai e scesi in mezzo alle sue cosce.
Aperto tutta la vestaglia e buttata via, mi accorsi che era nuda sotto, e che era un brodo di umori, mi dedicati un buon quarto d'ora in quella incantevole fessura, chiamata fica.
Decisi di portarla in camera da letto, e chiusi gli scuri della finestra, perché avevo deciso di scoparla con luce accesa, volevo godermi la penetrazione per tutto il tempo che ci voleva.
Mara era ormai fuori di sé, non capiva più nulla, e così cominciai con la classica posizione, poi li tirai su le gambe sulle spalle, che così era più aperta, poi la feci mettere sopra, finché non venisse.
Io avevo un solo desiderio, e quella notte dovevo esaudirlo, volevo incularla, e fargli sentire un vero cazzo nel culo, non quel cazzetto del marito.
Mara era quasi esausta per quei due o tre orgasmi avuti, io la girai, e gli dissi: ora mia cara Mara, sentirai un vero cazzo nel culo, non quello che ti dette lui.
Mara disse che ero un porco, che la figlia aveva ragione, che pensavo solo alle donne, e che al marito il culo lha dato 2 volte in 30anni, mentre io spaccati primo il culo alla figlia che la fica. Mara aveva gli occhi di chi sapeva di dover subire qualcosa che poteva trasformarla, e mi riprese il cazzo il bocca, dicendomi di essere bravo, di non fargli troppo male.
Mara cominciò a leccare con foga la cappella, io ero appoggiato seduto nel letto appoggiato alla spalliera, presi Mara dalle braccia e la tira su. La feci scendere per fargli fare una smorzacandela, ma il cazzo era indirizzato nell'ano, così facendo se dovesse sentire male, gli dissi, che poteva controllarlo.
Mara senza dire nulla ma con quei occhi un po' impauriti, prese in mano il cazzo, e cominciò la discesa, si soffermo un'attimo sulla cappella, ma prosegui` la discesa senza fermarsi, e in attimo era alla base, era tutto nel culo, con mio stupore lei non si fermava, ma invece mi cavalcava, assumendo una espressione di godimento estasi.
Era bella vederla, vedere scomparire la mia nerchia nel suo bel culo, io in quella posizione non potevo dare sfogo alla mia voglia di possedere quel culo, non mi sembrava di dominarlo, e la posizionati a pecora, io mi alzai alle sue spalle, e cominciai il mio ritmo, che Mara cominciava a sentire, e di supplicare di fare piano, ma non avevo nessuna intenzione di rallentare, volevo scaricarle dentro tutto, e quando ero al culmine, gli presi la faccia da dietro per aggrapparmi e dare tutto lo sfogo.
Mara non fiatava più, era inerme mentre gli scaricavo tutto la sborra nel culo, mi diceva solo che gli avevo asporto tutto, che da quel momento non sarà più la stessa cosa.
Ci adraiammo e Mara si tocco l'ano, e senti che era spalancato, mi diceva che sentiva un vuoto ora e aria che entrava, alche' mi misi a ridere, e se voleva, poteva aspettare un po', che lo riempivo di nuovo.
Mara si fece seria, e mi prese il viso in mano e disse,: Luca ascoltami bene, tutto questo è stato bello, che ti voglio bene, ma l'amore per i figli è marito e molto di più, e che quella mattina doveva rimanere un lontano ricordo, per il bene di tutti.
Passarono pochi anni, e io mi separati con comune accordo con la mia ex, cambiai città, cambiai completamente lavoro.
Spero di non essere stato noioso, ma come ho scritto bei primi racconti, io ci provo ad esprimere le mie emozioni, che non sono un romanziere e le critiche le accetto per migliorare, quindi critiche costruttive.
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