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La bella Mara


di Membro VIP di Annunci69.it nonnasexy67
03.05.2023    |    10.543    |    14 9.6
"Scostai il sedere di Mara spingendolo vero mio marito sollevando una gamba la passò dall’altro lato mi avvinai per vedere se anche mio marito aveva il..."
Avevamo un profilo come coppia e ci contattò un travestito, dopo i primi approcci fatti con un certo distacco sia da parte nostra che da parte sua, riuscimmo ad instaurare un dialogo serio, cominciando a confidare senza prenderci in giro, io sinceramente ero attratta da una creatura che fosse femminile, ma a parte le sembianze mascoline traspariva una certa femminilità molto spiccata.
Dopo diversi tira e molla appuntamenti fissati e poi rimandati all’ultimo riuscimmo a fissare un incontro senza però darci delle aspettative di approfondire, così lo facemmo dandoci appuntamento in un bar, lui si sarebbe presentato vestito da uomo normalmente e quando si venne a sedere nel nostro tavolo, ne avemmo la certezza.
Solite presentazioni e convenevoli, poi la vicinanza di altre persone decidemmo di uscire a farci una passeggiata, dove lui/lei ci raccontò come viveva quel suo segreto avendo anche una moglie, nascondendo ogni oggetto femminile in un trolley che aveva nascosto in una stanza del suo ufficio.
Una persona molto signorile nel parlare e nei modi che a me piaceva come uomo da inserire nei nostri giochi, lui però voleva avere un ruolo ben preciso nel triangolo che si sarebbe potuto creare con noi, il ruolo di una governante tutto fare e pronta a soddisfare ogni nostro capriccio.
Noi abbiamo sempre giocato con altre persone nel massimo rispetto, senza mai imporre delle cose e la cosa ci sembrava piuttosto anomala, lui a parte un paio di esperienze con uomini con quali ebbe modo di soddisfarli con la bocca non era mai riuscito a far esplodere la sua vera personalità.
Rimanemmo a chiacchierare per diverse ore fino a quando guardando l’orologio ci disse che era ora di andarsene dalla moglie, ma che si sentiva a suo agio con noi e gli avrebbe fatto piacere realizzare il suo sogno.
Nei giorni seguenti lo scambio di messaggi fu molto intenso e in certi momenti era molto eccitante, così decidemmo di fare questo passo e di ospitarlo a casa per un intero pomeriggio così avrei avuto il tempo di aiutarlo a trasformarsi e nella possibilità eventualmente di giocare.
Parcheggiò l’auto nelle vicinanze di casa e poi lo vedemmo prendere il trolley e portarlo con se fino al nostro appartamento, ci sedemmo in salotto e ci prendemmo il caffè, poi prese il trolley e lo aprì cominciando a tirare fuori prima un paio di stivali in pelle lucida neri, poi delle scarpe decoltè con tacchi alti, poi aprendo l’altro scomparto cominciò a mostrarci calze di ogni tipo e colore, completini da donna molto eleganti e firmati, dei baby-doll di vari colori da abbinare, insomma sembrava un rappresentante di intimo femminile di classe.
Alla fine tirò fuori una cuffietta da cameriera con un grembiulino, lo spolverino per le faccende domestiche, per ultimo una borsetta con tutti i trucchi.
Ci chiese cosa ci sarebbe piaciuto vedergli indossare, ma sinceramente per le tante cosine che aveva portato era difficile scegliere, così gli proposi di andare in bagno che l’avrei aiutato a truccarsi e mio marito ci avrebbe poi passato le cose da mettere.
Così io e lui andammo in bagno e facendogli togliere la maglia vidi che era completamente defilato nel petto, la pelle chiara e liscia come fosse glabro, gli passai del fondotinta per mettere in risalto il colorito alle guance, il mascara per evidenziare gli occhi, poi della matita, e gli feci mettere degli orecchini vistosi, poi un rossetto di colore rosso lampone lucido e il suo viso si trasformò davvero.
Intanto mio marito senza entrare mi aveva steso l’intimo e le scarpe, aveva scelto tutte cosine di colore rosso anche le calze velate autoreggenti, appena conclusi con il trucco lo lasciai solo in bagno per finirsi di spogliare e mettere quelle cosine.
Ne la cuffietta ne il grembiulino erano stati passati che lei/lui voleva invece, così glieli detti tenendo la porta socchiusa.
Quando sentimmo i tacchi e aprirsi la porta, comparve quella creatura trasformata in Mara, ci lasciò a bocca aperta, si era messe delle unghie finte di colore rosso, sembrava davvero una donna anche se i fianchi stretti e il seno quasi inesistente lasciavano pochi dubbi.
Quasi si vergognava fermandosi dinanzi a noi si scusò perché era la prima volta che si mostrava a qualcuno vestito così, il grembiulino nascondeva un leggero bozzo sul ventre, ma le gambe completamente lisce con le calze velate lo rendevano piacevole alla vista, lo feci voltare, e anche le sue chiappe senza un pelo mi dettero lo spunto a dargli uno schiaffetto e dicendogli che era perfetta.
Si voltò di nuovo verso di noi chiedendoci cosa gli ordinavamo, io e mio marito ci guardammo in faccia non sapendo cosa rispondere, Mara chinandosi prese le tazzine e rimettendole sul vassoio le portò in cucina cominciando a lavarle, mentre noi inebetiti lo seguivamo con lo sguardo senza dire una parola.
Finito di lavare le tazzine si asciugò prese la scopa per mano e ci chiese se preferivamo che spazzasse o se gradivamo un massaggio.
Vada per il massaggio dico io e ci dirigiamo tutti in camera, mi stavo cominciando a spogliare ma lui mi fermò dicendomi che lo avrebbe fatto lui, così mi tolse prima la maglia, poi il reggiseno e appena lo vide me lo prese a palpeggiare tutto, baciandomelo e lasciandomi impronte di rossetto sui capezzoli, poi mi sfilò la gonna e mi tolse il collant, lasciandomi lo slip e facendomi posizionare a pancia in giù sul letto prese a massaggiarmi le spalle e i fianchi.
Mentre mi massaggiava disse a mio marito di spogliarsi che avrebbe massaggiato anche lui appena io fossi stata massaggiata per bene.
Per una ventina di minuti mi seppe massaggiare come una professionista, intanto guardavo mio marito di fianco a me supino completamente nudo che alla vista di come mi massaggiava si stava eccitando.
Mi fece mettere supina anche a me e sempre con del talco prese a massaggiarmi fianchi, collo e seni, il gonfiore sotto il grembiulino cresceva, ma poi passò dalla parte di mio marito e lo fece voltare a pancia sotto, massaggiandolo come aveva fatto con me.
Io istintivamente dopo poco mi ero messa a toccare i seni mentre lui mi guardava sentendo i miei capezzoli indurirsi sempre più, mi eccitava vedere mio marito che veniva massaggiato da un uomo, quando lo fece voltare nuovamente supino mio marito aveva il suo arnese dritto ed eccitato, ero quasi tentata di metterci la mano o la bocca, ma resistetti.
Lui con professionalità lo continuava a massaggiare sfiorandogli la punta dell’asta con i polsi, poi si fermò dicendo che non resisteva, la mano si poggiò sull’arnese di mio marito, la mano si chiuse su di lui e lo prese a massaggiare, per la prima volta vedevo un uomo giocare con mio marito.
Lo spronai ad inginocchiarsi per leccare l’arnese di mio marito e non se lo fece ripetere, io mi sollevai per osservare meglio, la lingua la prese a muovere intorno alla punta sempre più velocemente fino a spalancare la bocca e con un sol boccone lo fece sparire fino alla base, ci sapeva fare con la bocca e la lingua, guardavo anche il viso di mio marito compiaciuto.
Era eccitante guardare, senza rendermene conto avevo la mano tra le gambe, mi stavo accarezzando delicatamente, non riuscivo a starmene così passivamente sul letto, invitai Mara a mettersi anche lei sul letto tra noi e lasciandosi scivolare dalla bocca l’arnese di mio marito si mise sul letto e posizionandosi carponi riprese a succhiare mio marito.
Io presi a palpargli le natiche e facendogli allargare le gambe raggiunsi con la mano il gonfiore che deformava quello slip tutto merlettato di rosso che quasi si strappava alla pressione, raggiunsi il sacchetto sotto l’asta, poi anche la pelle liscia del suo arnese che quasi scoppiava.
Lo liberai facendolo passare dal lato dello slip riuscendo ad accarezzarlo tutto fino alla punta ancora nascosta dallo strato di pelle, con l’altra mano mi stavo continuando a toccare smettendo prima di raggiungere l’orgasmo.
Scostai il sedere di Mara spingendolo vero mio marito sollevando una gamba la passò dall’altro lato mi avvinai per vedere se anche mio marito aveva il desiderio di leccare il suo arnese e quando vidi la punta della lingua sfiorargli quel suo arnese e poi prenderlo a leccare, sollevando la testa vedo sparire in gola di mio marito l’asta di Mara.
Un 69 succulento, guardarli mi saliva il fuoco dentro il ventre, mi accarezzavo i seni e cercavo di non sfregarmi troppo forte le mani allo slip per non godere in quel modo, dovetti farli smettere per non darsi vicendevolmente piacere, chiedendogli di darmi i loro membri.
Mi misi tra loro e presi quello di mio marito in bocca mentre Mara prese a leccarmi tra le gambe il ventre, regalandogli quasi subito il mio succo accompagnato da gemiti di piacere, ma non ero soddisfatta volevo che Mara mi penetrasse e lo fece in maniera mascolina palpandogli il petto e roteando gli indici e i pollici gli strizzavo i capezzoli.
Godetti dopo pochi istanti di nuovo, non trattenevo il piacere che provavo e a quello che avevo visto, Mara cominciava a darmi delle affondate nel ventre quando sentii il seme di mio marito sgorgare riempiendomi la bocca e la gola.
Non ci alzammo dal letto ci ripulimmo con dei fazzolettini e presi tra le mani i loro randelli e li presi ad accarezzare non dimenticandomi delle loro sacchette sotto che ogni tanto strapazzavo per rieccitarli nuovamente, mi sollevai e poggiai la mia patata sul viso di Mara e fui io questa volta a fare il 69 con lui che istintivamente apriva le gambe, venne in aiuto mio marito e ci passammo l’asta di Mara dalla mia alla sua bocca.
Mio marito oltre a leccarlo con me con le dita aveva cominciato a sfiorargli il buchino di Mara, e lui divaricava sempre più le gambe vidi il dito medio cominciare ad entrare fino a muovere la mano come un vibratore, quando gli ripassai a mio marito l’arnese da succhiare di Mara chiesi se voleva penetrarlo e lui fece cenno di si senza smettere di succhiare.
A quel cenno regalai il mio nettare sulla lingua di Mara, appena finirono i miei gemiti e le contrazioni mi sollevai voltandomi in piedi sul letto feci sue passi avanti portando i piedi all’altezza del petto di Mara, lo guardai e gli chiesi se voleva che mio marito lo penetrasse, lui rispose prontamente che lo desiderava tanto.
Prese la cremina della control mio marito e la spalmò sui genitali di Mara e poi sotto fino al solco delle natiche gli sollevò prese i polpacci di Mara e sollevandogli le gambe fino a poggiarsele sulle spalle Poi impugnando il suo arnese mi mi accucciai nuovamente sul viso di Mara e offrendogli il mio monte di venere lo incitai a leccarmi per bene mentre mi vedevo la scena di come mio marito dopo aver messo il profilattico lo prese a penetrare delicatamente fermandosi ogni volta che notava irrigidirsi di Mara.
Spariva pian piano dentro quel buco e intanto vedevo l’arnese di Mara muoversi a scatti, mio marito lo prese tra la mano e lo massaggiava quando si mise a muovere il bacino nella danza che lo vedeva far comparire e sparire nuovamente l’arnese di mio marito.
Il ritmo si fece sempre più rapido che anche Mara faceva muovere la sua lingua dentro le mie labbra come un frullatore, raggiunsi l’orgasmo mentre vidi la mano di mio marito impiastricciata dello sperma di Mara e qualche istante dopo sfilandosi prima dal sedere di Mara e poi il profilattico mio marito prese a spruzzare il suo seme sull’arnese e sulla pancia di Mara.
Fu lui stesso che appena mi alzai con la mano raccolse quel liquido mischiato sia suo che di mio marito e se lo prese a leccare avidamente come fosse la crema più buona al mondo senza sprecare nemmeno una goccia lo volle assaporare tutto.
Dopo una pausa riprendemmo a leccarci tutti, poi posizionandomi sul bordo del letto chiesi a Mara di possedermi e mentre era tutto dentro di me dissi a mio marito di prendere Mara nuovamente, così fu lei che era al centro a muoversi mentre affondava il suo arnese a me quello di mio marito era quasi fuori e quando invece mio marito era tutto dentro a lui a me lasciava respirare.
Godemmo nuovamente tutti e tre quasi nello stesso momento, al bagno lo aiutai a struccarsi e rimettere di nuovo nel suo trolley Mara, era ormai sera quando ci salutammo.
Rimanemmo in contatto per diverso tempo sempre con il desiderio di rivederci ma poi sparì senza più avere il modo di rifarlo.
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