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Appuntamento al buio


di Membro VIP di Annunci69.it nonnasexy67
26.11.2022    |    11.292    |    13 9.3
"Quando mi fermo da dare quelle contrazioni lui sfila la mano e lo vedo che si mette le dita in bocca e mi guarda, gli sorrido, e allungo la mano destra verso..."
Marco si era dimostrato da subito una persona educata e mai fuori posto, scambiavamo messaggi sul sito quotidianamente, in due occasioni avevamo pensato di conoscerci di persona, ma quando per un motivo quando per un altro eravamo stati costretti a rinviare.
Un giorno mentre messaggiavamo si finì di parlare di una situazione che poteva risultare molto eccitante, ma la fantasia che ci accomunava ogni tanto durante gli scambi di messaggi veniva rimessa in ballo.
Avevamo pensato ad una data che si poteva organizzare di conoscerci e lo avremmo fatto proprio direttamente in sala cinematografica, l’orario dello spettacolo cominciava alle 19, il film che avevamo deciso di vedere era uscito già da qualche giorno, con la speranza di non trovare troppe persone in sala.
Il giorno precedente all’appuntamento avevamo scambiato diversi messaggi sia sul sito che al cellulare, entrambi con una certa emozione, non essendoci mai visti, non potevamo sapere se potevamo piacerci.
Il giorno dell’appuntamento la mattina l’avevo trascorsa trastullandomi sotto le coperte pensando cosa indossare per la sera, la giornata tipica invernale, uggiosa e fredda, senza pioggia per fortuna.
Nel primo pomeriggio un messaggino di conferma e poi dopo la doccia, una controllatina a qualche peletto fuori posto e la crema per tutto il corpo per tonificarmi la pelle e renderla morbida, mentre scelgo l’intimo da indossare con mio marito pensavamo dove andare dopo il cinema se tornare a casa o cenare in qualche posticino.
Le calze autoreggenti con una bella balza ricamata che nasconde la striscia di lattice, il completino nero con dei ricami rossi, un leggero trucco, decido di mettermi una maglia anche per non avere freddo al cinema e naturalmente una gonna scura che mi arriva al ginocchio, tra la scarpa e lo stivale alla fine scelgo lo stivale.
Usciamo da casa verso le 18,15, con una mezzora siamo al multisala, come entriamo mio marito si dirige alla biglietteria, io mi giro intorno per vedere quante persone sono in attesa di entrare nelle varie sale cercando di riconoscere Marco.
Torna mio marito, con i biglietti tra le mani e mi dice che ha preso due posti in ultima fila come avevamo detto con Marco, ci avviciniamo ai tavolini del bar per attendere l’apertura della sala.
Una bottiglietta di acqua e di thè senza neppure sederci che entriamo, siam una decina di persone ad accomodarci e quasi tutti si dirigono nei posti centrali, noi andiamo diretti all’ultima fila ci posizioniamo in due poltrone e attendiamo l’arrivo di Marco.
Le luci si abbassano e la consueta pubblicità, non si vede arrivare nessuno, quasi tutte le persone presenti in sala sono posizionate diverse file più in basso, la luce si spegne del tutto e comincia la proiezione del film.
Le due porte quando entra qualcuno in sala fanno entrare un raggio di luce e il mio sguardo va subito li a vedere chi entra dove si dirige, una coppia prima, che va subito verso il centro, poi una sagoma maschile ma anche lui va verso il centro, la terza persona che vedo entrare si dirige verso le ultime file, mio marito mi dice subito che dovrebbe essere lui.
Quando si ferma nella nostra fila sono certa che è lui, ci vede, viene verso di noi, fino ad arrivare alla mia sinistra, si siede e mi sussurra un ciao sono Marco, rispondo sottovoce e anche mio marito.
Ogni tanto ci scambiamo qualche parola sottovoce per non attirare attenzione, cercando di avvicinarsi a me e io a lui, poi sento la sua mano che si poggia sulla mia coscia, mi accarezza con delicatezza, fino al ginocchio per poi continuare far scivolare la mano sotto il lembo della gonna, salendo fino al bordo delle calze, mio marito ci guarda, la mia gonna blocca la salita della mano, sollevo leggermente il sedere dalla poltrona.
La sua mano nel movimento mi scosta la gonna fino al bacino, mi continua a massaggiare le cosce e le calze, la sua mano s’insinua fino a sentirla che mi scosta il perizoma e raggiunge la peluria che contorna la patatina, toglie la mano e vedo che si passa il dito medio in bocca e poi subito rimette la mano tra le gambe.
Le dita cominciano ad entrare e sento che le muove facendo sentire un lieve rumore provenire dal movimento delle dita impregnate della mia eccitazione, cerco di rimanere ferma senza attirare attenzioni di curiosi, quando mi sento titillare il grilletto velocemente devo soffocare il mio piacere, ma che lui percepisce per le contrazioni che ho e sente.
Quando mi fermo da dare quelle contrazioni lui sfila la mano e lo vedo che si mette le dita in bocca e mi guarda, gli sorrido, e allungo la mano destra verso di lui ma mi rimane difficile poterlo raggiungere come vorrei, provo con la sinistra e gli sento il gonfiore nei pantaloni.
Lo massaggio e cerco di stringerlo sentendo chiaramente tutta la sua eccitazione imprigionata dai pantaloni, cerco di trovare la cerniera per aprirglieli, ma lui mi aiuta, slaccia il bottone e poi abbassa senza fare rumore la cerniera, rimetto la mano e sento la sua asta dura che accarezzo guardandolo, la luce del film proiettato mi fa vedere tutta la sua asta, lo scappuccio e scopro tutta la lucida e vogliosa punta.
Lo stringo e il movimento della mia mano prende a muoversi con passione mentre lo faccio con l’altra mano prendo il pacchetto di fazzolettini dalla borsa, intanto anche mio marito si era tirato fuori il suo arnese e presi a masturbare anche lui.
Il primo che mi bagnò del suo piacere la mano fu proprio mio marito, dopo poco anche Marco si contorceva e cercai di stringere con la mano la sua punta trovandola dopo poco piena e impiastricciata del suo seme, cercammo di non fare rumore ci ripulimmo alla meglio proprio poco prima della pausa del film dove riaccesero le luci e riuscimmo a guardarci per bene in faccia.
Per tutta la durata del secondo tempo Marco mi stuzzicò i seni palpandoli e toccarmeli dando ogni tanto a fare visita anche alla mia passerina che continuava a bagnarsi.
Era quasi un tormento attendere la fine del film senza poter fare altre cose che sicuramente avrebbero attirato le attenzioni dei presenti in sala, così come si concluse la proiezione ci alzammo e ci dirigemmo subito fuori.
Proponemmo di andare a mangiare un boccone insieme in un locale poco distante e lui con la sua auto ci seguì fino al parcheggio del locale.
La cena fu un modo per farci quattro risate e commentare quello che era avvenuto nel cinema e di fantasticare su improbabili cose che non era facile realizzare, trascorremmo quasi due ore al ristorante piacevolmente, senza fare cose che potevano imbarazzarmi agli occhi di altre persone.
Alle 23,15 uscimmo dal locale, sapevo che Marco il giorno dopo lavorava così proposi di salire nella nostra auto e andarci a fare un giro per non fare troppo tardi, lui ci fece cenno che gli andava bene ma che gli sarebbe piaciuto che io salissi nel sedile posteriore con lui e mio marito ci avrebbe fatto da autista.
Ci guardammo tutti e tre e ci dirigemmo nella nostra auto, io e lui ci sedemmo dietro e mio marito mise in moto e anziché andare verso il mare si diresse in stradine che risalivano una bonifica, andando piano e spiarci dallo specchietto.
Non avevamo percorso neppure un chilometro che avevo i seni fuori e Marco me li baciava e ciucciava mordendomi i capezzoli quasi a farmi male, anche io lo avevo preso a spogliare e rimaneggiare il suo arnese duro mi dava un enorme piacere, finalmente lo riesco ad assaporare e me lo lecco e succhio.
Ogni tanto noto che l’auto fa dei bruschi movimenti, mio marito si distrae a spiarci dallo specchietto, aiuto ad infilare il profilattico e mi siedo su di lui infilandomi la sua asta dentro di me ma il movimento non mi viene bene, così mi posiziono carponi sul sedile e lui mi apre le chiappe e con delicatezza mi fa scivolare tutta l’asta dentro di me prendendomi per i seni e subito stringendosi a me con delle affondate continue e ritmate.
Avevo il viso che mi era arrivato sul sedile e la testa premere sulla portiera quando gli feci sentire il mio orgasmo, lui non smetteva fino a quando mi chiese di voltarmi che volle sborrare sui seni.
Lo riaccompagnammo alla sua auto a notte fonda, con la promessa di rivederci presto.
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