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La Croazia


di Membro VIP di Annunci69.it nonnasexy67
15.08.2023    |    14.934    |    10 9.7
"Si chiamava come la squadra di calcio Milan, quando con mio marito siamo entrati in acqua lui non mi toglieva gli occhi di dosso, che mio marito mi sussurra..."
Avevamo scelto di passare una decina di giorni di ferie in Croazia e scegliemmo di andare in un villaggio dove prendemmo un bungalow.
Quando arrivammo il primo giorno lo dedicammo alla scoperta delle varie insenature e i vari scogli dove scoprimmo subito una prima spiaggia dove quasi tutti si soffermavano, ma notammo anche un certo via vai di persone che andavano in altre insenature.
Così ad un certo punto raggiungemmo una prima piccola insenatura e una un pochino più grande dove diversi gruppetti di persone molte delle quali erano giovani intenti a fare naturismo.
Il posto era carino e meritava e poi a parte la comitiva di giovanissimi del posto che erano li per guardare c’era un clima di spensieratezza nel stare nudi.
Quasi tutte coppie un paio di singoli di mezza età tutti intenti a bagnarsi e prendere il sole, senza che con scuse banali venissero ad importunare le coppie o le donne intente a stare con il costume adamitico, nessuno a masturbarsi o fare giochi, insomma un clima simpatico.
Nella parte estrema c’era uno scoglio dove un tizio era steso a prendere il sole da solo, l’unica cosa negativa che come facevi tre passi in acqua subito eri sommersa fino al collo e io che non mi sento sicura dove non tocco mi aggrappavo a mio marito.
La sera prima di tornare nel nostro bungalow decidemmo di continuare a camminare alla scoperta di qualche altro posto carino e anche con un po più di spiaggia, così trovammo a poche centinaia di metri un’altra insenatura che nella parte più estrema aveva una pinetina che quasi arrivava in acqua ed era ideale per il giorno dopo.
La mattina seguente misi il costume bianco che avevo comperato che come si bagnava non nascondeva ne i miei capezzoli ne il triangolino sulla patata perché non sapevamo se il posto visto la sera prima era per naturisti e se era frequentato.
Arrivammo e c’era solo quel tizio che avevamo visto solo sulla punta dello scoglio il giorno prima che era nudo che quando gli passammo vicino non potetti far a meno di notare il suo arnese che nonostante fosse a riposo aveva una discreta dimensione e completamente scappucciato.
Ci stendemmo ad una decina di metri da lui e accendemmo la radio che portavamo con noi per sentire un po di musica, intanto nella piccola insenatura si erano posizionate altre coppie che si erano messe subito a nudo.
Il tizio mi guardava di continuo e io feci in modo di aprire le gambe come se lo facevo involontariamente per mostrare le labbra della mia patata, quando poi verso ora di pranzo le altre coppie una dopo l’altra se ne andarono e rimanemmo soli con quell’uomo, lui con la scusa di una canzone che conosceva che trasmettevano alla radio ci chiese se eravamo italiani.
Lui era Croato e con un inglese elementare e qualche vocabolo croato capimmo che era un poliziotto o un soldato che abitava in zona, ci sforzammo tutti con monosillabi o con parole a volte in inglese e a volte in italiano di capirci, alla fine si era venuto a stendere ad un metro da noi.
Avevo i suoi occhi sempre addosso che ad un certo momento si dovette mettere a pancia sotto per nascondere una certa eccitazione che si faceva notare.
Si chiamava come la squadra di calcio Milan, quando con mio marito siamo entrati in acqua lui non mi toglieva gli occhi di dosso, che mio marito mi sussurra subito che Milan mi vorrebbe fare il servizietto, io di tutta risposta gli dico che ha un bell’arnese e che non mi dispiacerebbe provarlo.
Mio marito subito fa cenno a Milan di raggiungerci in acqua e lui non se lo fa ripetere, io ho l’acqua che mi copre i seni, lui si avvicina a me, ce ne stiamo in piedi fermi senza nuotare ma giusto per rinfrescarci quando sento la sua mano sfiorarmi il fianco e mi fa l’occhiolino, anche io con fare distratta con la mano sfioro il suo arnese.
Nella limpidezza dell’acqua vedo la sua mano avvicinarsi ai miei seni e la poggia sopra e poi palpeggia per bene, anche io gli prendo in mano il suo arnese titillandogli con il medio la sacca alla base che mantiene le palline, gli continuo a mungere l’arnese mentre lo sento ingrossarsi sempre più anche lui ha cominciato a toccarmi la passerina e io per favorirlo divarico le gambe, mio marito da dietro mi sta solleticando anche lui e sento che le mani sue e di Milan si scontrano tra le mie gambe.
Milan si fa audace e mi chiede di mettergli le braccia al collo, in un attimo mi solleva e sento il suo arnese sbattermi sul ventre e subito dopo eccolo appuntarsi apro le gambe e gliele posiziono sopra le anche e in un attimo mi sento aprire la patata e poi riempire, le onde e il minimo dondolio mi fanno avere i brividi su tutto il corpo.
Piacevole e fresco quel dondolio diventa sempre più frenetico e mi da sempre più piacere ma non riesco a raggiungere il piacere pieno di un orgasmo, ma non riesco a far a meno di quel movimento leggero quasi impercettibile dettato dalle piccole onde.
Mio marito mi fa sentire il suo arnese duro sul sedere toccandoselo e spennellandolo sul mio fondoschiena, mi lascio andare e mi stringo forte a Milan mentre lui ne approfitta per sollecitare il mio corpo a sballottarlo e provocando degli affondi con il suo arnese che quasi mi aprono in due e per non urlare di piacere poggio la bocca sul mio braccio bagnato dal sapore di salsedine, che al culmine del piacere mordo.
Milan prosegue a farmi muovere ma poi desiste, io tolgo le gambe e poggio i piedi tra i sassolini e mi sfilo quel suo arnese da dentro di me, non amo mettere la testa sotto l’acqua così gli impugno l’arnese e lo invito a stenderci sotto il pino.
Ci guardiamo intorno e non vediamo altre persone in giro e senza il minimo ritegno mi metto a cavallo su di lui e subito poggio le labbra della mia passera bagnata anche di salsedine sulla punta bella lucida e dall’asta nodosa scendendo su di lui e cominciando a muovere il bacino, mi volto e vedo mio marito steso alle mie spalle che guarda attendo quell’asta scomparire e riapparire nei miei movimenti.
Quando ho raggiunto l’orgasmo ho sentito dentro di me uno spruzzo caldo che mi ha prolungato il piacere a darmi un’altra scossa e un doppio piacere istantaneo, per poi fermarmi così fino a sentirlo ridimensionarsi e mettere a fuoco che dopo anni di giochi per la prima volta avevo fatto godere un uomo dentro di me che non fosse mio marito senza aver fatto indossare il profilattico.
Nonostante poi nuovamente mi sono rimessa su Milan e lo abbiamo rifatto senza profilattico mentre succhiavo mio marito il pensiero ogni tanto andava a finire alla speranza di non prendermi nessuna infezione da quello che era un perfetto sconosciuto, anzi di nuovo sentirmi riempire del suo getto caldo dentro di me mi aveva dato delle vibrazioni e sensazioni che mi facevano disarmare tutte quelle regole che per anni ci eravamo imposti.
Lo invitammo la sera nel nostro bungalow cercando di capirci e farci capire, riuscimmo con l’aiuto del traduttore sui cellulari a comprenderci e ci rassicurò che lui stando in polizia era soggetto a controlli sanitari ogni sei mesi.
Mi sentii talmente sollevata che appena finimmo di cenare finii per impugnare gli arnesi di Milan e mio marito per prendermi una nuova porzione di piacere per tutta la sera facendomi scivolare l’asta di Milan dentro di me con tanto piacere.
La presenza di Milan anche nei giorni seguenti fu continua sia in spiaggia che nel nostro bungalow, non so se per via che era circonciso ma ogni volta che raggiungeva l’orgasmo erano delle serie di spruzzi violenti ma piacevoli, in riva al mare un giorno lo feci godere con la bocca che quasi ebbi un rigurgido da quanto fu violento in getto.
Avevo passato dei giorni incantevoli in quella vacanza che avevo nostalgia di dovercene andare, credo di aver goduto così tanto che anche la mia patata si era allargata più del solito e me ne accorsi quando il giorno prima di partire lavandomi di solito con due dita riuscivo a lavarmi bene dentro e invece riuscivo a farne scivolare anche 3 insieme.
L’ultimo giorno di permanenza Milan si presentò regalandomi una cavigliera in argento che mi allacciò lui stesso al piede, per sdebitarmi con lui volli in cambio concedergli di potermi possedere da dietro e fu un vero signore mi preparò con cura leccandomi per bene sia la patatina che il bottoncino dietro penetrandomi anche con li lingua.
La sensazione di sentirmi femmina mentre carponi con il sedere all’insù, mentre divoravo l’arnese di mio marito succhiandolo avidamente riuscii a rendermi conto che era il suo arnese a farsi spazio nel mio sedere solo quando le pareti finali furono attraversate tutte dalla punta che era più larga per poi scivolarmi dentro senza darmi nessun dolore e fastidio.
Era in piedi piegato su di me tenendomi stretti i fianchi mentre prese a stantuffare quel giocattolo che mi procurava tanta eccitazione ma che accarezzandomi mi portò ad un primo orgasmo intenso.
Lui non smetteva e io mi sentivo di incitarlo anche se non mi capiva sentirlo spruzzarmi dentro fu una liberazione di un altro orgasmo favoloso.
Se verrà a trovarci devo assolutamente trovare il modo di fare una bella abbuffata.

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