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L'amica del cuore


di Membro VIP di Annunci69.it nonnasexy67
07.12.2022    |    18.891    |    12 9.6
"Due ragazzotti ci avevano messo gli occhi a dosso, così gli chiesi quale dei due gli piaceva, lei arrossì e poi a mezza bocca mi disse quello a destra, ..."
Con Monica siamo cresciute insieme, dalle scuole medie alle superiori eravamo inseparabili, ci confidavamo tutto, dalle prime cotte ai primi approcci con il sesso, andavamo a prendere il sole con altri amici, ma sempre insieme.
Poi le nostre vite si separarono, lei aveva conosciuto un uomo di un’altra città e si sposarono, rimanemmo in contatto anche se sempre più sporadicamente ci sentivamo e ci vedevamo.
Dopo venti anni di matrimonio, la separazione, tornò ad abitare nella casa che gli avevano lasciata i genitori dopo che erano passati a miglior vita, e lo fece per una questione economica visto che da sposata si occupava della casa e dei figli che ormai erano grandi e avevano la loro vita.
Riprendemmo a sentirci con molta frequenza anche per aiutarla a trovare qualche occupazione per avere più autonomia, non era facile per una donna prossima ai 50 anni trovare un’occupazione.
Così si vide costretta ad accettare lavori occasionali, qualche notte da assistente per qualche malata e delle pulizie a casa di qualche famiglia, le cose per lei non andavano molto bene e con questa scusa quando mi era possibile la invitavamo a casa a cena.
Mi aveva parlato di un posto dove il sabato e la domenica mattina andava a ripulire ed era un locale notturno e di quanto oltre a fargli schifo la impegnava per diverse ore.
Una mattina di sabato mi telefona per chiedermi la cortesia di poterla accompagnare che la sua auto vecchia e malandata l’aveva lasciata a piedi nuovamente, così mentre mio marito si occupò di farla portare a riparare il l’accompagnai nel locale e mi offrii di aiutarla a pulirlo insieme.
Non avevo mai messo piede in un posto così, aveva le sembianze di una piccola discoteca, con i classici salottini, un palco, il bancone bar, dei piccoli salottini con divisori, sul pavimento c’erano piume di struzzo cadute o strappate mozziconi di sigarette, qualche bicchiere rotto, insomma davvero da doversi rimboccare le maniche per ripulirlo.
Ci mettemmo di buona lena a spazzare e passare lo straccio per dare una riordinata a tutto, mentre lo facevamo lei prese a confidarmi i motivi della separazione che fino a quel momento non mi aveva mai detto, nè io avevo mai chiesto.
Aveva scoperto il marito che aveva avuto diverse amanti, quando lo smascherò lui si era giustificato incolpandola che lei era troppo poco sexy, lei aveva cercato di recuperare quel rapporto cercando di essere più sexy, lui però gli rivelò che gli piaceva partecipare ad orge, incontrare altre persone, lei così sopportò senza accontentarlo per diversi anni.
La feci sfogare era un fiume in piena, mi raccontò che lui apertamente usciva di casa per andare ad incontrare altre persone, nel cellulare aveva trovato foto in cui lui era aa fare sesso con altre donne, delle vere orge senza la volontà di nasconderlo.
Lei esasperata aveva presa la decisione di andarsene, era rammaricata, si sarebbe voluta vendicare ma allo stesso tempo non aveva il coraggio di farlo.
Mentre ripulivamo i bagni di quel locale con spruzzi di vomito e altri spruzzi, che davvero faceva venire il voltastomaco per alleviare la cosa gli suggerii che era tempo davvero di voltare pagina e divertirsi del tempo che aveva perso, di pensare a se stessa e provare quando con un uomo e quando con un altro.
Quando arrivammo a ripulire e sistemare i locali che venivano usati dalle spogliarelliste per cambiarsi c’erano trucchi, parrucche, collane di piume di struzzo, calze, body molto sexy, alcune valigie aperte altre chiuse, con tutti indumenti molto provocatori per gli spettacoli.
Monica li maneggiava quasi schifata di toccarli, così fermandomi gli confessai che con mio marito avevamo organizzato e partecipato anche noi ad incontri con altre persone, lei rimase stupita e incredula della mia confessione, non ci credeva.
Quando uscimmo finalmente da quel locale, gli proposi di fermarci prima a casa mia per un caffè e poi l’avrei riaccompagnata a casa, mentre misi su la caffettiera, presi il portatile e aprii la cartella che nascondeva le immagini dei nostri incontri.
Il suo stupore era misto a curiosità e mi tempestò di domande, poi vedendo alcune foto dove chiaramente giocavo con altre donne e con dei falli in lattice, mi chiese dove li avevamo quegli oggetti e tuta quella lingerie, la portai in camera, e da una scatola dentro l’armadio tirai fuori tutti gli oggettini mostrandoglieli ad uno ad uno.
Poi aprendo un cassetto gli mostrai la lingerie, lei era stupita, chiedendomi dove avessi preso tutte quelle cose, avevo ancora delle calze confezionate e anche un perizoma, queste ti possono andare bene, gli dissi di provarle.
Quando si sfilò quel pantalone della tuta gli vidi le mutande che sembravano quelle di altri tempi e i gambaletti, ma il mio stupore fu quando vidi i peli delle gambe di almeno un centimetro.
Si vergognava a togliere quelle mutande ma la rassicurai e la spronai, tra le gambe aveva un cespuglio di peli bianche e neri, non si curava affatto, si mise quelle calze e il perizoma ma gli dissi subito che doveva prima di tutto darsi una bella rasata e cominciare a vestire femminile senza quei gambaletti.
Si rimise i suoi vestiti e la riportai a casa, ma nei giorni seguenti gli davo le direttive di dove andare a fare la ceretta, ci vedevamo spesso, il sabato seguente l’accompagnai di nuovo al locale e l’aiutai a ripulire, per poi curiosare tra quelle valigie di quelle spogliarelliste, tra tanta lingerie quando trovavo qualche cosa di carino che era della sua taglia glieli mostravo e gli dicevo di metterli in una busta che li avremmo portati via, non si sarebbero accorte quelle donne della sparizione con tante cose che avevano.
Era restia a farlo ma la convinsi che dopo averli disinfettati le sarebbero piaciuti indossarli, insieme ad altre cosine che gli preparai di mio che non avevo messo, così la domenica quando finì al locale la raggiunsi a casa da sola, con la scusa che saremmo andate a mangiare in un centro commerciale e poi avremmo cercato insieme qualche cosa di carino.
La osservavo nel camerino quando provava qualche abito cercando di consigliarla, cercai di non farle spendere troppo, riuscimmo anche a comperare un paio di scarpe con un po di tacco e poi ci sedemmo nei tavoli della tavola calda all’interno.
Due ragazzotti ci avevano messo gli occhi a dosso, così gli chiesi quale dei due gli piaceva, lei arrossì e poi a mezza bocca mi disse quello a destra, presi uno scontrino che avevo in borsa e scrissi il suo numero di cellulare.
Quando ci alzammo passai vicina a quei due lasciando sul loro tavolino quel biglietto, Monica si accorse del gesto e mi disse chiaramente che ero pazza, quasi incavolata gli ribattei che se non si fosse decisa a fare un po la troia, l’avrei allontana anche da me.
Eravamo ancora al centro commerciale quando gli squillò il telefono, era uno dei due giovanotti, che gli chiedeva di poter uscire insieme, mi sentì che dissi che li aspettavamo al parcheggio coperto, nonostante Monica dicesse di no.
Nemmeno cinque minuti trascorsero che li vedemmo comparire, si presentarono, ci mettemmo a scherzare un po e poi io dissi che avevo da fare e dovevo andare via, se loro potevano accompagnare la mia amica a casa.
Certo con molto piacere la loro risposta immediata, Monica rossa in viso, disse ma no, io ribattei subito di si, dovevano trattarla bene perché non faceva sesso da mesi.
Li salutai e me ne andai, con la speranza di avere presto notizie da lei.
A cena con mio marito gli raccontai di ciò che era successo con Monica al centro commerciale e della curiosità di avere sue notizie, quando squillò il telefono, tu sei pazza mi disse subito, poi si lasciò andare e mi raccontò che li aveva fatti salire a casa, si era appartata con uno dei due, quello che gli piaceva mentre l’altro era in salotto ma ad un certo punto si era ritrovata a dover giocare con entrambi.
Aggiunse che non si sarebbe mai immaginata di farlo con due uomini insieme e di come si era sentita desiderata e troia, continuiamo a sentirci e raccontarci, ora come una farfalla gli piace di volare di fiore in fiore, si diverte a partecipare a qualche festicciola anche se non ha mai giocato con altre donne e mai con me e mio marito
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