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Lui & Lei

41 - Il camionista


di Membro VIP di Annunci69.it stinf
22.05.2022    |    7.567    |    24 10.0
"Mi sono messa un gonnellino corto e una camicetta, senza biancheria intima perché lui quando era con me mi ammirava sempre le gambe, e io facendo finta di..."
CAPITOLO 41

Forse per chi mi legge questo è uno degli episodi della mia vita meno eccitanti, ma per me è stata una bella sferzata di sesso e adrenalina. Era un paio di mesi che non mi vedevo più con Sandra, lei insieme a Mario e a suo marito avevano preso un giro di persone che non mi piacevano e con cui non ho mai voluto partecipare, in questo periodo privo di sesso andavo sovente a correre in un parco vicino a casa e avevo conosciuto un uomo che la domenica mattina portava a spasso il cane, un bel mastino bavoso, e a me piacciono sia i cani che i gatti e quindi vedendolo abbastanza sovente prima ho fatto amicizia con il cane e poi con lui. Aveva qualche anno più di me e mi ha raccontato che faceva il camionista e che viaggiava sempre con il cane, io andavo a correre e lui si trovava sempre lì con il suo cane, mi sedevo vicino a lui sulla panchina e mentre coccolavo il cane chiacchieravamo e così poco alla volta abbiamo fatto amicizia e ci siamo fatti delle confidenze, lui viveva da solo e aveva pochi amici visto che era sovente il giro con il camion.

Poi le confidenze sono andate anche su argomenti personali e una domenica ho voluto indagare di più sulla sua vita privata.
_ “Sei sposato? Ti vedo sempre da solo”.
_ “No ma non mi importa, una volta avevo una fidanzata e quando ero in viaggio la dava a tutti mentre quando era con me sembrava una santerellina, meno male che me ne sono accorto”.
_ “In che modo”.
_ “Una volta sono rientrato un giorno prima e quando sono stato in casa su una sedia ho visto dei vestiti da uomo, ho fatto piano e ho visto uno che la scopava sul mio letto”.
_ “E tu cosa hai fatto”.
_ “Sono stato lì a guardare fino a quando hanno finito, e ti devo dire che mi è venuto anche il cazzo duro”.
_ “E poi?”
_ “Quando si sono accorti di me gli ho fatto vedere la porta a tutti e due”.
_ “Invece di arrabbiarti ti sei eccitato a guardarli?”.
_ “Sì mi è venuto il cazzo duro come il marmo e da allora mi piace fare il guardone”.

Così ho scoperto che a lui piaceva guardare, mi raccontava che spesso quando era in giro con il suo camion si fermava nei parcheggi e faceva il guardone, alcune coppie si fermavano vicino ai camion per farsi vedere e lui si segava alla grande. Si chiamava Ivo e la nostra amicizia è diventata sempre più forte, poi una domenica mi ha invitata a casa sua a bere una birra, io ho esitato ad accettare ma poi ho detto di sì, non mi sarebbe dispiaciuto fare sesso con lui. Ma non è successo niente, è poi diventata un’abitudine bere una birra insieme e ogni tanto mi invitava a casa sua a cena e poi ci facevamo una birra da buoni amici e lì continuavamo a raccontarci le nostre avventure, perché anche io mi ero sbottonata e gli avevo raccontato un po’ delle mie avventure.

Un sabato sera mi ha telefonato e mi ha chiesto se andavo a trovarlo, io ero sola, non avevo niente da fare e allora ho accettato e ci sono andata. Mi sono messa un gonnellino corto e una camicetta, senza biancheria intima perché lui quando era con me mi ammirava sempre le gambe, e io facendo finta di niente qualche volta le allargavo più del dovuto. Quando sono arrivata lui mi ha aperto e io ho subito intravisto un cucina un bel ragazzo giovane allora gli ho chiesto:
_” E’ un tuo amico?”
_ “Sì gli ho parlato di te e lui mi ha chiesto se potevo presentartelo”.

Però il caro Ivo non gli bastava più guardarmi le cosce, quella sera voleva fare il guardone. Il ragazzo si è alzato in piedi e mi si è avvicinato tendendomi la mano.
_ “Ciao mi chiamo Giuseppe”.
Gli ho stretto la mano poi mi sono tolta la giacca e sono rimasta con un gonnellino a quei tempi portavo le gonne molto corte. Mi sono seduta anche io a tavola e Ivo ha aperto il frigo e ha dato una birra anche per me, e anche io mi sono messa a bere con loro ridendo e scherzando.

Ivo l’incontro l’aveva pensato per bene, e aveva detto al suo amico che io la davo facilmente. La cosa non mi è dispiaciuta, era da troppo che ero in astinenza e avevo voglia di scopare, inevitabilmente il discorso dopo un po’ è andato a finire sul sesso, e Giuseppe ha iniziato a farmi dei complimenti, dicendomi che ero molto bella e che gli piacevo molto, anche a me lui piaceva, e mi stavo eccitando al pensiero di fare sesso mentre Ivo guardava. Ivo ha tirato fuori altre tre birre, si è avvicinato a me e mi ha detto piano all’orecchio:
_ “Dai se fate qualcosa io sto lì a guardare e mi faccio una sega”.

Mentre sorseggiavamo le birre Giuseppe con indifferenza ha spostato con una scusa la sedia vicino a me e mi ha messo una mano sulla gamba accarezzandola dolcemente per vedere le mie reazioni, io l’ho guardato e gli ho sorriso. Lui allora ha preso coraggio, si è alzato in piedi e mi è venuto dietro e mi ha appoggiato le mani prima sulle spalle massaggiandomi un po’ e poi le ha infilate nella camicetta e mi ha preso in mano le tette, me le ha palpate facendo degli apprezzamenti lusinghieri e poi mi ha pizzicato i capezzoli, a quel gesto io ho sussultato, ed allora lui si è fatto più audace. Stando sempre dietro di me si è chinato e mi ha baciata sul collo, io mi sono voltata verso di lui e le nostre bocche si sono incontrate.

Ci siamo baciati, mentre lui con una mano ha continuato a stringermi una tetta e con l’altra mi ha alzato la gonna e mi ha passato la mano sul pelo della figa, Mi ha massaggiata cercando il clitoride e quando l’ha trovato era già bello umido e mi ha fatto un ditalino, poi vedendomi sussultare dal piacere mi ha presa per mano e mi ha fatta alzare, mi ha abbracciata e baciata, io ho risposto al suo bacio spingendo il mio ventre contro il suo per sentire il cazzo duro, lui non ha più perso tempo mi ha aperto del tutto la camicetta si è riseduto sulla sedia, mentre io ero in piedi davanti a lui e mi ha preso un capezzolo in bocca, mi ha infilato una mano tra le cosce e ha ripreso ad accarezzarmi il clitoride.

Con la mano libera mi ha tolto la gonna, con l’altra continuava ad mi ha accarezzarmi tra le gambe e trovando la figa bagnata mi ha infilato subito un dito dentro, ho sentito un piacere intenso al basso ventre ed ho rovesciato la testa all’indietro gustandomi il piacere. Ivo si era alzato per vedere meglio, sempre con la sua birra in mano, Giuseppe a questo punto mi ha presa per mano e siamo andati in camera da letto, Ivo si è appoggiato allo stipite della porta, il cane era vicino a lui ed ha continuato a guardare e a sorseggiare la sua birra.

Arrivati vicino al letto Giuseppe mi ha nuovamente abbracciata e baciata sulla bocca, aveva un alito fresco e io ho risposto con entusiasmo ai suoi baci, poi si è abbassato si è seduto sul letto, mentre io ero in piedi davanti a lui, mi ha leccato e succhiato i capezzoli, e mentre lo faceva si è sbottonato i pantaloni e ha tirato fuori il cazzo. Devo dire che era un bel cazzo ben proporzionato e con una cappella grossa come piacciono a me. Io l’ho preso in mano, era già bello duro, e ho iniziato a masturbarlo mentre lui continuava ad avere una mano tra le mie cosce e mi succhiava prima un capezzolo e poi l’altro. Ivo era sempre appoggiato allo stipite della porta con il cane accucciato ai suoi piedi e tutti e due mi guardavano.

Ho visto che Giuseppe era impaziente e voleva scopare subito, anche io avevo una gran voglia di sentirmi penetrare ma mi sono inginocchiata davanti a lui, che era seduto sul letto, l’ho fatto coricare e gli ho preso il cazzo in bocca, ho leccato quella bella cappella, passandogli la lingua dappertutto, poi sono scesa e gli ho leccato bene l’asta del cazzo e alla fine gli ho preso i testicoli in bocca e li ho succhiati e mordicchiati.

Mi sono poi coricata anche io sul letto e lui mi ha toccata e leccata un po’ dappertutto, mi baciava sulla bocca e poi scendeva a succhiarmi le tette, e alla fine mi ha messo due dita nella figa che mi sono scivolate dentro facilmente visto che ormai era un lago di umori, mi ha scopata facendole andare su e giù, io nel frattempo avevo il suo cazzo in mano e lo masturbavo. Ho girato la testa verso la porta ed ho visto che Ivo si era tirato fuori il cazzo, a dire il vero un po’ piccolino, e se lo stava menando e di fianco a lui c’era anche il cane che mi guardava.

Giuseppe si è poi inginocchiato davanti a me e mi ha aperto le gambe e mi si è coricato sopra infilandomi il cazzo dentro, io l’ho sentito entrare era bello duro e quella magnifica cappella è arrivata fino in fondo, poi ha iniziato a scoparmi mandandomi su di giri, ho alzato le gambe e le ho passate attorno ai suoi fianchi, mi ha scopata per alcuni minuti dandomi dei poderosi colpi, io ho raggiunto un favoloso orgasmo e sono partita, lui è rimasto fermo dentro di me fin quando non ho smesso di sussultate. Si è poi tolto e coricato vicino a me e mi ha chiesto se glielo succhiavo ancora, io allora mi sono inginocchiata e glie l’ho preso in bocca, era completamente bagnato dei miei umori, l'ho pulito tutto con la lingua e poi gli ho fatto un bel pompino. Mentre succhiavo il cazzo il mio culo era rivolto verso Ivo e con la coda dell’occhio ho guardato dov’era finito, e l’ho visto sempre appoggiato allo stipite della porta sempre con la birra in una mano, e con l’altra si menava lentamente il cazzo.

Giuseppe mi ha poi chiesto di mettermi alla pecorina e io l’ho accontentato, lui è venuto dietro di me e mi ha allargato le natiche e mi ha passato la lingua sullo sfintere, ha leccato il mio fiorellino facendolo rilassare e poi con la lingua mi ha leggermente penetrata cercando di infilarmela dentro il più possibile. Poi la sua lingua è scesa sulla figa a leccare gli umori che mi colavano lungo le grandi labbra. Mi ha poi presa per i fianchi e mi ha infilato il cazzo dentro, mi ha sbattuta per un paio di minuti, io sentivo affondare il suo cazzo dentro di me con prepotenza fino all’utero e dopo un po’ di questi colpi oltre al piacere sentivo anche un po’ male. L’ho fermato e mi sono coricata a pancia in su e lui è venuto tra le gambe e mi ha penetrata e si è messo a sbattermi con foga io ho nuovamente raggiunto l’orgasmo e dopo un po’ si è tolto e mi ha scaricato lo sperma sulla pancia formando un bel laghetto sul mio ombelico.

Con Ivo siamo sempre stati buoni amici ma non avevamo mai fatto sesso, forse perché lui si vergognava delle dimensioni del suo cazzo, ma questa volta vedendolo lì con il cazzo in mano ho preso io l'iniziativa. Ho nuovamente guardato verso di lui e l’ho visto che se lo menava come un forsennato, allora mentre Giuseppe era andato in bagno, l’ho fatto avvicinare e gli ho preso il cazzo in bocca, lui ha appoggiato la mano sulla mia pancia toccando lo sperma depositato dall’amico. Io avevo tutto il suo cazzo in bocca, le mie labbra arrivavano ai testicoli, l’ho leccato e succhiato, mentre con la mano libera ho preso in mano i testicoli, li ho accarezzati e strizzati, e con l'altra sono andata in mezzo alle sue natiche, il mio dito ha accarezzato il suo sfintere che si contraeva dal piacere, poi ho spinto e ne ho fatto entrare un pezzo nel suo ano, e visto che lo gradiva ho spinto il dito in profondità facendolo roteare nel suo intestino. Lui cercava di infilarmi il cazzo più che poteva in gola simulando una scopata, io allora l'ho inculato con il dito, e lui non ha più resistito ed eccitatissimo mi ha fatto una sontuosa sborrata in gola, il cazzo era piccolino ma la quantità di sperma che mi ha rovesciato in bocca è stata enorme, che io naturalmente ho bevuto fino all’ultima goccia.

Mi sono alzata e sono andata in bagno, mi sono messa solo la camicetta addosso e ho raggiunto i due uomini in cucina, ci siamo seduti al tavolo e lì c’erano già tre birre fresche ed abbiamo bevuto e chiacchierato. Dopo un po’ Giuseppe mi ha chiesto di sedermi sulle sue gambe e io l’ho accontentato perché volevo stuzzicare nuovamente il mio amico Ivo, e mi sono seduta sulle sue ginocchia, lui mi ha abbracciata mi ha aperto la camicetta mettendo a nudo i miei seni lì davanti a Ivo e me li ha palpeggiati per bene, poi con una mano è andato a toccarmi la figa e a massaggiarla, io ho nuovamente sentito un prurito al basso ventre e mi è tornata la voglia di fare sesso.

Mi sono alzata dalle sue ginocchia e mi sono messa a cavalcioni su di lui girandogli la schiena, gli ho preso il cazzo in mano che era tornato nuovamente duro e me lo sono infilato in figa, l’ho fatto entrare più che potevo e quando è stato ben dentro con le gambe larghe mi sono strusciata su Giuseppe scopandomi, Ivo che era davanti a me dall’altra parte del tavolo ha cominciato a sudare anche un po’ per le birre bevute e a strabuzzare gli occhi per lo spettacolo che aveva davanti a se, si è alzato e si è avvicinato per vedere meglio il cazzo che mi entrava in figa e le mani di Giuseppe che mi pizzicavano i capezzoli, volevo dare spettacolo a beneficio di Ivo, continuavo a muovermi sul cazzo di Giuseppe procurandomi un piacere intenso.

A un certo punto Ivo ci ha invitati ad andare nuovamente sul letto dicendoci che così avrebbe visto meglio, noi ci siamo alzati e ci siamo coricati sul letto, ci siamo nuovamente baciati e masturbati a lungo, io accarezzavo il cazzo e stringevo i testicoli e lui mentre io tenevo le gambe aperte mi infilava due dita dentro la figa e mi stantuffava in modo che Ivo potesse vedere bene.

Poi Giuseppe si è alzato si è messo tra le mie gambe e mi ha penetrata. Ho nuovamente sentito quella magnifica cappella farsi strada tra le mie grandi labbra arrivare all’imboccatura della figa e poi entrare dentro. Il piacere è stato grande risentire quel cazzo che andava su e giù dentro di me, e ogni tanto mi dava qualche colpo più forte e lo sentivo sbattere contro il mio utero e a ogni colpo rabbrividivo dal piacere.

Dopo avermi pompata per alcuni minuti io ho raggiunto l’orgasmo, lui si è tolto e si è coricato di fianco a me, io mi sono alzata e gli sono andata a cavalcioni e mi sono infilata il cazzo dentro, mi sono messa a cavalcarlo girando la schiena a Ivo che ci guardava con il cazzo nuovamente duro in mano, e mentre mi sbattevo su quel cazzo Giuseppe mi teneva le natiche aperte, penso per far vedere a Ivo il suo cazzo che mi entrava in figa e andava su e giù, mi sono sbattuta per bene sopra di lui gustando ogni centimetro di quel magnifico cazzo che era sempre duro come il marmo, e alla fine il piacere è aumentato a dismisura e ho raggiunto nuovamente l’orgasmo e sono partita, poi e mi sono accasciata su di lui esausta e svuotata di tutte le mie forze, sono rimasta un po’ così ansimante e quando mi sono ripresa sono rotolata al suo fianco.

Giuseppe mi ha accarezzata, prima le tette e poi la figa infilandomi nuovamente dentro le dita, e quando ha visto che mi ero ripresa mi ha fatto girare mi ha messa alla pecorina e mi ha infilato il cazzo dentro e si è messo a scoparmi, poi si è tolto e se lo è fatto prendere in bocca, e allora io gli ho fatto un bel pompino ripassandolo tutto fino ai testicoli e poi sotto ancora fino alle vicinanze dell’ano, mentre Ivo incitava il suo amico a mettermelo tutto in gola, allora Giuseppe mi ha bloccato la testa e mi ha scopata in bocca, fermandosi ogni tanto tutto piantato dentro e spingendomelo in gola più che poteva, io avevo persino i camati di vomito ma ho resistito anche per soddisfare il mio amico che continuava a menarselo come un forsennato, poi uno spruzzo di sperma mi ha inondato la gola e io l’ho bevuta.

Ci siamo sistemati e tornati in cucina, io mi sono messa la gonna e la camicetta e dopo un po’ Giuseppe se ne è andato, mentre il cane è venuto ad accucciarsi sui miei piedi.

_ “Sei soddisfatto?” ho chiesto ad Ivo.
_ “Si molto, sei stata grande e non mi aspettavo che mi facessi un pompino”.
Mentre chiacchieravamo il cane si è alzato ed io l’ho accarezzato sulla testa, lui ha appoggiato il muso sulle mie gambe e io perché non mi sporcasse la gonna con le bave me la sono alzata ed ho continuato ad accarezzarlo. Non ci avevo mai pensato di farmela leccare da un cane, ma lui sentendo i miei odori ha infilato la testa tra le mie gambe, io d’istinto le ho allargate e il cane ha leccato la mia figa, poi mi sono allargata le labbra per sentire meglio la lingua, mi ha leccata per un po’ mentre io mi stavo eccitando, ma poi se ne è andato e si è accucciato vicino al suo padrone, peccato mi stavo eccitando.
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