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11 - Due militari in treno


di Membro VIP di Annunci69.it stinf
20.01.2021    |    14.769    |    51 9.9
"Dopo alcuni minuti è passato il controllore che ha controllato i biglietti e se ne è andato, anche sul vagone era buio e le luci fioche, mi sono alzata per..."
CAPITOLO 11

Avendo una settimana di vacanza, ho deciso di andare a casa a trovare i miei in un paese vicino a Brescia e ho preso un treno che da Torino andava a Venezia, essendo domenica e di sera era quasi completamente vuoto, e quindi mi trovavo sola nel mio scompartimento, ma tutto il vagone era vuoto.
Il viaggio è stato noioso fino a Milano non c’era nessuno e fuori era buio e quindi non si poteva vedere il paesaggio che scorreva, poi alla stazione Centrale di Milano sul vagone dove c’ero io sono saliti due militari giovanissimi e si sono messi nello scompartimento vicino al mio. Dopo alcuni minuti è passato il controllore che ha controllato i biglietti e se ne è andato, anche sul vagone era buio e le luci fioche, mi sono alzata per fare un giro per vedere se c'era gente interessante magari per fare due chiacchiere, ma a parte i due militari non c'era nessuno, e visto che questi erano giovanissimi sono tornata nel mio scompartimento abbastanza delusa.
Dopo un po' uno dei militari ha fatto capolino nel mio scompartimento chiedendomi se potevano venire li così si poteva fare due chiacchiere, ed io ho accettato con entusiasmo, hanno preso i loro borsoni e si sono stabiliti nel mio scompartimento, e uno dei due ha subito tirato le tendine che davano sul corridoio, e poi si sono seduti davanti a me.
Io come al solito portavo una gonna corta e abbastanza larga a pieghe, non era una mini ma si avvicinava, e una camicetta ovviamente senza reggiseno, con sopra un giaccone di montone rivoltato, sul treno non faceva molto caldo. I due mi hanno squadrata per bene e poi ci siamo messi a chiacchierare, io mi sono interessata dove facevano il servizio militare e così via.
Mi sono accorta che uno dei due mi guardava la camicetta dove si intravvedevano le forme dei miei seni, e aveva le mani sull'inguine e sotto si intravvedeva il gonfiore del suo cazzo. Anche io ho sentito un certo prurito nelle mie parti basse, e poi certe situazioni mi eccitano molto e il più delle volte mi lascio andare a qualche avventura. Non l'avevo mai fatto su un treno e mai con un militare di leva anzi due, quindi la situazione ha iniziato a stuzzicarmi, i due ragazzini mi guardavano con voglia come se non avessero mai visto una donna.
Con naturalezza mentre conversavo con loro ho fatto in modo che il mio seno fosse più in mostra spostandomi il giaccone e dicendo che avevo caldo. La mia mossa ha sortito il suo effetto, il ragazzo con il cazzo duro si è rigirato sul sedile sempre con le mani sul pisello. Anche io mi sono accomodata meglio sul sedile ed ho allargato un po' le gambe in modo che potessero vedere le mutandine.
Anche l'altro aveva notato i miei movimenti e anche lui si è messo a guardarmi. A questo punto da parte loro c'è stato un po' di smarrimento uno dei due è anche diventato rosso in faccia, ed io colta al volo la situazione ho detto
_ "Oh scusate non volevo mettervi in imbarazzo", e dicendo questo ho chiuso le gambe e la camicetta.
Quello con il cazzo duro ha reclamato:
_ "No non toglierci questa visione, abbiamo appena finito il CAR e sono tre mesi che non usciamo dalla caserma, e poi in divisa nessuno ci degna di uno sguardo, figuriamoci le ragazze, e noi andiamo avanti a seghe".
Io avevo 35 anni e non ero certo una loro coetanea tra noi c'erano circa 17 anni di differenza, quelli erano ragazzini di primo pelo, timidi e con tanta voglia, e a questo punto la voglia era venuta anche a me e non poca, mi sentivo già umida in mezzo alle gambe avevo voglia di cazzo, non sono una ninfomane ma il cazzo mi piace e molto.
Ho detto a quello con il cazzo duro di venire a sedersi di fianco a me, lui si è alzato e si è messo al mio fianco, io ho appoggiato la mano sulla patta dei pantaloni e ho sentito il suo cazzo duro l’ho massaggiato un po’ poi io ho sbottonato altri due bottoni della camicetta, l'ho aperta e le mie tette sono saltate fuori, il ragazzo vicino a me ha strabuzzato gli occhi incredulo, mi sono girata un po’ verso di lui poi gli ho peso la testa e me lo sono tirato contro il seno, la sua faccia è andata in mezzo alle mie tette, lui si è messo a leccarmi ma leccava solo la pelle allora io l'ho guidato facendogli prendere un capezzolo in bocca.
Me lo ciucciava con foga e con la mano mi massaggiava l'altro seno e pizzicandomi con le dita il capezzolo, io allora ho continuato a massaggiarlo con la mano sulla patta dei pantaloni, devo dire che il suo pacco era davvero consistente.
L'altro doveva essere un timidone, era rimasto sul sedile di fronte sempre più rosso in faccia, a questo punto ho allargato le gambe facendogli vedere le mutandine, il suo rossore è aumentato a dismisura. Gli ho fatto cenno di avvicinarsi e lui si è spostato proprio davanti a me, gli ho preso una mano e me la sono fatta mettere in mezzo alle gambe, e lui ha incominciato ad accarezzarmi sulla stoffa, io mi sono alzata leggermente e gli ho detto:
_ "Toglimele".
Lui si è inginocchiato davanti a me e me le ha sfilate e se le messe in tasca, nel frattempo l'altro si è tirato giù i pantaloni mettendo in mostra un bel cazzo e poi si è nuovamente seduto ed ha continuato a leccarmi i capezzoli mentre io gli ho impugnato il cazzo e mi sono messa a segarlo.
L'altro era inginocchiato davanti a me ed osservava il mio pelo, io ho alzato una gamba l’ho appoggiata sul sedile di fronte gli ho preso la testa e l'ho attirato tra le mie gambe. Ho sentito subito la sua lingua inesperta leccarmi la figa che era già molto bagnata e l'ho guidato con una mano sulla testa in modo che mi leccasse bene la figa poi l’ho fatto spostare sul mio clitoride, la sua lingua era inesperta ma la situazione era molto eccitante, due sbarbatelli che mi leccavano, io non ho resistito molto dopo alcuni minuti ho raggiunto l’orgasmo.
Poi mi sono alzata ed ho guardato nel corridoio ma non c'era nessuno, e il nostro scompartimento era il secondo quindi se arrivava qualcuno si sentiva il rumore della porta, rassicurata mi sono girata e li ho fatti mettere uno vicino all'altro, anche il secondo si era calato i pantaloni ed erano tutti e due li seduti con i cazzi duri in mano, anche il secondo era ben fornito specialmente nella grossezza della cappella, io mi sono inginocchiata davanti a loro ed ho preso in bocca il primo cazzo mentre con la mano ho iniziato a segare quello con la cappella grossa.
Il cazzo del primo sapeva un po' di pipì ma per il resto andava bene era bello grosso e lungo, ho incominciato subito con un affondo infilandolo più che potevo in gola poi me lo sono sfilato ed ho iniziato a leccarlo tutto mentre con la mano gli stringevo i testicoli, la mia lingua ha leccato la cappella come fosse un gelato, poi sono andata con la punta della lingua sul filetto facendolo sussultare di piacere, e poi visto che sapeva solo di sudore sono scesa a leccargli i testicoli grinzosi e pelosi, me li sono messi in bocca prima uno e poi l'altro e poi li ho mordicchiati e alla fine un altro ingoio del suo cazzo fino in fondo alla mia gola, mentre con l’altra mano continuavo a segare l’amico.
Ho visto che era prossimo a venire allora mi sono girata verso l'altro, ho guardato bene quella sontuosa cappella e poi mi sono messa a leccarla facendo sussultare il soldatino, poi con non poca difficoltà l'ho presa in bocca ed ho cercato di ingoiarla più che potevo, ma era troppo grossa e avevo difficoltà a mettermela in gola, a questo punto ho fatto anche a lui una bella leccata di cazzo e di palle, ma ho dovuto smettere perché sarebbe venuto da lì a poco, e io quella cappella la volevo in figa.
Mi sono alzata e seduta davanti a loro e gli ho chiesto:
_ "Avete i preservativi?"
_ "No", mi hanno risposto loro.
Io ci ho pensato un po' su e poi ho pensato che tanto io prendevo la pillola e che questi erano 3 mesi che non uscivano dalla caserma, quindi mi sono fidata, ho spinto in avanti il bacino in modo che le mie chiappe fossero sul bordo del sedile poi do detto al primo:
_ "Dai vienimi dentro".
Questi si è tolto del tutto i pantaloni e si è inginocchiato tra le mie gambe, io gli ho preso il cazzo in mano ho fregato la cappella sulle labbra della figa inumidendola bene e poi ho strusciato la cappella sul mio clitoride e infine l'ho guidato nella mia figa, l'ho sentito entrare e riempirmi tutta, era un gran bel cazzo e arrivava fino al mio utero. Il ragazzo si è messo a montarmi come un forsennato e dopo alcuni colpi ha scaricato un'enormità di sperma dentro di me, non finiva più di eiaculare, il suo sperma mi colava fuori dalla figa e scendeva lungo le mie gambe, e alla fine si è accasciato su di me esausto.
Purtroppo è stato troppo veloce ed io non sono riuscita ad arrivare all'orgasmo, mi sono alzata e mi sono pulita come potevo, pulendo anche i sedili. Adesso volevo quella cappella enorme ma volevo anche godere, ho chiesto se poteva stare fuori dalla scompartimento mentre io scopavo con l'amico così avrebbe fatto la guardia in caso arrivasse qualcuno, e lui ha acconsentito ed è andato fuori allargando un po’ le tendine per vedere.
Ho fatto sedere il soldatino, che nel frattempo si era tolto anche lui i pantaloni, sul sedile, gli sono andata a cavalcioni, gli ho preso il cazzo in mano e l'ho puntato contro la mia figa, e nell'allargare le labbra ho sentito la sborra dell'amico che mi usciva, allora mi sono abbassata col bacino e ho spinto quella favolosa cappella dentro di me.
Ha sforzato per entrare ma una volta dentro l'ho sentita risalire nel canale della mia vagina godendo per ogni millimetro che entrava, fino a farla arrivare al mio utero. Sono rimasta così ferma con il cazzo tutto dentro per un bel po' godendomi quel senso di pienezza che mi dava un piacere immenso, mentre guardavo in faccia il soldatino, era carino aveva un bel viso e un buon alito, mi sono avvicinata ed ho appoggiato le mie labbra che sapevano un po’ di cazzo sulle sue, lui ha aperto la bocca ed io sono entrata con la mia lingua, è stato un bacio molto lungo e bagnato come piacciono a me con continui scambi di saliva.
Lui di sotto cercava di muoversi e di scoparmi, ma io ero seduta su di lui e lo bloccavo perché messa così sentivo la cappella che si contraeva ed aveva degli spasmi e questo mi dava un senso di pienezza e di piacere infinito, poi ho alleggerito la pressione in modo da permettergli di sbattermi, e anche se mi piaceva io volevo di più, allora mi sono alzata e mi sono inginocchiata sui sedili per fare una bella pecorina e godere fino in fondo di quella cappella.
Lui mi è venuto dietro io con la mano ho guidato il cazzo dentro di me, e una volta dentro ha spinto il cazzo tutto fino in fondo, quella cappella era favolosa mi riempiva tutta, e a questo punto gli ho detto:
_ "Dai fottimi per bene, fammi godere".
Lui mi ha preso per i fianchi ed ha incominciato a pomparmi con la foga di un diciottenne dandomi dei tremendi colpi e facendomi sussultare di piacere ad ogni affondo. Era molto più resistente del suo amico e la cavalcata è durata alcuni minuti, poi l'ho sentito aumentare i colpi e all'improvviso fermarsi tutto dentro in fondo alla mia figa e poi il suo sperma cado che annaffiava il mio utero. Io ero lì che sentivo quella enorme colata di sperma che mi usciva dalla figa e mi colava lungo le cosce, ero quasi sul punto di partire e avevo una paura tremenda che smettesse di scoparmi, ma per fortuna il soldatino aveva ancora il cazzo duro ed ha ricominciato a sbattermi a ogni affondo mi sentivo squassata e dopo un paio di minuti sono venuta anche io, ho urlato godendo e poi mi sono accasciata sui sedili, mi sono guardata attorno i sedili e il pavimento erano sporchi di sperma.
Sentivo che il treno stava rallentando, era la mia stazione, mi sono riassettata in fretta ho preso la mia roba ho baciato i due soldatini e quando il treno si è fermato sono scesa. Mentre camminavo sulla pensilina ho sentito che la sborra dei due soldatini mi colava lungo le gambe, mi sono messa a ridere, mi avevano fottuto bene fregandosi anche le mie mutande, meno male che era buio.

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