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21 - Il mio fidanzato 6 - Otto suoi amici


di Membro VIP di Annunci69.it stinf
09.11.2021    |    24.770    |    28 9.6
"Oggi ho riscritto tra gli altri anche questo episodio, alcuni li ho già pubblicati qui su A69 ma questo non so se pubblicarlo, sembra inverosimile anche a me..."
CAPITOLO 21


Sono oramai alcuni anni che sono in pensione e avendo molto tempo libero sono andata in cantina ed ho portato in casa uno scatolone di fotografie e le ho scannerizzate tutte sul pc in modo da riordinarle. Ho anche portato in casa due scatoloni di diari scritti da quando avevo 13 anni, leggendoli mi hanno fatto ricordare episodi della mia vita che avevo quasi dimenticato o che volutamente avevo dimenticato, lì ci sono tutti i miei pensieri e le mie avventure, le prime cotte per i ragazzini, le prime esperienze sessuali solitarie e poi con le amiche e poi le prime scopate e poi tutte le altre, avevo annotato bene anche i minimi particolari. Insomma lì c’è tutta la mia vita, e visto che sessualmente ne ho combinate di tutti i colori, mi sarebbe dispiaciuto che qualcuno li leggesse. Già da una ventina di anni il diario lo tengo sul computer e su suggerimento di Bruno ho deciso di riscrivere sul pc in modo che rimanesse celato da una password, così nessuno potrà leggerli.

Sono alcuni mesi che leggo e scrivo, ne avrò ancora per diversi mesi, ma tanto il tempo non mi manca. Alcune volte rileggendo mi eccito e se sono sola mi masturbo, invece se c’è Bruno ci facciamo della belle scopate, lui si eccita molto a leggere i miei diari ed è stato lui a spingermi a pubblicarli.

Oggi ho riscritto tra gli altri anche questo episodio, alcuni li ho già pubblicati qui su A69 ma questo non so se pubblicarlo, sembra inverosimile anche a me che mi sia comportata così da puttana, eppure questa e la verità, se lo pubblico non giudicatemi troppo male, perché non è stata una mia scelta ma un’imposizione da parte del mio fidanzato di allora, che però io ho accettato. Avevo visto in un club privé una che se ne era fatti sette e io mi ero chiesta come poteva farsi scopare da così tante persone una dietro l’altra, io me ne sono fatti otto.

Il sesso per me era ed è ancora molto importante già prima di conoscere Ermanno, anzi posso dire da quando l’ho fatto la prima volta. Quando mi veniva voglia mi trovavo qualcuno e ci davo dentro senza crearmi tanti problemi, conoscendo lui mi ha portata pian pianino ad essere ancora di più una grande vacca, ma a lui piaceva specialmente fare il guardone, e io sovente andavo con lui a spiare le coppiette che scopavano in macchina, e così ho conosciuto tutti i suoi amici della cricca dei guardoni.

Una sera ero con il mio fidanzato, al Valentino, stavamo chiacchierando con Gianni, il suo amico con la Maserati, quando sono arrivati altri guardoni che io e Ermanno conoscevamo da molto tempo, si parlava come al solito di coppie spiate, con chi avevano avuto rapporti sessuali, e così via, insomma i soliti discorsi del cazzo.

Ad un certo punto uno che avevano soprannominato il Maratoneta, si è allontanato di alcuni passi con il mio fidanzato per parlare, dopo un po’ Ermanno mi ha presa in disparte e mi ha detto:
_ “Sai il Maratoneta mi ha chiesto se può scopare con te, mi farebbe piacere se lo accontentassi”.
_ “Perché no, visto che non mi scopi tu lo faccio volentieri”.
Il maratoneta non aveva la macchina e Gianni, il proprietario della Maserati, che aveva capito dove si andava a parare si è offerto di mettere la sua a disposizione. Gli altri hanno sentito che noi ci saremmo appartati per scopare, non hanno detto niente però si sono accodati con la scusa di guardare.

Eravamo in corso Moncalieri dove ci sono i vigili, lì vicino c’è una stradina che scende verso il Po e Gianni ha portato lì la sua macchina, e anche gli altri un po’ per volta sono arrivati. Quando siamo stati lì io ho chiesto ad Ermanno:
_ “Ma tutta questa gente sta li a guardare?”
E lui mi ha risposto:
_ “Certo sono venuti per guardare, e chi pare a me ti scopa”.

La sua risposta non mi è piaciuta, che a me piaccia molto scopare va bene, certe volte penso di essere una ninfomane, e quando mi viene voglia lo faccio senza limiti e non ne ho mai abbastanza, ma così a freddo vedere questi otto uomini infoiati mi ha lasciata molto perplessa e titubante, ma volevo, anche se a malincuore, accontentare il mio fidanzato ed allora ho accettato di farlo con chi mi piaceva, e pensavo di scopare solo con due o tre e che gli altri guardassero.

Gianni ha steso un telo da spiaggia sul sedile, mi sono tolta il leggero vestitino e sono rimasta completamente nuda, sono salita in macchina mentre tutti erano li a guardarmi con il cazzo in mano menandoselo, mi sono stesa sul sedile ed ho messo un piede sul cruscotto per essere ben aperta e comoda, si è avvicinato il Maratoneta rimanendo in piedi fuori dalla macchina ed ha incominciato a toccarmi le tette e la figa, io gli ho preso in mano il grosso cazzo, che era già duro e glie l’ho menato un po’, lui si è fatto più vicino e io glie l’ho preso in bocca e gli ho succhiato bene la cappella mentre con le mani gli strizzavo i testicoli, poi ho cercato di ingoiarlo più che potevo anche se era troppo grosso.

Si è calato del tutto i pantaloni ed è salito in macchina, si è inginocchiato tra le mie cosce, anche se la situazione non mi piaceva molto ero eccitata, non avevo mai scopato con così tanti uomini che mi guardavano, mi sono toccata la figa ed ero già bagnata, mi sono massaggiata il clitoride mentre il Maratoneta mi strusciava la cappella sulle labbra umide della figa, poi senza complimenti mi ha infilato il cazzo dentro, ho sentito quel grosso palo scivolare dentro di me entrando fino in fondo, fino a sentire i testicoli sbattermi contro le natiche, mi sono guardata intorno e ho visto che erano tutti lì che si segavano, il Maratoneta mi ha scopata come un forsennato per un paio di minuti e poi ha goduto sborrandomi nella figa, io fin da quando scopavo con il mio datore di lavoro prendevo la pillola e mi piaceva molto sentire lo sperma schizzare dentro di me, e sentirmi riempire così mi ha eccitato ma non sono partita.

Mentre mi pulivo Ermanno si è avvicinato:
_ “Anche Gianni vorrebbe scoparti”.
Io l’ho guardato e poi ho alzato le spalle rassegnata.
_ “Se proprio vuoi”.
Gianni mi è venuto vicino aveva il cazzo duro in mano.
_ “E’ da tanto che volevo scoparti ma non mi sono mai osato a chiedertelo perché Ermanno è un mio amico, e che comunque se non vuoi non fa niente”.
_ “Stai tranquillo con te lo faccio volentieri”.

Allora anche lui ha iniziato ad accarezzarmi il seno, poi è salito in macchina, si è inginocchiato tra le mie gambe, io ho nuovamente appoggiato il piede sul cruscotto, aveva anche lui un bel cazzo e già bello duro, mi ha infilata nella figa ancora gocciolante di sperma del Maratoneta, visto che ero solo riuscita a pulirmela di fuori, e mi ha scopata anche lui per un paio di minuti partendomi dentro, mentre io mi accarezzavo il clitoride, ho sentito lo schizzo caldo riempirmi la figa, ho continuato a farmi il ditalino e sono partita, mentre il cazzo si ammosciava dentro di me. Ho preso un fazzoletto e mi sono pulita la figa solo di fuori per non sporcare i sedili della Maserati, ma questa continuava a colarmi in mezzo alle chiappe e andava a imbrattare il telo da spiaggia che ricopriva il sedile.

Stavo per alzarmi ma Ermanno mi ha bloccata.
_ “Stai ancora in macchina qui vogliono scoparti tutti”.
Mi sono guardata intorno e mi sono accorta che erano ancora in sei lì fuori con il cazzo in mano e sono rimasta allibita.
_ “Ma stai scherzando”.
_ “No non sto scherzando, due o otto cosa cambia”.
Sono rimasta allibita, volevo andare via per il trattamento che mi riservava proprio non glie ne fregava niente di me, gli interessava solo il suo piacere, ci ho pensato un po’ su poi ho deciso che se voleva una puttana l’avrei accontentato e poi ne avrebbe pagato le conseguenze.

Dietro di lui c’era Michele che con il cazzo duro in mano mi chiedeva se poteva anche lui, a me non piaceva molto perché era un tappetto grassoccio e pelato, ma ho detto di sì rassegnata per accontentarlo, questi si è subito inginocchiato tra le mie gambe e mi ha infilato il suo cazzettino in figa ma dopo due colpi ha goduto uscendo dalla figa e irrorandomi il pelo con il suo sperma, ne ha fatta una quantità enorme, ma il suo cazzo in figa non l’ho quasi sentito.

Poi è stata la volta di Matteo, anche questo come persona non mi diceva niente, ma ormai rassegnata ho accettato anche lui, questi mi ha accarezzato un po’ le tette pizzicandomi anche i capezzoli, sembrava che volesse strapparmeli, poi si è inginocchiato tra le mie gambe e mi ha infilato un dito dentro la figa e con l’altra mano si menava il cazzo che era abbastanza normale ma con una cappella sproporzionata, poi mi ha fregato la cappella sulle labbra della figa e una volta inumidita mi ha infilato il cazzo dentro, quella cappella l’ho sentita entrare e mi ha fatto piacere, arrivato in fondo si è fermato tutto dentro di me e ha roteato il bacino per farmi sentire bene il cazzo e devo dire che mi ha fatto un certo effetto poi si è messo a stantuffarmi e mentre mi sbatteva si sentiva “ciac ciac”, era il cazzo che entrava e usciva dalla mia figa piena di sperma e in pochi minuti mi ha scopata ed è partito, anche lui dentro, la mia figa era diventata una bagnarola piena di sperma che mi colava da tutte le parti, sul tappetino della macchina si era formato un laghetto, e quando Matteo è uscito dalla mia figa il suo cazzo era lucido e i suoi peli imbrattati di sperma sua e dei suoi amici.

Poi si è fatto avanti anche Roccia e così erano cinque, io ormai ero entrata nella parte della puttana sono rimasta lì con le gambe aperte, e anche Roccia, si è tolto i pantaloni mettendo in mostra il cazzo anche lui con una bella cappella, ed è venuto anche lui vicino io l’ho preso in mano e oltre che menarglielo gli ho dato anche una leccatina, poi e venuto a inginocchiarsi tra le mie gambe, le sue mani mi hanno palpata tutta, poi si è preso il cazzo in mano e me lo ha infilato dentro, ma nel frattempo il suo cazzo era diventato un po’ molle forse per la troppa eccitazione, è entrato comunque dentro di me, la mia figa era ben lubrificata e ormai dilatata, e anche lui dopo pochi colpi mi è partito questa volta sulla pancia impiastrandomi di sperma. Ero un po’ scocciata perché si definivano tutti dei gran trombatori ma fino ad adesso nessuno era riuscito a farmi godere, due colpi e via.

Sul diario, di questo episodio della mia vita avevo scritto tutto ma non i nomi di chi mi aveva scopato, forse perché era un episodio che volevo dimenticare, ed essendo passati tanti anni, adesso che riscrivo questa avventura degli altri tre non mi ricordo i nomi. Il sesto era un tipino un po’ grassoccio ma simpatico e aveva un cazzo con una bella circonferenza ma corto e perennemente moscio, quando si è presentato di fianco alla macchina mi sono chiesta come avrebbe fatto a mettermelo dentro.

Anche lui si è tolto i pantaloni ed è venuto ad inginocchiarsi tra le mie gambe, io ho cercato di aiutarlo e glielo preso in mano menandoglielo e con l’altra gli strizzavo i testicoli mentre lui mi leccava le tette e mordicchiava i capezzoli. Quando con la mano l’ho sentito un po’ più sodo gli ho detto di mettermelo dentro. Lui si è avvicinato e io con la mano l’ho guidato dentro di me e lui si è messo a pomparmi, io a dire la verità non sentivo niente, è andato avanti a pomparmi per alcuni minuti ed è venuto anche lui sborrandomi sul pelo. Avevo la figa appiccicaticcia e tutti i peli bagnati di sperma.

Poi è stata la volta del settimo questo era il più giovane della combricola dei guardoni, uno che raccontava che si faceva quasi tutte le coppie che andava a guardare, io non l’avrei fatto scopare ma… anche lui come tutti gli altri si è tolto i pantaloni ed è venuto ad inginocchiarsi tra le mie gambe, il cazzo era duro e me lo ha infilato subito dentro, sono bastati una decina di colpi ed è partito anche lui dentro la mia figa, avrà fatto in fretta ma non finiva più di sborrare, sentivo i suoi getti caldi dentro di me e quella sensazione mi ha fatto piacere e mi sono nuovamente eccitata.

Quelli che mi avevano già scopata si erano rivestiti e non si interessavano più di quello che succedeva in macchina. Alla fine è arrivato l’ottavo e ultimo era il più anziano di tutti avrà avuto una sessantina di anni ed era abbastanza simpatico, e io con lui l’ho fatto volentieri. Si è tolto i pantaloni e si è avvicinato alla macchina, il cazzo abbastanza grosso era un po’ molliccio, allora io mi sono sporta dalla macchina e l’ho preso in bocca facendogli un pompino strizzandogli i testicoli e con un dito sono andata ad accarezzargli lo sfintere facendolo sussultare di piacere.
Quando è stato bello sodo si è inginocchiato anche lui come gli altri in mezzo alle mie gambe e mi è entrato in figa, aveva un bel cazzo, e nonostante che quella sera ne avevo abbastanza di cazzi, l’ho sentito bene e mi ha fatto piacere. Lui è durato più degli altri e mi ha pompata per cinque minuti buoni mentre io mi toccavo il clitoride e quando stava per partire mi ha chiesto:
_ “Ti posso sborrare dentro?”
_ “Va bene ma resisti ancora un po’ che voglio godere anche io”
Lui ha continuato a sbattermi fino a che non mi ha vista che godevo e poi mi ha sborrato dentro ed abbiamo goduto assieme, l’ho trattenuto dentro di me finché l’ho sentito che perdeva consistenza e a me erano finiti gli spasmi di piacere. Quando si è tolto con il cazzo in mano gocciolante ha dovuto adoperare due fazzoletti per asciugarsi mentre io ho dovuto mettermi in figa un dito per farmi uscire lo sperma che avevo dentro, poi ho preso dei fazzoletti per tamponarmi la figa.

Finalmente sono scesa dalla macchina tutta nuda com’ero sotto gli sguardi distratti di chi mi aveva appena scopata, mi sono rimessa il vestitino e le mutande che avevo nella borsetta, sentivo che nonostante i fazzoletti mi colava ancora lo sperma e in poco tempo ho bagnato le mutande e ho sentito che mi colava anche lungo le cosce.
Me ne sono fatta otto, ma solo con l’ultimo ho goduto un po’ con il suo cazzo, ho dovuto farmi un ditalino per godere la prima volta, non è stata un gran che come esperienza ma senz’altro avrà delle conseguenze nei rapporti con Ermanno.

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