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Lui & Lei

18 - Il mio fidanzato 3


di Membro VIP di Annunci69.it stinf
25.10.2021    |    7.721    |    21 10.0
"_ "Andiamo in un posto nuovo" mi ha detto Ermanno..."
Capitolo 18

Ormai si andava solo a fare i guardoni, era un periodo che Ermanno non mi chiedeva più di fare lo scambio di coppia, ma andavamo noi a scopare dove sapevamo che ci potevano guardare o andavamo a fare i guardoni assieme ai suoi amici, e di questi ne ho conosciuti una decina. Un sabato sera mi ha portato a cena e quando siamo usciti dal ristorante erano già le 23, faceva caldo e siamo andati al parco del Valentino a passeggiare e vedere se si poteva fare qualcosa ma è stata una delusione.

_ "Andiamo in un posto nuovo" mi ha detto Ermanno.
Siamo tornati alla macchina e mi ha portata al Cimitero Monumentale, ci siamo fermati su un piazzale dalla parte opposta dell'entrata principale dove c'era una porta secondaria, dopo il piazzale c'era un grandissimo parco molto frequentato di giorno ma deserto di sera o quasi. Sul piazzale c'erano due macchine vicine tra loro, Ermanno ha fatto il giro del piazzale ed ha visto che una era vuota e sull'altra c'era una coppia, si è parcheggiato a fianco di questa, i due che c'erano dentro avevano una cinquantina d'anni, forse una coppia irregolare che si era data appuntamento per scopare visto che la nostra vicinanza non ha dato loro fastidio.

La donna era mezza nuda e stava facendo un pompino al suo uomo, io mi sono tolta la maglietta e la gonna rimanendo completamente nuda, la coppia si è tirata un po' su per poterci vedere meglio, io ho tirato fuori il cazzo ad Ermanno, mi sono chinata e l’ho preso in bocca e l'ho leccato, dopo un po’ lui ha tirato giù il sedile e io gli sono andata a cavalcioni e mi sono seduta su di lui girandogli la schiena e infilandomi il cazzo in figa, lui mi ha abbracciata prendendomi in mano le tette e pizzicandomi i capezzoli.

Mi scopavo sul cazzo di Ermanno ed eccitata dalla situazione dopo un po' sono partita, la donna stava facendo un pompino al compagno, un cazzo di notevoli proporzioni, la sua lingua leccava la cappella poi la bocca avvolgeva il cazzo e scendeva verso i testicoli cercando di infilarselo in gola più che poteva, ma ne rimaneva fuori ancora un bel po’, lo faceva lentamente e l’uomo sussultava di piacere, poi il ritmo è aumentato e dopo un minutino lui si è inarcato e gli ha sborrato in gola, lei ha bevuto tutto e raccolto le ultime gocce che uscivano ancora dalla cappella con la lingua, poi si è tirata su e mi ha guardata con insistenza.

Io ero sempre con il cazzo in figa e la voglia di godere nuovamente era grande. Io e la donna ci siamo guardate negli occhi, gli ho fatto il segno di leccarla tirando fuori la lingua, lei mi ha sorriso con lo stesso gesto e io con la mano gli ho fatto segno "io e te" e lei mi ha fatto cenno di sì con la testa.

Mi sono sfilata il cazzo dalla figa e sono scesa dalla macchina e anche loro due sono scesi, lei si è tolta la camicetta ed è rimasta nuda come me, mi sono guardata in giro ma non c'era nessuno.
_ "Ciao sono Laura".
_ "Ciao io mi chiamo Irma".
_ "Ci facciamo un bel 69?"
_ "Con piacere, saliamo sulla mia macchina che dietro è molto comoda".

Lei si è coricata sul comodo sedile della station wagon e io gli sono andata a cavalcioni affondando la mia faccia tra le sue gambe, aveva una bella figa rasata come la mia e un clitoride molto pronunciato, le sue labbra carnose grondavano di umori e io con la lingua mi sono messa a raccogliere tutto, aveva un buon sapore dolciastro. Anche lei ha affondato la lingua nella mia vagina, era molto esperta e senza andare sul mio clitoride mi ha fatto raggiungere l'orgasmo, anche io ho fatto sul serio infilandogli due dita nella capiente figa, si sentiva che era molto larga, e dopo un po' anche lei ha raggiunto l'orgasmo, ci siamo leccate e raccolto con le lingue il frutto dei nostri orgasmi e poi le lingue sono andate sui clitoridi. Ci siamo leccate delicatamente in modo da prolungare il più possibile l'orgasmo e dopo una lunga schermaglia tra lingue e clitoride siamo partite quasi contemporaneamente in modo molto rumoroso. Siamo rimaste ancora una sull'altra accarezzandoci poi ci siamo alzate.

_ "Hai voglia di scopare con il mio compagno, io scopo con il tuo" mi ha chiesto Irma.
_ "Volentieri" gli ho risposto.
Non abbiamo cambiato sedile ci siamo messe una con le gambe fuori da una parte e l'altra dall'altra, mentre le nostre facce erano vicine, ci siamo girate e ci siamo limonate, un bacio umido con scambio di saliva, poi mi sono sentita allargare le gambe e penetrare, il cazzo che era bello lungo ma che aveva anche una notevole circonferenza, mi è entrato dentro lentamente e non si è fermato finché non ha toccato il fondo della mia vagina, ho allungato una mano per toccarlo e mi sono accorta che ne rimaneva fuori ancora un po', ho avuto un tuffo al cuore e un po' di paura, in quella posizione poteva farmi male.
_ "Goditelo" mi ha sussurrato Irma con un sorriso poi ha nuovamente incollato le labbra sulle mie ed abbiamo continuato a baciarci.

Il suo compagno andava su e giù dentro di me senza farmelo entrare tutto, io mi sono rilassata ed ho avuto il primo orgasmo, e lui sentendomi godere ha aumentato il ritmo e la profondità dei colpi, mi sentivo dilatare la figa e godevo, sembrava un orgasmo che non avesse più fine, lui vedendomi così ha osato di più e il suo cazzo mi sbatteva contro l'utero e arrivava al fondo della vagina, io non capivo più niente, tra la bocca di Irma e quel favoloso cazzo era una goduria unica. Poi ha dato due colpi forte che mi hanno fatto un po' male ed è partito, anche Irma aveva goduto e quando gli uomini si sono tolti io e lei abbiamo continuato a baciarci.

Ci siamo alzate e sedute sul sedile mi sono guardata in giro ed ho visto due guardoni nascosti ma non ho detto niente, ci siamo alzate e vestite, gli uomini parlavano tra di loro.
_ "Prendi il mio biglietto da visita, quando vuoi mi chiami, mi è piaciuto stare con te" mi ha detto Irma.
_ "Anche a me è piaciuto tantissimo, mi fa piacere se ci rivediamo".
_ "C'è anche l'indirizzo dell'ufficio dove lavoro con mio marito, puoi venire quando vuoi così chiacchieriamo, e poi lui è sempre via quindi...".
_ "Credevo fosse lui tuo marito".
_ "No questo è il mio amante, mio marito è molto più vecchio e poi ha un cazzo che fa pena, e io mi consolo".

Ho preso il biglietto e sono andata a metterlo nella mia borsetta, poi ci siamo salutati e loro se ne sono andati con le rispettive macchine. Rimasti soli io e Ermanno ci siamo appoggiati al cofano della nostra macchina, il piazzale era deserto, ho guardato in direzione dei due guardoni e li ho intravisti.
_ "Ti è piaciuta la serata?" ho chiesto a Ermanno.
_ "Sì è stata molto bella, mi è piaciuta la lesbicata e la scopata che mi sono fatto, ma anche tu hai goduto tanto".
_ "Sì quello aveva un bel cazzo, ho un po' di male al basso ventre, adesso mi andrebbe una bella leccata di figa".

Ermanno mi ha fatto coricare di schiena sul cofano della macchina, mi ha alzato le gambe e si è messo a leccarmi la figa partendo dallo sfintere e arrivando al clitoride, io l'ho preso per i capelli e ho diretto la leccata nei punti che più mi piacevano. Ho girato la testa e i due guardoni erano diventati cinque. Ho spinto via Ermanno e gli ho chiesto di andarcene, siamo saliti in macchina e chiuse le porte siamo andati via.
_ "Perché hai voluto andare via".
_ "C'erano cinque uomini che ci guardavano e ho avuto paura".
Lui mi ha dato ragione e siamo andati a dormire da me, il giorno dopo mi ha portata a lavorare e poi siamo stati alcuni giorni senza vederci.

La settimana dopo ho avuto un giorno di riposo infrasettimanale perché avevo lavorato la domenica, non sapevo cosa fare, Ermanno lavorava e io ero in giro per il centro, mi è venuta in mente Irma, ho preso il suo biglietto dalla borsa ed ho guardato l'indirizzo, non era troppo distante da dove mi trovavo, mi sono incamminata a piedi e in una decina di minuti sono arrivata, ho suonato il campanello e subito mi hanno aperto, al piano ammezzato c'era una porta a vetri con scritto "Studio amministrazioni" la porta era aperta, sono entrata, davanti a me mi sono trovata un bancone e dietro due scrivanie con due impiegate.
_ "La signora Irma?"
_ "La chiamo subito".

Ha alzato il telefono e poi da una porta laterale è spuntata Irma che mi ha fatto subito entrare nel suo ufficio e appena chiusa la porta mi ha abbracciata e baciata infilandomi subito la lingua umida in bocca, il bacio è stato lungo, poi mi ha lasciata e ha detto alle impiegate che per oggi non sarebbe più tornata, siamo uscite dallo studio e siamo salite al primo piano, l'alloggio era sontuoso, una enorme entrata, una cucina, uno studio e due camere da letto ognuna con il proprio bagno. Mi ha chiesto se desideravo qualcosa ma io ho detto di no e ci siamo sedute nel salone.

_ "Sono contenta che ti sia venuta voglia di rivedermi" mi ha detto Irma.
_ "Si avevo proprio voglia di rivederti, possiamo combinare qualcosa noi due".
_ "Possiamo farlo adesso, mio marito è fuori Torino e stasera rientra tardi, e poi anche se rientrasse prima lo sa che ho dei rapporti con delle donne, non sa che ho un paio di amanti".
_ "Addirittura due".
_ "Sì, non è facile combinare ma quando ci riesco andiamo in albergo e me li faccio tutti e due uno davanti e l'altro dietro, hanno tutti e due un bel cazzo".

E mentre mi parlava dei suoi amanti e di come la sfondassero mi ha presa per mano e mi ha portata in camera sua, un letto matrimoniale, un divanetto, due poltroncine e un tavolino in un angolo, una parete con un enorme specchio con un tavolino stretto e largo pieno di profumi e creme, un soffitto completamente pitturato di nuvole e due porte una portava in un guardaroba a muro l'altra in un sontuoso bagno con doccia, vasca idromassaggio. Irma mi ha fatto vedere tutto dicendomi che quello era il suo regno, poi mi ha abbracciata e mi ha baciata, le sue mani mi hanno spogliata, poi si è denudata anche lei e siamo finite sul morbido letto.

Mi ha azzannato con i denti un capezzolo e l'altro me l'ha pizzicato e con la mano libera si è intrufolata tra le mie gambe, la mia figa era bagnata e le sue dita sono entrate dentro di me. Il dolore ai capezzoli era forte ma lei sapeva dosarlo bene poi le dita hanno massaggiato il mio clitoride e in breve tempo mi ha fatto raggiungere l'orgasmo.

Ci siamo rilassate poi io mi sono avvicinata a lei e con delicatezza gli ho leccato i capezzoli che sono diventati turgidi e molto lunghi, anche io ho infilato la mano tra le sue cosce umide e con due dita sono entrata nella sua figa che era bagnatissima, già quando eravamo in macchina mi ero accorta che aveva una vagina dilatata, le mie due dita dentro di lei erano poche allora le ho fatte diventare tre, i miei denti serravano i capezzoli e Irma cominciava a godere, poi le dita sono diventate quattro e finalmente riempivano la figa solo il pollice rimaneva fuori, l'ho pompata con forza mordendo sempre più forte i capezzoli e lei ha avuto un lungo orgasmo.

Ma non gli ho dato tregua, ho aperto le sue gambe e gli ho leccato la vagina senza mai toccare il clitoride, poi le ho fatto alzare le gambe e con la lingua ho raggiunto lo sfintere cresposo, la mia lingua correva dalla vagina all'ano e Irma sussultava di piacere. L'ho fatta girare a pancia in giù, con le mani le ho aperto le natiche, aveva uno sfintere molto gonfio e la mia lingua si è posata sulle grosse crespe, lei non finiva più di sussultare dal piacere, io ho cercato di infilare la lingua dentro, lo sfintere era cedevole e le sono entrata un po' dentro, lei adesso godeva rumorosamente e più lei godeva più io spingevo la lingua dentro insalivando tutto per bene.

Mi sono poi messa un po' di traverso con la lingua leccavo le crespe e il piccolo tratto che portava alla vagina e con un dito l'ho penetrata nell'ano, lei ha avuto uno scatto e si è messa ad ansimare, io ho aggiunto un altro dito e sono entrata più che potevo nel suo ano capiente, Irma adesso godeva alla grande e le dita nel culo sono diventate tre, l'ho inculata per bene e lei ha avuto un paio di orgasmi.
Mi ha poi tirata su di lei e ci siamo fatte un 69, lei mi leccava il clitoride e mi ha messo due dita nella figa scopandomi, io avevo risucchiato in bocca il suo clitoride e lo stuzzicavo con la punta della lingua mentre avevo nuovamente infilato due dita nel suo ano. Ci siamo leccate e scopate a lungo e alla fine abbiamo goduto e siamo partite. Siamo ancora state una sopra l'altra e con le dita dentro finché non abbiamo finito di ansimare.

Irma è andata in bagno ed ha aperto l'acqua nella vasca idromassaggio e poi è andata in cucina, ha preparato qualche tramezzino li ha messi su di un vassoio, ha tirato fuori dal frigo una bottiglia di prosecco e siamo andate in bagno, la vasca era piena, Irma ha fatto tutto buio, poi ha acceso una decina di candele e siamo finite in acqua. Era una favola, io non l'avevo mai provata, lei mi è venuta vicino mi ha abbracciata e ci simo baciate, poi ha stappato il vino e ne ha versato due calici abbiamo bevuto e mangiato i tramezzini e infine ci siamo scolate tutta la bottiglia.

Siamo state nella vasca un'oretta baciandoci e infilando le dita nei nostri buchi più intimi, torturandoci i capezzoli e baciandoci sulla bocca. Irma mi ha raccontato un po' di storia della sua vita, aveva sposato il marito che aveva 15 anni più di lei, che gli aveva prospettato una vita da signora, e lei lo aveva sposato, quando aveva 25 anni e già nel viaggio di nozze lo aveva cornificato con un cameriere. Lui non riusciva a soddisfarla e oltre al cazzo piccolo veniva subito e lei doveva fingere di godere. E' andata avanti così per 20 anni sempre facendogli le corna, poi lui poco alla volta si è dimenticato del sesso e lei gli ha fatto capire che gli piacevano le donne e tutto è finito lì.

Irma quando gli capitava l'occasione con donne lo faceva molto volentieri, poi è andata alla ricerca di cazzi che la soddisfacessero e che non gli creassero problemi e li aveva trovati, uno della sua età, quello che mi aveva scopata, e l'altro molto giovane e tutti e due ben cazzuti.
_ "Vuoi venire qualche volta, lo facciamo in 4 così li provi tutti e due assieme".
_ "Sono troppo grossi per il mio culo, se vuoi ci possiamo rivedere noi due".
Siamo uscite dalla vasca, asciugate e rivestite, poi io me ne sono andata con la promessa che ci saremmo riviste presto.

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