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Lui & Lei

La moglie del soldato


di iltiralatte
05.10.2022    |    4.582    |    0 7.0
"Sento già aria di casa: riconosco molti degli elementi del paesaggio e, finalmente, il treno si ferma..."
Anche stavolta mi ripeto: IL RACCONTO è DI ASSOLUTA FANTASIA. Ogni eventuale coincidenza è assolutamente casuale
Ci eravamo sposati quello stesso giorno e, in attesa di partire per il viaggio di nozze, ci ritirammo nella nostra casetta che avremmo poi ritrovata da li a 15 giorni.
Cosa pensate facciano due giovani, innamorati e neo sposi in una casa deserta (a parte loro) per passare il tempo?
Non lo dico ma avete comunque indovinato; proprio quello
Eravamo finalmente liberi di amarci alla luce del sole ma, proprio a metà della prima copula sentimmo il campanello suonare
“Lasciali suonare Elia” dissi a mio marito “ ora hai cose più importanti da fare che guardare chi è quel rompiballe
“Assolutamente d’accordo con te Lucia” mi rispose continuando a stantuffarmi
Sembrava facile ignorare gli scocciatori ma quelli non si arresero.
Pochi minuti e sentimmo battere violentemente alla porta
“SAPPIAMO CHE SIETE PRESENTI” urlò una voce, “Aprite o abbattiamo la porta!”
Cosa dovevamo fare a questo punto? Con un sospiro Elia interruppe la nostra prima copula e si recò ad aprire.
Veramente non fece in tempo a farlo: non appena ebbe girato la chiave nella toppa la porta si spalancò di suo e due militari nerboruti lo immobilizzarono contro il muro.
Erano in tre ed il terzo, un ufficiale credo, era al comando della squadra “Elia ****, sei in arresto per mancata risposta alla coscrizione obbligatoria”
Sapevamo che da qualche parte era in corso una guerra, ma quella comunicazione ci era proprio sfuggita.
Gli consentirono a malapena di indossare un paio di calzoni e trascinarono via il mio Elia, lontano da me e dalle mie braccia lasciandomi eccitata, bagnata e delusa. A loro non interessava nulla delle mie fregole
Non ho più saputo nulla di Elia per un mese. Sono andata al Distretto Militare in cerca di informazioni e, proprio li, ho rivisto l’ufficiale che si era presentato a casa nostra.
Io lo riconobbi immediatamente ma non si può dire lo stesso per lui nei miei confronti
“Sergente Pietro **** ai suoi ordini, signora” scattò quando lo interpellai
“Lei è venuto a casa mia un mese fa! Ha strappato mio marito dalle mie braccia” cominciai
“Certamente si è trattato di un renitente, signora. Il mese scorso abbiamo recuperato parecchi di questi vigliacchi”
“Elia non è un vigliacco,” risposi piccata” Eravamo impegnati nei preparativi del matrimonio. Certamente la vostra comunicazione è stata in qualche modo trascurata”
“Ammesso che sia stata consegnata signora” mi confidò con aria confidenziale “C’è stato un grosso casino nelle convocazioni. Naturalmente questo non esime dal dovere di presentarsi e per questo noi, della squadra recupero, siamo stai inviati nelle varie abitazioni”
Tornai a casa delusa, Di mio marito non c’era traccia e non c’era verso di ottenere notizie
Due giorni dopo finalmente una lettera
Data CENSURA, CENSURA
Cara Lucia
Finalmente riesco a scriverti. Quando mi hanno strappato dalle tue braccia mi hanno portato alla caserma di CENSURA a CENSURA
Qui, con una vita da schiavo sono stato addestrato all’uso delle armi, proprio io che sono sempre stato pacifista per natura,
Ora sono stato assegnato al battaglione CENSURA che è stato spedito a CENSURA , un posto potenzialmente bellissimo ma che in realtà è un vero inferno. Dormiamo nelle tende e gli indigeni sono potenzialmente ostili, spero di poter essere più preciso e di dilungarmi maggiormente in una prossima lettera. Neppure la posta qui funziona bene e carta da lettere e biro sono oggetti rari e preziosi.
Ti amo
Elia

Data 4 settembre luogo ****
Amore,
finalmente mi dai notizie di te. Ho tentato in tutti i modi di sapere che fine avessi fatto. Mi sono persino recata al distretto militare in cerca di notizie.
L’unico risultato che ho ottenuto è stato quello di re incontrare il sottoufficiale che ti ha arrestato.
Si chiama Pietro e da allora non mi da tregua.
Anche ora so che, se non è in servizio, pattuglia la strada davanti a casa nostra nella speranza che io esca.
Non so più cosa fare anche se ho capito il suo gioco: prima ti ha portato via da me, ed ora vuole sostituirti nel nostro letto.
Speriamo che questa brutta guerra termini presto,
Mi manchi tanto ma ti voglio aspettare
Ti amo
Lucia

Data CENSURA , CENSURA
Amore mio
Ho ricevuto la tua lettera in tempi stranamente brevi.
Mi spiace che il sergente ti importuni, vorrei essere al tuo fianco a difenderti, ma siamo tanto lontani che l’idea di poterti raggiungere è solo un bellissimo sogno. Cerca di evitarlo più che puoi, magari appoggiandoti ai tuoi genitori che non abitano lontani da noi.
Qui i locali si dividono tra puttane e sfruttatori.
Tutt’e due i gruppi vogliono da noi i nostri soldi e sono dispostissimi a lasciarci morire se non avessimo sempre del contante con noi
Sai perché i pirati avevano gli orecchini? Per pagare i loro stessi funerali. Noi siamo similari. Più che come liberatori ci vedono come vacche da mungere. La cosa è veramente stressante-
Ieri siamo andati in missione CENSURA, CENSURA CENSURA, CENSURA CENSURA, CENSURA CENSURA, CENSURA CENSURA, CENSURA CENSURA, CENSURA CENSURA, CENSURA
Ce la siamo proprio vista male. Siamo salvi per un pelo
Voglio tornare presto
Ti amo
Elia


Data 19 settembre luogo ****
Amore
Sono lunghi 15 giorni senza poterti sentire
Tu mi scrivi di te, ma la censura militare rende spesso del tutto incomprensibili la tue lettere
Ho però capito che hai corso un grosso pericolo e che sei sopravvissuto.
Ringrazio il Signore per questo
Con Pietro le cose peggiorano
L’altra sera. Sono rientrata a casa. Apro la porta e me lo trovo di fianco CENSURA CENSURA, CENSURA CENSURA, CENSURA CENSURA, CENSURA CENSURA,
Non sono più degna di te, perdonami anche e soprattutto per aver goduto nel CENSURA CENSURA,
Ora dice che vuole lasciare la caserma e che si stabilirà stabilmente a casa nostra.
Sono troppo debole per respingerlo. Quando ti ha portato via da me mi sono ripromessa di attenderti: ora questo mio desiderio è andato in frantumi
Ti amo sempre e vorrei tanto essere al tuo fianco.
Perdonami
Lucia


Data CENSURA, CENSURA
Amore mio
Qui le cose peggiorano sempre.
Non so se riuscirò mai a tornare a casa. I miei commilitoni sono in gran parte morti nel corso di un attacco
Temo che presto toccherà anche a me ma questo non deve frenarti, Tu sei giovane, forte e piena di voglia di vivere. Se hai trovato chi mi può sostituire, anche qui la censura ha colpito impedendomi di capire la tua missiva, hai la mia benedizione. Non darti pena per me, piuttosto aiutami a maledire questa guerra che ci ha separati e che ci mantiene lontani.
Anche in queste condizioni, se mi vorrai, io sarò disposto ad accoglierti tra le mie braccia ed a stringerti in un abbraccio che non finirà mai
Ti amo più della mia vita.
Credo me ne resti poca : domani CENSURA CENSURA, CENSURA CENSURA, CENSURA CENSURA, CENSURA CENSURA, CENSURA
Vivila tu per me
Ti amo
Elia


Data 27 ottobre luogo ****
Amore
Ho sentito di una grande battaglia e la televisione dice che l’abbiamo vinta. Spero tu sia sopravvissuto e che possa tornare integro al paese anche se devo darti una brutta notizia.
Pietro mi ha messo incinta.
Lui si è dato da fare come padrone, non mi ha mai rispettata minimamente “Tanto “ diceva “tu sei la moglie di Elia. Anche se avrai un bastardo ci penserà il cornuto”
Ti prego: torna! Liberami da questo parassita che non riesco a sfrattare dal tuo letto, poi ti renderò la tua libertà e me ne andrò.
Il mio amore per te è immutato ma ora non posso proprio più essere tua moglie
Lucia


Con la morte nel cuore leggo l’ultima lettera mentre sto tornando a casa. Me l’hanno consegnata due giorni fa, al momento della partenza. La guerra sta andando molto bene ed i rincalzi ci hanno sostituiti, Se Dio vorrà non dovremo mai più tornare in quel posto maledetto.
Sento già aria di casa: riconosco molti degli elementi del paesaggio e, finalmente, il treno si ferma.
Non ho tempo da perdere: tutto il mio bagaglio è nello zaino che porto in spalla e per abitudine acquisita il mio pugnale da lancio è al mio fianco nel suo fodero,
Corro a casa: eccomi. Busso con impazienza alla porta.
Mi apre un tizio che si sta rialzando le mutande. Lo riconosco è il capo del drappello che mi ha arrestato.
La violenza ormai è diventata parte integrante di me: senza por tempo in mezzo lo aggredisco. Lui tenta di difendersi. Lo vedo barcollare verso la pistola d’ordinanza posta in bella vista, ma io ho a disposizione il mio pugnale. Tiro e lo abbatto: cade con la pistola in mano ma senza un lamento
Solo a questo momento appare Lucia; integralmente svestita
“Cosa sta succedendo P…?” poi mi riconosce e, nuda com’è corre a rifugiarsi tra le mie braccia
“Sei arrivato! Finalmente.” Mi sorride
“La prima volta mi ha violentata. Aveva una valigia in mano e mi ha spinto con la forza all’interno della casa mentre stavo aprendo la porta, Immediatamente mi ha strappato i vestiti trascina domi sul letto e mi ha ciulata senza neppure togliersi i calzoni. Poi mentre io restavo sul letto piangendo disperata ha messo a posto le sue cose come se fosse stato il padrone, quindi si è denudato con calma e, incurante del fatto che io stessi piangendo ancora mi ha scopato una seconda volta eiaculando dentro di me °Da ora tu sei cosa mia. °, mi ha detto °Ti monterò tutte le volte che voglio e come voglio. Tu mi aprirai le gambe con entusiasmo se non vorrai busse per sopramercato° infine ha preteso di usare le mie tette come cuscino e si è addormentato. Mi sono rivolta nuovamente al Distretto ma non hanno voluto credermi. Sono venuti a controllare ma il fatto che lui avesse avvertito i suoi commilitoni che sarebbe venuto qui, e loro l’hanno testimoniato, nonché il fatto che avesse addirittura messo il suo spazzolino da denti in bagno, rinvenuto all’ispezione, hanno giocato a mio sfavore °Signora° mi hanno detto °risolva da sola le sue questioni col suo amante senza disturbare i vertici del Distretto. Questo è un avvertimento. La prossima volta non saremo così clementi° Lui si è stabilito qui ed ha fatto di me la sua schiava personale. Persino le tue lettere dovevo leggere di nascosto e non parliamo poi di poterti rispondere.
Solo dopo avermi ingravidata si è rilassato un po’ forse credeva di avere oramai in pugno la situazione”
Non rispondo ma la abbraccio strettamente
“Vedo che mi hai vendicata, ora posso andarmene. Mi troverò un localino in città e lavorerò per mantenere me ed il bambino.
Anche se è figlio di uno stupratore è contemporaneamente figlio mio, in più lui è assolutamente innocente, non ha colpe per quanto è successo”
La zittisco con un dito sul labbro ”Questa è una decisione che spetta solo a te. Non voglio forzarti ma non posso permettere che tu, innocente, mi abbandoni. Qui tutti sanno che sono stato assente. Basterà loro fare due conti e la tua °vergogna° verrà a galla. Pietro è morto in casa mia: aveva la pistola in mano, la legittima difesa non dovrebbe essere difficile da dimostrare. Tu non ti trasferirai: CI TRAFERIREMO dove nessuno ci conosce, se mi accetterai ancora come compagno della tua vita, e ti aiuterò ad allevare il tuo bambino. Se poi vorrai darne qualcuno anche a me il paradiso tornerà in terra.
Devo però onestamente avvertirti: la guerra mi ha molto cambiato. Non sono più un pacifista, ora sono un violento ed avrò bisogno di un lungo periodo di rieducazione”
“Cominciamo subito colla rieducazione allora “risponde Lucia e mi si attacca in un lungo interminabile bacio

Anche stavolta domando il vostro parere. Resto in attesa


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