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La vendetta 5


di iltiralatte
28.10.2023    |    1.621    |    4 8.2
"” Leo “Ma perché? Il lavoro non è faticoso la paga è buona, frequenta ambienti sofisticati..."
Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale.

Leo
Ero allibito.
La macchina di Noemi mi era sfrecciata davanti.
L’avevo riconosciuta senza ombra di dubbio.
Perché mi aveva mentito? Aveva detto di essere ancora in ufficio e neppure si era fermata a salutarmi,
Straccia di una sera in cui è libera l’unica cosa a cui pensa è il lavoro.
Aspettai, attesi e poi aspettai ancora. Oramai la commedia era da considerarsi persa.
Come un cane bastonato mi diressi verso una nuova pizzeria che avevano appena aperto nelle vicinanze.
Era quasi vuota, solo un altro tavolo mostrava un cliente che stava gustando il prodotto della casa.
Mi accolse una bella ragazza, prosperosa e solare.
Feci per sedermi ma lei mi bloccò:
Mar “Posso chiederle la cortesia di accompagnarla io al tavolo?”
Il locale era praticamente vuoto e, a fronte del mio sguardo perplesso lei continuò:
Mar “siamo due camerieri, ognuno coi suoi tavoli da servire. Questa è una serata vuota e già disperavo di avere un cliente. Per contratto se non servo nessuno non vengo pagata, capisce?”
Io le sorrisi in risposta e lei mi guidò attraverso la sala ad uno dei tavoli di cui era responsabile.
Mar “Sono Marianna, Cosa posso servirle?”
Leo “Una Margherita ed una birra. E mi raccomando che la birra sia bella grande, stasera voglio scordare la vita nell’alcol.”
Lei sparì tornando pochi istanti dopo con una birra media: poco male, avrei potuto ordinarne un’altra ed un’altra ancora.”
Mar “Prima ho sentito la sua ultima affermazione: sono troppo curiosa se le domando perché mai è così pessimista?”
Leo “Amo troppo mia moglie e lei, a sua volta, lavora troppo. Praticamente non siamo mai insieme, Stasera aveva l’unica serata libera degli ultimi mesi; avevamo prenotato i posti a teatro e all’ultimo momento è stata richiamata in ufficio.”
Mar “Ma che lavoro fa sua mogie?”
Leo “Lavora presso un cantante come assistente. Simone non so se lei lo ha mai sentito nominare.”
Mar “Deve essere pratica di conteggi, poi dovrebbe avere un certo spirito di sacrificio, ed infine un bell’aspetto nonché accompagnarlo nello shopping.
Per ultimo deve sostenerlo sotto l’aspetto psico-fisico.”
Ero allibito. La ragazza si allontanò e tornò un istante dopo con la pizza.
Leo “Se può si sieda per favore. Poi mi spieghi con calma come fa ad essere così esperta.”
Mar “Non sono esperta, semplice esperienza pratica. Tempo fa, quel posto lui lo aveva assegnato a me. Mi sono immediatamente dimessa, neppure un giorno dii paga ho voluto.”
Leo “Ma perché? Il lavoro non è faticoso la paga è buona, frequenta ambienti sofisticati. Cosa ci trova di male?”
Lei mi sorrise comprensiva.
Mar “Il trucco è tutto nell’ultima mansione: sostenerlo sotto l’aspetto psico-fisico. Sa come si deve fare per sostenerlo?”
La guardai intimorito.
Mar “Scopandoci assieme. Mi spiace per lei signore, ma da quando è stata assunta sua moglie ha un amante,”
Leo “No. Non è possibile. È tutta una vita che siamo assieme. Se non mi amasse più me ne sarei accorto,”
Mar “Perché? È necessario essere innamorati per scopare? Più avanti, lungo questa stessa via, posso mostrarle un po’ di signorine che lo fanno in cambio di qualche semplice banconota.”
Ero impallidito mortalmente: ora si piegavano tante cose e soprattutto la reticenza che Noemi aveva nell’abbandonare Simone
Leo “Mia moglie non è una put…” e scoppiai a piangere senza riuscire a terminare la frase,
Marianna, forse impietosita,si alzò e mi strinse al suo petto dandomi piccoli buffetti di incoraggiamento:
Mar “Su su signore. È stato sfortunato ma sono sicura che una brava ragazza, da qualche parte la sta aspettando.”
Leo “Non sono un signore e non ho mai avuto altra donna che Noemi.
Noemi –Leo tutti sono stati sempre sicuri che ci saremmo sposati e che saremmo stato felici.”
Mar “Gli antichi dicevano che solo gli dei possono conoscere il futuro. Abbi fede, Vedrai che ho ragione io.
Da qualche parte la donna giusta per te ti sta già cercando.”
Mi alzai senza toccare ne pizza ne birra.
Leo “Certo che hai ragione Marianna. Posso rivederti qualche altra volta o sei sposata anche tu?”
Lei rise ilare:
Mar ”Sei un caro ragazzo. No non sono sposata, ma non voglio fare la parte di colei che ruba il marito ad un’altra donna.”
Leo “Non ho detto che voglio abbandonare mia moglie e neppure che voglio che tu la sostituisca. Mi hai consolato ed io voglio semplicemente una spalla su cui piangere, e temo che piangerò parecchio.”
Mar “A queste condizioni accetto: amici?”
Porgendomi la mano
Leo “Amici” Confermai stringendola

Fine ?

Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri, indispensabili per migliorarsi. In caso di racconti a puntate, la successiva sarà pubblicata unicamente se qualcuno lo chiederà.
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