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Adulteri 5


di iltiralatte
08.10.2023    |    1.788    |    4 9.3
"Mi avvicinai e cominciai ad udire delle voci..."
Come tutte la mie storie pure questa è frutto esclusivo della mia fantasia per cui ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale.

5 Gino
Avevo fatto una figura barbina e proprio col superiore di Bella!
Eppure ero proprio sicuro: non toccavo mia moglie da almeno 5 giorni: non poteva non essere affamata.
Lei era nauseata da tutto quel sesso che aveva dovuto accettare nella sua lunga e fortunata carriera. I dildi erano finiti prima nel nel dimenticatoio, poi nei rifiuti e, benché sembrasse apprrezzare infinitamente tutti i modi in cui la pasticciavo prima del coito, neppure una volta la avevo sorpresa non dico a masturbarsi, ma neppure a toccarsi.
Non la seguivo nella toilette naturalmente, ma i tempi di permanenza erano troppo brevi per certe cose.
Ecco, sto parlando di lei ed il mio organismo reagisce.
Ho un’erezione mostruosa solo al pensiero di rivederla stasera a casa.
Seduto alla mia scrivania non vedo più i fogli che la ricoprono.
Ora l’orario di lavoro è terminato ed io rientro a casa.
Apro la porta ed un profumino mi accoglie,
Dopo la sua lunga esperienza al cinematografo Bella ha scoperto la vocazione alla cucina, ed è veramente brava.
Apro silenziosamente la porta e la raggiungo in cucina. Le sta cucinando qualche cosa indossando il costume di BOTTO AL LATO B che lascia completamente scoperto il suo bel culetto.
Io mi avvicino e la cingo da dietro prendendo in ciascuna mano uno dei suoi splendidi seni.
Lei si volta guardandomi con infinito amore e …
Nic “Torna tra noi Gino!”
Di colpo mi svegliai
Gin “Mai andato via sig Nicolò.”
Nic “Ti conosco mascherina, non sono il capo ufficio per nulla. Mi sembra di poter leggere sul tuo viso: tu in questo momento stai pensando a quel gran pezzo di figa che hai sposato. Conosco la tua domanda: si anch’io ho visto qualche porno in cui Bella è stata prima attrice e mi sono segato a morte nascosto da mia moglie. Quando me la farai conoscere?”
Gin “In questo momento abbiamo qualche problema sig Nicolò, comunque tornato a casa riferirò a Bella il suo desiderio”
Nic “Spero che non ti offenderai se ti dico che tua moglie ha il più bel davanzale che io abbia visto.”
Poi si perse pure lui nei sogni:
Nic “Immagina di poterlo vedere, toccare, succhiare come in POPPE AL VENTO!”
Immediatamente si riscosse.
“A già maialino, ma tu queste cose già le fai quotidianamente vero? Ti invidio, ti invidio proprio.”
E girati i tacchi tornò al suo ufficio lasciandomi al mio lavoro,
Il turno terminò ed io mi ritrovai libero di tornare a casa.
Una triste serata mi attendeva: vedere Bella e non poterla toccare era una vera tortura.
Entrai in casa: Bella era ai fornelli ed indossava proprio quel costume che avevo sognato nel pomeriggio.
Il suo splendido culetto era proprio quanto di più provocante si potesse immaginare.
Tristemente mi sedetti ad ammirarla.
Gin “Bella, ti capisco e ti do ragione. Vuoi trovarti un amante? La cosa mi fa venire il magone ma, dopo che ti ho deluso, è giusto che io la accetti.”
Bel “Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo? Mi stai invogliando a guardarmi in giro.”
Gin “ Non so più cosa fare Bella. Tu mi manchi: mi manchi troppo ed il mio riscatto è troppo difficile da realizzare. Dovrei vivere spiandoti, cosa per me impossibile con tutta la fiducia che da sempre ho riposto in te.”
Bel “E allora cosa vorresti fare?”
Gin “Non resisto più. Tramuta la mia punizione in una a tempo. Un mese, 2 mesi un anno! Se non altro saprò quanto dover soffrire e potrò cercare pazienza in attesa di potermi ricongiungere a te. Ho detto che me la avresti fatta pagare 100 a 1. Anche qui ti do ragione. Trovati un amante, anche fisso e che ti soddisfi anche dopo che avrò ottenuto il tuo perdono, ma non ignorarmi più.”
Bel “Ma io non ti ignoro. In casa tutto prosegue normalmente e ti accudisco come ogni buona moglie deve fare col maritino che ama.”
Gin “ Ma io ti amo Bella e la mancata dimostrazione del tuo affetto è un peso tangibile che diviene sempre più insopportabile. Ridammi mia moglie: sono disposto a pagarla anche con corna multiple e fisse, ma ridammi la mia Bella.”
Bel “Credi veramente che farei fatica a trovarmi un amante? Sai quante sono le lettere che mi giungono agli Studios da parte di gente che mi si propone, da una notte ad una vita? Io non li voglio: ho scelto te e farò in tutto solo un mezzo tradimento. Consentirò all’uomo di penetrarmi solo perché tu possa sostituirlo. Ti tranquillizza questo?”
Mi si avvicinò e mi diede un casto bacio sulla fronte
Bel “Questo è il mio affetto. Fattelo bastare non sono stata io ad infornare Gloria.”
Abbassai tristemente gli occhi anche se una piccola vittoria l’avevo in effetti ottenuta e quindi la speranza poteva risorgere.
Gin “Ancora una cosa, il sig Nicolò, il mio capo, ha espresso il desiderio di conoscerti. È un tuo fedele seguace fin dai tempi di POPPE AL VENTO. Ti peserebbe incontrarlo assieme a me, facendo magari finta che la nostra sia un’intesa solida?”
Bel “Nessun problema. La nostra è una intesa solida vero? Allora domani verrò a prenderti circa all’uscita dal tuo posto di lavoro. Non dire niente a nessuno. Faremo una sorpresa a tutti.”
La mia punizione continuava ma ora il morale era chiaramente risollevato. Quell’unico bacino innocente ebbe l’effetto di una panacea.
Il giorno dopo in ufficio non stavo più nella pelle: finalmente avrei potuto presentare mia moglie ai colleghi e mostrare che tra noi le cose filavano lisce.
Ore 17.30 (il turno terminava alle 18.00)
La guardia di servizio annunciò l’arrivo di una signora che chiedeva del capo reparto.
Il sig Nicolò non aspettava visite, evidentemente aveva affari suoi da sbrigare, ma, dopo aver dato una occhiata all’orologio, decise di concedere 5 minuti.
Bella, acconciata in uno strano modo, fece il suo ingresso: aveva una larga gonna coloratissima ed un giubbino in pelle nero.
Gin “Mia moglie!” Urlai quando la vidi incidere con quel suo bellissimo passo di pantera.
Anche se in primo momento era parso ostile il capo ufficio riconoscendola si ringalluzzì
Nic “Ben arrivata signora Bella. Qui tutti siamo dei suoi ammiratori e tutti desideravano ardentemente di conoscerla.”
Bel “Si mio marito mi ha messo al corrente del vostro desiderio ed ho pensato di farvi un regalo che tutti vi siete ampiamente meritato.
Si tolse il giubbino ed apparve il costume originale di POPPE AL VENTO.
L’applauso nacque spontaneo e fragoroso.
Bel “Se ben ricordo quel film cominciava con due maschioni che mi succhiavano i seni. Vediamo un po’ chi di voi vuole fare l’esperienza?”
Tutte le mani si levarono, la mia compresa.
Bel “No, tu no Gino. Tu già hai la casa per fare queste cose quando vuoi: vediamo … (sedendosi) Senz’altro il sig Nicolò: il grado ha i suoi privilegi, poi tu”
Ed indicò un biondino alla mia destra.
Nicolò si ricordava bene del film.
Nic “Film fantastico iniziato con lei che metteva le tette in bocca ai due uomini per almeno 10 minuti prima di concedere che le toccassero la figa.”
Bel “Si succhiavano e mostravano a bocca aperta il latte che ottenevano. Poi mi toccavano la figa per vedere se era pronta per una bella scopata. Il latte era frutto di un trucco scenico, quindi non aspettatevelo e la passara me la giudicherò io da sola. Avete capito?
Nic “Si signora. Possiamo solo ringraziarla, non ne approfitteremo.”
Bel “Benissimo. Succhiate come volete e vediamo se riusciamo a battere quel record. Dateci dentro ma scordatevi il proseguo, La mia figa oramai è proprietà esclusiva di un vostro collega. Al momento di uscire giudicherò il migliore di voi e gli darò un premio.”
Quindi, mentre i due fortunati la ciucciavano a più non posso, si dedicò a rispondere alle domande di tutti gli ammiratori … ed erano moltissime, non molte.
Suonò la campana delle 18.00. Con calma Bella rimosse dapprima le 4 mani che avevano approfittato della situazione per palpeggiarle un po’ le tette e poi estrasse i capezzoli dalle due bocche che sembrarono volerla seguire come cuccioli affamati.
Uno dei capezzoli era leggermente più lungo dell’altro e Bella lo fece notare a tutti.
Bel “È evidente: il vincitore è il sig Nicola! Ho scelto giusto quando lo ho indicato per primo.”
Quindi preso l’uomo sotto braccio
Bel “Dove hai la macchina? Dammi un passaggio ed avrai il tuo premio.” E si allontanò chiacchierando amabilmente con lui,
Impallidendo li vidi allontanarsi ed iniziai a rincorrerli mentre i colleghi, ridendo, mi facevano colle mani il segno delle corna,
Giunsi trafelato al posteggio, giusto in tempo per vedere il la macchina del capo ufficio allontanarsi.
Quando mi passò davanti vidi che aveva una mano nella inesistente scollatura e si divertiva ad impastarle una tetta.
Disperato corsi alla macchina, questa volta Bella aveva fatto la sua scelta: ne ero certo, ma ero praticamente sicuro di non poter neppure comprendere che direzione avesse preso la macchina, poi mi ricordai.
Di nascosto a Bella avevo fatto caricare sul suo telefono un geo-localizzatore dopo la figuraccia che avevo fatto con WhatsAp.
Respirando di sollievo aprii il mio ricevitore: non mi sarebbero più sfuggiti.
Facile seguirli ora lungo strade anche campestri fino ad un casolare che sembrava abbandonato.
La macchina del sig Nicolò era posteggiata accanto al cancello chiuso da un lucchetto.
Mi guardai in giro: subito oltre un breve prato si ergeva una folta fila di piante e di cespugli, ma aguzzando la vista mi parve di scorgere qualche cosa oltre essa.
Mi avvicinai e cominciai ad udire delle voci.
Oramai non avevo più dubbi, dovevo solo togliere con in po’ di violenza l’amante dal corpo di Bella ed il mio supplizio avrebbe avito termine
Gin “ARRIVO BELLA! RESISTI IL TUO AMANTE ORA FARÀ I CONTI CON ME.”.
Il sig Nicolò emerse dai cespugli-
Nic “Di cosa stai blaterando? … e come hai fatto a ritrovarmi qui?”
In rapida successione, alle sue spalle apparvero Bella, coperta da un golfino, una donna che non conoscevo e due bambine.
Nic “Mi hai presentato tua moglie ed io ti presento la mia con le mie bambine, Anche mia moglie è una fan di Bella ed avendola conosciuta le ho chiesto come premio di potergliela presentare.”
Moglie “Che sagoma la sua signora sig Gino. Assegnare un premio di succhia tetta! A Me non vengono certe idee ma stanotte, caro Nicolò, non ti lascerò dormire se non avrai succhiato a sufficienza le me di tette.”
Senza dire una parola abbassai il capo e tornai alla mia macchina dove, pochi istanti dopo, mi raggiunse mia moglie scuotendo la testa.

Fine ?

Come sempre mi succede mendico critiche motivate (anche negative) e pareri, indispensabili per migliorarsi. In caso di racconti a puntate, la successiva sarà pubblicata unicamente se qualcuno lo chiederà-

La formazione della narrazione non è ancora definita come pure assolutamente incerta è la sua conclusione, Fatti salvi i capitoli che già ho scritto e di cui, ovviamente, per ora nulla vi svelo, mi attendo da voi un robusto contributo, in critiche, idee e, perché no? Suggerimenti.
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